"Sono molto vicino a voi. Non mi prenderete se io non vorrò
Il numero finale è ancora lontano. Sedici sono pochi.
Non odio nessuno, ma ho bisogno di farlo se voglio vivere.
Sangue e lacrime scorreranno fra poco.
Non si può andare avanti così.
Avete sbagliato tutto.
Peggio per voi.
Non commetterò più errori, la polizia si.
In me la notte non finisce mai.
Ho pianto per loro.
Vi aspetto."
Secondo l'avvocato Nino Filastò questa lettera è autentica e fu spedita dal "mostro di Firenze".
Rif.1 - Storia delle merende infami pag.423
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