Presidente: Allora, può venire il Lotti.
P.M.: Presidente, come opportunità, faccio presente
l'orario. Non ho nessuna istanza.
Presidente: Lo so, però... Pubblico Ministero, verso le due sospenderemo un po'. Intanto vediamo cosa dice. Ora, ancora c'è una mezzoretta buona.
P.M.: Senz'altro, Presidente, grazie. Presidente, volevo fare preliminarmente presente questo: io ignoro se il signor Lotti intende essere ripreso, o meno. Ma mi faceva presente il responsabile del Servizio di Protezione che, comunque sia, il signor Lotti è sottoposto alla normativa relativa alla protezione.
Quindi, non c'è motivo né di paraventi, né nessun tipo di accortezza di questo tipo. Ma penso che le riprese e le foto non siano, dato questo stato, opportune.
Presidente: Bene. Faccia la domanda specifica a lui.
Vuole essere ripreso, o no?
Giancarlo Lotti: No.
Presidente: Non vuole essere ripreso. Allora, niente telecamere al Lotti, per cortesia.
Giancarlo Lotti: No, se è possibile, sennò... non lo so.
Presidente: No, è possibile. È una volontà sua. E come no! Eh, è un diritto suo.
Giancarlo Lotti: Si, sì, va bene.
Presidente: Suo e delle altre parti.
Giancarlo Lotti: Eh?
Presidente: Suo e delle altre parti.
Giancarlo Lotti: Sì, sì, va bene, va bene.
Presidente: Senta, lei viene sentito come imputato.
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: Ecco, ha facoltà di non rispondere alle domande che gli saranno fatte. Intende rispondere, o no?
Giancarlo Lotti: Mah, io... io, di rispondere...
Presidente: Come?
Giancarlo Lotti: Su queste cose, mi va di rispondere.
Presidente: Vuole rispondere?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Bene.
Giancarlo Lotti: Quelle che mi dicano... le cose...
Presidente: Appunto. Le domande poi gli saranno fatte, come già sa, che ha sentito come si svolge ora l'esame come teste, eccetera, prima dal Pubblico Ministero, poi dalle altre parti. Uno alla volta, va bene? Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Grazie, Presidente. Lotti, lei è già stato sentito a lungo su questi fatti nel corso dell'incidente probatorio. E ha raccontato parecchie circostanze: la sua partecipazione...
Giancarlo Lotti: Però, a quel punto lì...
Presidente: No, no, al microfono, al microfono deve parlare.
P.M.: Ricorda di avere già deposto, no?
Presidente: Ecco, se lo sposti, per cortesia...
P.M.: Io volevo...
Presidente: Glielo metta meglio.
P.M.: Volevo solo chiederle alcune precisazioni su
alcuni punti. Non ho intenzione...
Presidente: Se lo metta davanti.
P.M.: . . . di richiederle tutto quello che lei ha già detto.
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
P.M.: Le chiedo, così, più per dovere: se lei, in quella occasione, ha detto le cose come stanno.
Giancarlo Lotti: Però, su qualche cosa non mi sono precisato.
Presidente: Senta, lei deve parlare... Allora, faccia una cosa: metta il microfono davanti a lui. Non dimentichi che lei parla alla Corte, non risponde alla... Va bene?
Giancarlo Lotti: Sì, lo so, ma...
Presidente: Va be', insomma, se lei vuol guardare in faccia, nessuno glielo impedisce.
Giancarlo Lotti: Starò un po' più vicino qui, al coso.
Presidente: Bene. È necessario che venga la trascrizione fedele.
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
Presidente: Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Le volevo chiedere, innanzitutto, queste sue
conoscenze. Lei ha parlato a lungo, nel corso dell'incidente probatorio, della sua conoscenza da tanti anni con l'imputato Vanni.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Io non le ho chiesto, invece, particolari
innanzitutto sulla sua conoscenza del gruppo, in genere.
