Nel 1982 era giudice istruttore a Firenze. Il 6 novembre dopo aver firmato il mandato di cattura contro Francesco Vinci, accusato d'essere l'assassino del duplice omicidio del 1968 dichiarò ai giornalisti: "Non è minimamente detto che Vinci sia il mostro: anzi il pericolo adesso è maggiore. La pistola potrebbe essere passata di mano e il maniaco potrebbe entrare nuovamente in azione per rivendicare la paternità dei suoi omicidi."
Dopo il delitto di Montespertoli, gli inquirenti, si ricordarono del duplice omicidio avvenuto nel 1968. Mario Spezi, riferì invece che il giudice istruttore Vincenzo Tricomi, gli disse che "Arrivò un biglietto anonimo, scritto in stampatello. Anzi, la scritta era su un vecchio ritaglio di giornale che parlava dell'omicidio del '68". Vi si leggeva: "Perché non andate a rivedere il processo di Perugia contro Stefano Mele?" Il ritaglio si è perso e non è mai stato ritrovato.
Dopo il delitto di Montespertoli, gli inquirenti, si ricordarono del duplice omicidio avvenuto nel 1968. Mario Spezi, riferì invece che il giudice istruttore Vincenzo Tricomi, gli disse che "Arrivò un biglietto anonimo, scritto in stampatello. Anzi, la scritta era su un vecchio ritaglio di giornale che parlava dell'omicidio del '68". Vi si leggeva: "Perché non andate a rivedere il processo di Perugia contro Stefano Mele?" Il ritaglio si è perso e non è mai stato ritrovato.
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