Il 4 ottobre 1985 si recò alla caserma dei carabinieri di San Casciano per consegnare un
"fazzolettino di carta intriso di sangue con un capello" e dei guanti di tipo chirurgico taglia 7 rinvenuti a Scopeti in una siepe non distante il luogo in cui era stato trovato il cadavere di
Jean Michel Kravechvili. Dalla perizia eseguita dal professor Cagliesi emerse che il sangue era umano ed appartenente al gruppo B (come quello relativo all'omicidio della prostituta Clelia Cuscito). La formazione pilifera era lunga 2 cm, appartenente alla specie umana, di colore castano, liscio.
Rif.1 - Il mostro pag.335
Rif.2 - La Repubblica - 25 marzo 2007 pag.10
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