Cioè, lei, quando ha conosciuto Pacciani, lo ricorda in che epoca?
Giancarlo Lotti: Mah quello, me lo ha fatto conoscer Mario. Quello, io non lo conoscevo di prima.
P.M.: Ricorda in che epoca l'ha conosciuto, dove abitava Pacciani?
Giancarlo Lotti: Mah
Presidente: Scusi, signor Pubblico Ministero, volevo dire una cosa. Lui ha detto: 'me lo ha fatto conoscere Mario.'
Ma, Mario, devo sapere chi è. Mario Vanni?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Ecco, appunto dica Mario Vanni. Mario, può essere anche un Mario... un altro Mario.
Giancarlo Lotti: Sì, lo so.
Presidente: Va bene?
Giancarlo Lotti: Va bene.
P.M.: Ricorda il periodo?
Giancarlo Lotti: Mah, il periodo di preciso... l'anno, di preciso, ora io non... non me ne ricordo proprio di preciso.
P.M.: Ricorda, quando lei ha conosciuto il Pacciani,
tramite Vanni, Pacciani dove abitava?
Giancarlo Lotti: Abitava lì, sotto Montefiridolfi.
P.M.: Quindi, era l'epoca...
Giancarlo Lotti: C'era una strada, si scende giù, c'è delle case... E abitava lì.
P.M.: A Montefiridolf i.
Giancarlo Lotti: La prima volta che l'ho conosciuto.
P.M.: Lei andò a casa di Pacciani con Vanni?
Giancarlo Lotti: No, ci sono andato diverse volte, a casa lì.
P.M.: C'è stato più di una volta, a Monte...
Giancarlo Lotti: Ma questo, gli è parecchi anni che non... Il tempo che avevo una macchina, un 850 bianco.
P.M.: Ho capito.
Giancarlo Lotti: A quell'epoca, dopo aver preso la patente.
P.M.: E andava, è stato anche a casa a Montefiridolfi, del Pacciani?
Giancarlo Lotti: Sì, un paio di volte ci sono stato.
P.M.: Da solo, o con Vanni?
Giancarlo Lotti: No, con Vanni.
P.M.: Con Vanni. Poi, successivamente, è stato a casa di Pacciani anche quando Pacciani cambiò casa?
Giancarlo Lotti: Sì, a Mercatale.
P.M.: Nella casa...
Giancarlo Lotti: Nella piazza... Non mi ricordo come si chiama la via, lì. Insomma, c'è una piazzetta. In do' c'è... una volta c'era una farmacia, c'era. C'è come un coso tondo così, un'aiola fatta tonda. E si gira per risortire, per venire...
P.M.: Si è fermato anche a cena, a mangiare, a casa del Pacciani? Se...
Giancarlo Lotti: Una volta. Però, di preciso ora, il giorno non me lo ricordo...
P.M.: Sarebbe difficile, sarebbe...
Giancarlo Lotti: Mah...
P.M.: ... strano che se lo ricordasse. C'era anche il Vanni quando vi fermaste a cena?
Giancarlo Lotti: Sì, e si mangiò insieme con Pietro.
P.M.: Nella casa...
Giancarlo Lotti: Noi tre, insomma, noi tre che s'era lì.
P.M.: Nella casa di Mercatale.
Senta, lei ricorda se andavate fuori, anche lei, Pacciani e Vanni, in macchina?
Giancarlo Lotti: Mah, io... fuori con loro... non ci sono mai andato.
P.M.: In macchina con lo. . . Non nella macchina loro. Innanzitutto: con loro è mai stato?
Giancarlo Lotti: No.
P.M.: Quindi, lei non è mai stato fuori con Vanni e
Pacciani.
Giancarlo Lotti: No, nelle circostanze. . . Però andavo sempre con la mia, io.
