Presidente: Le altre parti civili?
Avvocato: Nessuna domanda.
Presidente: La difesa?
Avvocato Filastò: Signor Scherma, ci può dire dove si trovava ferma la macchina 128? Cerchi di visualizzarla, di localizzarla visivamente.
Luigi Scherma: Certo. Davanti alla sua casa.
Avvocato Filastò: Da quando lei l'ha vista la prima volta davanti a questa sua casa, a quando poi è intervenuto lo sfasciacarrozze che l'ha portato via, lei si ricorda di averla vista spostata questa macchina?
Luigi Scherma: No. Non l'ho mai vista spostata.
Avvocato Filastò: L'ha vista sempre nello stesso posto?
Luigi Scherma: Sempre ferma e... prima gualche giorno che venisse demolitore, aveva tolto le gomme.
E non le so dire di più.
Avvocato Filastò: Senta, lei ci potrebbe dire, se se lo ricorda, il nome di questo demolitore?
Luigi Scherma: No. Non lo ricordo proprio.
Può aiutarvi di più forse, il concessionario delle auto dove ha acquistato.
Avvocato Filastò: Che fosse un certo Lotti, per caso, non se lo rammenta.
Luigi Scherma: Eh, non... non so proprio.
Avvocato Filastò: Senta... No, non ho altre domande.
Presidente: Allora, a questo punto lei può andar via.
Luigi Scherma: Grazie.
Presidente: Può andar via non essendoci altri testi da esaminare..
Luigi Scherma: Buonasera.
Presidente: Si dichiara chiusa la introduzione della, diciamo, della discussione.
P.M.: Presidente, chiedo scusa a questo proposito.
Io chiedo che, se per caso - "se", perché io non
lo so - fossero stati acquisiti dalla Corte quella annotazione, relazione intestata Agenzia Falco e quel verbale del signor Scherma, siano restituiti ai difensori che li hanno prodotti, perché sono stati utilizzati ai fini della ammissione delle prove e non possono, a mio avviso, far parte del fascicolo del dibattimento.
Presidente: A questo punto bisogna che la Corte si ritiri.
Avvocato Filastò: Su questa istanza del Pubblico Ministero, per quanto riguarda le investigazioni, cioè a dire il
rapporto dell'investigatore Falco, sono remissivo. Non certo per quanto riguarda la certificazione...
Presidente: No, no, quella no. Quella non...
Avvocato Filastò: Quella, c'è; e quella resta.
Presidente: Riguarda il rapportino, se mai, del...
Avvocato Filastò: Il rapporto, se ne può fare a meno.
Presidente: Allora, se siete d'accordo...
Avvocato Filastò: Salvo che eventualmente dal rapporto si potrebbe estrapolare e ? mantenere agli atti del dibattimento, questa indicazione che viene dalla M.B. Investigazioni Mario Buccarella, perché contiene una serie di indicazioni tratte da questo computer di Roma e che riguardano tutte le auto possedute dal signor Lotti: la FIAT 131, la FIAT 128, 124... in successione, fino all'ultima, che è-la FIAT 131, che poi viene... Va be', fino alla FIAT 131.
Questo a me serve con particolare riferimento alle indicazioni che riguardano la 124.
Sull'anno di immatricolazione che risulta 0000, e sulla targa che, come ho detto prima, risulta sbagliata.
Questo, anche per spiegare il motivo per il quale questo accertamento di cui si sta parlando oggi, è avvenuto con il ritardo che sappiamo. Questo qui fa parte del... questo documento che è una lettera spedita a me, allo studio legale Antonino Filastò, da parte di M.B. Investigazioni di Mario Buccarella, fa parte di questo dossier della Falco. E, secondo me, queste due pagine devono rimanere agli atti.
P.M.: Presidente.
Presidente: Pubblico Ministero, che vuole dire lei?
P.M.: Sì. Volevo dire due cose. Questa annotazione di cui... annotazione, scusate, io uso termini impropri, in questo caso. Questa relazione di cui parla il difensore, relativo al fatto che sono stati estratti dal CED della Polizia, questi dati, è sicuramente una relazione che non può essere negli atti del dibattimento. Faccio presente che, comunque... perché è una lettura fatta da terzi, sui quali ovviamente non è possibile introdurre nel dibattimento una, diciamo, lettura di documenti che potrebbero - essere comunque letti ufficialmente, direttamente
al CED da parte, di privati. Quindi non c'è spazio.
Vorrei però far presente che la lettura al CED,
per quello che riguarda quell'auto - è la Firenze E42... quello che è — è una lettura al CED della quale vi è stata data, stamani mattina, — se loro avranno la cortesia di guardarla in Camera di Consiglio - datata 16/03/98, c'è la strisciata originale del CED e no lettura fatta da terzi, dalla quale risulta: prima, quella macchina lì. Prima, com'era targata, Bolzano; poi com'è targata Firenze. E, contrariamente a quanto viene esposto da questi signori, il numero è esatto.
