Segue dalla terza parte.
Presidente: Prego.
Avvocato Filastò: Presidente, mi scusi, intervengo ora anche per dare spazio sia al Pubblico Ministero che ai colleghi della parte civile eventualmente di replicare su questo punto. E chiedo di potere produrre questi documenti.
Il primo documento è un atto che proviene dall'ufficio del Pubblico Registro Automobilistico di Firenze e che riguarda la proprietà da parte del signor Giancarlo Lotti di una automobile che è un'auto 124 di colore, mi dicono blu, ma su questo si tratta di fare gli accertamenti...
P.M.: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Senta, Pubblico Ministero, lei mi lascia parlare. Alla fine fa tutte le considerazioni che vuol fare, ma qui, siccome è un argomento, una situazione abbastanza delicata, lei mi lascia parlare dall'inizio alla fine e dopo fa tutto quello che deve e dice quello che deve dire. Cosi si evita, come dice lei, invettive ed enfasi, da parte di questo difensore
Allora, questa auto 124 con targa FI42432 è stata acquistata dal signor Giancarlo Lotti con atto... con scrittura privata
autenticata, del 3 luglio del 1985. Quindi, alla data del 3 luglio del 1985 il signor Giancarlo Lotti non aveva più quella macchina precedente da lui posseduta vale a dire la FIAT 128 coupé, fiscali 1,5, cilindrata 197, con targa FID56735,
già Gorizia 084828, con indirizzo via Lucciano, eccetera, di cui appare cessata la circolazione in data 3 aprile del 1986'. Mi preme di spiegare le ragioni per le quali io sono arrivato in possesso di questo documento, da cui appare la proprietà da parte del Lotti e quindi anche il possesso di quest'auto fin dal luglio del 1985; la ragione per cui io sono in grado di produrre questo documento soltanto adesso. E spiego la trafila del come ci sono arrivato. Ne ho già parlato in sede di discussione e quindi non devo far altro che ripetere quello che ho detto.
A me dette nell'occhio — come ho già detto in sede di discussione, mi aspettavo sul punto anche che qualcuno replicasse — il fatto che: quest'auto 128 risultava cessata la circolazione in data 3 aprile, del 1986.
Ricorderà la Corte che io dissi che quando un atto di questo genere viene registrato sul Pubblico Registro Automobilistico, la macchina deve essere praticamente avulsa dalla circolazione già da un pezzo, perché si tratta di farla demolire, prendere la targa, poi portarla a chi di dovere; e in questo caso, soltanto dopo questi adempimenti, il Pubblico Registro Automobilistico trascrive questa cancellazione dalla circolazione.
Quindi io avevo la percezione, come dire, il sospetto che all'epoca del settembre 1985 il signor Giancarlo Lotti possedesse, fosse in possesso di un'altra automobile. E naturalmente, a
questo punto, la mia osservazione si è condensata sulla macchina successiva posseduta dal signor Giancarlo Lotti, vale a dire questa FIAT 124, con targa FIE424232, almeno così appariva
apparentemente, già targata Bolzano 086273, con indirizzo via Lucciano 41 — appunto il suo indirizzo — San Casciano Val Di Pesa, anno di costruzione 1966.
E naturalmente, a questo punto, io ho fatto fare da una - non io, per dir - la verità, anche questo gruppo che si occupa di queste cose, di questo processo, ma su mia iniziativa - a questa M.B. Investigazioni, abbiamo fatto fare a Roma, dove è possibile ottenere tutte le indicazioni riguardanti una persona. Cioè a dire, a Roma esiste un Registro Automobilistico, per cui io do
il nome di una persona e loro dicono tutte le auto che sono state intestate e possedute da questa persona alla data in. cui io chiedo questa certificazione. Cosa impossibile da fare per esempio a Firenze.
Quindi io chiedo questa cosa e loro mi mandano questa attestazione - e ho parlato nel corso della discussione - da cui risulta che la FIAT 124, via Lucciano, eccetera: anno di immatricolazione
00 0000. Quindi ero, sulla base di questa certificazione, nella impossibilità di appurare quando questa auto era stata immatricolata a Lotti. Bene, non solo. Ho fatto naturalmente gli accertamenti, ho fatto fare, da questa agenzia investigativa Falco di Lucca, che corrisponde ai signori Davide Cannella e Maurizio Gagliardi, che son qui che mi ascoltano, questi signori si sono adoperati per fare questo accertamento allora dal Pubblico Registro Automobilistico di Firenze su questa macchina.
Non c'era versi di cavarne nulla, perché? Perché, guarda la combinazione, in questa attestazione, cioè a dire in quei computer centrale di Roma, non mancava solamente l'indicazione della
immatricolazione al signor Giancarlo Lotti, ma era sbagliata anche la targa. Per cui questa targa, che doveva essere FIE42... che è in realtà FIE42232... fatemela leggere perché voglio essere sicuro, dunque...
