Medico e amico di famiglia sia dei Narducci che degli Spagnoli. Maestro della loggia perugina cui aveva aderito anche il professor Ugo Narducci, padre di Francesco. Il 14 maggio 2002, dinanzi al Pubblico Ministero di Perugia, dott. Mignini, dichiarò: "Ricordo che qualche tempo dopo la sua morte apparvero sulla stampa fiorentina degli articoli che alludevano ad un possibile coinvolgimento di Francesco nella vicenda dei delitti del cosiddetto "mostro di Firenze" e so che il professor Ugo (Narducci n.d.r.), tramite il legale di fiducia, fece arrivare una sua diffida al giornale, diffida che fu poi pubblicata. (...) Nulla so di eventuali conoscenze fiorentine di Francesco". Il 28 gennaio 2004, il Corriere della Sera pubblicò alcune sue dichiarazioni: "Sono stato il loro testimone di nozze e per me Francesca era come una figlia. Di lui posso dire che era un ragazzo intelligente, ambizioso e un po' supponente anche verso la moglie. Non poteva essere visto con assoluta simpatia, sembrava sempre che giocasse. Avevo delle riserve nei suoi confronti, mi sembrava molto narcisista e capivo che Francesca soffriva per questo atteggiamento. Così gli consigliai una maggiore delicatezza".
Rif.1 - Corriere della sera 28 gennaio 2004 pag.18
Rif.2 - Sentenza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze contro Francesco Calamandrei del 21 maggio 2008
Rif.1 - Corriere della sera 28 gennaio 2004 pag.18
Rif.2 - Sentenza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze contro Francesco Calamandrei del 21 maggio 2008
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