venerdì 28 settembre 2012

Giulia Matteucci - Deposizione del 13 luglio 1994

La signora Giulia Matteucci fu ascoltata il 13 luglio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.  

Presidente: Va bene. Sull'audizione del perito va tutto bene? Il perito deregistratore.  
P.M.: Si può fare ora, per primo.  
Presidente: Chiamiamola subito, allora. È la signora? Ecco, signora, si accomodi, prego. Ci ridica il suo nome, perché... 
G.M.: Matteucci Giulia.  
Presidente: Matteucci Giulia. Bene, signora. Allora... 
G.M.: Nata a Xxxxxxxxx...  
Presidente: Sì, sì, no. Va bene. È solo per... Senta, signora, allora lei ha compiuto le operazioni peritali. Ci dica in due parola cosa ha fatto. 
G.M.: Ho deregistrato le bobine 59-B, 60-B, ai giri indicatimi dalla Corte.  
Presidente: Benissimo. E ha naturalmente consacrato il tutto in un elaborato che ci consegna. 
G.M.: Sì. E le rispettive bobine.  
Presidente: E le rispettive bobine. Benissimo. Signori, allora possiamo acquisire l'elaborato del perito. Va bene? Signori, siete un po' distratti, stamani. Allora, acquisiamo l'elaborato che poi voi esaminerete.
Presidente: Bene. Domande... Avete domande per il perito?  
P.M.: Non abbiamo visto l'elaborato, almeno il P.M.  
Presidente: Lo mette a disposizione.  
P.M.: Sì, sì. Quindi per le domande è un po' difficile farle, non avendo l'elaborato.  
Presidente: Ecco, benissimo. Se ne avrete, a suo tempo, ci sono le bobine a disposizione, anche.  
P.M.: Bene.  
A.B.: Ecco, signor Presidente, se la signora conferma le trascrizioni integrali degli altri elaborati relative alle altre bobine, quelle che sono state già acquisite, e anche le correzioni sul piano audio, rispetto a quello che è stato scritto dalla signora. La signora ha fatto delle trascrizioni, trascrizioni peritali. Ecco, se conferma quelle che ha già fatto. 
G.M.: Sì, confermo.  
A.B.: Grazie.  
Presidente: Va bene. Possiamo mandare via la signora?  
P.M.: Sì, senz'altro, Presidente. Almeno per il P.M.  
Presidente: La richiesta di compenso è? 
G.M. fuori microfono:
Presidente: Sì, me la dia a me, signora. Grazie, comunque. Può andare, signora, buongiorno. Allora sentiamo la signora Fracassi, anche lei...  
P.M.: Su che cosa? Chiedo scusa. Per capire.  
A.B.: No, è consulente mia, di parte.  
Presidente: Ah, è consulente di parte.  
P.M.: Anch'io ho un consulente di parte, ma non ho capito in questa fase...  
Presidente: No, no, come non detto, credevo fosse... 
A.B.: No, non abbiamo problemi.  
Presidente: Benissimo. Allora, la signora Fracassi la possiamo mettere in libertà.  
A.B.: Certamente.  
Presidente: Perfetto. Arrivederci. Bene, signori, ditemi voi allora.  
P.M.: Sì, Presidente. Avrei un'istanza, anche perché oggi ci sono anche due testi del P.M., che sono il maresciallo Frillici e il maresciallo Minoliti. Però prima volevo far presente una circostanza che è questa: si è presentato nei giorni scorsi alla Polizia, un ottico di Firenze, il signor Longo Ivo, il quale ha riferito alla Polizia di essere a conoscenza di un episodio, a parere del P.M. molto importante, a cui avrebbe assistito. L'episodio che il signor Longo riferisce alla Polizia è il seguente, ed è relativo alla giornata di domenica 8 settembre 1985. Il signor Longo Ivo ha riferito alla Polizia di aver visto quella sera, intorno alla mezzanotte, una persona alla guida di un auto che si dirigeva da San Casciano verso Firenze e ha riconosciuto questa persona, alla guida dell'auto, nel Pacciani. Spiegherà, e ha spiegato alla Polizia, come e perché l'ha visto. Dove, in quale circostanza, e perché riferisce questo episodio solo in tempi cosi lontani dal 1985. Chiedo pertanto che, ex articolo 493, III comma, Codice procedura penale, sia ammessa la testimonianza del signor Longo Ivo che è comunque riferita in una annotazione della Polizia Giudiziaria che ho qui, in quanto non è stato possibile sentire e indicare come teste il Longo prima di oggi perché si tratta di una testimonianza che non era a conoscenza del P.M. Chiedo quindi che questa testimonianza venga ammessa e che sia sentito, in quanto è presente oggi.  
Presidente: Quando avrebbe visto il Pacciani?  
P.M.: La domenica precedente l'omicidio...  
Presidente: Sì, questo l'ho capito.  
P.M.: ... del 1985. La sera a mezzanotte.  
A.B.: A mezzanotte. Mentre sparava?  
Presidente: La domenica...  
P.M.: Chiedo scusa. Allora, precedente al rinvenimento, secondo questa ricostruzione, quella data dal P.M., è significativa come orario, ma è la domenica 8 dicembre... 8 settembre 1985. Precedente al lunedì in cui furono rinvenuti i cadaveri, l'orario in cui è avvenuto l'omicidio è già stato oggetto di deposizioni. Qui c'è l'annotazione relativa alla presentazione spontanea di questo signore in Questura, che io metto a disposizione delle parti.  
Presidente: Vuole metterla a disposizione degli avvocati...  
P.M.: E della Corte.  
A.B.: No, Presidente. Io mi oppongo a questi...  
Presidente: Un attimo, Avvocato, scusi.  
A.B.: Eh, certo.  
Presidente: Andiamo con ordine. Allora, prima di tutto gli Avvocati di parte civile, se credono anche...
A.C.: I difensori di parte civile si associano alla richiesta.  
Presidente: Allora basta.  
A.B.: Signor Presidente, io mi oppongo fermamente a questa sorta di...  
Presidente: Avvocato Bevacqua, per la precisione, lei ha visto gli atti di P.G. di cui era...?  
A.B.: Non ho visto gli atti di P.G., però capisce, signor Presidente, qua tutti i signori possono venire da tutte le parti del mondo a dire che quella sera hanno visto Pacciani. Pacciani è già stato visto in tutto il mondo, chiedo scusa, Pubblico Ministero...  
Presidente: Lasciamo parlare...  
A.B.: Ora parlo io, Pacciani è stato visto in tutto il mondo da tutti quanti, da tutte le persone che hanno letto, che hanno visto la televisione e che hanno letto il giornale. Qualunque persona oggi può venire a dirci che quella sera avrebbe visto Pacciani alle dodici e mezzo, alle dieci e mezzo, la notte, comunque passare da lì. E Pacciani non si può difendere, signor Presidente. Perché Pacciani ha detto certe cose, sono state verificate e questo è assurdo. Perché chiunque può venire a dire queste cose. Io non posso...  
P.M.: Si prende le sue responsabilità. . .  
A.B.: No, Presidente.  
P.M.: ... chi viene a dire questo.  
Presidente: Lasciamo parlare il difensore.  
A.B.: Ma quale tipo di responsabilità? Come faccio io a controbattere contro queste persone? Il Nesi ha detto una cosa, è venuto all'improvviso. Un altro arriva all'improvviso. Certamente l'opera che ha fatto il signor Pubblico Ministero di far vedere il signor Pacciani come un tipo mostruoso, ha dato i suoi effetti.
Presidente: Lasciamo...  
A.B.: Chiedo scusa.  
Presidente: No, non facciamo commenti di questo tipo Avvocato, ecco.  
A.B.: Però io sto difendendo un cittadino, il quale ha diritto di potersi difendere secondo le regole del nostro sistema. Lei capisce, signor Presidente, la Corte capisce che a questo punto che chiunque può venire stamattina a dire che quella sera ha visto Pacciani. E io non posso controbattere nulla. Questo signore, se avesse voluto, avrebbe potuto farlo per tempo. Pacciani l'hanno visto tutti, in tutto il mondo, in tutta Italia. Quindi chiunque può venire; e io non posso in alcun modo replicare, controbattere, perché non ho nulla. Ci ho un povero disgraziato - sia esso colpevole o innocente, per me è ancora innocente - il quale quella sera era per i fatti suoi con la figlia. La figlia ha detto certe cose, punto e basta. Non può...  
P.M.: C'è un teste che l'ha smentito il suo alibi.  
A.B.: Quale teste?  
Presidente: Non stiamo, signori, a...  
A.B.: Quale? Questo lo vedremo.  
Presidente: Non stiamo a...  
P.M.: L'abbiamo già visto.  
A.B.: Presidente, io mi oppongo fermamente.  
Presidente: Allora, la richiesta è questa. Pubblico Ministero, ci vuole però dare quegli atti di P.G.?  
P.M.: Come no! 
Presidente: Perché dobbiamo...  
P.M.: Volevo dire due parole. Il 493, c'è la norma quindi...  
Presidente: Va bene, va bene. Ma, insomma, mi sembra la questione nei suoi termini sia chiarissima.  
A.B.: Conosciamo...  
P.M.: Bene.  
Presidente: Solo che la Corte deve prendere visione di quegli atti, perché ci vuole pure un vaglio, diciamo, preventivo. 
A.B. fuori microfono: … mi lasci lavorare sennò...

