Sorella di Horst Meyer, che perse la vita il 9/10 settembre 1983 a Giogoli assieme all'amico Rusch Uwe Jens. Fu chiamata a deporre durante il processo Pacciani il 5 luglio 1994. Terminata la deposizione dichiarò ai giornalisti: "Pacciani? Non l' ho nemmeno guardato, avrei provato un' emozione troppo forte".
Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni rese tramite la dottoressa Brigitte, Kudron, Barbara Meyer che ne curò la traduzione.
Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni rese tramite la dottoressa Brigitte, Kudron, Barbara Meyer che ne curò la traduzione.
P.M.: Allora facciamo... Sì, passiamo al teste Meyer Heidemarie Margherete Gisela, che è la sorella di una delle vittime, per cui appare necessario provvedere a traduzione. Si è offerta stamani la signora Meyer, anche se il cognome è uguale, non ci sono parentele, del Consolato tedesco di Firenze.
Presidente: Benissimo, benissimo.
P.M.: Faccio presente e ricordo alla Corte che si tratta di una deposizione interamente negli atti del dibattimento, perché fa parte della rogatoria. Io ho chiamato la signorina stamani, che è la sorella di una delle vittime, perché...
Presidente: Buongiorno.
A.B.: Ecco, la difesa ha, come interprete di parte, la dottoressa Claudia Marini del proprio studio... formalmente
Presidente: Benissimo
A.B.: ...è qui accanto a me.
Presidente: Che è presente.
A.B.: È collaboratrice...
Presidente: Allora, nominiamo intanto formalmente l'interprete E allora il giuramento dei periti, c'è lì?
Interprete: Devo venire lì a giurare?
Presidente: No, stia pure lì, signora. Basta che lei legga quella formula.
Interprete: Sì. Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo nello svolgimento dell'incarico, mi impegno ad adempiere al mio ufficio senz'altro scopo che quello di far conoscere la verità e mantenere il segreto sulle operazioni peritali. Lo giuro.
Presidente: Vuole dare le generalità alla signorina, per cortesia?
Interprete: Brighitte Kudron Barbara Meyer. Nata il XX/XX/XX a Monaco di Baviera. Residente a Xxxxxx, Xxx Xxxxx, XX
Presidente: Ecco, adesso vuole chiedere, signora, il nome della signorina Meyer qui presente? Le generalità complete.
H.M.: Heidemarie Margherite Gisela Meyer. Nata il 06/12/1961 a Diepolz.
Presidente: Bene. Vogliamo darle la formula dei testimoni, alla signorina Meyer? Ecco. Gliela vuole tradurre, signora?
Interprete: (traduce) - Ha giurato.
Presidente: Benissimo. Adesso dovete dividervi il microfono. Il Pubblico Ministero farà delle domande, signorina, e lei signora ce le tradurrà, poi. Prima tradurrà le domande alla signorina; sentirà la risposta... La signorina deve parlare nel microfono, poi lei passa il microfono a noi quando lo vogliamo staccare. Dunque, innanzitutto una cosa: vuol chiedere acconsente alla ripresa televisiva, o no? O non vuole essere ripresa?
Interprete: Acconsente.
Presidente: Acconsente. Benissimo, potete riprendere la signorina. Allora il Pubblico Ministero farà delle domande alla signorina e la signorina, per tramite suo, dopo la traduzione risponderà. Prego.
P.M.: Signorina, innanzitutto lei è la sorella di Meyer Horst deceduto a Firenze il 10 settembre '83?
H.M.: Si.
P.M.: Signorina lei è stata sentita dalla Polizie di Diepholz su delega del Procuratore della Repubblica di Osnabruck nell'ambito di una richiesta di una rogatoria fatta dal procuratore della Repubblica di Firenze e ha reso deposizioni il 22 giugno del 1992. La mia domanda è questa, ricorda quella deposizione? La conferma? Ciò che disse è la verità, innanzitutto?
Interprete: Si ricorda e lo conferma.
P.M.: Disse la verità in quell'occasione. Io vorrei fargli delle domande non a chiarimento ma sono, mi rendo conto, ripetititve di quelle deposizioni che ha già fatto e che la nostra Corte conosce già, ma vorrei mostrarle delle fotografie di blocchi che ha già visto all'epoca e vorrei che vedendo queste fotografie ci spiegasse se le ricorda e a cosa si riferiscono. Vuole rispondere alle mie domande?
H.M.: Si vuole rispondere.
