Segue dalla prima parte.
P.M.: Maresciallo, pur non avendo lei conoscenza di dove esattamente avvenne l'omicidio del 51, io le dico avvenne località Tassinaia.
M.F.: Tassinaia.
P.M.: È indicato su quella carta. Questo Tassinaia, lei c'è mai stato in quella zona lì?
M.F.: Sì, è capitato.
P.M.: Allora...
M.F.: ... Ampinana, Tassinaia.
P.M.: Grosso modo, sempre da questi luoghi che abbiamo detto, dalla Sagginalese, quindi facciamo pure dall'omicidio del ‘74 e dell'84, o da Badia Bovino - poi le distanze le facciamo noi – e Tassinaia quanti chilometri ci possono essere?
M.F.: Nove, giù di lì, nove chilometri.
P.M.: Bene, grazie. Io non ho altre domande in questo momento.
M.F.: Per strada però, eh.
P.M.: Per strada, per strada, strada da percorrere.
M.F.: Per campi sono molto meno. Però bisogna attraversare la Sieve.
P.M.: Facciamo per strada.
M.F.: Per strada nove chilometri.
P.M.: Ci sono i ponti sulla Sieve o bisogna guadarla?
M.F.: No, bisogna guadare.
P.M.: Oppure...
M.F.: Per... andando per i campi. Ci sono i ponti.
P.M.: Bene, bene, grazie. Non ho altre domande a questo teste.
Presidente: Maresciallo, circa nove chilometri dall'omicidio del ‘51 partendo da dove? Da Badia Bovino?
M.F.: Circa nove chilometri, no da Ponte a Vicchio.
Presidente: Ponte a Vicchio.
M.F.: Che poi sarebbe un paio di chilometri dal secondo duplice delitto.
Presidente: Ponte a Vicchio.
P.M.: Glielo facciamo indicare, scusi? Se riesce, se gli diamo un riferimento, ecco. Da Vicchio, facciamo da Vicchio, no?
M.F.: Beh, insomma più o meno...
P.M.: Da Vicchio a Tassinaia.
M.F.: Perché Tassinaia è un pochino più sopra di Ville, nove chilometri all'incirca, insomma.
P.M.: Bene. Ecco, rimaniamo fermi così ancora. Grazie. Lei conosce, scusi, l'ultima domanda, al di là di quella di Badia Bovino che lei ci ha descritto come luogo in cui lui risiedeva - poi io ho un teste in cui voglio cercare di fare l'anagrafico delle residenze, preso dal certificato anagrafico, oggi si può dire, che è in atti - Lei conosce residenze precedenti del Pacciani?
M.F.: No.
P.M.: Bene.
M.F.: So che prima, in gioventù credo, all'epoca del primo delitto, credo che stesse ad Ampinana.
P.M.: Benissimo, poi la vediamo. È lì, Ampiana si chiama.
M.F.: Ampinana.
P.M.: Ampinana, chiedo scusa. Dopo lo vediamo, tanto lei non ne sa niente di più preciso.
M.F.: Sì.
P.M.: Non ho altre domande in questo momento a questo teste.
Presidente: Bene. Signori, avete domande per il Maresciallo Falcone?
A.B.: Sì.
Presidente: Avvocato Bevacqua, prego.
A.B.: Senta Maresciallo, lei ha avuto sotto la sua giurisdizione il signor Pacciani?
M.F.: Non ho capito.
A.B.: Ha avuto sotto la sua giurisdizione come Maresciallo dei Carabinieri signor Pacciani?
M.F.: Sì.
A.B.: Quindi conosceva, perché c'è un dossier per ognuno di questi signori che ha avuto problemi con la giustizia, nelle stazioni dei Carabinieri esiste un dossier per questi signori, no?
M.F.: Sì.
A.B.: Ecco. Quindi lei lo seguiva in qualche modo, cercava, cioè era sotto controllo, o no?
M.F.: No, non era né vigilato, né nulla. Aveva espiato, quindi era un cittadino normale.
A.B.: Oh, meno male. Senta, dato che era cittadino normale, lei sapeva se questo signore lavorava oppure no?
M.F.: Eh, conduceva, lavorava un podere, il podere del signor Cesare.
A.B.: Quindi lavorava, era sempre un lavoratore dei campi, lavorava lì, aveva questo podere.
M.F.: Sì, aveva il podere sì, almeno nel periodo in cui stavo io, e prima ancora che emigrasse. Perché poi emigrò.
A.B.: Poi emigrò, dove andò?
M.F.: Credo che andarono verso Rufina o gli Scopeti, mi pare lì.
A.B.: Esattamente. Certo. Senta, quindi lui lavorava, stava tutto il... era lui quello che conduceva la terra di questo?
M.F.: Sì, sì.
A.B.: Praticamente lavorava sulla terra dalla mattina alla sera, credo.
M.F.: Certo.
A.B.: Aveva anche del bestiame? Non si ricorda?
M.F.: Mah, roba di poco, sa, aveva. Quando sono andato non ricordo che cosa... insomma un podere, non so se avesse qualche bestia grossa, ma...
A.B.: Vaccine ne aveva? Non sa se aveva pecore, si aveva...?
M.F.: Non glielo so dire adesso.
A.B.: Insomma questo podere quant'era? Era grosso, il podere, era grande?
M.F.: Discretino, discretino.
A.B.: Ed era solo lui che lavorava il podere? Era lui che teneva, che conduceva il podere?