 - DOPO LA SOSPENSIONE -  

Presidente: Allora, si dà lettura della seguente ordinanza. "La Corte, sulla richiesta del Pubblico Ministero, sentiti i difensori, ritenuto che dalla documentazione esibita risulta che il Pubblico Ministero non ha potuto tempestivamente indicare il mezzo di prova di cui chiede l'ammissione; che la testimonianza di cui si chiede l'ammissione appare rilevante ai fini del decidere; visti gli articoli 175, 493 comma III Codice di procedura penale, ammette la testimonianza di Longo Ivo, richiesta dal Pubblico Ministero." Alleghiamo questa al verbale. Restituiamo al Pubblico Ministero...  
A.B.: Ecco, signor Presidente, potrei, siccome...  
Presidente: Un attimo, Avvocato. Questa restituiamola al Pubblico Ministero. 
A.B.: Non ho voluto neanche leggerla prima la documentazione relativa a questa.  
Presidente: Avvocato, mi perdoni.  
A.B.: Certo. No, no, non l'ho letta io.  
Presidente: La colpa è solo sua, perché il Pubblico Ministero gliel'aveva messa a disposizione. Lei ha rifiutato e ha interloquito immediatamente.  
A.B.: Sì, va bene. Dico, se si deve sentire questo signore stamattina...  
Presidente: Certamente. 
P.M. fuori microfono: …  
A.B.: No, io chiedo la cortesia di sentirlo fra dieci minuti.  
Presidente: Certamente, Avvocato, certamente.  
A.B.: Va bene? 
Presidente: Certamente.  
A.B.: Perché sennò, Presidente, avrei anch'io...  
Presidente: Certamente, Avvocato, certo.  
A.B.: Avrei anch'io una richiesta. Un collega - io la preannunzio - un collega, l'avvocato Castelli Giuseppe, mi dice, mi manderà una lettera.  
Presidente: Di Firenze?  
A.B.: Castelli Giuseppe.  
Presidente: Di Firenze?  
A.B.: Di Firenze, no.  
Presidente: Ah.  
A.B.: Di Montecatini. Mi dice, mi scrive che una sua cliente si è rivolta a lui perché sa esattamente chi è il mostro di Firenze. Mi scusi, Presidente, come...  
Presidente: Allora questa risolverebbe il problema.  
A.B.: Certamente, Presidente.  
P.M.: Allora facciamolo subito, così smettiamo.  
A.B.: No, un momento, un momento. Sa chi è, mi deve arrivare la lettera, mi riservo di portarla alla Corte e di indicare chi è questa signora. Questa signora avrebbe ricevuto dalla moglie del cosiddetto "mostro" le confidenze, anche relative ai reperti anatomici. Mi pare che sia una circostanza abbastanza importante. Se questo è vero, la signora si assume tutte le responsabilità e io la porto qui.  
P.M.: Di mogli e di amanti di...  
Presidente: Vorrei però che prima di tutto ci fosse un vaglio, un momentino, eh?  
A.B.: Certo. Presidente, mi ha telefonato il collega, il collega mi deve mandare una lettera.  
Presidente: Ecco, va bene.  
A.B.: Io porto la lettera al Presidente della Corte e la Corte decide. Grazie.  
Presidente: Va bene, va bene.  
P.M.: Nessun problema. Il fascicolo del P.M. è pieno di mogli e di amanti che negli anni hanno avuto "mostri” in famiglia.  
Presidente: Va bene. Lasciamo stare i commenti.  
P.M.: Quindi potrebbe essere quello definitivo, sentiamolo subito.  
Presidente: Un momento, un momento. Vedo Pacciani, il quale è in piedi. Lei voleva fare una dichiarazione? Si è consultato col suo legale?  
P.P.: Sì, dovevo presentare...  
Presidente: Ah, va bene. Prego.  
P.P.: ... un documento importante e una citazione, se la mi permette.  
Presidente: Una citazione?  
P.P.: Sì, una citazione importante insomma, di quanto chiedo, ecco.  
Presidente: Cos'è? Un memoriale, scusi? Non capisco.  
P.P.: Un memoriale, questa citazione è un fogliettino. Delle cose in verità...  
P.M.: Possiamo sapere di cosa si tratta?  
Presidente: Ce la vuole illustrare? O magari ce la illustra l'avvocato Bevacqua, il quale la conoscerà.  
A.B.: ... non ero così. Per carità, non che non sia d'accordo, perché il signor Pacciani lamenta sempre che io non faccia, non lo segua.  
Presidente: Io invece vorrei che lei gli facesse un momentino prima un controllo.  
A.B.: Ecco, Presidente, io questa qua l'ho letta. Questo memoriale è molto lungo.  
Presidente: È un memoriale.  
A.B.: E questo qua penso che si possa senz'altro produrre. Il signor Pacciani lo vorrebbe produrre, anche in relazione a quella che è stata l'udienza di ieri e lamenta anche il signor Pacciani di certe immagini che sono state sia pubblicate sulla stampa odierna, in relazione al...  
P.M.: Cosa c'entra la Corte, però?  
A.B.: Un momento, un momento, mi scusi. Mi scusi, Pubblico Ministero. In relazione al divieto da lei posto ieri perché la signora Pacciani fosse fotografata. E stamattina sarebbero apparse delle foto della signora Pacciani, ci sono - Presidente, ci sono, le ho viste anch'io.  
Presidente: Avvocato, non ho mica...  
A.B.: No, no.  
Presidente: Qui siamo al solito discorso della correttezza.  
A.B.: Ma al di là di questo, anche lui lamenta una circostanza relativa a dei fotogrammi su Canale 37, a dei discorsi, eccetera. Comunque, questo è un atto che io credo proviene dall'imputato - può essere... Vuole darli tutti e due?  
P.P.: Sì, sì.  
Presidente: Ed il resto?... No, lui parlava di una citazione.  
A.B.: No, la citazione... Lui cita delle... cita dei fatti, cita dei fatti e cita, chiede che vengano...  
Presidente: Signori, Pubblico Ministero e signori difensori, volete...?  
 P.M.: Non la conosciamo, ma nessuna opposizione. Il processo è pieno di memoriali del Pacciani, a noi ci fa piacere che ci siano, perché sono...  
Presidente: Va bene.  
A.C.: Anzi, penso che potrebbe illu... 
A.B. fuori microfono: …  
A.C.: Presidente, scusi. Presidente, se mi dà la parola.  
Presidente: Avvocato Colao.  
A.C.: Penso che potrebbe illustrarlo proprio l'imputato, se ci tiene.  
Presidente: Ma, Avvocato, senta, io... lui può dire quello che vuole. Magari leggiamolo, prima, se ce lo dà.
P.P.: Ci sono tutti i fatti della mi’ vita…  
A.B.: Grazie...  
Presidente: Poi, dopo, se vuole illustrarlo, eccetera.  
A.B.: Grazie, signor Presidente, che lui può dire, ancora può dire, spero che possa dire, Presidente... 
Presidente: Va bene. Allora, se ce lo vuole consegnare, lo acquisiamo senz'altro sull'accordo di tutti.  
P.M.: Senz'altro, Presidente, il P.M….  
Presidente: Ce lo leggiamo - è un pò' lungo. Va bene, ce lo leggiamo.

