Segue dalla prima parte.
Presidente: Signori avvocati di parte civile avete domande? Avvocato Bevacqua prego.
Avvocato Bevacqua: Grazie.
Presidente: Silenzio.
A.B.: Signorina, scusi, lei fa l’oculista?
P.L.: No.
A.B.: Cosa fa?
P.L.: Impiegata
A.B.: Impiegata di che cosa?
P.L.: Lavoro alla De Agostini.
A.B.: Alla De Agostini. Senta signorina lei come ha… perché… Come ha avuto la possibilità di parlare con questi signori che l’hanno interrogata? E’ andata lei di sua spontanea volontà?
P.L.: Sono stata chiamata.
A.B.: E’ stata chiamata. E quante volte, quanti colloqui ha avuto con questi signori?
P.L.: Se non erro tre.
A.B.: Tre colloqui. Ecco, mi scusi, il primo rapporto, il primo impatto che lei ha avuto con… Chi erano questi signori? E quanti erano?
P.L.: Erano quattro.
A.B.: Quattro. E dove l’hanno incontrata?
P.L.: Nel posto di lavoro.
A.B.: Nel posto di lavoro? Sono venuti da lei nel posto di lavoro.
P.L.: Si.
A.B.: Ecco, è perché son venuti da lei?
P.L.: Non lo so.
A.B.: Lei non se lo è domandato?
P.L.: …
A.B.: Ecco e quando son venuti da lei, cosa le hanno domandato?
P.L.: Se potevo andare con loro.
A.B.: E lei è andata con loro..
P.L.: Certo.
A.B.: Dopodiché qualche altra domanda gliel’hanno fatta?
P.L.: Mi hanno chiesto semplicemente se conoscevo il signor Pacciani e da lì…
A.B.: Ecco, le hanno chiesto se lei conosceva il signor Pacciani, lei aveva avuto modo di conoscere non tanto il signor Pacciani ma le figlie e la moglie, lei sapeva che il Pacciani le aveva maltrattate, fra virgolette, la moglie e le figlie oppure no? Si diceva in paese?
P.L.: Si diceva in paese
A.B.: Quindi lei dicerie normali che c’era questo signore che faceva… Quindi lei è stata sentita a verbale quando la seconda la terza, la quarta, la prima?
P.L.: La prima volta.
A.B.: La prima volta è stata sentita a verbale. Ecco, io le contesto signora, su questo punto, che lei nel verbale del 26 maggio ’92, alla fine…
P.M.: Questa è al seconda, è il secondo verbale.
A.B.: Questo è il secondo?
P.M.: 26. La signora sta dicendo il primo.
A.B.: 26 marzo.
P.M.: 26 è il secondo verbale.
A.B.: Il secondo verbale, quindi lei ha avuto più colloqui con questo…
P.L.: Si.
A.B.: Ecco senta signora, io non ho capito, perché non l’ho capito, però se lei ce lo spiega, chi era questo Lotti Marcello, eh?
P.L.: Era una persona che io ho conosciuto in discoteca.
A.B.: In discoteca e lei subito va…
P.L.: No.
A.B.: No.
P.L.: Niente.
P.M.: Credo che questo è veramente ininfluente!
Presidente: Silenzio, silenzio.
A.B.: No, un momento.
Presidente: Avvocato…
A.B.: Presidente ha ragione, mi scusi, siccome è la persona che dovrebbe confermarci…
P.M.: Eh, sennò…
A.B.: … una certa dichiarazione, voglio sapere come si fa a trovare questo Lotti Marcello.
P.M.: Ce lo ha già spiegato la signora.
A.B.: No, non ce l’ha spiegato, ce lo vuole spiegare?
P.L.: Io non rispondo.
A.B.: Non risponde, va bene. Quindi lei ha conosciuto questo signore e con questo signore dopo due, tre quattro, cinque volte, una, non so, lei esce…
P.L.: Questi sono fatti miei se permettete.
A.B.: No, scusi, I fatti suoi sono fino ad un certo punto perché noi abbiamo anche i fatti degli altri a questo punto.
P.M.: Questi sono… Ha ragione la signora, quante volte ci è andata sono fatti suoi.
A.B.: Si, però quella sera ci è andata…
P.M.: Sono fatti suoi. Facciamo le domande sul Pacciani.
Presidente: Allora, signori!