P.M.: Io vorrei mostrargli due blocchi da disegno che hanno una copertina rossa e la scritta Skizzen Brunnen, prima di mostrarglieli, lei ha presente, blocchi di questo tipo? Li ha presenti, li ha mai visti?
H.M.: Si, mio fratello adoperava questi blocchi, frequentava una scuola di grafica.
P.M.: Dove, mi scusi?
H.M.: Ad Osnabruck.
P.M.: Vuol vedere, le mostro una foto ora, su quello schermo dietro a loro, se sono questi blocchi qua? Possiamo mostrare la foto per cortesia?
Presidente: Come al solito siamo tecnicamente deficitari
P.M.: Vogliamo prima leggere la didascalia insieme? È fotografato dalla Polizia scientifica, "Blocco da disegno Skizzen Brunnen della misura 17x24" è la pagina di copertina. Ha mai visto, la signorina, blocchi di questo tipo? Sono quelli di cui ci ha parlato cioe?
H.M.: Dice: ho visto questi blocchi da mio fratello sono questi stessi blocchi che mi sono stati esibiti.
P.M.: Lei ricorda se in casa c'erano blocchi di suo fratello uguali o simili come misura o come caratteristiche?
H.M.: Si, dice, mio fratello abitava in casa con noi e lui adoperava questi blocchi in varie misure
P.M.: Allora questo è il blocco, per intendersi, per la corte 17x24 è quello più piccolo, trovato, come sappiamo, all'imputato, vorrei ora mostrare la foto di un blocco più grande e vorrei che la signorina spiegasse come, dove, se ne sa qualcosa, è quello che nelle carte risulta ha consegnato la signorina alla Polizia di Diepholz. E', come si vede dalla didascalia, della foto 2, un blocco da disegno Skizzen Brunnen della misura 24x33, se ingrandiamo la parte scritta piccola si vede come la misura qui è 24x33, nella foto precedente, vorrei tornare un attimo indietro, per far vedere che è un blocco diverso, la misura è, perchè sono uguali identici, 17x24, tornerei al 24x33, farei vedere le foto successive che riguardano il contenuto del 24x33, per vedere se è quello, se conosce la signorina questo blocco. Vorrei andare alle foto successive, al contenuto interno. Queste sono le foto... ...prima di fargli rispondere vorrei farle vedere altre foto del contenuto, andiamo avanti, le ingrandiamo un attimo, dei disegni che sono all'interno di questo blocco, andiamo ancora avanti, ancora, grazie, mi fermerei ora, tanto sono nel fascicolo del dibattimento, chiedo alla signorina se questo blocco, con questi disegni, è quello che ha consegnato lei alla Polizia.
H.M.: Si
P.M.: Lo ha consegnato lei alla Polizia di Diepholz e questo blocco dove era e come mai lei è certa che era di suo fratello e di chi sono quei disegni?
H.M.: Dice, il blocco che ho consegnato alla Polizia era in casa, era di mio fratello ed io ho conservato tutti gli oggetti di mio fratello come ricordo e siccome io stessa disegno molto volentieri l'ho adoperato e i disegni che sono su questo blocco sono i disegni che ho fatto io.
P.M.: Lei sa, dato che i blocchi sono apparentemente uguali per noi, aldilà della dimensione, dove suo fratello comprava questi blocchi?
H.M.: Mio fratello usava acquistarli o a Osnabruck o in un negozio chiamato Prelle-shop o in un altro credo si chiamasse Heinzmann che sono dei negozi specializzati.
P.M.: Ecco, signori della corte, negli atti del processo, nella rogatoria, ci sono tutta la parte relativa alla verifica che presso il negozio Prelle-shop venivano venduti quei blocchi. Vorrei andare avanti con la signorina per chiedere se sa come mai li comprasse in quei negozi e quale scuola frequentava, se per caso è il tipo di scuola che gli ha consegnato quei blocchi o se c'è un motivo relativo alla scuola frequentata per acquistare quel tipo di blocchi che sembrano particolari, come qualità.
H.M.: La prima domanda?
P.M.: Che scuola frequentava suo fratello?
H.M.: La scuola si chiama Fachoberschulen Veranstaltung a Osnabruck, una scuola superiore di disegno e grafica di Osnabruck.
P.M.: Quei blocchi erano blocchi particolari come qualità utili per i corsi che faceva? Era la scuola che consigliava quel tipo di blocchi oppure c'è qualche attinenza?