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: E42432. Nella annotazione proveniente dal registro di Roma conteneva un numero in più, un 2 in più. Ecco perché questa attestazione, che riporta, la
scrittura privata autenticata con cui l'automobile viene trasferita al signor Giancarlo Lotti e la data 03/07/85 mi perviene soltanto ora. Io chiedo che vengano acquisiti questi documenti. Questo documento che contiene altri documenti, compreso quello riguardante la nota informativa su Lotti Giancarlo, datato 02/03/1988 — qui c'è scritto 788 , ma ovviamente c'è un errore: è '98 -riguardante tutte le auto possedute e comprate via
via dal signor Lotti Giancarlo, nonché altri documenti che riguardano sempre, queste auto, alcune di queste auto. E una relazione che è stata fatta da questi’ signori che ho detto prima, in cui si fa il conto di tutte le auto possedute dal signor Lotti: la prima è una FIAT 850, la seconda è una FIAT 124 di colore beige o forse bianca, la terza è una FIAT 128 coupé di colore rosso — che è quella famosa, con coda mozza, che dovrebbe essere stata vista in vari posti, eccetera — la FIAT 124 di colore blu, la FIAT 131 di colore rosso e infine, l’ultima, la FIAT 131 di colore rosso. E questo documento che è la cosa ovviamente più importante.
In questo documento, dell'istituto Investigazioni e Ricerche Falco, si fa riferimento anche al fatto che questi signori hanno interrogato i coniugi Scherma. Questo a pagina, di questa loro relazione, non c'è la pagina, credo sia la pagina 4.
I coniugi Scherma sono gli ex datori di lavoro del signor Lotti e si chiamano Roberto Scherma e la signora Scherma, e figlio.
Questi signori, interrogati da questi investigatori, sono in grado di riferire come la 128 rossa del signor Giancarlo Lotti rimase
completamente ferma, bloccata, perché è una macchina fabbricata nel 1966 a un,certo punto, ovviamente per consunzione si fermò, e rimase per parecchi mesi ferma, bloccata davanti alla porta
di casa del signor Lotti; quella casa di cui, vero, io ho lamentato la mancata perquisizione e che si trova appunto al Ponte Rotto, in via di Lucciano. Finché, fintanto che, un certo giorno
arrivò una ruspa, mandata da un demolitore, che prendendola di peso con la ruspa, questa macchina, assolutamente immobile da mesi, la sistemò sopra un carro e la portò alla demolizione, dove poi naturalmente successe quello che successe. Quindi, io chiedo l'acquisizione di questo documento, che per me è sufficiente per affermare che alla data dell'8 settembre 1985 il signor Lotti non aveva la macchina rossa, la 128, bensì questa altra automobile 124 di conformazione mi dicono - io non me ne intendo di automobili — ma mi dicono diversissima. Perché pare che la 124 della FIAT abbia un bel bagagliaio e tutto il resto e sia completamente diversa, oltretutto i anche come colore, targata come ho detto E42432 e non come si voleva… come si leggeva in quel computer centrale di Roma 424232 — no, c'è un due di più, la vera targa è questa — acquistata appunto dal Lotti in data, come dicevo prima, 3
luglio del 1985. Mi spiace di non avere altre copie, ho solamente
questa. Mi hanno portato tutto questo stamattina.
Ecco, Presidente. ...
Presidente: ... Pubblico Ministero?
P.M.: Sì, grazie Presidente.
Presidente: (voce fuori microfono)
P.M.: Poi facciamo...
Presidente: ...sospendiamo per un quarto d'ora e poi si riprende.
P.M.: Sì, Presidente. Si può andare avanti nella
discussione. No, no, io lì vedo ora in questo momento.
Presidente: (voce fuori microfono)
P.M.: Sì, sì, certo.
Presidente: (voce fuori microfono)
P.M.: Presidente...
Presidente: Avvocato Filastò...
P.M.: Presidente. . .
Presidente: Avvocato Filastò, scusi eh. Lei chiede
l'acquisizione di questi documenti, quindi lariapertura di nuovo dell'istruttoria.
Avvocato Filastò: Certamente, Presidente.
P.M.: Certo...
Avvocato Filastò: Per ascoltare i coniugi Scherma...
P.M.: Anche...
Presidente: Eh.
(voci sovrapposte)
Presidente: Come?
Avvocato Filastò: Sono tre i signori Schermi: il signor Roberto Scherma, la moglie signora Scherma, di cui non so il nome e il figlio. Son tre persone.
Presidente: Bene.
P.M.: Presidente...
Presidente: Senta, sa anche il proprietario della macchina 124, targata E4...
Avvocato Filastò: Il primo proprietario c'è, ovviamente, nel documento.
P.M.: Ma sembra ci sia già negli atti.
Avvocato Filastò: C'è negli atti.
Presidente: Non lo so. Ora io non ho guardato nulla, vedremo tutto per bene. . .
P.M.: Non c'è problema.
Presidente: Bene.
Avvocato Filastò: La richiesta' dei signori Scherma è in via di ipotesi da parta di questo difensore, perché
Secondo me il documento è più che sufficiente.
Presidente: Sì.
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