giovedì 9 maggio 2013

Renzo Rontini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 27 giugno 1997

P.M.: Sentiamo il signor Rontini.
Presidente: Allora, la signora può stare in aula, a questo punto, se vuole. Poteva avvertirla.
P.M.: Se crede. Forse non ha...
Presidente: Eh, lo immagino.
R.R.: Buongiorno.
Presidente: Buongiorno.
R.R.: Buongiorno, signor Pubblico Ministero.
P.M.: Buongiorno, signor Rontini.
Presidente: Signor Rontini, scusi vuole essere ripreso dalle telecamere? Signor Rontini, sono io.
R.R.: Sì, sì...
Presidente: Ha problemi, no?
R.R.: Nessun problema.
Presidente: Bene. Dov'è nato, signor Rontini?
R.R.: A Xxxxxxx, il XX/XX/XX.
Presidente: Ivi residente. Bene.
R.R.: Ivi residente. Xxx Xxxxxxx.
Presidente: Sì, sì. Legga quel foglio che è davanti a lei.
R.R.: nConsapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza."
Presidente: Bene. Ora pian piano risponda alle domande del Pubblico Ministero e poi degli altri difensori, di tutti i difensori. Va bene? Il Pubblico Ministero può partire.
P.M.: Una domanda a monte: lei è il papà di Pia Rontini?
R.R.: Sì.
P.M.: La domanda è una, sostanzialmente, che io le voglio fare, signor Rontini: lei ha mai visto prima che fosse noto nei processi l'imputato Vanni?
R.R.: Sì.
P.M.: Vuole spiegare dove, quando, in quale circostanza e come se lo ricorda.
R.R.: Allora, il giorno 29 di giugno io ho visto Vanni, precedentemente all'omicidio di Pia - le voglio ricordare che Pia era solo 25 giorni che lavorava in quel bar - due o tre volte. E mi sembra di averlo anche dichiarato nei miei verbali...
P.M.: Sì, è vero, signor Rontini.
R.R.: ... dopo le 21.30 la sera. Girare da un'albero all'altro fuori del bar della Stazione, dove io ero seduto con degli amici. E voglio precisare anche questo: che, riconobbi il Vanni nel processo di Corte di Assise, quando Vanni venne a fare il testimone, testimoniò. E l'avvocato Patrizio Pellegrini fu l'unico a far dire a Vanni che aveva paura e che Pacciani lo aveva minacciato.
P.M.: Ecco, questa è una circostanza diversa, signor Rontini. Ne prendiamo atto. Volevo un attimo tornare sul suo ricordo di aver visto il Vanni. lei, se non ho capito male, dice: "l'ho visto due o tre volte nei giorni precedenti l'omicidio", quindi ha lavorato 25 giorni, quindi è da presumere in quel periodo.
R.R.: Sì, una quindicina di giorni prima che succedesse l'omicidio di Pia.
P.M.: Lei ricorda di averlo visto più volte di seguito, o... cioè, in giorni successivi, o...
R.R.: In giorni successivi.
P.M.: Ecco, è diverso. Grossomodo l'orario era sempre quello.
R.R.: Le 21.30. Faccio presente però che da Vicchio, dopo le 21.30, non esiste mezzi di trasporto che riportano in una città, per esempio Firenze. Penso tantomeno a San Casciano.
P.M.: Va be', questa è una sua deduzione su come era potuto venire lì. È questo che vuol dire?
R.R.: Sì, però...
P.M.: Ecco, allora la mia domanda è questa: lei ricorda di averlo visto con qualcuno, o l'ha visto solo?
R.R.: No, solo.
P.M.: Lei lo ha visto solo.
R.R.: Però, leggendo dalla stampa, so che il signor Vanni non ha la patente.
P.M.: Va bene...
R.R.: Di conseguenza qualcuno.
P.M.: Sì, sì, questa è una circostanza diversa. Noi dobbiamo rimanere un attimo al suo ricordo di allora. E il signor Vanni, o la persona che lei ha riconosciuto per Vanni, lo ha visto nella piazza o all'interno del bar?