M.F.: C'era lui, la moglie, credo la mamma, papà…
A.B.: Mi dice l'imputato che il podere erano due.
M.F.: Ma io...
A.B.: Può darsi.
M.F.: Dove stava lui e dove sono andato io, beh...
A.B.: No, per quel che si ricorda, se...
M.F.: Io so che stava in un podere del signor Cesare.
A.B.: Del signor Cesare. E sa che cosa si coltivava in questo podere, al di là delle bestie che c'erano o ci potevano essere?
M.F.: Il terreno è un pochino così, insomma era collinoso.
A.B.: Il terreno mugellano.
M.F.: Sì.
A.B.: Quindi un po' aspro.
M.F.: Sì.
A.B.: Oh, senta lei è stato, ha detto il Pubblico Ministero che è stato chiamato qualche volta da qualcuno.
M.F.: Sì, però non l'ho mai trovato a casa sua.
A.B.: Non l'ha mai trovato. Perché? Dov'era?
M.F.: Eh non lo so dov'era. Non si faceva trovare.
A.B.: Vabbè.
M.F.: Non lo so.
A.B.: A casa, ma il podere è grande, può darsi che fosse nel podere.
M.F.: Può darsi pure, ma io l'ho, appunto volevo chiedere spiegazioni, ma non mi è riuscito mai di trovarlo insomma, in quelle 2,3 volte, non ricordo.
A.B.: Lei si recava a casa, da lui?
M.F.: Come?
A.B.: Lei si recava a casa?
M.F.: Sì, sono andato due o tre volte, sono andato.
A.B.: Dico quindi, ma si recava a casa, no?
M.F.: Sì.
A.B.: Di lui. Non è che andava cercarlo nei campi, andava a casa.
M.F.: No, no, a casa sua.
A.B.: Oh, senta un'altra domanda le voglio fare: ricorda, se lo ricorda, se qualche volta queste liti fra coniugi, o qualcuno, erano dipese anche dal fatto che c'era qualche signore che insidiava la moglie? Si ricorda lei questo qualcosa, si ricorda qualcosa del genere?
M.F.: Non glielo so dire.
A.B.: E lui era un po' seccato con qualcuno?
M.F.: A me non ha mai...
A.B.: Se lei lo ricorda.
M.F.: No, non glielo so dire perché a me non ha mai manifestato cose del genere, non è mai venuto da me a dire cose del genere.
A.B.: Senta, lei il signor Pacciani l'ha mai visto nel paese?
M.F.: Sì, insomma, così.
A.B.: Come veniva? A piedi? Come veniva il signor Pacciani?
M.F.: Ma io in paese non lo so se venisse in macchina, in motorino, a piedi.
A.B.: Ma sa se lui...
M.F.: L'ho visto, l'avrò visto qualche volta.
A.B.: Qualche volta.
M.F.: Eh, così.
A.B.: Cioè la domenica, quando...
M.F.: Nei giorni di mercato, in genere.
A.B.: Di mercato. Senta, lei non sa se lui quindi aveva un'auto, una macchina, qualche cosa, una bicicletta? Non l'ha mai visto?
M.F.: Non l'ho mai...
A.B.: Quindi non sa neanche se lui era proprietario, l'ha mai visto guidare qualche cosa?
M.F.: No, no, io non l'ho mai visto guidare.
A.B.: Grazie. Senta, lei sa che distanza c'è - dato che ha fatto prima il discorso della distanza fra l'omicidio del 51, l'omicidio dell'84 e l'omicidio del ‘74 - che distanza c'è fra il luogo dove stava lui è Calenzano?
M.F.: Non lo so da dove stava lui...
A.B.: C'è mai stato lei a Calenzano?
M.F.: La distanza per Calenzano non la so coprire.
A.B.: Ecco, neanche Lastra a Signa?
M.F.: Nemmeno. Non sono zone mie.
A.B.: Ma sa se è lontano Lastra a Signa da lì?
M.F.: Penso di sì, penso che sia lontano.
A.B.: Ci vorranno un paio di ore perlomeno, o no?
M.F.: Un paio di ore non credo.
A.B.: No. Quanto ci vorrà, secondo lei?
M.F.: Ci vorrà qualche oretta, credo.
A.B.: Un'oretta e qualche cosa?
M.F.: Eh?
A.B.: Un'oretta e qualche cosa?
M.F.: Asseconda come si va, eh!
P.M.: A seconda di come si va.
A.B.: Ecco, io, senta un'altra domanda è poi basta. Lei sa che, ecco, vorrei che lei mi dicesse, se se lo ricorda, che il signor Pacciani era l'unico che conduceva questi due poderi del Cesare, in quel periodo?
M.F.: No, io non ho parlato di due poderi.
A.B.: Del podere.
M.F.: Eh, del podere del signor Cesare.
A.B.: Era l'unico che teneva questi poderi, questo podere?
M.F.: Lui con i familiari, con i familiari.
A.B.: Familiari che sarebbe la moglie...
M.F.: Che io sappia. Se poi avesse operai o altro non lo so, insomma, eh.
A.B.: Però non le risulta a lei che avesse qualcuno?
M.F.: A me non risulta. Io so che stava lui l'ha.
A.B.: Grazie, non ho altre domande.
P.M.: Nessun'altra domanda al teste, grazie.
Presidente: Possiamo congedare allora, per ora, il Maresciallo?
P.M.: Sì, per ora sì, grazie.
Presidente: Grazie, Maresciallo, buongiorno.
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