venerdì 10 settembre 2010

Lettera anonima con identikit

Il 12 novembre 1985 giunsero presso le redazioni dei quotidiani La Nazione, La Città ed Il Paese Sera, tre lettere anonime con il seguente testo:

"Firenze 11/9/1985
COMUNICAZIONE
Nei pomeriggio di domenica 8 settembre 1985 verso le ore 19, mi trovavo con mia moglie nei pressi della località che poi risultò essere quella del duplice omicidio. Ritornavamo da una passeggiata e nel nel rincasare passammo con la nostra auto da San Casciano, scendendo da Spedaletto lungo la strada di S. Andrea. Mi sono portato sullo spiazzo dello Scopeto. Abbiamo visto la tenda sullo spiazzo e la Golf bianca, senza pere notare che era straniera. Ho fermato l’auto e lo visto queste cose:
A circa 2 metri dall’auto Golf bianca c’era un uomo alto vestito con un giubbotto da cacciatore di tela verde scuro, senza maniche, che guardava verso la tenda. Lo vedevo bene di profilo. Ho pensato che fosse l’occupante dell'auto bianca. Non era così. Infatti, quando ci ha sentiti, si è voltato di scatto e l'ho visto bene in faccia. Si è affrettato verso dei cespugli di fronte e non lo abbiamo più visto. Ho detto a mia moglie: Quello è un guardone di certo. Hai visto che faccia? Andiamocene. Ebbene, quell’uomo poteva essere l’assassino che era venuto per controllare gli occupanti della tenda.
Fornisco i particolari, che ricordo perfettamente: alto circa 1,80, di circa 45—50 anni, leggermente curvo sulle spalle, di complessione robusta, con un naso direi aquilino, sopracciglia folte, capelli corti sul castano. L’espressione del volto e i lineamenti mi hanno colpito. Ho cercato d farne un disegno di profilo, che accludo, ed è proprio somigliante all’uomo che abbiamo visto. Aggiungo che ha gli avambracci abbastanza robusti e mi è sembrato un pò pesante nei fianchi. Si è però mosso con rapidità quando è sparito nei cespugli. Lo sguardo era come di persona sorpresa che non voleva farsi vedere. Spero che questi elementi possano essere di aiuto alle indagini. Non firmo questa mia dichiarazione per ragioni comprensibili di prudenza (almeno per me) ma assicuro che quanto da me scritto risponde a verità. Del disegno ho fatto tre fotocopie che fanno risultare meglio i lineamenti. Non deve far meraviglia lo schizzo del profilo da me fatto che è somigliantissimo, in quanto sono disegnatore e pittore anche di ritratti."

6 commenti:

LerkeR ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Buongiorno Flanz, grazie per il tuo prezioso lavoro! Avrei bisogno di una copia dell'originale della lettera, a chi potrei chiedere?

Unknown ha detto...

L'identikit ricorda Joseph Bevilacqua, soprattutto naso, capelli e sopracciglia.

Unknown ha detto...

Dimenticavo, pure gli occhi. Possibile fosse lui?

Unknown ha detto...

A me non sembra Bevilacqua. Bevilacqua e' molto piu' grasso in faccia e sul collo. Non e' solo "pesante nei fianchi".

E poi chissa' quanto sara' corretto questo identikit anonimo... per quanto ne sappiamo potrebbe anche essere stato fatto dall'assassino stesso per depistare.

Unknown ha detto...

Costui compare in un servizio della Rai in cui vengono fatte delle interviste agli abitanti di Mercatale prima della sentenza (credo la prima) su Pacciani. Si trova nel bar di Mercatale e legge il giornale, alle domande dell'intervistatore risponde, chiaramente mentendo, che lui non sa nulla della storia del mostro e che del giornale guarda solo le figure.