H.M.: Non so dire se è la scuola che li abbia consigliati ma sono sicura che mio fratello mi ha detto che mi consigliava assolutamente questi blocchi perchè avevano un'ottima carta e si potevano fare dei disegni a matita molto bene.
P.M.: Grazie. Anche la signorina ha frequentato un tipo di scuola simile?
H.M.: Si, io ho frequentato la Fachoberschule Veranstaltung, cioè la stessa, di Minnen, è un'altra località.
P.M.: Vorrei chiedere ancora, suo fratello le ha mai detto se usando quel tipo di blocchi, così particolari come qualità, li usava di dimensioni diverse, più grandi e più piccole?
H.M.: Non mi ha mai detto niente di specifico ma io l'ho sempre visto che aveva questi blocchi di varie misure.
P.M.: Li ha visti lei personalmente di varie misure?
H.M.: Si, personalmente.
P.M.: Ricorda anche se ha visto una misura più piccola di quella che ha consegnato lei, cioè quella misura che è stata mostrata per prima e che noi abbiamo trovato all'imputato, quel 17x24, lo ricorda di averlo visto?
H.M.: Non posso dire con certezza il numero dei centimetri però sono sicura che lui aveva questi blocchi di varie misure.
P.M.: Anche più piccola di quella che ha consegnato lei alla Polizia?
H.M.: Si, questo lo posso dire con certezza.
P.M.: Grazie. Non ricorda ovviamente la misura. Chiedo se ricorda di aver visto il fratello o di aver visto in casa usare matite colorate, di che tipo?
H.M.: Si, lui disponeva di molti pastelli, di gessetti, matite colorate, di matite varie di cui normalmente uno che fa disegno ha bisogno.
P.M.: Questo è vero, ricorda se aveva matite di marca Fabel Castell o Stabilo?
H.M.: Lui aveva sia matite che matite colorate di tutte e due le marche.
P.M.: Vogliamo mostrare per cortesia le foto successive relative al sequestro effettuato presso Pacciani di matite colorate? Mostriamo le foto. Mostriamole tutte, per cortesia, poi la signorina ci risponde dopo.
Avvocato Bevacqua: È fuori dal capitolo, comunque...
P.M.: Non è un capitolo è una rogatoria già fatta per intero, quindi non ha niente a che vedere con il capitolo, il capitolo è se conferma o meno quello che ha detto in rogatoria.
H.M.: Quelle blu mi ricordo benissimo.
P.M.: Erano le scatole, per cortesia. Le vogliamo rivedere? Ecco.
H.M.: Le scatole non me ne ricordo.
P.M.: Bene, grazie. Vorrei mostrare ora la foto di un portasapone che è stato trovato a Pacciani, ora gliela mostro eppoi la signorina ci dice se ricorda qualcosa, vogliamo leggere la didascalia per cortesia? Leggiamo la didascalia insieme sennò non sappiamo cosa gli mostriamo. "Portasapone in plastica di colore rosa pallido rinvenuto in Via Sonnino 30, facciata anteriore" abbiamo anche la facciata posteriore? Ricorda la signorina se questo oggetto ha per lei una familiarità? Se ha mai visto qualcosa di simile?
H.M.: Mi sembra familiare ma non so bene dove l'ho visto.
P.M.: "Familiare" allora cosa vuol dire?
H.M.: Quando i poliziotti, in casa dei miei genitori, mi hanno fatto vedere la prima volta questo portasapone spontaneamente pensavo - E' di casa nostra - ma non saprei dire di chi è esattamente. E' di casa.
P.M.: Ricorda se c'era qualche altro familiare, in quell'occasione, che ebbe la stessa sensazione?
H.M.: Sia mio madre, anzi, lui come prima che un altro amico che era lì presente, tutti hanno avuto questa stessa reazione.
P.M.: Ci può dire i nomi dell'amico e dell'amica?
H.M.: Il ragazzo era Manfred Lemke e la ragazza Katrin Doll.
P.M.: Chiedo scusa, questo Manfred Lemke, aveva fatto dei viaggi, conosceva bene suo fratello? Era intimo del fratello o era un'amicizia occasionale?
H.M.: Erano molto amici. Mio fratello lo ha anche aiutato a trovare un posto per il servizio civile e in precedenza, cioè, prima del viaggio in Italia, erano stati in Spagna insieme a fare un viaggio.
P.M.: Proprio in quel periodo? In quell'estate lì?
H.M.: Si, nell'anno 1983.