R.R.: Non all'interno del bar, fuori del bar. Dove esistono degli alberi grossi dei tigli, mi pare. E lui girava in su e in giù.
P.M.: E lei ricorda, mi sembra abbia detto, aveva le mani in tasca...
R.R.: Sì.
P.M.: Mi sembra, ecco.
R.R.: Quasi il suo solito modo di camminare.
P.M.: Ecco, allora ci vuol far capire come a lei viene in mente questo ricordo? Come mai ha focalizzato... lei dice: 'l'ho visto in televisione e mi sono ricordato...'
R.R.: No...
P.M.: No, lei lo ha visto qui, lo ha visto in aula.
R.R.: Io l'ho visto qui. E l'ho riconosciuto qui.
P.M.: In aula personalmente.
R.R.: Personalmente.
P.M.: Di questa circostanza ha poi parlato con sua moglie?
R.R.: No. Passò, mi pare, un giorno o due. E io avevo comprato il giornale L'Unità, dove c'era la fotografia del signor Vanni. E mia moglie mi disse: 'io, quest'uomo, l'ho visto a Vicchio. Praticamente asserì quanto io avevo detto, all'avvocato Pellegrini appena visto il signor Vanni.
P.M.: Cioè, quando lei vide in aula il Vanni riferì la circostanza subito all'avvocato Pellegrini.
R.R.: Sì, immediatamente.
P.M.: Poi, successivamente, sua moglie le fece lo stesso tipo di confidenza, se si può dire, sulla sensazione che aveva avuto anche lei vedendolo in televisione.
R.R.: E fra l'altro, altre persone che conosco, dopo aver visto la fotografia di Vanni su l'Unità, dissero di averlo visto.
P.M.: Lei ricorda qualcuno di queste persone? Uno, indotto come teste.
R.R.: Io, ecco, io ricordo un certo P. S..
P.M.: Ricorda qualcun altro? siccome lei ha detto alcune persone...O ci sono persone che su questa circostanza hanno preferito defilarsi?
R.R.: Purtroppo Vicchio è stato un paese molto buono con noi, ma di una omertà incredibile, mi creda. Specialmente da coetanei di Pacciani.
P.M.: Senta una cosa, se non ho capito male, lei ha detto: 'quando ero al bar la sera e ho fatto questo incontro, ero con degli amici'.
R.R.: Sì.
P.M.: Con questi amici lei ha parlato, ha cercato di sapere da questi amici se avevano un ricordo come lei, o non l'ha nemmeno fatto?
R.R.: Signor Pubblico Ministero, a quel momento chi è che poteva immaginarsi che Pia fosse uccisa...
P.M.: No, io le dico: successivamente se lei ha... Certamente, su questo... Forse mi sono spiegato male io nella domanda.
R.R.: No, forse sono io che ho capito male, dottore.
P.M.: Non si preoccupi, ci arriviamo. Quando poi lei ha questo ricordo, ne parla con l'avvocato Pellegrini, ne parla con sua moglie, lei si è ricordato la circostanza e ha detto: 'uno che mi ha confermato di averlo visto anche lui è un certo S. P.. Però lei poi ha detto: 'ci sono anche altri amici... '
R.R.: Me lo disse da sé, di questo...
P.M.: Ecco, lo disse...
R.R.: Questo S. P....
P.M.: Glielo disse...
R.R.: ... non gli feci la domanda io, ma lui fu a dirmi: 'ho visto il signor Vanni anch'io diverse volte'.
P.M.: Ricorda il S. quando le ha... Questo è importante. Ricorda quando il S. le ha fatto questo discorso? Dopo che lo aveva già riconosciuto anche lei, o anche il S. gli nasce questa...
R.R.: No, S. lo aveva visto sul giornale.
P.M.: Ecco, benissimo.
R.R.: Oltre il S. lei e sua moglie - le chiedo - lei dice: 'c'erano anche altri amici, o coetanei', o qualcosa del genere, mi sembra di capire, del Pacciani, o di queste persone, che lo avevano visto, però non sono state, almeno dalla Polizia identificate. Lei ha segnalato qualcuno, o è una cosa, una strada impercorribile, questa sua?