P.M.: Facciamo le domande sul Pacciani.
A.B.: Lei è arrivata con questa A112, vero?
P.L.: …
A.B.: Ecco le posso contestare che invece non era una A112 ma era una Renault 5 di color verde? O no? Questo glielo posso contestare?
P.L.: Si ha ragione
A.B.: Ho ragione, finalmente una volta ho ragione.
Presidente: Ci si può sbagliare.
A.B.: Senta signora quindi era di notte, era una bella notte di maggio, non era un bel dì di maggio ma una bella notte di maggio ed era di notte, va bene? Lei dice, così ha scritto, così ha firmato, che stando supina, va bene?
P.M.: Scusa dov’è che è scritto stando supina? Contestiamolo…
Presidente: Lo dice l’avvocato.
A.B.: Era supina o non era supina?
P.M.: E allora scusi prima
A.B.: Prima…
Presidente: Pubblico Ministero facciamo parlare l’avvocato.
P.M.: Contesto che la signora non dice questo.
Presidente: Non importa, non importa chiederemo come stava.
A.B.: Ecco mi dice come stava signora?
P.M.: Facciamo la domanda.
A.B.: Mi dice come stava lei signora? Come era? A destra? A sinistra? Al centro…
Presidente: Era… Se stava sotto, se era supina, signora per carità, guardi qui…
P.L.: No, mi posso rifiutare di rispondere?
Presidente: Non se lo ricorda?
A.B.: No non se lo può rifiutare, la devo vedere, non credo che si possa rifiutare perché è una circostanza che a me…
Presidente: Non si può rifiutare signora ma guardi non abbia nessun imbarazzo, tanto son cose della vita, normali, di cui tutti siamo più o meno al corrente. Quindi dico, lei, le domanda l’avvocato, era sotto, praticamente, la persona e il volto rivolto in alto, gli occhi rivolti in alto? Era supina insomma?.
P.L.: Si stavo così.
A.B.: Ohooo, stava di sotto, va bene signora?
Presidente: Mi scusi avvocato una precisazione che non ricordo, eravate sul sedile posteriore? O ho capito male?
P.L.: No, tirato giu.
Presidente: Tirati giù i sedili.
A.B.: La signora stava così, va bene? E stava facendo le cose belle, che si fanno normalmente…
Presidente: Almeno quelle avvocato, per carità.
A.B.: Son cose belle grazie a Dio. Ohoo, allora lei ha detto questo, io glielo leggo e lei mi spiega, va bene signora?
Presidente: Leggiamo.
A.B.: “Una mezz’ora dopo che avevamo parcheggiato la macchina” quindi era già notte fonda” io notai la faccia, o meglio gli occhi” ecco perché le ho detto se era oculista, “del Pacciani, quasi attaccati al finestrino posteriore dell’autovettura Renault”, ecco signora, mi spiega come lei ha fatto a notare gli occhi e non la faccia? Che erano gli occhi del Pacciani?
P.L.: Mi sarò sbagliata. Vidi tutta la faccia.
A.B.: Tutta la faccia? Quindi praticamente Pacciani era così, tutto attaccato a lei? Lo sa che quando la faccia si attacca al vetro si modifica eh? Si imbruttisce? O no? Lei ha detto: “Vidi gli occhi” signora, perche quando vuole dire quasi del Pacciani, “io notai la faccia o meglio gli occhi”. Cioè lei specifica che non vide la faccia ma vide gli occhi. Conferma questa circostanza?
P.L.: Inizialmente gli occhi poi la faccia. Cioè fu una cosa… che mi colpì gli occhi.
A.B.: Ma lei è così, capisce? Così… lei capisce? Così…
Presidente: Avvocato, avvocato, questo lo dice lei.
A.B.: L’ha detto la signora. L’ha detto la signora.
Presidente: Ma non è che fosse…
A.B.: Che era supina e gli occhi sono…
Presidente: Con le domande suggestive… io le ammetto ma andiamoci piano.
A.B.: Siamo tutti d’accordo Presidente.
P.M.: Grazie Presidente.
A.B.: Voglio capire.
Presidente: Era in condizioni evidentemente, almeno quello, di vedere.
A.B.: Certamente, di vedere, però era in condizioni di vedere un volto, se l’ha visto, o degli occhi, praticamente in una situazione diversa da quella che è normale.
