venerdì 21 giugno 2013

Filippa Nicoletti - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 03 luglio 1997 - Seconda parte

Segue dalla prima parte. 

P.M.: Senta, lei sa se quando... ci può dire se quando abitavate insieme, o successivamente, l'Indovino aveva intrapreso un'attività di mago, cose del genere?
F.N.: Non che io sappia.
P.M.: L'ha sentito dire da qualcuno?
F.N.: Ma, io finché non...
P.M.: Dopo la sua morte l'ha saputo da qualcuno che faceva il mago?
F.N.: No, no.
P.M.: Però lei, signora dice che vuol confermare quel che ha detto. Io le dico che la prima volta che è stata sentita...
F.N.: Sì.
P.M.: ...il 27 novembre, a domanda lei dice: "Ho saputo dopo la sua morte che l'Indovino, dopo la nostra separazione, faceva il mago od una cosa del genere. Io, quando stavamo insieme, non l'ho mai visto fare il mago”.
F.N.: Certo. Ma per sentito dire, no che io me ne ...
P.M.: Io, la domanda che le facevo era se l'aveva sentito dire. Lei l'ha sentito... da chi l'ha sentito dire?
F.N.: Chiacchiere di paese, di San Casciano. Non...
P.M.: Perché lei, dopo questa separazione dell'84 frequentava comunque, qualche volta... lo andava a trovare?
F.N.: Lo andavo a trovare, sì, perché ero sempre innamorata di lui.
P.M.: E era malato?
F.N.: Sì.
P.M.: Molto?
F.N.: Gravemente. Gravemente malato, sì.
P.M.: Qualcuno lo assisteva in quel periodo?
F.N.: Ma, io c'ho trovato qualche volta la Ghiribelli, col Galli.
P.M.: L'assistevano nel senso lo...
F.N.: Gli facevano una puntura, non so, perché io non ci stavo tanto tempo. Ci potevo arrivare la mattina e la sera andavo via. E poi quando è stato qualche volta più grave, sono stata all'ospedale insieme a lui.
F.N.: Stava per morire, sì. Sono andata anche in Sicilia, esattamente il 15 d'agosto dell'86, e son tornata indietro a Castiglione il 5 di settembre... 5-6, insomma roba di giorni, sempre dell'86, che poi lui è morto.
P.M.: Senta, in quel blocco di via Faltignano dove abitavate voi, accanto abitava la signora Malatesta?
F.N.: Sì.
P.M.: Si ricorda con chi abitava?
F.N.: Ma, con uno che si chiamava Vincenzo che faceva lo spazzino, poi il cognome non lo so, non me lo ricordo.
P.M.: Trancucci, per caso?
F.N.: Ma, mi sa.
P.M.: Non se lo ricorda.
F.N.: Non me lo ricordo.
P.M.: In questa... la signora Sperduto abitava con qualche altro familiare oltre che con il...
F.N.: C'erano le sue figliole.
P.M.: Si ricorda come si chiamavano?
F.N.: La Milva e l'altra, non mi ricordo, l'altra Laura, insomma...
P.M.: C'era anche un maschio?
F.N.: Sì, un maschio, ma ora non mi ricordo il nome.
P.M.: La Milva è quella che poi è morta, è stata trovata...
F.N.: Sì. Che sappia, insomma, che ho sentito dire, sì. Perché io non so...
P.M.: Quando abitava lì che età aveva?
F.N.: Ma, avrà avuto una ventina d'anni, 18, 19, non lo so, non c'ho mai fatto...
P.M.: Senta, Lotti Giancarlo lei lo conosce?
F.N.: Sì.
P.M.: Come l'ha conosciuto?
F.N.: Sfortunatamente sì. L'ho conosciuto perché il mio convivente era stato arrestato nel luglio dell'81...
P.M.: Il suo convivente, mi perdoni... Indovino.