giovedì 27 settembre 2012

Processo a Pietro Pacciani - Udienza del 13 luglio 1994


Presidente: L'imputato è presente, è assistito dall'avvocato Bevacqua, vedo. Anche in sostituzione di Fioravanti. Le parti civili ci sono. Avvocato Colao, avvocato Pellegrini. Non ne vedo altri. Il Pubblico Ministero c'è. Possiamo iniziare. Prima di ogni altra cosa darei lettura dell'ordinanza che la Corte ha emesso a scioglimento delle varie riserve fin qui accumulate. "La Corte di Assise, a scioglimento delle riserve formulate in udienza, rileva: 1) Quanto alle istanze delle difese di parte civile, avanzate all'udienza del 26 aprile '94, di ammissione del teste Saponaro Antonio, nonché di nuova ammissione a teste del maresciallo Baroni, all'udienza del 5 luglio '94; Ed inoltre, quanto alle istanze della difesa dell'imputato, di ammissione del teste Alfredo Baroni formulata in data 7 giugno '94; Di ammissione a teste della sorella di Nadine Mauriot, formulata in data 15 giugno '94; Di ammissione a teste di Luciano Cigolini, formulata" in data 29 giugno '94; Di ammissione a teste del colonnello Torrisi, del maresciallo Congiu, del brigadiere Giacomini e del maresciallo Matassino, formulate all'udienza dell'8 luglio '94, rileva la Corte che trattasi di istanze di ammissioni di prove testimoniali che sono tardive perché non richieste nei termini di cui all'articolo 468 c.p.p. e che, comunque, quelle richieste a senso dell'articolo 507 C.p.p. non si presentano come assolutamente necessarie ai fini del decidere. 2) Quanto all'istanza della difesa di parte civile avanzata in data 30 maggio '94, di acquisire al fascicolo del dibattimento le dichiarazioni della Manni Angiolina sul presupposto che le stesse sarebbero affette da nullità relativa, ormai sanata, ritiene la Corte che le dichiarazioni in parola non siano oggi comunque acquisibili, poiché la Manni ha accettato di rendere le deposizioni, e le menzionate dichiarazioni non sono state utilizzate da alcuna delle parti per effettuare le contestazioni ai sensi dell'articolo 500 c.p.p. Per cui, a prescindere da eventuali vizi che le inficino, non possono trovare ingresso nel fascicolo del dibattimento. 3) Quanto all'ulteriore istanza della stessa difesa della parte civile di acquisire la sentenza 5 gennaio '52 della Corte di Assise di I Grado di Firenze, nonché la documentazione fotografica relativa all'omicidio del Bonini e il verbale della di lui autopsia, la Corte, allo stato, è dell'avviso di confermare considerazioni e determinazioni di cui all'ordinanza sul punto in data 23 maggio '94. Osservando comunque che, per quelli di tali atti che fossero qualificabili come irripetibili e che come tali avrebbero dovuto entrare a far parte del fascicolo del dibattimento, ogni questione sul punto non può ormai essere proposta perché avrebbe dovuto essere sollevata prima che fossero decise le questioni preliminari, ai sensi dell'articolo 491 comma 2 Codice procedura penale. 4) Quanto all'istanza della parte civile di procedere a confronto tra i testi Iandelli Luca, Salvadori Antonella e Caioli Luigi, ritiene la Corte che il richiesto confronto sia palesemente superfluo alla luce degli elementi di valutazione già acquisiti agli atti. 5) Quanto all'istanza del Pubblico Ministero formulata all'udienza del 07/06/94 di revocare l'ordinanza ammissiva della produzione del verbale di dichiarazioni rese dalla Mammi Angiolina ai Carabinieri di Vicchio il 18 ottobre '70, essa non appare accoglibile, non avendo il Pubblico Ministero dato prova che per i fatti descritti nel verbale anzidetto fu iniziato procedimento penale contro il Pacciani. 6) Quanto all'istanza della difesa dell'imputato di acquisire il rapporto del gruppo dei Carabinieri di Firenze attinente all'indagine sui furti di ciclomotori sottratti prima dell'omicidio dell'83, nonché il rapporto dello stesso colonnello Torrisi in data 22 aprile '86 relativo alla rielaborazione complessiva delle indagini sui plurimi omicidi, osserva la Corte che i rapporti e comunicazioni di notizie di reato non possono trovare ingresso nel fascicolo del dibattimento. 7) Alla luce risultate l'ispezione dei luoghi effettuata dalla Corte, appare superflua l'effettuazione dell'esperimento giudiziale notturno per verificare la riconoscibilità del Pacciani da parte del teste Nesi Lorenzo all'incrocio tra via degli Scopeti e via di Faltignano. Che ugualmente superflua appare la richiesta di ulteriori ispezioni degli altri luoghi, teatro degli omicidi, poiché da tale attività non appaiono, allo stato, ricavarvi ulteriori e significativi elementi di valutazione. Mentre poi è del tutto inutile la misurazione delle distanze tra i luoghi anzidetti e quelli di dimora del Pacciani, operazione che ben può essere effettuata direttamente dalla Corte sulla base delle carte topografiche e stradali in atti. 8) Quanto all'istanza in data 29 giugno '94 della parte civile di accertare peritalmente l'esistenza di tracce latenti sul blocco Skizzen Brunnen per il tramite del sistema ESDA, osserva la Corte che tale indagine è già stata effettuata e che, alla luce dei risultati raggiunti – vedi la relazione Donato-Proietti in data 14 dicembre '93, ne appare superflua la ripetizione. 9) Quanto all'istanza della difesa di parte civile di accertare peritalmente se le scritture sul blocco Skizzen Brunnen siano di pugno del Pacciani, se esse siano state vergate spontaneamente ed in quale epoca, osserva la Corte che tali accertamenti appaiono, allo stato, superflui, alla luce delle indicazioni fornite dai periti Contessini, Lotti, Di Marco. 10) Quanto all'istanza della difesa dell'imputato di accertare l'eventuale compatibilità delle tracce lasciate sui bossoli calibro 22 dalle pistole e dalle carabine Beretta, osserva la Corte che tale accertamento appare del tutto superfluo. Atteso che, da tutte le perizie e consulenze balistiche fin qui svolte nell'ambito delle indagini per i plurimi omicidi, risulta pacificamente che l'arma usata in tutti gli omicidi è una pistola Beretta della serie 70. 11) Quanto all'istanza della difesa dell'imputato di rilevare sui bossoli in sequestro impronte papillari, l'accertamento appare impraticabile, sia per l'evidente limitatezza della superficie dei detti bossoli, che non consente che vi si fissino impronte utili per comparazioni, sia per il lungo tempo trascorso in ripetuti maneggiamenti dei reperti da parte dei più svariati soggetti. 12) Quanto alla produzione, all'udienza del 5 luglio '94, di matite, pastelli colorati, e altro materiale da disegno a parte della teste Heidemarie Meyer, tali oggetti devono essere acquisiti per ogni opportuno raffronto con il materiale similare sequestrato all'imputato. Mentre del tutto inutile appare la richiesta di un approfondimento peritale su tutto, ben potendo la Corte effettuare direttamente gli opportuni raffronti. 13) Quanto alla richiesta della difesa di parte civile di sottoporre il teste Mele Natale all'esame mediante ipnosi, essa va respinta, poiché, a prescindere da ogni altra considerazione, trattasi di mezzo di ricerca della prova non previsto dalla Legge e quindi inammissibile. 14) Quanto all'istanza del Pubblico Ministero all'udienza del 12 luglio '94 di acquisire al fascicolo dibattimentale il filmato e le foto effettuate dalla P.G. in occasione della perquisizione domiciliare operata l'11 giugno '90 in danno del Pacciani, la medesima istanza deve essere accolta ai sensi dell'articolo 507, Codice di procedura penale, apparendo assolutamente necessario visionare lo stato dei luoghi, e in particolare dell'orto, in epoca precedente all'arresto del Pacciani. Ai fini di riscontrare l'attendibilità delle dichiarazioni dell'imputato e dei testi sul punto specifico. Sotto tale profilo è inoltre assolutamente necessario acquisire tutti i rilievi fotocinematografici operati dalla P.G. nel corso dell'attività di controllo del Pacciani. Per questi motivi ordina l'acquisizione al fascicolo al dibattimento delle matite, dei pastelli e del materiale da disegno similare consegnato dalla teste Meyer Heidemarie all'udienza 5 luglio '94. Dispone l'acquisizione al fascicolo del dibattimento dei rilievi fotocinematografici di cui al punto 14. Respinge tutte le altre istanze." Bene. Si alleghi questa ordinanza al verbale di... Ovviamente, il Pubblico Ministero ha capito, è invitato a produrre...  
P.M.: Sì, Presidente, volevo proprio dire questo...  
Presidente: ... tutto il materiale.  
P.M.: È materiale che era stato un attimo accantonato. Nella giornata cerco di farlo reperire.  
Presidente: Va bene, va bene.  
P.M.: È a disposizione, comunque. Volevo, a proposito, far presente che la Polizia Scientifica ha approntato la documentazione fotografica e videoripresa relativa al sopralluogo che la Corte ha fatto sul luogo dell'omicidio di Scopeti. È qua, la fornisco alla Corte.  
Presidente: Benissimo.  
P.M.: Volevo...  
Presidente: La consegni ai difensori, ovviamente.  
P.M.: Sì, grazie. Certo.  
