Prima edizione: Boroli - 2004 - 416 pp - Cartonato
Dalla presentazione: "Un lungo racconto tra eroismi, fallimenti e polemiche; il libro si apre con l’ultima fucilazione avvenuta in Italia nel 1947 per la strage di Villarbasse a Torino. E prosegue sempre tenendo conto e analizzando il ‘concetto’ di giustizia e di legge dal punto di vista del cittadino.Si passa attraverso alcuni casi esemplari in cui la giustizia è stata sconfitta prima ancora di poter giocare la partita, cioè quando non è stato possibile individuare un colpevole.Come nel 1952 a Torino: delitto Codecà; poi nel 1971 a Milano: delitto della Cattolica, ancora aperto; 1990 a Roma: delitto Simonetta Cesaroni; 1991 a Roma: delitto dell’Olgiata; 2001: il caso della contessa Agusta.Ci sono poi i grandi delitti scoperti e finiti in aula, e quelli che si sono lasciati dietro una scia di ombre. 1946, a Milano: Rina Fort; 1948, a Milano: Bellentani; 1950: Salvatore Giuliano; 1952, a Roma: caso Zangrilli, un condannato innocente; 1953: il caso Montesi e la politica; 1968-1985: il mostro di Firenze e il caso Pacciani; 1975: il delitto di Pier Paolo Pasolini; 1978: sequestro e delitto Moro. E poi la strage di Piazza Fontana, il delitto Calabresi, Ilaria Alpi, per arrivare a Mani pulite: l’inchiesta, i suicidi…"
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