R.R.: No, io no....
P.M.: Per il motivo che lei dice dell'omertà.
R.R.: La certezza mia era sufficiente.
P.M.: Questo ne siamo...
R.R.: Di conseguenza...
P.M.: Però, nei processi se c'è...
R.R.: Io lo capisco benissimo, però l'investigatore non lo so fare.
P.M.: Benissimo. Io le chiedo: c'è qualcuno che lei ricorda che le abbia fatto un discorso simile a quello del S., o non c'è nessuno?
R.R.: No, anche perché non ho domandato a nessuno.
P.M.: Bene. Non ho altre domande. Grazie.
Presidente: I difensori? 
Avvocato Pellegrini: Se anche il signor Rontini, come la signora, ci può ricordare i movimenti di Pia nella giornata del 29 luglio fino al momento in cui lei è stato a Vicchio quella sera.
R.R.: Volentieri. La domenica 29 luglio '84 io ero a casa, guardavo una corsa di Formula 1. Non era... Pia aveva avuto la richiesta dal proprietario del bar di andare lì alle cinque di pomeriggio perché mancava un'altra persona, e Pia accettò. Pia era stata a casa quella domenica fino alle 16.30. Nel frattempo io avevo chiesto a Pia di andarmi a comprare una birra. Pia andò e poi fece una giratina con il suo fidanzato, una giratina di un quarto d'ora avendo l'impegno di andare a lavorare alle cinque. Mi portò la birra, ritornò a casa sicchè sarà stato venti alle cinque, un quarto alle dicissette, insomma, cinque. Si cambiò e io l'accompagnai a casa, l'accompagnai al bar insieme a mia moglie e mio cognato. Ci dammo un bacino, Pia mi disse, perché avevo d'andare a Livorno, 'vai piano babbino'. 
Avvocato Pellegrini: Nient'altro? Pia mostrava turbamento in quei giorni?
R.R.: Assolutamente no. 
Avvocato Pellegrini: Assolutamente no. E lei era solito, o comunque capitava, è capitato, in quel breve periodo in cui Pia ha lavorato al bar, che lei la portasse al lavoro, la riaccompagnasse a casa soprattutto la sera tardi? Ci può dire qualcosa su queste abitudini?
R.R.: No. Io andavo lì al bar, perché Pia erano i primi giorni che aveva incominciato a lavorare, senza disturbarla stavo fuori su una seggiola e scambiavo qualche parola con delle persone, conoscenti. Perciò aspettavo che finisse di lavorare e poi me la riaccompagnavo a casa, ma senza disturbarla nel suo lavoro.
Avvocato Pellegrini: Certo. Questo quando si trattava del dopocena.
R.R.: Quando si trattava del dopocena. 
Avvocato Pellegrini: E fu in una di queste occasioni, se ho ben capito, che lei vide che la persona che poi è stata...
R.R.: Sì, il signor Vanni. 
Avvocato Pellegrini: Il signor Vanni.
R.R.: No una persona, il signor Vanni. Sicurissimo. 
Avvocato Pellegrini: Bene. Il signor Vanni lei lo ha visto in qualche altra circostanza?
R.R.: Sì, l'ho visto in un'altra circostanza. 
Avvocato Pellegrini: Ce la vuol descrivere?
R.R.: Sì. 
Avvocato Pellegrini: Quando? Più o meno.
R.R.: Nel '95, mi pare. 
Avvocato Pellegrini: Dopo il Processo Pacciani?
R.R.: Dopo il Processo Pacciani. Cioè il 29/06 del '95, questa è la ricevuta del ristorante dove io sono stato a mangiare. 
Avvocato Pellegrini: Sì.
R.R.: Poi non nego che avrei avuto piacere di incontrarlo, il signor Vanni. Feci una giratina per San Casciano e lo trovai in un bar. Ma non avevo voglia di discutere. Entrai dentro questo bar e chiesi al proprietario del bar una birra. Mi trattenni. E quando Vanni mi vide si mise il giornale in capo, così, coprendosi e cambiando di colore. Fu il proprietario del bar - non so il proprietario, che era un signore che non riconoscerei - che mi disse, che ricordo benissimo: 'signor Rontini, se lei aspetta che quel signore lì si levi il giornale dalla testa io chiudo tardi'. Mi trattenni ancora una decina di minuti, sorseggiai la birra lentamente. Ma avevo capito che mi aveva riconosciuto. 