Presidente: Va be’ questo lo dice lei avvocato, noi registriamo quello che dice la teste.
A.B.: Va bene. Signora ecco, la circostanza è questa, lei stava supina, lei aveva la testa verso la parte posteriore della macchina, giusto? E guardando così vide gli occhi o la faccia, quello che vuole lei, di questo signore, va bene? Dopodiché che fece lei? Con il Lotti o come si chiamava? Che fece?
P.L.: Mi rivestii, scusi.
A.B.: Si rivestì e partiste?
P.L.: …
A.B.: Non partiste.
P.L.: Scendemmo…
A.B.: Scendeste…
P.L.: E vedemmo la conferma che era il Pacciani.
A.B.: Come fa a vedere la conferma.. il Pacciani era là accanto a voi?
P.L.: Si spostò un attimo però noi lo vedemmo in faccia.
A.B.: Come… C’era una lampadina, qualcosa signora? Questo non l’ha mai detto.
Presidente: C’era una fonte luminosa? Il Pacciani aveva una lampada o l’avevate voi? Non so, questo vuol dire avvocato?
P.L.: Aveva una lampada si.
Presidente: Avevate una lampada voi?
A.B.: Voi? E chi la azionò questa lampada?
P.L.: Lotti Marcello.
A.B.: Lotti Marcello? Senta signora, questo non l’ha mai detto però. Se lo ricorda non l’ha mai detto? Sarebbe stata una circostanza molto importante.
Presidente: Lo ricorda con esattezza questo signora?
P.L.: Mi sembra, io…
Presidente: Mi sembra…
P.L.: Si mi sembra.
Presidente: Il Pacciani non aveva una lampada che lei ricordi?
P.L.: No, no.
(…)
Presidente: Incontri con guardoni insomma.
P.L.: …
Presidente: Lo dica signora…
P.L.: Si.
A.B.: Ohoo e in questi incontri con guardoni lei, anche quella volta vide chi era, chi non era?
P.L.: No.
A.B.: Non vide neanche quella volta.
Presidente: Non era Pacciani.
P.L.: Non lo so perché non lo vidi in faccia.
Presidente: Non li ha visti in faccia.
A.B.: Ecco, si ricorda se in realtà gli stessi verbalizzanti erano un po’ perplessi sulla sua dichiarazione?
P.L.: No.
A.B.: No? Perché allora glielo leggo: “Capite bene che non ho particolari motivi di reticenza quando vi dico che non rammento neanche il nome di questa persona” il famoso Lotti eccetera “non me lo ricordo proprio, sono passati tanti anni e a differenza del Lotti Marcello non rammento neanche le circostanze in cui lo conobbi”, quindi lei stava con questo, ha visto gli occhi, non si ricorda né come l’ha conosciuto, nulla e quindi i verbalizzanti erano piuttosto perplessi su quello che stava dicendo, va bene? “Non collegai assolutamente, per la verità, Pacciani con il mostro, non che io adesso lo colleghi per la verità non ho opinioni in proposito. Non ho altro da aggiungere.”
P.M.: Molto corretta.
A.B.: Certamente, molto corretta. Senta signora però lei disse anche nel corso di questo interrogatorio dunque, ciò nel senso che quando lei poi ritenne, pur dimenticando chi era questo Lotti e chi non era, ritenne che potesse essere Pacciani per il fare scimmiesco come si muoveva, lei ricorda che in paese si sapeva di alcuni che facevano i guardoni, fra questi non c’era il Pacciani, se lo ricorda questo? Lei disse che non… Ecco, non c’era il Pacciani fra questi e poi disse che “almeno presumo come presidente del gruppo Assistenza”…
Presidente: Avvocato lei glielo legge in forma di contestazione?
A.B.: No. Ecco, lei faceva parte di questo gruppo di assistenza alle bambine e parlava di queste creature, di queste figlie del signore come delle sventurate e di sua moglie molto sventurate, che erano donne sventurate, quindi lei parteggiava un po’ per queste ragazze oppure no? Si o no?
P.L.: Certo.
A.B.: Certo. Quindi lei parteggiava per queste ragazze?
P.L.: Certo.
A.B.: Ohoo benissimo. Grazie signora. Aspetti le faccio un’altra domanda. Ohooo, dunque… No, nessun altra domanda per ora.
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