Segue dall'ottava parte.
Avvocato Filastò: Se l'Allegranti, invece di dire quando telefonava ai Carabinieri: 'mi ha ritelefonato un'altra volta quel Tizio'. 'E sì, va bene, abbiamo capito; tanto abbiamo fatto il rapporto'. E fine del discorso.
Se l'Allegranti fosse stato chiamato: ci dica la voce com'è? E soprattutto se il suo telefono fosse stato messo sotto controllo, mettendo anche quel dispositivo che consente di rintracciare da dove viene la telefonata, e sì che sarebbe stato utile;
e sì che la dottoressa Della Monica avrebbe avuto una idea straordinaria. Io ho detto, semplicemente: la dottoressa Della Monica si è affezionata ad una certa ricostruzione del fatto così come gli è stata presentata, sbagliando, al momento in cui si è presentata lì. Basta. Poi mica lei, fra l'altro, ha interrogato per tre ore e mezzo il Martini, sono stati Carabinieri.
Sono stato abbastanza chiaro: lei interviene nell'ultimo momento. A parte che il teste che è stato torchiato per tre ore e mezzo non è il Gargalini, come ha detto il Pubblico Ministero, è
il teste Martini. E voi lo avete sentito. Macché dice bugie questo ragazzo. Per fare che? Dice la verità, dice.
Io non ho bacchettato il professor Maurri — con questo arrogandomi la qualità di preside - ho detto che il professor Maurri, invece di indicare dati positivi per affermare che il delitto degli Scopeti è avvenuto di domenica e non di sabato, confuta in via negativa, secondo un punto di vista di confutazione, cioè a dire di chi afferma che i dati che vengono proposti non sono validi, confuta i dati che vanno nella direzione di una posticipazione del delitto: la larva della mosca, per esempio.
Lui non dice mica: la larva della mosca c'è. Sì, la larva della mosca c'è. Dice: "Ma, la larva della mosca in quelle condizioni lì, sì può formare anche prima." Bene, come ho detto prima, a guardare i testi, no; si forma quanto meno nelle 48 ore.
E così via: l'aspetto negroide del viso, le
ipostasi, tutte le cose che sono lì, l'avanzato stato di decomposizione. Tutte cose... Luì dice: "Sì, ma siccome là c'erano condizioni speciali di temperatura. . .” Ma dati positivi, per dire io ho accertato che questo delitto avvenuto sabato, non li ha forniti. Nessuno non li può fornire, perché i dati vanno tutti in una direzione diversa del... scusate domenica. Vanno tutti nella direzione dì sabato e lui li confuta, ma li confuta, seguita a
confutarli, ma non dà indicazioni; tanto che voi avete... Vedete, la dialettica fra le parti, serve anche a questo, cioè a dire, serve ad indicare al Giudice i termini di un problema e fino a che
punto questi termini del problema possono essere risolti in un modo o in un altro; fino al punto che il Pubblico Ministero, il quale è convinto che il delitto sia avvenuto domenica — perché sennò se è avvenuto sabato salta tutto per aria, infatti è avvenuto sabato lo dice la Carmignani, non c'è niente da fare — che cosa vi dice di positivo per affermare che il delitto è avvenuto domenica? Vi propone un argomento logico: vale a dire, vi dice che non è possibile che i due cadaveri restino tanto a lungo senza che nessuno se ne accorga. Tanto per cominciare uno se n'è accorto: la Carmignani Sabrina, che ha sentito il puzzo di cadavere. Quella ragazza, magari, è un po', insomma... avrebbe potuto andare, segnalare; non saremmo qui ad arrabattarci.. .
Poi, scusate, o non è quello che voleva fare proprio l'assassino? L'assassino qui, a Scopeti, per la prima volta - perché altrove lui li esibiva i cadaveri — per la prima volta, invece, li nasconde, la ragazza nella tenda, dove rimane uccisa, ed il ragazzo nascosto in quel cespuglio con questi bidoni sopra. Non siamo mica, vero, su una strada cittadina, eh, siamo in un posto di campagna. E come ci sono stati senza che nessuno se ne accorgesse, per diverse ore, questi cadaveri ci possono esserci stati esattamente il doppio; non è assolutamente improbabile, per niente. Ma perché dovrebbe essere improbabile? Quando noi sappiamo che l'impegno dell'assassino è proprio quello di tenerli nascosti per le sue ragioni, perché va be', lasciamo perdere le ipotesi. Comunque, li ha nascosti. Ed alla fine, poi, il Pubblico Ministero dice che, insomma, io ho detto che se il tema... 'Il professore ha detto che se il tema non sarà come ha desiderato, lo sa lui che cosa fare'. Che volete che faccia, il difensore? Cosa volete che faccia di fronte a una condanna all'ergastolo di Mario Vanni? Eh?
