Segue dalla quinta parte.
Avvocato Zanobini: Le contesto.. . Lei ha detto: 'perché me ne aveva parlato a quell'epoca', quindi vuol dire nel novembre del '95, cioè nel '95 o poco prima. Le contesta che nel novembre del '95, quando lei è stato interrogato, testualmente sul punte ha risposto: "Ricordo in particolare che quando Vanni mi parlava di queste lettere faceva caldo, forse era settembre. Mi ricordo anche che diceva che doveva andare dall' avvocato" ... vedete qui.. .
Presidente: Ma lei faccia le domande, però. Non gli legga...
Avvocato Zanobini: Questa è la contestazione, sì...
P.M.: No, gliel'ho già fatta io questa contestazione e ha già risposto!
Avvocato Zanobini: No, allora...
P.M.: Io gliel'ho fatta...
Avvocato Zanobini: Posso terminare? Non capisco, io,
perché quando fai le contestazioni tu, eccetera eccetera, non vieni interrotto...
P.M.: No, scusa.
Avvocato Zanobini: . . . quando faccio la contestazione io
vengo interrotto dal Presidente che mi fa le
considerazioni. Le considerazioni si faranno in discussione,
si metteranno sentenza. Me la volete far fare questa
contestazione?
P.M.: Come no!
Presidente: Guardi che non è una considerazione, è un dato di
fatto. Non è che il testimone, quando compare davanti al
Pubblico Ministero o davanti al Giudice, può dire quello che
gli pare.
Avvocato Zanobini: No, scusi...
Avvocato Zanobini: No, scusi...
Presidente: Risponde alle domande.
Avvocato Zanobini: Mi scusi, Presidente, abbia pazienza...
Presidente: Ha capito, non è che...
Avvocato Zanobini: Allora io non sono stato...
Presidente: Non è che questo vuole essere...
Avvocato Zanobini: ... non sono stato chiaro.
Presidente: Eh.
Avvocato Zanobini: Ribadisco: lui, nel novembre del '91 ha detto:
"Vanni non mi ha mai parlato di lettere ricevute dal Pacciani dal
carcere" Nel novembre del '95, lui mi ha detto che lui l'ha detto
nel novembre del ' 95 perché gliel'ha avrà detto allora. Io gli
contesto che invece è stato lui stesso a dire che gliene aveva
parlato nel settembre del, '91, prima che uscisse dal carcere. Che
era di pomeriggio, era settembre e faceva caldo. Questa è la
contestazione che io gli faccio, e quindi chiedo anche
l'allegazione di questo verbale.
Presidente: Bene.
Avvocato Zanobini: Ultima domanda. Quindi lei ha visto tutto
questo suo procedere dal '91 al '95. Le chiedo: come mai solo oggi
- 8 maggio '97 - lei ha ricordato - 8 luglio '97 - lei ha
ricordato addirittura di questo colloquio a solo - avvocato Corsi
e Vanni - del giorno dopo in cui il Vanni aveva parlato a lei
della lettera, che era del...
Presidente: Ha capito la domanda?
W.R.: Sì. Prima di tutto non ho detto il
giorno dopo subito; prima di tutto ho detto: o uno o due giorni o
tre giorni. Ci siamo, questo, va bene? Poi, se fosse che parlava
il Vanni di questa lettera insieme al Corsi in piazza, io questo
non lo so, l'ho già detto e lo riferisco un'altra volta.
Avvocato Zanobini: No, io le chiedo... Allora le faccio
un'altra domanda. Era la prima volta che lei vedeva, un giorno o
due giorni dopo...
W.R.: No...
Avvocato Zanobini: ... l'avvocato Corsi parlare con il
Vanni in piazza a San Casciano? O era una delle tante volte?
W.R.: Una delle tante volte.
Avvocato Zanobini: E come mai oggi ha ricordato soltanto quella
volta lì?
W.R.: Guardi, il lunedì - come le preciso - se la va
a San Casciano - e l'avvocato Corsi esercita il lunedì...
Avvocato Zanobini: Sì, sì.
W.R.: ...lo sa con quante persone la lo vede a parlare da solo?
Avvocato Zanobini: Sì.
W.R.: E allora? Tutto qui.
Avvocato Zanobini: E perché se lo ricorda? Perché era un lunedì
anche quello, allora?
W.R.: Ma io se era lunedì o martedì o mercoledì, ora
non me lo ricordo. Ho detto un giorno così.
Avvocato Zanobini: Comunque non era l'unica volta che il Vanni...
W.R.: No...
Avvocato Zanobini: ... e il Corsi parlavano insieme.
W.R.: Sì.
Avvocato Zanobini: Da soli a San Casciano.
W.R.: No.
Avvocato Zanobini: Tante altre persone di San Casciano hanno parlato da soli in piazza...
W.R.: Ma mi sembra di averlo già detto.
Avvocato Zanobini: Ecco.
W.R.: Tutto il paese.
Avvocato Zanobini: Ecco. Lei compreso.
W.R.: Anch'io.