P.M.: Molte grazie. Ricorda quanto prima del viaggio in Italia? A Firenze? Quanto tempo prima rispetto al settembre '83, andarono in Spagna insieme con Lemke.
H.M.: Io penso che fosse tarda primavera, prima estate perchè loro hanno messo a posto la macchina, il bussino della Volkswagen, che hanno attrezzato e poi hanno fatto anche il trasloco a Munster insieme.
P.M.: Con quel pulmino e con questo ragazzo?
H.M.: Prima di partire per l'Italia.
P.M.: Benissimo. In questo viaggio in Spagna erano quindi andati con quel pulmino insieme?
Avvocato Fioravanti: Presidente la difesa si oppone a questa domanda perchè non è capitolata.
P.M.: Non ho fatto nessun capitolo è il ...
Presidente: La domanda è ammessa.
PM: Grazie. Se erano stati con lo stesso pulmino in Spagna in quell'estate.
H.M.: Si era la stessa macchina però era molto vecchia, molto brutta, era beige e doveva essere messa a posto perchè doveva passare il collaudo tecnico e dopo l'hanno anche verniciata di nuovo. Quando sono stati in Spagna era ancora beige e quando sono andati in Italia era messa a posto.
P.M.: Ho capito. Comunque erano andati insieme e come viaggiavano? Fcevano campeggio? Se lei lo sa ovviamente.
H.M.: Erano in tutto in sei. Cinque amici e mio fratello. Non credo che fossero al campeggio anche se non lo so dire con certezza ma ho visto delle foto, credo abbiano pernottato sul fiume, ho visto lì c'erano dei sassi vicino.
P.M.: Quindi una sorta di campeggio libero?
H.M.: Si.
P.M.: Come hanno fatto in Italia.
H.M.: Si, si.
P.M.: Vorrei chiedere ancora, ci ha parlato la signorina di un trasloco fatto a Munster, se non ho capito male, dall'abitazione che avevano insieme, fatto con quel pulmino, ci può spiegare se ho capito bene come è stato fatto questo trasloco, di che cosa e quando.
H.M.: Il trasloco per Munster era imminente al suo viaggio in Italia.
P.M.: "Imminente" cosa vuol dire? Poco prima?
H.M.: Poco prima perchè il trasloco perchè il trasloco non era del tutto concluso lui doveva ancora andare uno o due volte dalla casa vecchia a Munster per portare ancora roba ma lui era talmente contento perchè aveva ottenuto un posto di studio allora voleva concedersi ancora una vacanza. Allora ha praticamente interrotto il trasloco ed è partito.
P.M.: Il trasloco quindi l'ha fatto con quel pulmino? O l'ha fatto fare a una ditta?
H.M.: Si, si con il pulmino.
P.M.: Lei ricorda se l'ha riempito in qualche modo, portava scatole, gli oggetti suoi li metteva sul pulmino? E che oggetti erano se è così... Alla rinfusa o se era una persona molto ordinata che faceva pacchetti chiusi? Cose di questo genere...
H.M.: Mio fratello non si può dire che era ordinatissimo, chiaro che lui aveva alcuni oggetti a cuyi teneva che erano preziosi per lui, come dei bicchieri antichi e dei vetri antichi o la sua attrezzatura fotografica, questo è chiaro, li custodiva per bene dentro le scatole, mentre le altre cose le metteva un pò alla rinfusa perchè non si può dire che fosse molto ordinato.
P.M.: Vorrei chiedere ancora, ha per caso la signorina visto il pulmino carico quando partì per l'Italia? Cosa c'era su questo pulmino? Se l'ha visto eh?
H.M.: Si, dice, io sono tornata in quel periodo dalla Sicilia perchè ero in ferie, ho visto l'autovettura da noi nel cortile ma non ho fatto molto caso, cioè non ho osservato coscientemente quello che avesse lì.
P.M.: Lei sa se il fratello, quando andava in questi viaggi, portava dietro blocchi da disegno? Se aveva questa abitudine o meno?
H.M.: Non lo posso dire perchè io non ho mai fatto viaggi insieme a lui, ho fatto delle gite giornaliere in quelle occasioni mio fratello, più che altro, fotografava.
P.M.: Grazie. Sa se in passato aveva fatto viaggi in Olanda?
H.M.: Dice mi ricordo un viaggio che ha fatto con mio altro fratello Klaus Meyer ed altri 2 amici ad Amsterdam e poi lui spesso faceva anche una scappatina più che altro in Olanda a Groning perchè lì si poteva comprare molto bene vestiario da uomo.
