Titolare di un negozio di generi alimentari a San Casciano. Gabriella Ghiribelli apprese da Ezio Pestelli e da altri di San Casciano che l'abitazione del mago Indovino era frequentata da ingenui e sprovveduti a cui il mago leggeva le carte, preparava filtri d'amore e propiziava buoni auspici. L'8 febbraio del 1996 interrogato dagli inquirenti riferì: "Mi viene chiesto chi frequentasse l’abitazione di Indovino. Ricordo Sebastiano, che è il fratello, Luciano di Prato con la convivente Grazia, tale Adelindo, che mi risulta deceduto, il Lotti Giancarlo, quest’ultimo non gradito all’Indovino per come questi mi diceva. Frequentavano quella abitazione anche alcune donne da me viste e che non conoscevo e delle quali, quindi, non sono in grado di fornire particolari. L’Indovino spesso ospitava nella propria abitazione ragazze sbandate che rimorchiava la sera a Firenze, non so però dove di preciso. Queste ragazze si fermavano per alcuni giorni dall’Indovino e prima di partire da Faltignano, si fermavano nella mia bottega a prendere un cappuccino con l’Indovino. Li vedevo poi andar via ma non so dove andassero, le avrò viste tre/quattro volte."
Rif.1 - Compagni di sangue pag.55
Rif.2 - Sentenza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze contro Francesco Calamandrei del 21 maggio 2008
Rif.1 - Compagni di sangue pag.55
Rif.2 - Sentenza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze contro Francesco Calamandrei del 21 maggio 2008
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