Nella notte tra il 6 ed il 7 giugno 1981, in un campo di ulivi vicino a Via dell'Arrigo a Mosciano di Scandicci furono uccisi, all'interno di una Fiat Ritmo, Carmela De Nuccio e Giovanni Foggi, rispettivamente di 21 e 30 anni. Furono trovati la mattina del 7 giugno dal sottufficiale di Polizia, Vittorio Scifone. Giovanni era stato raggiunto da tre pallottole a piombo nudo: due nella zona cranica ed una nel torace. L'assassino, dopo la morte aveva inferto al giovane due colpi di arma bianca al collo ed uno al torace. Carmela era stata attinta da cinque proiettili: uno che l'aveva colpita di striscio al mento, uno al polso destro, uno all'avambraccio sinistro, uno al torace che le aveva perforato il cuore ed il quinto colpo aveva leso la colonna vertebrale penetrando dalla zona cervicale. I carabinieri intervenuti trovarono il finestrino anteriore sinistro in frantumi, il corpo del ragazzo giaceva sul sedile del guidatore, la testa era reclinata. Aveva addosso una camicia sbottonata, i pantaloni calati ed un paio di boxer. Carmela De Nuccio fu trovata supina a circa 12 metri di distanza dall'auto, presentava ecchimosi al collo, aveva la testa reclinata sulla sinistra, la collanina di perle sollevata fra le labbra. Indossava una camicetta e dei jeans che le erano stati slacciati ed abbassati, la cintura e gli slip erano stati recisi sulla sinistra. L'assassino aveva interamente rimosso la zona pubica. Nella perizia redatta dal professor Maurri si legge: "...l'azione indica l'intervento di una persona di abilità assolutamente eccezionale e per quanto riguarda l'uso del tagliente i periti in base all'esame diretto dei reperti cadaverici e dall'accurata analisi delle relative fotografie, ritengono di dover espressamente insistere sul particolare, forse di decisiva importanza, dell'eccezionale abilità con cui fu agito per mettere a nudo la regione pubica del cadavere della ragazza ed ancor più per attuarvi le riscontrate mutilazioni."
Nel portafogli di Giovanni Foggi furono trovate 83.000 lire; davanti allo sportello del guidatore fu trovata una borsa bianca chiusa, con i due piolini di fermo anch'essi in posizione di chiusura, il cui contenuto era stato sparso a terra nello spazio antistante lo sportello anteriore sinistro, dal lato ove l'assassino aveva sparato. Quattro, degli undici, bossoli Winchester Long Rifle calibro 22 serie H sparati, furono trovati vicino alla ruota posteriore sinistra secondo il testo La leggenda del Vampa e Il mostro di Firenze; Ne Il mostro i bossoli sparati sono 8, cinque quelli ritrovati. La perizia del professor Mauro Maurri e la consulenza del perito balistico, dottor Castiglione, consentirono di ricostruire la dinamica del duplice delitto. L'assassino aveva esploso tre proiettili dal finestrino anteriore sinistro che avevano ucciso Giovanni Foggi sul colpo. Carmela De Nuccio aveva quindi cercato di reagire sollevando le braccia per pararsi ma era stata raggiunta da cinque colpi sparati in rapida successione. L'assassino aveva quindi aperto lo sportello, pugnalato il giovane e trascinato Carmela nel campo vicino dove aveva effettuato il macabro scempio. Non furono rilevate impronte digitali nè sull'auto nè sui corpi dei due ragazzi. Del duplice omicidio furono inizialmente accusati Antonio Leone, un ex fidanzato di Carmela De Nuccio, Carlo Tommasi guardiacaccia di Montelupo ed Enzo Spalletti.
Rif.1 - La leggenda del Vampa pag.151 Rif.2 - Il mostro di Firenze pag.25
1 commenti:
And "the monstro di firenze" is always free !
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