P.M.: E sul Reno? Viaggi sul Reno ne ha mai fatti?
H.M.: Non che ne sapesse qualcosa.
P.M.: Lei ricorda o sa se suo fratello aveva un interesse particolare per gli oggetti un pò kitch che si comprano ai mercatini tipo foto, collezioni di fotografie?
H.M.: Lui aveva un pò la passione per queste cose, un amore particolare per gli oggetti kitch, per esempio mi ricordo che aveva comprato occhiali, una parrucca, una borsa da donna rosa molto particolare e li esponeva poi in casa o sul davanzale.
P.M.: Ricorda se fra gli oggetti che gli mostrò la Polizia, il giorno che fu sentita in Germania, gli furono mostrate foto del Reno e di Amsterdam che volendo sono fra gli oggetti sequestrati e se fra quelle foto vide qualcosa che poteva essere di suo fratello?
H.M.: Si, ricordo di aver visto questi oggetti ma non li conoscevo.
P.M.: Non ho altre domande grazie.
P.M.: "Imminente" cosa vuol dire? Poco prima?
H.M.: Poco prima perchè il trasloco perchè il trasloco non era del tutto concluso lui doveva ancora andare uno o due volte dalla casa vecchia a Munster per portare ancora roba ma lui era talmente contento perchè aveva ottenuto un posto di studio allora voleva concedersi ancora una vacanza. Allora ha praticamente interrotto il trasloco ed è partito.
P.M.: Il trasloco quindi l'ha fatto con quel pulmino? O l'ha fatto fare a una ditta?
H.M.: Si, si con il pulmino.
P.M.: Lei ricorda se l'ha riempito in qualche modo, portava scatole, gli oggetti suoi li metteva sul pulmino? E che oggetti erano se è così... Alla rinfusa o se era una persona molto ordinata che faceva pacchetti chiusi? Cose di questo genere...
H.M.: Mio fratello non si può dire che era ordinatissimo, chiaro che lui aveva alcuni oggetti a cuyi teneva che erano preziosi per lui, come dei bicchieri antichi e dei vetri antichi o la sua attrezzatura fotografica, questo è chiaro, li custodiva per bene dentro le scatole, mentre le altre cose le metteva un pò alla rinfusa perchè non si può dire che fosse molto ordinato.
P.M.: Vorrei chiedere ancora, ha per caso la signorina visto il pulmino carico quando partì per l'Italia? Cosa c'era su questo pulmino? Se l'ha visto eh?
H.M.: Si, dice, io sono tornata in quel periodo dalla Sicilia perchè ero in ferie, ho visto l'autovettura da noi nel cortile ma non ho fatto molto caso, cioè non ho osservato coscientemente quello che avesse lì.
P.M.: Lei sa se il fratello, quando andava in questi viaggi, portava dietro blocchi da disegno? Se aveva questa abitudine o meno?
H.M.: Non lo posso dire perchè io non ho mai fatto viaggi insieme a lui, ho fatto delle gite giornaliere in quelle occasioni mio fratello, più che altro, fotografava.
P.M.: Grazie. Sa se in passato aveva fatto viaggi in Olanda?
H.M.: Dice mi ricordo un viaggio che ha fatto con mio altro fratello Klaus Meyer ed altri 2 amici ad Amsterdam e poi lui spesso faceva anche una scappatina più che altro in Olanda a Groning perchè lì si poteva comprare molto bene vestiario da uomo.
P.M.: E sul Reno? Viaggi sul Reno ne ha mai fatti?
H.M.: Non che ne sapesse qualcosa.
P.M.: Lei ricorda o sa se suo fratello aveva un interesse particolare per gli oggetti un pò kitch che si comprano ai mercatini tipo foto, collezioni di fotografie?
H.M.: Lui aveva un pò la passione per queste cose, un amore particolare per gli oggetti kitch, per esempio mi ricordo che aveva comprato occhiali, una parrucca, una borsa da donna rosa molto particolare e li esponeva poi in casa o sul davanzale.
P.M.: Ricorda se fra gli oggetti che gli mostrò la Polizia, il giorno che fu sentita in Germania, gli furono mostrate foto del Reno e di Amsterdam che volendo sono fra gli oggetti sequestrati e se fra quelle foto vide qualcosa che poteva essere di suo fratello?
H.M.: Si, ricordo di aver visto questi oggetti ma non li conoscevo.
P.M.: Non ho altre domande grazie.
0 commenti:
Posta un commento