lunedì 28 gennaio 2013

Rosa Fontani - Udienza del 01 giugno 1994


La signora Rosa Fontani fu ascoltata il primo giugno 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni. 

Presidente: Bene, possiamo dare lettura dell'ordinanza che si allega ovviamente al verbale: "La Corte, provvedendo sulla richiesta dellaa difesa dell'imputato, sentite le altre parti, ritenuto che non sono sopravvenute circostanze nuove e diverse rispetto a quelle note al momento in cui la Corte ebbe ad ammettere la testimonianza della Fontani Rosa, che del resto la testimonianza della Fontani non si configura come prova vietata dalla legge, nel contenuto della testimonianza si presenta superfluo e irrilevante in relazione alle circostanze edotte, e per questi motivi respinge la richiesta della difesa dell'imputato". E allora facciano sedere qui la signora Fontani Rosa.
P.M.: La quale nel frattempo si è sentita male. Succede sempre questo. Ora proviamo a sentirla sa... Mi ha detto proprio ora...
Presidente: Sennò la sentiamo dopo.
P.M.: Esatto. Ora proviamo, Presidente.
A.B.: È una vittoria indiretta della difesa.
P.M.: È una vittoria indietta, però compromette la salute della signora che ci ha già mandato a suo tenpo un certificato. Io ero tutto contento che stamani era venuta.
Presidente: Si sarà sentita male per il caldo.
P.M.: Non lo so io, Presidente. Vediamo, mi ha detto che non è in grado di parlare. Ecco, non acconsente alle riprese innanzi tutto la signora. Non ne vuol sapere.
Presidente: Si è ripresa signora. Si accomodi, sieda lì, signora. Lei non si sente bene naturalmente. È emozionata. Dunque innanzi tutto riprese televisive nessuna, vero? Quindi nessuna ripresa, quindi lei stia tranquilla. No, no, ma non si preoccupi, se vuole un bicchier d'acqua glielo portiamo.
R.F.: No, ho già bevuto.
P.M.: Abbiamo già provato con tutta l'acqua a disposizione del P.M.,Presidente. È ovvio, come le SAM hanno i mezzi da sbarco il P.M. ha un bicchier d’acqua.
Presidente: Legga questo, signora, non si preoccupi.
R.F.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza".
Presidente: Benissimo, lei si chiama Fontani Rosa.
R.F.: Fontani Rosa di Vicchio e io...
Presidente: Nata dove?
R.F.: Nata a Vicchio il XX giugno.
Presidente: Il XX giugno del millenovecento...?
R.F.: Xxxxxx
Presidente: Xxxxxxx. Residente ivi.
R.F.: Vicchio.
Presidente: Ecco, allora, signora, il Pubblico Ministero e poi le altre parti le vogliono fare qualche domanda in relazione ai fatti che lei conosce e che ricorda, speriamo. Nei limiti in cui lei...
P.M.: Signora, innanzi tutto vuole raccontare alla Corte cosa fa lei, che mestiere fa oggi?
R.F.: Io ci ho una piccola trattoria.
Presidente: Ci ha una piccola trattoria.
R.F.:
P.M.: Dove, signora?
R.F.: A Vicchio, sempre a Vicchio.
P.M.: Da quanto tempo lavora in quella trattoria lei?
R.F.: Una vita, ci sono nata; il nonno, la nonna, il babbo e poi io.
P.M.: Ecco, quindi dobbiamo risalire con lei a fatti del 1951. Lei quanti anni aveva nel 1951?
R.F.: Avevo 16 anni.
P.M.: Ecco, già a 16 anni lei lavorava in questa trattoria?
R.F.: No, no, io non lavoravo. Stavo lì a mangiare, per forza, e poi andavo via a lavorare fuori.
P.M.: Ricorda, signora, di aver conosciuto, all'epoca, il signor Pacciani?
