"Indotte come testi dell'accusa in dibattimento. La Betti Elena ha ricordato che il Pacciani le aveva spiegato il contenuto del quadro ("Un sogno di fatascienza" n.d.r.) dicendole che stava a significare la nascita, la vita e la morte, mentre la Scardigli ha narrato che il Pacciani le aveva detto che il contenuto dei quadro corrispondeva ad un sogno che lui faceva spesso, un sogno decorrente del quale lui aveva messo insieme tutti i vari elementi; che la figura centrale col teschio rappresentava il Generale della Morte e che la spada luminosa che impugnava serviva per fare giustizia; le grosse scarpe, come da tennis, che costui calzava, gli servivano perché doveva correre, doveva essere molto veloce. Nel quadro c'erano delle frecce ed egli le aveva raccontato che quello era il percorso che il Generale faceva dentro una stanza senza tetto con dei cadaveri sopra, simboleggiati dalle mummie."Furono ascoltate nell'udienza del 31 maggio 1994 nel processo a Pietro Pacciani.
Rif.1 - Sentenza della Corte di Assise dell'1 novembre 1994 contro Pietro Pacciani (testo in corsivo)
Vedi anche:
-Angelica Scardigli - Deposizione del 31 maggio 1994
-Elena Betti - Deposizione del 31 maggio 1994
Rif.1 - Sentenza della Corte di Assise dell'1 novembre 1994 contro Pietro Pacciani (testo in corsivo)
Vedi anche:
-Angelica Scardigli - Deposizione del 31 maggio 1994
-Elena Betti - Deposizione del 31 maggio 1994
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