Titolare, assieme a Nazzareno Morarelli, dell'agenzia di servizi funebri "Passeri", che si occupò di vestire il cadavere rinvenuto nel Trasimeno il 13 ottobre 1985. Dichiarò agli inquirenti: "Quando arrivammo al pontile c’era però l’impresa di Magione. La bara di recupero era la loro, così abbiamo seguito il corteo fino alla villa di San Feliciano. Il cadavere era stato messo in un salone al piano terra, sopra un tappeto o una coperta. Era gonfio, grigio con chiazze color kaki, caratteristiche di un avanzato stato di decomposizione ed emanava fetore. Aveva dei capelli sul nero, un po’ stempiato, gli occhi semichiusi. (...) I familiari avevano preparato gli abiti. Quando lo spogliammo ricordo che aveva una canottiera bianca e dei pantaloni scuri. Lo svestimmo in fretta, ricordo delle macchie su tutto il corpo. Una in particolare, dalla tempia passava per la guancia fino alla spalla. Sarà stato un metro e ottanta di altezza e cento chili di peso. Gli facemmo indossare delle mutandine, una maglietta bianca, un paio di pantaloni, una camicia e sopra la maglietta infilammo un golf marrone con ricami fatti a "V", che andavano orizzontalmente, da un pettorale all’altro. I pantaloni erano di una tuta, quindi elastici e senza passanti. A quel cadavere era impossibile far indossare alcun paio di pantaloni, che avrebbero dovuto essere tagliati sul retro e indossanti da davanti."
Rif.1 - La strana morte del dr.Narducci pag.37
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