martedì 22 marzo 2011

Francesco Bruno - Intervista su La Repubblica - 31 ottobre 2001

Il 31 ottobre 2001 il quotidiano La Repubblica pubblicò l'intervista che segue al dott. Francesco Bruno.

Francesco Bruno: Per cominciare: non sono io, il Mostro. Il Mostro, o lo fai o lo studi. E io l' ho studiato...
Che farmaci prescrisse al suo paziente (Pietro Pacciani ndr)?
Una sola ricetta, oltre un anno prima che morisse. Il Suguan, per il diabete. Il Lanitop o il Lanoxin, per la cardiopatia. E qualche ansiolitico, tipo Valium. Ma il "Vampa" neanche li prendeva. Aveva paura di essere ammazzato, sì, ma dai giornalisti che lo perseguitavano, diceva. E poi beveva, molto.
E' certo che Pacciani non abusasse di farmaci, che quel cocktail non fosse pericoloso per la sua salute?
La sua salute era già degradata. Resto convinto che sia morto di morte naturale. A meno che i periti non abbiano trovato del cianuro... Un medico, se vuole, può ammazzare chiunque, ma non Pacciani. Lui non si fidava di niente e di nessuno.
Come mai gli ordinò quei farmaci?
Gli inquirenti che mi hanno perquisito cercando ricette, cartelle cliniche, magari sospettavano che l' avessi ammazzato io... e dire che lo consideravo un Mostro costruito in provetta». Lei era o no il suo medico? «Lo diventai come escamotage per visitarlo in carcere. A Sollicciano, e poi a Pisa. Faticavo a convincerlo a curarsi. Poi, quando fu scarcerato, nella primavera del '96, gli consegnai una ricetta che proseguiva la terapia del centro clinico di Pisa. Stessi farmaci. In seguito, se ne occupò il medico di base.
Qualcuno potrebbe averlo eliminato perché annunciava un memoriale? 
Pacciani scriveva memoriali dalla mattina alla sera. 
Aveva i pantaloni abbassati quando lo trovarono morto? 
Non ci vedo stranezze: cercava aria, forse tentava di andare in bagno... Aveva già avuto un edema. La cartella clinica che mi hanno sequestrato si riferisce a quell' episodio. Se poi qualcuno, la notte in cui morì, entrò in casa, non potrei escluderlo.
Nel suo libro lei afferma che il Mostro si chiama Giovanni. Sembra che lo conosca bene... 
Io ho scritto, per esempio, che sarebbe stato bene fare accertamenti sul direttore di una clinica per anziani: Villa Santa Teresa. Ho fornito numeri di targa. Sono convinto che il vero Mostro sia uno dell' ambiente medico. Uno che ha goduto e gode di protezioni altissime. O nell' ambiente nobiliare fiorentino. O nella massoneria. Perché non si è indagato davvero sulla strana morte del conte Roberto Corsini?
Aurelio Mattei, del Sisde, sostenne che Pacciani non sarebbe arrivato vivo all' ultima sentenza. Il suo libro, "Coniglio il martedì", sembra una biografia del Mostro. 
Mattei usava il mio studio. C' ero quando lo affermò, ma fu equivocato. Il libro, poi, è pura fantasia. In effetti, io gli diedi il mio dossier, quello che redassi per il Sisde nell' 85, ma lui non lo usò.
Chi è il Mostro, secondo lei? 
Un' idea ce l' ho, ma non la dico. Se è ancora vivo, potrebbe esser stato chiuso in una clinica in Svizzera. O, più probabile, è stato ucciso o si è suicidato, di recente. Comunque, troveremo un memoriale. Se lasceranno lavorare Giuttari, lo sapremo.
Rif.1 - La Repubblica 31 ottobre 2001

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