Presidente: Questa era già stata... ne era già stata disposta l'acquisizione... 
P.M.: Disposta nel verbale del giorno in cui è stato fatto il sopralluogo. Volevo fare altresì presente che, per quanto riguarda le citazioni che ieri ha disposto la Corte su sollecitazione della difesa, io ho ricevuto due messaggi. Rispettivamente dal Questore di Firenze, per quanto riguarda il dottor Cimmino e dalla Compagnia Carabinieri di Tivoli, per quanto riguarda il capitano Scriccia, nei quali è dimostrato l'impossibilità a comparire per oggi e per i prossimi giorni dei suddetti testi. Li volevo mettere a disposizione della Corte e del difensore, ai quali ho già comunicato la circostanza. Faccio altresì presente che, per quanto riguarda una delle citazioni sempre disposte ieri, e relative a testi del difensore, mi è giunta notizia, ma non ho ancora il documento, che una delle testi citata, esattamente Simonetti Anna Maria Giani, farà pervenire stamani alla Corte direttamente una certificazione medica che attesta il suo stato di impossibilità a presentarsi. Questo è quanto a conoscenza del P.M. So anche che...  
Presidente: Chiudiamo le porte, signori, eh. Chiudiamo le porte e l'aula, sennò è inutile aver messo i refrigeratori.  
P.M.: Che stamani doveva presentare una... alle 9.30 se non sbaglio, una perizia, il perito d'ufficio…
Presidente: Si.  
P.M.: ... è presente e mi diceva, uno...  
Presidente: È quella famosa deregistrazine, se non ricordo…  
P.M.: Sì, uno dei periti di parte, la signora Fracassi.
Presidente: Sì, vedo.  
P.M.: ... mi ha fatto presente a me, se era possibile farlo subito, perché lei avrebbe un impegno. Il P.M…
Presidente: In Tribunale.  
P.M.: Esatto. Il P.M. non ha alcuna controdeduzione sul punto. Va benissimo, prima si fa, meglio è.  
Presidente: A questo punto...  
P.M.: Poi, successivamente, il P.M. avrebbe un'istanza.  
Presidente: Dunque, allora scusate. Mozione d'ordine: quali dei testi citati non sono comparsi e non sono giustificati?  
P.M.: Non so... No, tutti gli altri sono comparsi.  
Presidente: Quindi, bisogna… avvocato Bevacqua.  
P.M.: Almeno per quello che vedo io da un appunto che mi ha fatto l'ufficiale giudiziario.  
Presidente: Va benissimo.  
P.M.: Ecco, io ho comunicato quelli che per me...  
Presidente: Allora io...  
P.M.: ... avevo notizia che non erano presenti.  
Presidente: Comincerei l'udienza sentendo subito l'interprete, il perito deregistratore...  
P.M.: Esatto, proprio quello.  
Presidente: E poi sentiamo la signora Fracassi che poi la rimandiamo...  
P.M.: Dopodiché il P.M. ha un'istanza, invece…  
Presidente: ... al tribunale a lavorare.  
P.M.: Perché ha dei testi il P.M. che aveva citato oggi, prima di quelli della difesa, e volevo fare anche un'istanza in proposito.  
Presidente: Va bene. Avvocato Bevacqua, prego.  
A.B.: Signor Presidente, chiedo scusa. Io, a seguito dell'ordinanza della Corte che ha...  
Presidente: Ora vi daremo le copie, poi, signori.  
A.B.: No, no, che ha acquisito questa documentazione cinefotografica, io vorrei anche vederla.  
Presidente: Certo, certo.  
A.B.: Ecco.  
Presidente: Lei la vedrà prima di noi.  
A.B.: No, vorrei vederla...  
Presidente: Pubblico Ministero... Sì, certo.  
A.B.: Va be', questo è il punto.  
Presidente: Ah, voleva vederla in aula... Ma in aula, certamente.  
A.B.: Grazie.  
Presidente: Magari, ecco, prego... io non so, non so quant'è questa...  
A.B.: Non lo so neppure io.  
Presidente: Nemmeno io, quant'è.  
A.B.: Credo che vada vista, no?  
Presidente: Magari, ecco, direi questo: cerchiamo di concentrarci... Voi vedetevele pure tutte, ma in aula cerchiamo di concentrarci sulle cose significative.  
A.B.: Certamente.  
Presidente: Non so se mi spiego.  
A.B.: Sì, ma siccome io non posso vedere nulla perché non so nulla, non ho a disposizione nulla...  
Presidente: Il Pubblico Ministero è a sua disposizione.  
P.M.: Ho... mi sono distratto un attimo, chiedo scusa.  
A.B.: No, la documentazione. Il Pubblico Ministero può...  
Presidente: Giustamente.  
A.B.: ... è molto felice dell'ordinanza odierna.  
P.M.: No, parlavo con un suo collega di un processo completamente diverso. 
A.B.: No, certamente.  
P.M.: Il quale non trovava quest'ufficio, e mi ha chiesto...  
A.B.: No, ma il problema dell'ordinanza è un problema che attiene anche alla difesa. Nel senso, la difesa, sulla base di queste che sono le risultanze di questa ordinanza, cioè l'esito di questa ordinanza, vorrebbe vedere quali sono.  
Presidente: Certamente.  
A.B.: Non sa nulla, vorrebbe sapere, ecco.  
Presidente: Certo.  
A.B.: Questo, anche per capire...  
Presidente: Direi anzi, che...  
P.M.: Io ho detto, non le ho materialmente qui, cerco di farle avere prima possibile. È un filmato video e delle fotografie che mi sembra già avevo mostrato a suo tempo.  
Presidente: Le fotografie le possiamo vedere. Magari, ecco, sul video, io non so quante cassette siano.
P.M.: No, Presidente, lo dico subito. La perquisizione del 1990, è un filmato che io ho visto qualche tempo fa, è una cassetta sola...  
Presidente: Ah, va bene.  
P.M.: È un filmato anche breve. Mi sembra sia 10 minuti, 20 minuti...  
Presidente: Ah, va bene.  
P.M.: Una cosa molto breve. È un filmato fatto prima dell'inizio della perquisizione del '90. E nel caso avremo a disposizione gli operatori che all'epoca fecero il filmato e ci facciamo spiegare le circostanze.  
Presidente: Però, però, per ricollegarmi a quello che diceva l'avvocato Bevacqua, dopo ci dovrebbero essere altri filmati di non so quale lunghezza, che riguardano, per esempio, il ritrovamento del famoso bossolo, della famosa cartuccia...  
P.M.: Questo... ecco, ecco.  
Presidente: Ne abbiamo visto uno, ma, se vi ricordate, la difesa...  
P.M.: Allora, allora…  
Presidente:  .. faceva questione. Dice, ma pri... perché quello cominciava proprio al momento in cui era già stato trovato.  
P.M.: Allora, allora...  
A.B.: ... era messo sul tavolo...  
P.M.: Presidente...  
Presidente: Ecco, la difesa voleva invece voleva vedere quello precedente.  
P.M.: ... per spiegarmi... Siccome l'ordinanza citava quella del '90, io mi sono riferito a quella. Per quanto riguarda gli elaborati fotografici, non ci sono problemi. Sono... Si possono controllare in qualsiasi momento, anche per la maxiperquisizione del '92. Per quello che riguarda invece il video relativo alla perquisizione del '92, la situazione è più complessa, perché lì si tratta di una decina di giorni, come sapete, di perquisizione, e sono cassette, ognuna relativa ad una giornata. Però ci sono le date, quindi la difesa o la Corte... Presidente: Direi che in quest'ambito...  
P.M.: . . . potrà scegliere, forse, quella del 27 e 28 aprile che, se non sbaglio... 
Presidente: Per non vedercele tutte in aula. Capito? Se le parti se le vedono prima, per conto loro…  
P.M.: Io le metto a disposizione.  
Presidente: Le metta a disposizione. Bravo.  
P.M.: Le metto a disposizione della difesa e della Corte. Io le ho già viste.  
Presidente: Bravo. Capito? Poi la Corte se le vedrà tutte per conto proprio, naturalmente.  
P.M.: Certo.  
Presidente: Ma in aula, per guadagnare tempo, qui...  
P.M.: Sì.  
A.B.: Presidente, io certamente non so come fare a vederle, come me le faranno vedere. Andrò al cinema, vediamo un po'. Andiamo tutti al cinema...  
P.M.: Si possono duplicare, si possono fare varie operazioni.. .
Presidente (fuori microfono): Facciamo portare dal tribunale un...
(voce fuori microfono): Un televisore. 
Presidente: Sì, dunque, appunto, per vederle, sia la difesa che il Pubblico Ministero possono usufruire degli impianti dell'aula...  
P.M.: È a disposizione.  
Presidente: ... quando non c'è udienza, durante le sospensioni.  
P.M.: È a disposizione di chi lo vuole vedere.  
A.B.: Va bene.  
P.M.: Faccio presente che tutte le cassette hanno la data in esterno e grossomodo c'è spiegato sulla cassetta quali sono le operazioni filmate.  
Presidente: Va bene.  
P.M.: Quindi è abbastanza agevole scegliere quelle da vedere.  
P.M.: Comunque se le parti...  
P.M.: Sono comunque tutte a disposizione.  
P.M.: ... la Corte le vedrà poi integralmente per conto proprio.  
P.M.: Sono già tutte, a questo punto, a disposizione della Corte.  
Presidente: Però, ecco, nell'udienza pubblica, per guadagnare tempo, perché sicuramente ci sono poi fasi morte, fasi incolori, diciamo, processualmente, che interessa relativamente, se in udienza...  
P.M.: Si, ad esempio...  
Presidente: ... ci vediamo le parti che voi ritenete significative, salvo poi controllare tutto il resto. Comunque, ripeto...  
P.M.: È una questione che risolveremo con le altre parti.  
Presidente: ... gli impianti dell'aula sono a vostra disposizione quando volete. 
A.B.: Ecco, io non rinunzio ai testi che ho indicato, signor Presidente. Non posso rinunziare né alla signora Simonetti, né al dottor Cimmino, né al capitano Scriccia.  
Presidente: Va bene.  
P.M.: Poi io faccio... Ho già consegnato al..