F.N.: Indovino. È stato arrestato a luglio dell'81 - il 26, il 25, che sia stato ora proprio di preciso non mi rinvengo - e io l'ho conosciuto i primi di agosto dell'81 il Lotti, alla piazza del Mercato di San Casciano.
P.M.: E come l'ha conosciuto?
F.N.: Così, chiacchierando e scherzando. Perché fra me e il Lotti c'era anche il bottiglione di mezzo. Praticamente c'era l'alcool, e con l'alcool non si...
F.N.: Sì.
P.M.: Molto?
F.N.: Parecchio, sì.
P.M.: Come mai?
F.N.: Come mai, dispiaceri, voglie, piacere di bere.
P.M.: L'aiutava anche a fare quel mestiere?
F.N.: Può darsi, sì. In qualche caso sì.
P.M.: Senta una cosa, con il Lotti vi siete frequentati a lungo?
F.N.: Fino al '95. A settembre è venuto a trovarmi a Castiglion Fiorentino.
P.M.: Ha avuto, si può dire anche, una relazione con il Lotti, avete avuto rapporti?
F.N.: Certo.
P.M.: Veniva nella casa di Indovino quando lui era in carcere?
F.N.: Quando lui era in carcere sì.
P.M.: E l'Indovino sapeva di questa sua relazione con il Lotti?
F.N.: Che glielo abbia detto io no, però nelle lettere che lui mi scriveva qualcuno glielo aveva fatto sapere, non so chi, comunque, glielo avevano fatto sapere.
P.M.: Con il Lotti il rapporto era anche di natura economica? Lui le dava qualcosa?
F.N.: Chi? Lotti?
P.M.: Sì.
F.N.: Qualche volta sì.
P.M.: Ricorda che macchina aveva il Lotti? Se ha avuto più macchine?
F.N.: Sì, ha avuto più macchine.
P.M.: Le ricorda?
F.N.: Macchine rosse. Io ora incomincio a conoscere le macchine perché, essendo senza patente, non conoscevo neanche le macchine. So che erano macchine rosse, macchine blu...
P.M.: Una macchina coupè...
F.N.: Sì, la prima, mi sembra.
P.M.: ...128, se la ricorda?
F.N.: Mi sembra la prima.
P.M.: Se le mostro una foto è in grado di riconoscerla?
F.N.: Sì.
P.M.: Possiamo far vedere quella foto di lato, anzi il dietro. Senta una cosa, lei ricorda i periodi in cui aveva queste macchine?
F.N.: Ma, ne ha cambiati tanti, per cui... Che poi dall'81 all'84 che io ho abitato lì poi sono andata via.
P.M.: Quindi il periodo in cui l'ha frequentato di più è l'81-'84. Poi l'84 lei va a stare con quest'altra persona a Castiglion Fiorentino e lì il Lotti la viene a trovare.
F.N.: Sì, ogni tanto mi viene a trovare, però fino a che io...
P.M.: La veniva a trovare.
F.N.: Fino che io convivevo con quest'altra persona, perché con quest'altra persona io c'ho vissuto dall'aprile dell'84 al dicembre dell'85.
P.M.: Ci può dire chi è? Il nome di questa persona?
F.N.: No.
P.M.: L'ha già fatto, signora.
F.N.: L'ho già fatto, sì, ma qui non mi piace nominarlo.
P.M.: Ho capito. È un po' una difficoltà questa, Presidente. Può vedere lei? Io... il nome l'ha fatto. C'è un motivo particolare?
F.N.: Ma no, perché è una persona che non ha a che fare... io ci sono stata un anno e mezzo, sono stata in qualche modo.
P.M.: Per ora io non ho motivo di insistere, vediamo dopo. Era una macchina così quella del Lotti? F.N.: Sì.
P.M.: Senta, lei è stata su questa macchina con il Lotti?
F.N.: Sì, sì.
P.M.: Lei ricorda se con il Lotti in questa macchina siete andati anche in qualche piazzola?
F.N.: Sì, s'andava sempre a giro. Quando eravamo specialmente tutti e due bevuti si girava tutto San Casciano.
Segue...

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