R.F.: Sì, sì, veniva...
P.M.: Veniva in trattoria, già all'epoca, o meglio all'epoca.
R.F.: Sì, sì, veniva a mangiare.
P.M.: Ricorda se nel '51 lei seppe che era stato arrestato?
R.F.: Sì.
P.M.: Se lo ricorda?
R.F.: Sì.
P.M.: Lo seppe lì in trattoria?
R.F.: Sì, il paese fu il primo, insomma la prima...
Presidente: Era un fatto clamoroso.
R.F.: Ecco, e allora, sa, un paese piccolo e...
P.M.: Ecco, ricorda prima di questo evento, se lei lo ricorda, almeno così ha già riferito, il Pacciani era stato in trattoria?
R.F.: Io l'ho sentito dire dalla nonna. Ecco, io proprio lì non ci stavo.
P.M.: Ecco, lei ha sentito dire dalla sua nonna, quando fu poi arrestato, che il Pacciani era stato lì prima dell'arresto?
R.F.: Sì.
P.M.: Ho capito. E cosa le racc... Lei non lo vide?
R.F.: Ma l'avrò anche visto, ma sa...
P.M.: Ah be', a 16 anni, pensava fortunatamente per lei ad altro.
Presidente: Sono passati tanti anni.
P.M.: Ecco, ricorda cosa le raccontò la nonna, allora, se lei non l'ha visto.
R.F.: La nonna disse che giovedì facevano sempre la trippa e... a colazione la mattina, poi il giorno mangiavano, e mi ricordo, lei la disse, il giorno dopo, dice: 'Guarda c'è stato tutto il giorno oggi. Pacciani è stato qui tutto il giorno e ha mangiato'. La disse così. Il giorno dopo, quando si seppe che l'avevano arrestato.
P.M.: Quindi questo, racconto della nonna è relativo al giovedì. Ecco, faccio presente…
R.F.: Questa cosa e basta...
P.M.: ... che loro negli atti potranno vedere. Quelli che già anno, quando è avvenuto il fatto e che giorno della settimana era. Lei ricorda quindi che la nonna le disse: 'Guarda, il Pacciani è stato tutto il giorno da noi'.
R.F.: Sì, ha fatto colazione, poi ha anche mangiato.
P.M.: Si è trattenuto la giornata. E cosa faceva, giocava...
R.F.: Sì, poi giocavano a carte.
P.M.: Giocava a carte. Bevevano?
R.F.: Ma quello io, non c'ero, non lo so io.
P.M.: Non lo sa.
R.F.: Io ho sentito solo queste parole, e basta.
P.M.: Ricorda se...
R.F.: Bere, qualche bicchiere mentre giocano, poi...
P.M.: Sa se era luì che offriva da bere? SESTE Fontani: Non lo so.
P.M.: Non lo ricorda. Io non ho altre domande, grazie.
Presidente: Signori avvocati di parte civile, avete domande? Signori avvocati della difesa.
A.B.: Signora, lei aveva 15 anni non 16.
R.F.: Sì, 16 anni.
A.B.: Che lei è nata nel '36, questo fatto è del '51.
R.F.: Sì, 16 anni.
A.B.: E dove andava a lavorare lei a quell'età?
R.F.: Io andavo a lavorare da una signora, a imparare a fare la sarta.
A.B.: Ah, ecco, brava.
R.F.: Però il giorno venivo a mangiare a casa.
A.B.: Veniva a mangiare a casa.
R.F.: Sì.
A.B.: Quindi lei ha sentito soltanto la nonna.
R.F.: Sì.
A.B.: Vide che il Pacciani era rimasto tutto il giorno lì.
R.F.: SI.
A.B.: Ecco, era rimasto lì, aveva mangiato.
R.F.: Aveva mangiato...
A.B.: Non ha sentito altro. Non ha saputo altro?
R.F.: No.
A.B.: La ringrazio, signora.
R.F.: Prego.
Presidente: Nessun'altra domanda? Possiamo mandare via la signora? 
P.M.: Senz'altro, grazie.
Presidente: Bene, signora è libera, ha visto...
R.F.: Grazie.
Presidente: Era molto più semplice di quanto... Tante belle cose, arrivederci. Buongiorno. Allora, vediamo un pochino chi c'è dopo?

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