mercoledì 26 settembre 2012

Paola Baghino - Deposizione dell'8 luglio 1994

L'agente della Polizia di Stato Paola Baghino fu ascoltata l'8 luglio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

P.M.: Vorrei sentire Baghino - ora vediamo il nome proprio, eh? - Paola, Paola Baghino, agente di Polizia.
Presidente: Prego, si accomodi.  
P.M.: Paola Baghino, agente di Polizia.  
Presidente: Prego, si accomodi. Buongiorno, si accomodi. Le sue generalità, per cortesia.  
P.B.: Sono l'agente Baghino Paola della Polizia di Stato, lavoro al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.  
Presidente: È nata a?  
P.B.: A Xxxxxxx il XX/XX del 19XX.  
Presidente: Benissimo. Le vogliamo dare la formula da leggere, per cortesia?  
P.B.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza".  
Presidente: Benissimo. Vuole rispondere, per cortesia, alle domande che le farà il Pubblico Ministero e i difensori?  
P.B.: Sì.  
Presidente: Prego.  
P.M.: Lei, signorina, ci ha detto è un agente della Polizia di Stato. La mia domanda è questa: ha mai partecipato a indagini sul conto del signor Pacciani? Che tipo di incarico ha avuto in un'indagine simile, se vi ha partecipato?
P.B.: Ho partecipato come squadra per le intercettazioni ambientali e per i pedinamenti, per gli appostamenti che sono stati effettuati.  
P.M.: E da quando a quando? E in che modo. Lei aveva una copertura? Faceva il servizio..? Ce lo vuole spiegare nei dettagli?  
P.B.: Sì. Noi eravamo una squadra di tre ragazze.  
P.M.: Tutte agenti di Polizia?  
P.B.: Tutte agenti di Polizia, della Questura. E siamo state impiegate dai primi di dicembre del 1991 fino ai primi di marzo del 1992.  
P.M.: Cosa, qual era il vostro compito?  
P.B.: Il nostro compito era quello di, praticamente, controllare il Pacciani al rientro dal carcere, dopo essere stato scarcerato.  
P.M.: Dal rientro dal carcere in poi. E questa attività dove veniva espletata? Avevate un appartamento?
P.B.: A Mercatale, a Mercatale Val di Pesa avevamo un appartamento dove noi avevamo le nostre attrezzature e...  
P.M.: Le attrezzature di intercettazione ambientale.
P.B.: Di intercettazione ambientale. E man sano che sentivamo Pacciani muoversi...  
P.M.: O uscire.  
P.B.: O uscire...  
P.M.: Voi cercavate di sapere dove andava.  
P.B.: Cercavamo, sì, di...  
P.M.: Eravate in tre, ha detto. Senta una cosa, e voi come vi siete presentate a Mercatale? Avete cercato di entrare fra la cittadinanza mascherandovi o avete detto - con una copertura - o avete detto a tutti che eravate della Polizia?  
P.B.: No, noi non abbiamo detto a nessuno che eravamo della Polizia. Ci siamo presentate come delle studentesse universitarie che abitavano lì e nessuno praticamente ci ha fatto delle domande.  
P.M.: Bene, nessuno l'ha dubitato. E questo appartamento dove eravate vi consentiva anche di vedere abbastanza agevolmente dove e quando usciva Pacciani, o potevate solo sentire dalle intercettazioni?  
P.B.: Potevamo sentirlo, non potevamo vederlo bene.  
P.M.: Vederlo. Lei non ha mai effettuato attività di pedinamento?  
P.B.: Sì.  
P.M.: E in questa attività di pedinamento ha visto mai se il Pacciani si è incontrato con Vanni Mario?  
P.B.: Sì, in due o tre occasioni.  
P.M.: Non ha potuto sentire cosa dicevano?  
P.B.: No. No, anche perché c'era troppa gente intorno. Poi lui ci conosceva, bene o male, di vista. Quindi non potevamo...  
P.M.: Lui ha capito che eravate della Polizia?  
P.B.: No, no.  
P.M.: Lei ci ha parlato mai?  
P.B.: Sì.  
P.M.: E gli ha detto che era una studentessa?  
P.B.: Sì, praticamente l'ha capito da solo, ci ha fatto lui delle domande sugli studi.  
P.M.: Prima della perquisizione lei è mai stata in casa di Pacciani?  
P.B.: No, mai.  
P.M.: Dal contenuto delle telefonate che intercettavate, rispetto agli incontri con il Vanni Mario è mai emerso niente di interessante o di utile?  
P.B.: Mah, dipende che cosa...
 P.M.: Le chiedo, nel momento in cui lui incontrava Pacciani, avete avuto l'opportunità di capire che si erano già sentiti o visti al di là del...?  
P.B.: Sì, anche sulle relazioni, sulle annotazioni di servizio...  
P.M.: Vuole spiegare perché?  
P.B.: Perché avevano... praticamente il signor Pacciani quando arrivava a San Casciano, si dirigeva direttamente a questi appuntamenti.  
P.M.: Col Vanni. L'ha visto lei?  
P.B.: Sì, l'abbiamo visto io e le mie...  
P.M.: Quindi lei deduce che ci aveva parlato perché era una sorta di appuntamento. È questo il concetto?
P.B.: Presumibilmente sì.  
P.M.: L'unica... È una presunzione, ovviamente.  
P.B.: Sì, è un'ipotesi.  
P.M.: E' un'ipotesi, non avete certezze. Però dal telefono non risultava che avesse parlato col Vanni.  
P.B.: No, dal telefono no. Ma Pacciani probabilmente poteva anche telefonare da fuori.  
P.M.: Voi per questo motivo avete intercettato anche delle utenze pubbliche?  
P.B.: Penso di sì, sì.  
P.M.: Lo sa lei?  
P.B.: Sì.  
P.M.: Cabine telefoniche?  
P.B.: Una cabina telefonica.  
P.M.: Quella vicino a casa Pacciani?  
P.B.: Sì, in piazza del Popolo.  
P.M.: Ecco. Lei non sa niente degli esiti di queste intercettazioni?  
P.B.: No, anche poi ho terminato il servizio a marzo. È continuato dopo con altri colleghi.
 P.M.: Ho capito. Lei ha mai dato passaggi in macchina al Pacciani?  
P.B.: Sì, un giorno.  
P.M.: Come avvenne il fatto?  
P.B.: Niente, avevamo sentito dalle intercettazioni la mattina presto che lui è uscito di casa. Cioè l'abbiamo capito perché l'ha detto, perché lui non parlava quasi mai, quindi...  
P.M.: L'ha detto a qualcuno che era in casa o ha parlato a voce alta?  
P.B.: Appena uscito ha detto: 'Io vo' a prendere la corriera'. Insomma, se non proprio queste, simili. E ha fatto capire che stava uscendo, e quindi sono uscita anch'io, sono andata nei dintorni, l'ho incrociato e...
P.M.: Lui era alla fermata di un autobus?  
P.B.: Lui era alla fermata dell'autobus. Infatti...  
P.M.: Lei lo conosceva già, però.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Lui conosceva lei?  
P.B.: Sì, ci eravamo già visti al...  
P.M.: Quindi cosa è successo?  
P.B.: Niente. Abbiamo scambiato "buongiorno", insomma i soliti convenevoli del mattino. E in quell'occasione lui mi ha detto che stava andando a San Casciano Val di Pesa. Gli ho detto: 'Anche noi stiamo andando a San Casciano Val di Pesa'.  
P.M.: Lei era insieme a una collega?  
P.B.: No, ero da sola in quel momento.  
P.M.: Ah.  
P.B.: E lui, appunto, disse: 'Eh, il pullman porta un ritardo', cose di questo genere. Dissi: 'Eh, la comodità della macchina', perché avevo la macchina. E lui chiese un passaggio.  
P.M.: E gli avete dato un passaggio voi.  
P.B.: Sì, sono tornata alla base, praticamente ho avvisato.
 P.M.: Ha chiesto autorizzazione e ha preso la macchina, insomma.  
P.B.: Certo, con la collega.  
P.M.: Con la collega. E gli avete dato questo passaggio, e lui vi ha aspettato.  
P.B.: Sì, si.  
P.M.: I rapporti con il Pacciani, durante questa attività di pedinamento, è questa qui che ci ha raccontato? Niente di diverso al di fuori del fatto che incontrava il Vanni?  
P.B.: Sì. Pedinamenti quando si sentiva uscire, l'ho detto. Purtroppo non era, cioè è una persona molto silenziosa.  
P.M.: Era facile pedinarlo o era circospetto, cercava...?  
P.B.: Era più circospetto che...  
P.M.: Aveva capito, forse, che...?  
P.B.: No, non penso che abbia mai capito. Anche perché nessuno si sarebbe avvicinato di più, diciamo.
P.M.: Era solo circospetto dì suo.  
P.B.: Invece i rapporti si sono anche, si sono liberati un attimino perché parlava. Quindi una persona, penso, che abbia dei sospetti non...  
P.M.: Non accettava questo tipo di...
P.B.: No.  
P.M.: Bene, non ho altre domande. Grazie.  
Presidente: Avvocato Santoni, prego.
A.S.F.: Oltre... Lei ha pedinato anche la moglie del Pacciani, Angiolina? Ha avuto...  
P.B.: No. Franchetti S.: Mai. Oltre a Vanni, non ha mai seguito nessun altro il Pacciani? Non ha mai visto altre persone?  
P.B.: Col Pacciani?  
A.S.F.: Il Pacciani, oltre al signor Vanni, non ha mai frequenta…  
P.B.: Sì, ha incontrato parecchia gente, anche al paese, a Mercatale, oppure anche a San Casciano.  
A.S.F.: Qualcuno un pochino più frequentemente di altri?  
P.B.: No.  
A.S.F.: Ha mai visto che abbia portato oggetti o altre cose al Vanni, quando si incontravano?  
P.B.: No.  
A.S.F.: Non ha mai notato cose di questo genere?  
P.B.: No.  
A.S.F.: La ringrazio.  
P.B.: Prego.  
Presidente: Prego, avvocato Bevacqua.  
A.B.: Senta, signorina, lei è stata per quanto tempo a fare questo servizio?
P.B.: Quattro mesi.  
A.B.: Quattro mesi. Ecco, in quattro mesi quindi ha avuto modo di seguirlo abbastanza, di sentirlo, perlomeno, abbastanza, il Pacciani?  
P.B.: Sì.  
A.B.: Io le vorrei fare delle domande, perché non conosciamo la persona del Pacciani, voi la conoscete molto meglio di noi avvocati difensori. Pacciani usava spesso la corriera?  
P.B.: Sì. In quel periodo l'ha usata spesso perché non aveva la disponibilità della macchina.  
A.B.: Quindi usava spesso la corriera. E perché non aveva la disponibilità della macchina?  
P.B.: Perché non aveva la patente.  
A.B.: Non aveva la patente.  
P.B.: Almeno cosi disse: che lui non aveva la patente.  
A.B.: Invece ce l'aveva, va bene. Senta, lei sapeva che cosa beveva lui la sera? Se birra, acqua, Coca-Cola?
P.B.: Non è, secondo me, una domanda...  
A.B.: Io le faccio la domanda, lei mi risponda oppure no. Non si preoccupi. Siccome lei sentiva tutto, alla moglie cosa gli chiedeva?  
P.B.: Vino, acqua, birra anche.  
A.B.: Ma beveva molto vino?  
P.B.: Guardi, molto è quantizzato...  
A.B.: No, mi scusi, Pubblico Ministero. Erano intercettazioni ambientali o telefoniche, le sue?
P.B.: Tutt'e due.  
A.B.: Tutt'e due, oh. Quindi siccome abbiamo sentito anche addirittura il rumore di una cerniera, capito?
P.M.: Il rumore del vino è uguale a quello dell'acqua.  
A.B.: No, non è il rumore: è che cosa chiede. Non è il rumore del vino.  
P.B.: Ma, guardi, Pacciani parlava poco, quindi...  
A.B.: Parlava poco.  
P.B.: Faceva tutto da solo.  
A.B.: Io le ho solo domandato - siccome le intercettazioni le ha fatte lei - le sto domandando se...  
P.B.: Noi si ascoltavano più le parole che... almeno.  
A.B.: Le parole. Fra le parole c'era il fiasco di vino oppure no?  
P.B.: E perché? Si, sì.  
A.B.: C'era.  
P.B.: Certo, la parola del vino si.  
A.B.: C'era il fiasco del vino. Basta. Oh, le volevo domandare anche un'altra cosa. Lui andava a lavorare il giorno?  
P.B.: Lavorare... Aveva delle occupazioni, quello che diceva ad alta voce erano le sue occupazioni in giardino, usciva, insomma.  
A.B.: Senta, la sera a che ora si ritirava? Il pomeriggio, la sera? Qual era la sua consuetudine?
P.B.: Per l'ora di cena, insomma di sera.  
A.B.: Ecco, le persone che lei ha visto, che egli incontrava, ha visto incontrare, le persone erano varie nel corso della giornata? O soltanto col Vanni?
P.B.: No, non nel corso della giornata: io le parlo di quattro mesi.  
A.B.: Quattro mesi.  
P.B.: Di sicuro non è una persona... Lo conoscevano, quindi logicamente, camminando in paese, chi lo salutava, chi... insomma.  
A.B.: Ecco, comunque nulla di anormale dal punto di vista indagativo voi avete scoperto sul Pacciani, in quei quattro mesi?  
P.B.: Come contatti delle persone del suo paese, no.  
A.B.: Del suo paese. Ecco, e contatti di altre persone?  
P.B.: Mi è stato chiesto dal Pubblico Ministero del Vanni, io ho risposto quello che c'è poi scritto qui.  
A.B.: Ma anche Vanni era persona del suo paese, no?  
P.B.: Di San Casciano, un paese vicino.  
A.B.: Sì, va be', dico, comunque della zona.  
P.B.: Sì, della zona.  
A.B.: Il Vanni dove veniva a essere incontrato, dove si incontrava?  
P.B.: A San Casciano.  
A.B.: Ah, a San Casciano. Quindi qualche volta andava a San Casciano. Sempre con la corriera?  
P.B.: Sì, poi tranne quella volta che l'abbiamo portato noi. Oppure ha avuto anche, mi sembra, un passaggio da un'altra macchina a ritornare indietro da San Casciano, un giorno.  
A.B.: Quindi era un uomo che si muoveva in corriera, abbastanza.  
P.B.: Non si muoveva solo in corriera. Lei mi sta chiedendo di spostamenti lunghi: in questi quattro mesi li ha fatti in corriera. Poi camminava parecchio.  
A.B.: Camminava come?  
P.B.: Camminava, nel senso, a piedi, usciva  
A.B.: L'avete seguito?  
P.B.: Sì, l'abbiamo anche pedinato.  
A.B.: Dove andava?  
P.B.: In giro per il paese, fuori, anche nei dintorni.  
A.B.: Cosa faceva nei dintorni?  
P.B.: Non si poteva seguire fino in fondo, perché purtroppo le strade erano troppo deserte. Quindi, insomma, noi ci mantenevamo a una certa distanza. Però lui si girava in continuazione. Per non compromettere tutto il lavoro, si seguiva e…  
A.B.: Sempre nelle strade vicine al paese.  
P.B.: Certo.  
A.B.: Sì, in prossimità del paese.  
P.B.: Si.  
A.B.: Grazie, nessun'altra domanda.  
P.B.: Prego.  
Presidente: Altre domande?  
P.M.: Nessuna il P.M., grazie.  
Presidente: Avvocato Colao. 
A.C.: Senta, lei ha fatto le rilevazioni ambientali presso l'abitazione del Pacciani. Si ricorda di un episodio in cui il Pacciani ha minacciato di sparare in faccia alla figlia Graziella?  
P.B.: Mah, non l'ho fatto io quel turno di intercettazione. Comunque ne ho sentito parlare, c'è scritto.
Presidente: Poi non l'ha fatta lei.  
A.C.: Sì, cioè lei ha sentito...  
A.B.: Ci sono delle intercettazioni...  
P.B.: Sì, si sente, così mi è stato detto che...  
A.B.: Se c’è questo sparo…  
A.C.: Ha sentito parlare?  
P.B.: No, la minaccia di spararle in faccia.  
A.C.: Si ricorda... Cioè?  
P.B.: All'Angiolina, mi sembra abbia minacciato l'Angiolina di spararle in faccia per delle questioni di soldi.
A.C.: E alla figlia Graziella no?  
P.B.: No, della Graziella non ricordo.  
A.C.: Per proble…  
P.B.: Comunque, guardi, sono passati...
Presidente: Comunque, Avvocato...  
P.B.: ... e mezzo. Se mi è più preciso.  
Presidente: ... se c'è la deregistrazione.  
P.B.: Eh, sicuramente.  
A.C.: Per problemi di soldi, ha detto.  
P.B.: Sì, penso per problemi di soldi.  
A.B.: (incomprensibile)  
A.C.: Bene, grazie. Non ho altre domande.  
Presidente: Bene. Può andare, signorina. Grazie, buongiorno. Pubblico Ministero, non ha altri testi?  
P.M.: Stamani no, Presidente. Eravamo d'accordo che era la parte civile che aveva dei testi.