Avvocato Zanobini: Senta, quando ha detto che c'eran queste cene, no, a cui partecipava anche lei, vero?
W.R.: Due volte.
Avvocato Zanobini: Ecco, due volte. C'era anche l'avvocato Corsi?
W.R.: Sì.
Presidente: Venticinque.
W.R.: ... una trentina, venticinque.
Avvocato Zanobini: Che tipo di cene erano?
W.R.: Così: 'ora si fa una cena, bene, via, che vieni anche te?'
Avvocato Zanobini: No, dico, erano cene di tipo folcloristico dove si cantava?
W.R.: Sì.
Avvocato Zanobini: Lei suonava anche?
W.R.: No, no. Mai.
Avvocato Zanobini: Mai.
W.R.: Mai suonato uno strumento.
Avvocato Zanobini: Va bene, comunque ci partecipavano tante persone di San Casciano.
W.R.: Sì.
Avvocato Zanobini: Quindi non soltanto l'avvocato Corsi e il Vanni.
W.R.: No.
Avvocato Zanobini: Ecco. Lei sa se l'avvocato Corsi e il Vanni sono mai andati a cena da soli?
W.R.: No.
Avvocato Zanobini: Al di là delle cene?
W.R.: Non lo so.
Avvocato Zanobini: Grazie, non ho altre domande. Presidente...
Presidente: Ah.
Avvocato Zanobini: C'è il Vanni che voleva fare una dichiarazione
Presidente: Avanti.
Mario Vanni: Senta signor Presidente io non ho mai parlato di...
Presidente: Come ?
Mario Vanni: Non ho mai parlato di pistole e non ho mai visto una pistola al Pacciani, mai.
Presidente: Pistolone no? Va bene. Senta signor Ricci.
W.R.: Sì
Presidente: Lei ha detto che un giorno dopo o due giorni dopo, tre giorni dopo vide parlare il Vanni con l'avvocato Corsi in piazza, lì a San Casciano.
W.R.: Sì.
Presidente: Dopo lei ci ha parlato lei col vanni? Cosa gli ha detto? Gli ha parlato?
W.R.: No...
Presidente: Allora con l'avvocato Corsi cosa gli ha detto? Ha riferito qualche discorso o no?
W.R.: Non gli ho mai richiesto niente, sia della lettera o che faceva a parlare col Corsi, se è stato dall'avvocato. Non gli ho mai chiesto niente.
Presidente: Quindi non ha fatto più discorsi con...
W.R.: No, no.
Presidente: Della lettera né dell'avvocato Corsi.
W.R.: No.
Presidente: Bene. Senta, sua moglie come si chiama?
W.R.: Mia moglie?
Presidente: Eh.
W.R.: Laura.
Presidente: Laura, come?
W.R.: Mazzei.
Presidente: Mazzei.
P.M.: È il prossimo teste.
Presidente: Sì, sì. Volevo sapere... ha detto che il Vanni si confidò anche con sua moglie di questa lettera. Prima.
W.R.: Ora, gli ho detto...
Presidente: In casa.
W.R.: Sì, mi sembra che gliel'abbia detto anche a mia moglie.
Presidente: Perché lui frequentava la sua casa. Il Vanni frequentava la sua casa.
W.R.: Sì, sì. È stato anche a cena, non una volta, più di una volta, a casa mia.
Presidente: Senta, un'ultima cosa. Lei ha detto che frequentava
il giorno, al termine del lavoro, La Cantinetta; vedeva il Lotti, il Pacciani, il Vanni e altri personaggi.
W.R.: Sì.
Presidente: Eccetera, eccetera.
W.R.: Come tutte le sere.
Presidente: Ecco, vorrei sapere se ha mai visto questa persona qui.
P.M.: (voce fuori microfono)
Presidente: Sì, sì. Dopo facciamo vedere chi è.
W.R.: (voce fuori microfono)
Presidente: Questo qui. È un volto noto, o non è un volto noto?
W.R.: L'ho visto qui al processo, mi sembra.
Presidente: No, a La Cantinetta, io parlo insieme a loro.
W.R.: No.
Presidente: Altrimenti da altre parti.
W.R.: Mi sembra di no.
Presidente: No, bene. Si tratta, gli viene
mostrata al teste la foto dell'imputato Faggi… È avvenuta la
verbalizzazione o no? Ripeta, per cortesia, cos'ha detto di
questo signore.
W.R.: Mi sembra di no.
Presidente: Non l'ha mai visto a San Casciano insieme al Lotti, ai Vanni...
W.R.: Mi sembra di non averlo mai visto.
Presidente: E a loro.
W.R.: No, no.
Presidente: L'ha visto al processo, al processo Pacciani.
W.R.: L'ho visto qui al processo, sì.
Presidente: Bene. Allora, se non ci sono altre domande il teste può andare.
P.M.: Nessuna il P.M., grazie.
Presidente: Senta, per cortesia il Santoni.
W.R.: Posso?
Presidente: Può andare, sì.
W.R.: Buongiorno.
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