Avvocato Pellegrini: Sempre con il giornale in testa.
R.R.: Sempre con il giornale in testa. 
Avvocato Pellegrini: Grazie signor Rontini, nient'altro.
R.R.: Prego.
Presidente: Altre domande?
P.M.: Nessuna, Presidente, il P.M.
Presidente: Va bene. Ma il giornale se lo mise così davanti o se lo mise in testa?
R.R.: Se lo mise così, tanto il giornale è bello largo.
Presidente: No, no tanto per... siccome lei parla sopra la testa. Sopra il volto...
R.R.: Ma va bene, mi perdoni sono un po' ignorante in materia.
Presidente: No, no. Per capire, per capire noi dobbiamo accertare i fatti.
R.R.: Lui si coprì la faccia con il giornale.
Presidente: Bravo. È quello che vogliamo sapere.
R.R.: Però io con la coda dell'occhio lo vedevo che era rosso, verde e turchino, di tutti i colori.
Presidente: Bene. Non ho altre domande. Se non hanno domande può andare o può stare in aula se crede, va bene?
R.R.: La ringrazio, Presidente, ringrazio...
Presidente: Grazie. Niente, al lei. Pubblico Ministero ci sono altri testi?
P.M.: Non abbiamo altri testi per stamani. Avevamo...
Presidente: E allora...
P.M.: ... fatto un po' di calcoli sulla base della...
Presidente: Allora, dico subito, si riprende lunedì mattina alle 9.00.
P.M.: Bene.
Presidente: Mi raccomando porti i teste perché lavoriamo mattina e pomeriggio.
P.M.: Bene.
Presidente: Lunedì, mercoledì e venerdì, lo dico anche per la difesa, in modo che si possa regolare con i testi...
Avvocato Pepi: Presidente, c'è un problema, c'è un piccolo problema.
Presidente: Dica.
Avvocato Pepi: Mercoledì...
Presidente: Un momento per cortesia.
Avvocato Pepi: Mercoledì, se non vado errato, è il due.
Presidente: Il due, sì.
Avvocato Pepi: Mercoledì. .. perché mercoledì inizia il processo in Appello del cosiddetto processo Clan Nicotra. Tant'è che anche il Processo delle Stragi in quei giorni viene sospeso perché i difensori, specialmente nel Processo delle Stragi, sono tutti impegnati - me compreso - anche in quel processo lì. Io chiederei la cortesia, quantomeno per il due, che non si facesse udienza perché avrei dei grossissimi problemi, perché quest'altro processo non può essere rinviato.
Presidente: Allora possiamo fare martedì mattina. 
Avvocato Pepi: Martedì mattina io...
Presidente: Lunedì e martedì mattina e lasciamo mercoledì, come no? Ecco, io questo lo posso fare. 
Avvocato Pellegrini: E poi anche giovedì e venerdì? No, per saperlo, per programmare.
Presidente: E poi venerdì, e poi venerdì. 
Avvocato Pellegrini: Allora, lunedì, martedì e venerdì. Questi sono i tre giorni della prossima settimana.
Presidente: Possiamo recuperare il mercoledì facendo venerdì mattina, però, dico subito che io venerdì dalle due e mezzo in poi non posso, ho altri impegni, ho altre cose da fare. Quindi martedì mattina, primo luglio, fino alle due si può stare tranquillamente. Almeno da parte mia. Si può assecondare in questo l'avvocato Pepi. Il mercoledì possiamo saltare e poi si vede se andare a giovedì o venerdì.
P.M.: Per ora è sicuro che siamo lunedì tutto il giorno, martedì solo il mattino. Bene grazie.
Presidente: Allora, l'udienza è rinviata a lunedì 30, ore 9.00. Ordino nuova traduzione del Vanni.

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