martedì 25 settembre 2012

Pabi Roberto - Deposizione del 12 luglio 1994 - Seconda parte

Segue dalla prima parte. 

Presidente: Altro, signori?
P.M.: Sì, Presidente. Se mi consente.  
Presidente: Signor Pubblico Ministero, a lei.  
P.M.: Stava, il signor Pabi, elencando i certificati che erano necessari. Io gli richiedo, mi sembra l'abbia già detto, ma gli richiedo: era necessario presentare a voi il certificato penale?  
R.P.: No.  
P.M.: A chi andava presentato?  
R.P.: Alla Questura.  
P.M.: Alla Questura. In un secondo tempo, solo coloro...  
R.P.: Col certificato di abilitazione.  
P.M.: ... coloro che ottenevano l'abilitazione.  
R.P.: Bravo.  
P.M.: Lei ha visto dai suoi atti, che ha mostrato alla Polizia e che ora sono alla Corte, che nell'80 - il 21 luglio, lei dice, risulta lì - presentò una domanda e che nello stesso anno fu respinto, nel 1980. Quindi non c'era motivo nell'80 per presentare a voi il certificato penale. È così?  
R.P.: No, noi no.  
P.M.: Addirittura fu respinto. Non è necessario mai?  
R.P.: Mai.  
P.M.: Fu respinto. Voi non vi occupate del successivo rilascio della licenza da parte della Questura?  
R.P.: No.  
P.M.: Voi fate solo l'esame di abilitazione.  
R.P.: E gli diamo...  
P.M.: Che è propedeutico al rilascio del— bene? Quindi per voi è solo necessario certificato medico e Questa domanda.  
R.P.: E residenza.  
P.M.: Residenza e questa domanda. Io le chiedo: le domande originali fatte da Pacciani - questa 21 luglio '80 - lei la trovò?  
R.P.: Ora non mi ricordo.  
P.M.: Lei ha dichiarato che la domanda originale - glielo ricordo io - non la trovò perché sono documenti che distruggete.  
R.P.: Ecco, si, esatto.  
P.M.: Quindi lei è risalito a questo 21 luglio '80 dal rilascio, dal fatto che avete visto che era stato bocciato. Però la domanda originale non ce l'avete. Senta una cosa, le è stato mostrato, o comunque le è stato detto, un appunto elencato dal signor Pacciani, un appunto suo, nel quale viene scritto - io vorrei mostrarlo, se la Corte non se lo ricorda; sennò lo leggerei io, perché così al teste è stato fatto - le è stato mostrato un appunto in cui c'erano delle frasi di Pacciani, o le è stato solo riferito? Non se lo ricorda.  
R.P.: Eh, non me lo ricordo.  
P.M.: Esiste un appunto su un certo blocco in cui lui dice: "Pagato lire 16.000 alla signora della caccia e pesca della domanda per la caccia, fra la quale certificato medico, libro per conoscenza animali, domanda di ammissione alla scuola, allegato il foglio di congedo...", voi chiedete il foglio di congedo?  
R.P.: No, non ci interessa.  
P.M.: No. "... fotocopia e il certificato penale". Voi non l'avevate richiesto?  
R.P.: No, questo...  
P.M.: Queste sono cose che riguardano la Questura.  
R.P.: Sì, ma le chiedono chi... il negozio di caccia e pesca.  
P.M.: Non voi.  
R.P.: Richiede queste cose qui.  
P.M.: Ovviamente.  
R.P.: Per poi averle lì per poi, dopo...  
P.M.: La signora della caccia e pesca ci ha detto che non gliel'ha chiesto, quindi è un altro paio di maniche. Io le chiedo: quando dice "lire 16.000", può corrispondere a cifre che chiedevate voi all'epoca per questa pratica?  
R.P.: No, noi non chiediamo niente.  
P.M.: Assolutamente.  
R.P.: Niente. Sono, magari, quella della caccia e pesca chiede per le marche da bollo e con quelle...  
P.M.: Va be', la signora ha detto non ne sa nulla. Senta una cosa, può essere che a questa domanda fosse allegato il certificato penale, ad esempio? 
R.P.: Potrebbe anche darsi, ma può darsi il mio collega, la mia collega gliel'abbia restituito.  
P.M.: Se c'era. 
R.P.: Perché noi si restituisce, almeno mi hanno....  
P.M.: Ecco, se ci fosse stato.  
R.P.: Noi l'a...  
P.M.: Non era uno dei documenti indispe...  
R.P.: I documenti non nostri non si trattengono, si restituiscono subito.  
P.M.: Non ho altre domande, grazie.  
Presidente: Signori Avvocati di parte civile, avete domande?  
A.P.: No, grazie.  
A.B.: Ecco, lei ha precisato, su domande...  
Presidente: Avvocato Bevacqua.  
A.B.: ... insistite dei signori della SAM - perché lei fu interrogato alle ore 12.40 del 30 marzo e alle ore 10.40 del 30 marzo; prima alle 10.40 e poi alle 12.40.  
P.M.: Perché nel frattempo cercarono i documenti.  
A.B.: Certo.  
P.M.: Non c'è nessuna insistenza. Leggiamoli per bene i verbali: non c'è insistenza. Alle dieci e mezzo, loro cercano...  
A.B.: Pubblico Ministero, ma alle...  
P.M.: ... alle 12 e...  
Presidente: Andiamo avanti!  
P.M.: No, lei sta dicendo "domande insistite": non c'è nessuna domanda insistita.  
A.B.: C'è il verbo esistere e il verbo insistere.  
P.M.: No, qui non c'è nessuna insistenza.  
Presidente: Signori, sono le 11.00. Quindi andiamo avanti, forza!  
P.M.: Bene. Non c'è nessuna insistenza, è un dato di fatto che nel secondo verbale si dà atto che ci hanno messo due ore per cercarli, in cantina. E andarono quelli della Questura. È vero o no?  
Presidente: Ecco, va bene.  
A.B.: Ma non volevo...  
P.M.: Oh, allora che insiste?  
A.B.: Non volevo offendere nessuno, Pubblico Ministero.  
P.M.: Ma è l'insistenza che dà fastidio, è...  
Presidente: Signori, per favore. Per favore, ve lo chiedo per favore. Sono già le 11.00, andiamo avanti. 
P.M.: Bene. Il favore sarà senz'altro accordato.  
A.B.: Presidente, chiedo scusa per questa insistita mia insistenza.  
Presidente: Non facciamo commenti, di nessun genere.  
A.B.: Assolutamente.  
Presidente: Né da una parte, né dall'altra.  
A.B.: Presidente, non volevo assolutamente...  
Presidente: Facciamo solo le domande. Quindi, Avvocato, formuli la domanda.  
A.B.: Certamente. Il signor Pubblico Ministero le ha domandato quali erano le domande o i documenti che dovevano corredare questa domanda. Lei disse allora, nel primo interrogatorio delle 10.40 del giorno 30 marzo, che le domande dovevano essere... c'erano tre marche da bollo da 2000 lire ciascuna, che dovevano essere portate, dovevano essere messe alla domanda.  
R.P.: Può darsi. Io, glielo ripeto, nell'82 non ero io che facevo questa cose.  
A.B.: Per fare la domanda ci volevano in totale tre marche da bollo da lire 2000 ciascuna. Mi sembra che una andasse sulla domanda, una sul certificato medico e una sulla fotocopia del congedo militare. Giusto?  
R.P.: Può darsi.  
A.B.: No, l'ha detto lei, io glielo do.  
R.P.: Sì, sì. Può darsi a quei tempi ci voleva anche il congedo militare. Non ricordo, io.  
A.B.: Oh!  
R.P.: Non ricordo io questo, perché è chiaro...  
A.B.: Ecco. E lei disse: "Le domande potevano essere portate direttamente dall'interessato oppure da agenzie che svolgevano questo tipo di pratiche amministrative".  
R.P.: Sì.  
A.B.: Questo l'ha detto? Conferma questo?  
R.P.: Sì, sì, va bene.  
A.B.: "Il certificato medico doveva essere rilasciato da un medico che fosse il medico condotto o l'ufficiale sanitario, e non il medico di famiglia".  
R.P.: Esatto.  
A.B.: È vero anche questo?  
R.P.: Esatto.  
A.B.: Oh! Poi le fecero questa domanda: che cosa poteva intendere la scritta, di cui le ha parlato il signor Pubblico Ministero, "Oggi, 10 luglio '80, mi deve arrivare la risposta per esame". E allora lei ha detto questo: "Può essere che il 10 luglio '80 la signora della caccia e pesca abbia preso l'impegno con il Pacciani di fargli sapere quando sarebbe dovuto andare per sostenere gli esami per la caccia. Se così fosse, potrebbe essere credibile la data del luglio '80 perché, in effetti, il Pietro fu respinto di fatto il 26/11/1980". Va bene? Questo ha detto lei.  
R.P.: Sì, sì.  
A.B.: "E passano sempre alcuni mesi tra quando viene presentata la domanda - 21 luglio '80 - e quando si deve sostenere gli esami".  
R.P.: Sì, esatto.  
A.B.: L'ha detto lei, lo conferma?  
R.P.: Sì.  
A.B.: Grazie, non ho altre domande.  
Presidente: Bene, signori, possiamo licenziare il teste?  
P.M.: Nessuna domanda il P.M.  
Presidente: Grazie, può andare. Buongiorno.  
A.B.: Signor Presidente, io non so se ci sono gli altri testi.  
Presidente: Romano… Non so. Sig. Romano: No, non ce n'è altri.  
A.B.: Non c'è nessuno?  
Presidente: Non abbiamo altro, signori. Non ditemi di no.  
P.M.: Presidente, io avevo preso... oggi toccava.  
Presidente: Sospendiamo un quarto d'ora, nel frattempo.  
P.M.: Bene, grazie.  
A.B.: Così possiamo vedere di... Possiamo venire da lei, signor Presidente?  
Presidente: Certo, naturalmente.  
A.B.: Per orientarci anche sul modo di... Può stare il signor Pacciani con la moglie?  
Presidente: Sì, sì, certamente. Però non in aula, fateli accomodare là.  
P.M.: Presidente, sarebbe bene che il colloquio fra questi signori fosse privato e che non ci fossero, penso, foto, giornalisti, telecamere.  
Presidente: Questo è assolutamente escluso.  
P.M.: Se vuol dare lei disposizioni alla scorta perché questo colloquio sia privato, a tutti gli effetti.  
Presidente: Naturalmente. Dunque, allora: nessuno deve seguire Pacciani in cella, nessuno deve riprenderlo, fotografarlo, tantomeno durante il colloquio con la moglie. Sorvegliate, naturalmente visivamente, l'imputato, che è pur sempre detenuto durante il colloquio. Questo lo dico per i Carabinieri. Sospendiamo cinque minuti, signori.  
P.M.: Bene Presidente, grazie.