(voce fuori microfono): L'Appello.
Avvocato Filastò: Ma mica soltanto quello, capito, purtroppo. Non c'è niente da fare, vero? Eh, io più che ci penso, poi magari Vanni potrebbe anche revocarmi il mandato, ma più che ci penso non c'è altro che fare una denuncia per calunnia. Eh, non c'è nulla da fare. Almeno io la vedo così, l'avvocato la vede così: per allargare un campo delle investigazioni; perché va allargato il campo delle investigazioni. Certo, anche l'indagine in sé va allargata. Che sarei obbligato a fare, adesso, da difensore? Chiedere che venga approfondita tutta una serie di fenomeni; non fosse altro perché, vedano, ogni volta che faccio un passettino, piccolissimo proprio da qui a li, mi muovo appena, no, come si confa ai miei mezzi limitati - perché io non sono mica i Carabinieri, vero? Massimo posso trovare due cortesi investigatori come questi signori della Falco che si prestano a collaborare gratis ed “amore dei" - vien fuori qualche cosa di nuovo a favore di Mario Vanni. Ma proprio fino a mezz'ora fa, fino a mezz'ora fa. Guardi, io questo discorso non lo volevo nemmen fare ho ceduto, sono costretto a farlo. Perché? Eccolo qua, guardate. Avete già visto anche voi, vero, questo documento portato dal Lotti. Avete visto anche voi questo tagliando, quello che riguarda la 124; l'avete visto anche voi che è guardatelo, l'avete lì in originale - che è ripiegato così, in modo che la scritta che c'è sotto solo ad un occhio attento si legga; e quando l'avete letta e l'avete vista voi vedete che la data 29/85 è corretta, che il 9 sta su un 8. Guardatelo.
Avvocato Mazzeo: Sta su un 8, Presidente, si legge l'8 sotto, eh; proprio a vista, eh. È lì piegato, eh.
Avvocato Filastò: E non è nemmen la stessa penna, eh.
Avvocato Mazzeo: Sì, sì è una penna come questa.
Avvocato Filastò: Io, qui nella fotostatica, non lo posso vedere; voi lo potete vedere: non è la stessa penna.
Visto, Presidente?
Presidente: Il tagliando...
Avvocato Mazzeo: Il tagliando.
Avvocato Filastò: Eh? Il tagliando, Presidente. È il tagliando quello che riguarda la... Poi lo riconosce subito, perché vede la piegatura, Presidente. Nota la piegatura.
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Mazzeo: Corretto o no. Si vede l'8 sotto.
Avvocato Filastò: Con una grafia diversa, secondo me, dico.... Va be' a me sembra diversa la grafia e sicuramente con una penna diversa.
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Icchè devo dire, cosa devo dire di fronte a cose di questo genere? Come minimo devo dire che il signor Lotti è un po' troppo disinvolto, eh. Il signor Lotti, quando viene qua e se la prende con l'avvocato e dice: 'ma che vuole l'avvocato? Ma perché mi interroga così? Ma che... l'avvocato'. 'Ma insomma, signor Lotti, ma la faccia un po' finita', avevo voglia di dirgli ieri l'altro, io. Eh, insomma sa, perché tante volte può anche salta dei nervi ad uno, ehi
Avvocato Mazzeo: Vede? Ha constatato che è piegata la parte di sotto?
Avvocato Filastò: Eh, che brutta cosa!
Avvocato Mazzeo: Bruttissima.
Avvocato Filastò: Che cosa orrenda!
Avvocato Mazzeo: Questa è la contaminazione della prova eh, al dibattimento
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Mazzeo: No, eh Presidente. -
Avvocato Filastò: No, no lascia fare. No, no, non diciamo più cose... Tanto e lì. La cosa è lì, si vede, perché
si deve parlare di più.
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Filastò: Il personaggio è quello, vero? La situazione è quella; è che è una situazione di estrema disinvoltura. Capite, quando uno si trova nella posizione di Lotti, Lotti è convinto di poter fare quello che gli pare, capito?
Lotti, qui dentro, è venuto in quest'aula della Corte di Assise pensando che fosse un cinematografo ad ingresso continuato, lui.