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Cioè, se loro controllano... Quindi è un motivo ancora maggiore per dire: signori, carte che non sono ufficiali, non possono entrare in dibattimento. Anche perché vi dicono che sul CED c'è un numero sbagliato. E loro hanno il CED originale che è gestito dalla polizia di Stato. Questo è il CED, il numero è esatto. Per cui, ragione in più, perché non sia ammesso un documento nel quale si parla di numeri sbagliati che non risulta agli atti, perché il CED numeri sbagliati non ne porta.
-DOPO LA SOSPENSIONE-
Presidente: Allora: "La Corte di Assise di I grado di Firenze, sulla richiesta del Pubblico Ministero volta a ottenere
l'esclusione dal fascicolo del dibattimento la documentazione prodotta nell'udienza di ieri dell'avvocato Filastò e, in particolare, del rapporto informativo dell'agenzia investigativa
Falco con relativi allegati; Rilevato che di tale documentazione sono acquisibili come documenti pubblici soltanto le due certificazioni del PRA relative all'autovettura targata Firenze E42432, dell'autovettura targata FI, Firenze D56735,
mentre tutti gli altri documenti devono essere restituiti, non potendo far parte del fascicolo per il dibattimento, ex articolo 431 C.p.p., ed essendo comunque irrilevanti; Ritenuto inoltre che deve essere ripresa la discussione orale interrotta, essendosi esaurita l'attività istruttoria in conseguenza della precedente ordinanza della Corte; Per questi motivi dispone acquisirsi al fascicolo del dibattimento le due certificazioni del PRA
sopramenzionate. Restituirsi al difensore del Vanni gli ulteriori documenti prodotti. Dispone riprendersi la discussione orale interrotta."
Questi sono i documenti da restituire. Pubblico Ministero, riprendiamo da lei la parola.
P.M.: Presidente, si rimanda a domani mattina.
Presidente: Come?
P.M.: Si riprende domani mattina. Sono le sei e mezzo. É una giornata...
Presidente: Ecco, noi dobbiamo sapere, più o meno, programmare il tempo, per...
P.M.: Presidente, io... Sicuramente mi basta riordinare le idee, due parole. Non ho assolutamente da...
Presidente: Chi parla delle parti civili?
Avvocato: Presidente, sì. Come voi sapete, la discussione è
stata interrotta in sede di replica.
Presidente: Sì capisce.
Avvocato: Quando noi stavamo per prendere la parola in sede
di replica. Quindi, il programma è questo...
Presidente: Chiaramente potete utilizzare questo materiale, questa parte qui, più la replica.
Avvocato: Sì, ma appunto, più la replica. Quindi parlerà il professor Voena, dopo il Pubblico Ministero e poi l'avvocato Curandai, dopo il professor Voena.
Presidente: Le parti civili?
Avvocato: Anch'io, in fondo mattinata, se è possibile.
Avvocato: Bene, sì, sì.
Presidente: Nella mattinata.
Avvocato: (voce fuori microfono)
Presidente: Benissimo. L'avvocato Bertini parlerà, o no?
Avvocato Bertini: (voce fuori microfono)
Presidente: Si va in continuazione. Ve lo dico subito. Sì, sì. Non ci sono più mattina e pomeriggio. Si
va in continuazione. Poi, il Bertini parla, o no?
Avvocato Bertini: (voce fuori microfono)
Presidente: Non è mica obbligatorio parlare, eh.
Avvocato Bertini: Se caso mai, io… se si fa domani...
Presidente: C'è Bertini, c'è l'avvocato... Bagattini, parlano tutti e due, o uno?
Avvocato Bagattini: Io di sicuro.
Presidente: Uno.
Avvocato Bagattini: Uno, sicuro.
Avvocato Bertini: Poi c'è anche Zanobini, Presidente, allora.
Avvocato Zanobini: Sì...
Presidente: Poi l'avvocato Filastò, invece, domani è impedito?
Avvocato Filastò: Io son qui domani l'altro, Presidente.
Presidente: Eh, allora bisogna che parli domani, lei. Se mai facciamo parlare... Se non si dovesse esaurire la discussione, parliamo domani. Va bene?
Avvocato Filastò: Domani non posso.
Presidente: E allora andiamo a domani mattina alle 09.00 all'Aula Bunker dove eravamo prima, che se
l'appronteranno... Va bene?
Segr. d'udienza: (voce fuori microfono)
Presidente: Se è la stessa aula, sinceramente non lo so.
(voci fuori microfono)
Presidente: É una delle due. Tanto sono tutte e due vuote.
Avvocato: Si va anche al pomeriggio?
Presidente: Come?
Avvocato: Si va anche al pomeriggio?
Presidente: Sì, sì. Domani anche il pomeriggio. Sì, si.
P.M.: Bene. Grazie.
Presidente: Bene. Arrivederci alle 09.00, lì.
L'udienza è tolta.
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