- DOPO LA SOSPENSIONE -

Presidente: Dunque, allora, facciamo il punto della situazione. La difesa del Pacciani aveva citato per oggi numerosi testi, ma ne sono venuti solo alcuni. Peraltro...  
P.M.: Solo tre.  
A.B.: Solo tre, uno è andato via.  
Presidente: Uno sì, eh va be'. Gli altri però non ci sono, mi confermate che non c'è più nessuno. E quindi, siccome dobbiamo stringere i tempi perché non possiamo sfilacciare così l'udienza, per domani li facciamo accompagnare. Signor Pubblico Ministero, lei mette a disposizione la Forza Pubblica.  
P.M.: Non c'è problema, sì, sì. Magari facciamo, non so, Presidente, giudichi lei, una cosa... li facciamo avvertire dalla P.G. o li facciamo accompagnare? Perché non so quanto abbiamo la prova in atti che sono citati per stamani.  
A.B.: Avvertire magari, Presidente.  
Presidente: Facciamoli avvertire, anzi, diffidare.  
P.M.: Diffidare a venire domattina.  
Presidente: Diffidare.  
P.M.: Mancando la prova che hanno ricevuto la raccomandata. Se avessimo questa prova, senz'altro li possiamo fare accompagnare; altrimenti...  
Presidente: La P.G., tanto per cascare in piedi, li diffida severamente per domani mattina.  
P.M.: Per domattina. Alle brutte, abbiamo la possibilità di accompagnarli giovedì, se qualcuno non si presentasse.  
Presidente: Però cerchiamo... ecco. Domani poi il Pubblico Ministero curerà che siano presenti...  
P.M.: Tutti i testi di P.G. già citati, tranne due che saranno sentiti comunque giovedì.  
Presidente: Esattamente.  
P.M.: Venerdì, abbiamo già detto.  
Presidente: Per domani, lei aveva citati - per domani, dico - altri testi, avvocato Bevacqua?  
A.B.: No, signor Presidente, perché io...  
P.M.: I consulenti tecnici.  
A.B.: Solo i consulenti, li cito da me.  
Presidente: Va bene.  
A.B.: Li cito per venerdì, mi scusi, signor Presidente, i consulenti?  
P.M.: Forse giovedì, che l'udienza è vuota.  
Presidente: Signori, se non avete motivi particolari per citarli venerdì, vi esorterei a citarli prima.  
P.M.: Anche perché, faccio presente, solo così, perché lo sappia la Corte...  
Presidente: Venerdì dovrebbe essere l'udienza di chiusura, ricordavo.  
P.M.: Mentre giovedì, così facendo, rimane vuota l'udienza.  
Presidente: Eh no, assolutamente.  
A.B.: Presidente, io credevo fosse venerdì. Quindi ora cercherò di parlare con i consulenti e farli venire per giovedì. Però se viene il professor De Fazio giovedì?
P.M.: Sì, quelli relativi al professor De Fazio, senz'altro venerdì.  
Presidente: Beh, quelli ovviamente.  
A.B.: Venerdì...  
P.M.: Venerdì.  
A.B.: Ah.  
P.M.: Io ho sentito parlare di consulente balistico.  
Presidente: Quelli relativi a De Fazio, be', è logico.  
A.B.: Va bene.  
Presidente: Gli altri, per favore, prima.  
A.B.: Va bene, vediamo. Se è possibile, senz'altro.  
P.M.: Presidente, un'altra cosa. Io non ricordo, però mi sembrava che la parte civile Santoni, che oggi non vedo, avesse ancora qualcuno. Non lo so, ecco.  
Presidente: Sapete nulla di Santoni Franchetti?  
A.F.: È a Bologna.  
Presidente: È a Bologna.  
P.M.: No, come citazioni.  
Presidente: Aveva detto che era a Bologna. Va be', vediamo un po' come fare poi. In ogni caso, allora, chi sono quelli che dovrebbero essere diffidati per domani?  
A.B.: Sono sei, sarebbero: il signor Nencini...  
P.M.: Può dare il foglio?  
A.B.: No. Nencini, Pieraccini Maria, Corti Franchi, Bardazzi Baldo, Iandelli Guido, Matteuzzi Pancrazio, Forasassi Carlo, Simonetti Anna Maria nei Giani. 
Presidente: Va bene, tutti questi saranno diffidati dalla P.G....  
P.M.: Prendo copia di quel...  
Presidente: ... a presentarsi domani. Ove poi, dalle cartoline di ritorno, risultasse...  
A.B.:  
Presidente: Benissimo, sì, sì. Va bene, va bene, Avvocato. Abbiamo già controllato, d'altra parte. ... risultasse che nella realtà sono stati citati regolarmente, se non vengono saranno accompagnati.  
P.M.: Bene, d'accordo, Presidente.  
Presidente: D'accordo così?  
P.M.: Senz'altro.  
Presidente: Comunque la P.G. domani ci darà poi il resoconto dell'operato.  
P.M.: Domani mattina, di tutte le avvenute citazioni. Le possiamo fare per telefono.  
Presidente: Benissimo. Allora, con la raccomandazione di operare con la massima sollecitudine. Mi pare che non ci sia altro per oggi, vero?  
P.M.: No, per oggi, il P.M  
Presidente: Almeno per l'udienza pubblica. Va bene? D'accordo, signori.  
P.M.: La mancata comparizione ci costringe a questo.  
Presidente: L'udienza è tolta. E' rinviata a domattina alle ore 9.00. Buongiorno.  
P.M.: Grazie. Buongiorno, Presidente.

lunedì 24 settembre 2012

Pabi Roberto - Deposizione del 12 luglio 1994 - Prima parte

Il signor Roberto Pabi fu ascoltato il 12 luglio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