E forse si guardava intorno per vedere se non c'era il venditore di noccioline. Eh, insomma ci voleva qualcuno che gli facesse capire che non era così. Non c'è stato, pazienza. Si vedrà la prossima volta, speriamo che non ci sia. Speriamo che non ci siano prossime volte. I sopralluoghi, lo scrupolo dei magistrati, il filmato che sarebbe un di più. Beh io, un po' questo scrupolo dei magistrati l'ho messo in dubbio e l'ho messo in dubbio con riferimento a fenomeni processuali che sono quelli che ho detto, che ho' descritto: certe omissioni e tutto il resto e non sto a ripetermi. E poi , per il resto, sui sopralluoghi mi sono
limitato a leggere quello che c'era scritto nel verbale, osservando che la ricostruzione di Lotti era talmente balbettante, incerta, contraddittoria che un Magistrato serissimo, massimo dei magistrati, una persona di grandissima levatura — sto parlando del dottor Perini — ad un certo punto talmente contraddittoria, incerta direi insopportabile per tanti versi, ha dato ordine di spegnere la telecamera perché lo spettacolo era indecoroso.
E certo che ha fatto così, ma benissimo. Ha fatto notare, non per dire il Magistrato non ha lo scrupolo, anzi il Magistrato lo scrupolo ce l'ha, ha fatto il filmato; siamo perfettamente d'accordo, però la cosa andava talmente male, ha detto :
"Senti spegni, per piacere." D'accordo che i riassunti si devono fare, nel corso degli interrogatori. E va be', ma ciò non
toglie che questi riassunti - non c'è niente da fare, ve ne ho dato... leggendo sia l'interrogatorio che la trascrizione - ve ne ho dato, io credo, un'ampia dimostrazione insomma,
un'ampia conferma di questa tendenziosità dei riassunti.
E ce n'è un esempio anche nella più recente trascrizione, quella, pervenuta alla Corte relativa all'interrogatorio di Mario Vanni del 26 marzo del 19 96, e sarà il caso - mi dispiace - bisognerà leggerla. Allora. Il Gip dottor Lombar... No, questo anche per liberarsi di quello che è il punto forte di conferma del Lotti, le ammissioni di Vanni. Ecco, vediamo, no?
Allora, dice: "Allora, come ha visto è il Lotti Giancarlo che alla fine è indicato come coautore dell'omicidio di cui si parla.”
"Di cui si parla", lui non ha capito niente. Di quale omicidio si parla, lo vedremo immediatamente dopo, non lo ha capito.
Benché gli sia stato letto il provvedimento di custodia cautelare, che è nuovo, e che riguarda Pia Rontini e Claudio — che qui viene definito " Francalanci", per dire la verità si chiama Stefanacci non Francalanci, non per criticare l'estensore di questo documento - in Vicchio di Mugello, località La Boschetta, questo pover'uomo
non l'ha mica capito dov'è…
Mario Vanni: Non ci sono mai stato io.
Avvocato Filastò: E lo so che non c'è mai stato.
"Questo" dice... Dice: allora, visto che è Lotti Giancarlo e alla fine lo ha indicato come coautore dell'omicidio di cui si parla.
E Vanni dice: "Questo, questo l'è un bugiardo, gl'è." E poi non si capisce, perché ha l'abitudine di mettersi la mano davanti alla bocca, insomma. Ed il Gip dice: "È un bugiardo?”
"Gl'è un bugiardo, perché a mene, io, non ci sono mai stato nel bosco degli Scopeti." Il Mario Vanni è rimasto al delitto degli Scopeti. Tutte le battute che hanno fatto su questo nuovo delitto, per il quale si sta procedendo di nuovo contro di lui, lui non ha capito; c'è poco da fare. E va be', lasciamo perdere i soprannomi: Mario... Ed il Gip, dice: "Non si parla del bosco degli Scopeti, qui si parla della Boschetta, eh. La Boschetta di Vicchio."
Sente piovere addosso questa Boschetta, e dice: "A Vicchio? Non ci so' mai stato a Vicchio, io." Dice lui. "Eppure, come si dice qui, l'hanno vista a Vicchio?" Dice: "No."
"I genitori della Pia Rontini, prima l’uomo e poi la donna" - gli contesta il Gip - "l'ha vista anche un signore che frequentava quel bar della stazione; l'ha visto sei volte." Un po' tante. E lui continua a dire: "Io non ci so' mai stato." "A bere anche lì, in questo bar?" Dice il Gip. "Non ci sono mai stato in questo posto." "A Vicchio?" Dice. "No, mai. Sono tutte barzellette, queste." Dice lui.
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