P.M.: Ecco. Sono le circostanze che lei ha spiegato, in cui andava con la sua macchina. Io le chiedo se è mai stato in macchina con Pacciani, quando Pacciani... All'epoca in cui Pacciani aveva la 500. Lo ricorda?
Giancarlo Lotti: Mah, qualche volta...
P.M.: Perché lei, da...
Giancarlo Lotti: ... sono andato là, quando gli aveva le figlie. Come si chiama quel posto? Per andar giù, verso Cerbaia. Al Talente, non mi ricordo...
P.M.: Al Talente.
Giancarlo Lotti: Eh, il Talente. C'è delle monache che portava queste figliole lì. Allora l'eran piccole. Questo si tratta tanti anni fa.
P.M.: Tanti anni fa. È andato anche lei?
Giancarlo Lotti: Sì, un giorno sì, ci andetti. Mi pare che gli avesse la 500.
P.M.: E andò anche lei.
Giancarlo Lotti: Però ero io, lui e basta. Per andare a trova' queste figliole.
P.M.: Lei e Pacciani. Il Vanni non c'era.
Giancarlo Lotti: No, in quei giorni, no.
P.M.: Queste ragazze erano al Talente.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: E le figlie erano piccole. Che età potevano avere?
Giancarlo Lotti: Eh, ora...
P.M.: Così ci consente a noi di capire che anno era.
Giancarlo Lotti: Son tanti anni, come fo a ricordare...
P.M.: Erano molto piccole queste ragazze?
Giancarlo Lotti: Ma, non lo so. Posso dire un'età. Però non...
P.M.: No, no. Non la dica, se non è sicuro.
Giancarlo Lotti: Non son sicuro se l'avevan 10 anni, o meno. Questo, non...
P.M.: Erano dalle suore.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Senta una cosa: e sa se Vanni e Pacciani uscivano per conto loro, all'epoca?
Giancarlo Lotti: Questo... non posso mica stare dietro alle persone. Io...
P.M.: Questo, è vero.
Giancarlo Lotti: Di molto andavo via con la mi' macchina, per conto
mio. Sicché...
P.M.: Vanni le ha mai raccontato di essere uscito la
sera, o uscito col Pacciani?
Giancarlo Lotti: Mah, questo, non... Questo no.
P.M.: Non lo sa.
Giancarlo Lotti: Che sian sortiti fra loro, questo non lo so io. Non me l'hanno detto a me.
P.M.: Non glielo hanno detto.
Senta, lei andava, invece, col Vanni da prostitute? Lei ha detto, a volte...
Giancarlo Lotti: Qualche volta ce l'ho portato. Non aveva mezzo.
P.M.: Ricorda in particolare, qualche posto dove
andavate insieme? Qualche prostituta?
Giancarlo Lotti: Mah, una volta lo portai... l'era lì, una via. Come si chiama... Verso via Fiume.
P.M.: Verso via Fiume a Firenze?
Giancarlo Lotti: Sì, che c'era questa Gabriella.
P.M.: La Gabriella Ghiribelli?
Giancarlo Lotti: Sì. Lì, mi disse che voleva anda' da questa donna. Però si guardò in tasca e non aveva i documenti, sicché, quel giorno non potette far nulla.
P.M.: Ho capito. Lei ricorda di essere stato anche da
altre donne, oltre da quella lì, con Vanni? O non…
Giancarlo Lotti: Mah, io...
P.M.: Non se lo ricorda.
Giancarlo Lotti: No. Non me lo ricordo di preciso.
Quello, me lo ricordo bene. Quel giorno, sì, me lo ricordo bene.
P.M.: Questo giorno...
Giancarlo Lotti: Di questo...
P.M.: Eravate lei e Vanni.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: E non potette andare in questo albergo, perché lui non...
Giancarlo Lotti: Lui guardò in tasca, non ci aveva i documenti. Sicché, in un albergo, senza i documenti, non credo che ci vadino... che ci possino andare, senza documenti.
P.M.: Ho capito.
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