P.M.:
Presidente, avrei un'istanza. Io credo che questa volta è indispensabile che tutte le parti la prendano bene in considerazione. Nel filmato del 1990... '91, anzi, fatto dalla Polizia, in occasione della prima perquisizione, si vede bene dov'è l'acacia, o una pianta che assomiglia molto ad una acacia, vicino al pino.
Presidente: La prima perquisizione in che data fu, Pubblico Ministero, me lo ricorda?  
P.M.: Ben volentieri. '91... no, '90, chiedo scusa. '90, 1990. E fu fatto un filmato. In quel filmato si vede. Ovviamente il P.M. ne ha interesse perché è ben lontano quell'acacia e quel pino da dove abbiamo visto in quelle foto, o in quella descrizione che ci è stata fatta dagli operatori della Scientifica, dal punto dove Pacciani fu visto nel gennaio di quell'anno '92, o... '92, a fare la buca. Quindi direi, al di là delle testimonianze, abbiamo un filmato dal quale sono state estratte anche delle foto che si vede molto bene dove si trovava e quanto distante fosse dalla buca. Allora io dico, insisto perché si veda il filmato, o quantomeno... o quantomeno si chieda alla Polizia Scientifica di estrapolare da quel filmato le foto dove si vede l'acacia. Così...  
Presidente: Dove si vede l'orto.  
P.M.: Dove si vede l'orto e dove si vede il punto che - insisto, ma questo è una valutazione del P.M. - è ben lontano da dove il Pacciani stava facendo la buca. Insisto quindi che si veda quel filmato, o quantomeno si estraggano le foto che, se non sbaglio, la Polizia Scientifica, non le ho qui ora, ha già, per praticità, stampato.
Presidente: Va be', quindi lei si riporta ad un'istanza che aveva già fatto.  
P.M.: Sì.  
Presidente: Che aveva già formulato.  
P.M.: Sì, e comunque la modifico nel senso, se non vogliamo vedere tutto il filmato, ci sono le foto di quel filmato che mostrano dove era quella pianta. E chiedo che, quantomeno, quelle foto siano acquisite al verbale. Sennò, se vediamo il filmato, meglio ancora.  
Presidente: I difensori di parte civile?  
A.P.: La parte civile si associano alla prima richiesta, subordinatamente, ovviamente, alla seconda. Ma principalmente alla prima.  
Presidente: Signori difensori dell'imputato?  
A.B.: La difesa non è che si oppone perché non vuol vedere la verità. Non sa esattamente quando questo filmato è stato realizzato. Né sa esattamente quando le fotografie sono state fatte. Quindi mi pare che il Pubblico Ministero abbia già dato per assodato che esisteva una acacia, e quindi fatto già importante, per la difesa…  
P.M.: Non l'acacia, una pianta.  
A.B.: Una pianta che assomiglia ad una acacia.  
P.M.: Non lo so. Io chiedo di vederla, così ci leviamo il dubbio se...  
A.B.: Io mi oppongo. Comunque la Corte, faccia, creda... Se crede opportuno, per... ai sensi del 507, di doverla predisporre...  
Presidente: La Corte si è già riservata.  
A.B.: Si è già riservata. Va bene.  
Presidente: Sì. Ovviamente...  
A.B.: Comunque...  
Presidente: Vogliamo andare avanti adesso coi suoi testimoni?  
A.B.: Grazie, signor Presidente.  
Presidente: Prego.  
A.B.: Se c'è un altro testimone...
Presidente: Buongiorno. Lei è il signor?  
R.P.: Pabi Roberto.  
Presidente: Vuol dare le sue generalità complete, per cortesia?  
R.P.: Sì. Pabi Roberto, nato a Xxxxxxxx, XX/XX/19XX.  
Presidente: Residente?  
R.P.: Residente a Xxxxxxxxxx in via Xxxxxxxx XxX.  
Presidente: Che numero è Avvocato, scusi?  
A.B.: È il numero...  
P.M.: 31.  
A.B.: 31.  
Presidente: 31. Grazie. Vuole leggere quella formula, per piacere?  
R.P.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia disposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza".  
Presidente: Vuole rispondere, per cortesia, alle domande del difensore?  
R.P.: Sì.  
A.B.: Buongiorno.  
R.P.: Buongiorno.  
A.B.: Signor ..., lei dove è nato l'ha già detto. Nel 1993, non so se è ancora, lei è vero che era segretario della commissione esami per il rilascio di certificati? 
R.P.: Sì.  
A.B.: Lo è ancora?  
R.P.: No, sono in pensione da quattro mesi.  
A.B.: È in pensione da quattro mesi. Ricorda di essere stato interrogato da alcuni signori della Squadra antimostro di Firenze?  
R.P.: Sì.  
A.B.: E quante volte?  
R.P.: Sì.  
A.B.: Quante volte?  
R.P.: Sono venuti lì un giorno, un giorno o due.  
A.B.: Un giorno, però fu interrogato due volte.
R.P.: Un giorno, sì. Un giorno o due, non mi ricordo.  
A.B.: Ecco. Senta, le fu chiesto se era possibile che il signor Pacciani avesse potuto presentare una domanda per ottenere il porto di fucile.  
R.P.: No, il certificato di abilitazione.  
A.B.: Il certificato di abilitazione, ecco. Ecco, io la domanda che le faccio è questa: se lei riuscì a trovare nei vostri registri, nei registri della commissione, la domanda del signor Pacciani.  
R.P.: Sì.  
A.B.: Ecco, può dirci la data?  
R.P.: Non me lo ricordo.  
A.B.: Ecco, se io gliela mostro?  
R.P.: Sì, la riconosco. Là c'è l'originale.  
A.B.: È possibile 21 luglio? Ce l'ha l'originale?  
R.P.: L'originale è là.  
A.B.: SI, ma io ci ho una copia. È possibile 21 luglio 1980? Aspetti, eh! Gliela faccio vedere...  
Presidente: Sì, però se lei parla così, guardi.  
P.M.: Noi non si capisce niente, Presidente.  
R.P.: C'è il certificato di abilitazione, ques...  
A.B.: L’ho prodotto già…  
R.P.: È il certificato firmato proprio dal presidente Ravà, mi sembra, del '70... non mi ricordo, '73...
Presidente: Scusate, gli abbiamo fatto leggere la formula, vero? Il giuramento? Sì, sì.  
R.P.: Sì, l'ho letto, l'ho letto.  
A.B.: Presidente, ... prodotto quando la signora della caccia e pesca una volta disse che aveva inoltrato la domanda soltanto nell'82-'83. E allora gli mostrai questo documento che era datato '81.  
P.M.: Ma non è la domanda, Avvocato. È per favorire la ricostruzione dei fatti.  
A.B.:  
P.M.: Sì. La domanda non è mai stata trovata?  
Presidente: Cos'è? L'abilitazione all'esercizio venatorio?  
R.P.: Esatto, è proprio il certificato. Questo non dice niente.  
Presidente: "Il Presidente, visto l'articolo 21,...  
R.P.: Esatto.  
Presidente: ... attesta che il signor Pacciani Pietro è abilitato all'esercizio venatorio".  
R.P.: In che anno?  
Presidente: 12 settembre '81.  
R.P.: Va bene.  
Presidente: È questo qui?  
R.P.: È codesto. Ma posso vederlo?  
Presidente: Certo, venga. Questo è una copia di quello che avete prodotto voi.  
R.P.: Questa è la copia dell'originale. Perfetto, e questa è la firma mia, vede?  
Presidente: E questa è la firma sua. "... per copia conforme a fare". Ecco.  
R.P.:  
Presidente: Ho capito.  
A.B.: La domanda è questa. ... di sapere...  
Presidente: Vada al microfono, per piacere.  
A.B.: Se è vero, se risulta da quegli atti che lei ha in copia, che la domanda fu inoltrata, comunque sarebbe stata registrata, la domanda del Pacciani, il 21 luglio 1980. C'è un timbro, in alto.  
R.P.: Sì, eccola qui: la 513.  
A.B.: Esattamente, è la numero 513. Quindi sicuramente a voi è pervenuta...  
Presidente: Questo dove lo vede?  
A.B.: Questa domanda, ecco, Presidente, io gliela darei, gliela...  
Presidente: Ah no, questo no. Allora questo è un documento che io non ho.  
R.P.: Ad ogni modo questo non conta, conta codesto. Questo non conta, cioè è codesto che conta. Questo è il registro delle presentazioni delle domande.  
Presidente: Anziché...  
A.B.: Credo che sia questa, 21 luglio...  
R.P.: La data deve essere dopo. L'esame quando l'ha fatto lui? Dopo?  
A.B.: 21 luglio '80, non c'è qua.  
Presidente: 513?  
A.B.: ... 513 è questa.  
R.P.: No.  
A.B.: Questo è 203.  
Presidente: Pacciani Pietro... deve essere codesta.  
R.P.: Il certificato non porta il numero della domanda, Presidente.  
Presidente: Quando fu fatto idoneo. Poi c'è un 198 che corrisponde, poi, a questo qua.  
A.B.: Questo: 21 luglio...  
R.P.: Lui la domanda l'ha fatta prima.  
A.B.: ... fu registrata la domanda del Pacciani.  
Presidente: 21 luglio '80. Ecco, questo 21 luglio '80 che compare in alto, qui, che data è?  
R.P.: La presentazione della domanda deve essere.  
Presidente: Presentazione della domanda...  
R.P.: Il certificato, ora che mi ricordo, il certificato...  
Presidente: Da parte di tutti questi signori che seguono.  
R.P.: Esatto. Il certificato deve essere datato dopo. Vede, in fondo.  
Presidente: 21 luglio. Ecco, quindi...  
R.P.: Quando l'ha fatto l'esame lui? Vede, io ora non mi ricordo tutto.  
Presidente: 21 luglio '80 quindi sarebbe la data di presentazione della domanda.  
R.P.: Esatto, esatto. E il certificato ha data posteriore.  
Presidente: Il certificato in data posteriore: 7 settembre '80.  
R.P.: Va benissimo: un paio di mesi.  
P.M.: In realtà è 12 settembre il rilascio del certificato. È l'esame, il 7 settembre '81.  
R.P.: Ecco, esatto.  
Presidente: In quella data lui, poi, lui venne respinto però qui: 26 novembre '80, respinto.  
A.B.: Il 26 novembre '80 fu respinto.  
Presidente: Fu respinto.  
A.B.: Comunque, certamente il 21 luglio 1980 fu presentata da qualcuno, da loro, la domanda anche di Pacciani. Questo è sicuro?  
R.P.: Eh, va be', dai fogli...  
A.B.: Risulta.  
R.P.: Non c'è problemi, cioè.  
A.B.: Non ci sono problemi.  
R.P.: Ci sono ancora là tutti gli originali.  
A.B.: Benissimo. Allora, lei ha detto, se lo vuole... cioè la domanda che le faccio è questa: cosa doveva essere allegato, allora, nella domanda, oltre i certificati? Quali tipi di certificati dovevano essere allegati?
R.P.: Alla domanda? Alla domanda, certificato medico e certificato di residenza. E basta. Per la domanda per noi.  
A.B.: Per voi.  
R.P.: Al momento del certificato di abilitazione, in Questura si deve portare certificato medico, versamenti e tutto. Ma è la Questura che dà poi il porto d'armi, non noi.  
A.B.: Si ricorda se le domandarono se fosse possibile che il 10 luglio '80 il Pacciani avesse dato incarico - 10 luglio '80, va bene? - avesse dato incarico a qualcuno di mandarvi la denunzia... la richiesta di...  
R.P.: Per far gli esami?  
A.B.: Esattamente.  
R.P.: Può succedere perché non solo gli interessati portano la domanda, ma chiunque può portare la domanda, presentare la domanda.  
Presidente: Per qualcun altro.  
A.B.: Quindi è compatibile il 10 luglio '80 con la domanda presentata sicuramente, questo è certo, il 21 luglio '80. Questo volevo sapere.  
R.P.: Cioè io...  
A.B.: Quindi lei ha detto che osservando bene la pagina del registro, questo registro, che posso produrre eventualmente in copia fotostatica, si capisce in maniera chiara che la data del 21 luglio '80 - che compare in alto ed in basso nella colonna di sinistra - è quella della presentazione della domanda rispetto al 10 luglio, che è la data in cui il Pacciani avrebbe, forse, dato incarico ad una agenzia.  
R.P.: Questo...  
A.B.: Ci sono delle agenzie incaricate di questo?  
R.P.: Sì, sì. Anche delle agenzie, dei negozi di caccia e pesca.  
A.B.: Negozi di caccia e pesca.  
R.P.: Che portano le domande. Però, prevengo, io non ero segretario a quei tempi. Sono divenuto nell'87 segretario. Sicché io ho ricostruito tutto questo perché mi fu chiesto e riuscii a trovare quello che ho trovato.
A.B.: Comunque, la circostanza che a me sembra importante e rilevante ai fini probatori è che comunque la domanda di Pacciani è stata presentata a voi il 21 luglio 19...  
R.P.: Come c'è costì.  
A.B.: Conferma la circostanza?  
R.P.: Sì, sì.  
A.B.: Grazie. Nessun'altra domanda.
Segue...