Segue dalla quarta parte.
A.B.: La domanda è questa che io rivolgo alla Corte eccellentissima. Se si può fare questo - come si chiama? - esperimento sull'altezza dell'attuale imputato?
Presidente: Sull'altezza attuale?
A.B.: O attuale dell'imputato, o sull'altezza dell'attuale imputato.
Presidente: Dell'attuale imputato ci interessa poco. Sicuramente è più piccolo di allora...
P.M.: L'altezza dell'imputato nei vari momenti storici l'abbiamo con certificazioni, direi, non discutibili del carcere. Le produciamo tutte. Ad esempio, nell'84 fu misurato... nell'87 fu misurato quando entrò in carcere, e abbiamo una misurazione, in epoca non sospetta, circa l'interesse a non misurare correttamente. Abbiamo le altre detenzioni che ci possono aiutare su questo e le forniremo.
A.B.: Io ho fatto un processo per la misurazione, un'altezza di un povero vigile urbano che era più su e più giù. Quindi sarebbe meglio vederlo, Presidente.
Presidente: Ma attualmente ha un valore relativo. Se invece abbiamo questi documenti, credo di si…
P.M.: Li abbiamo, li abbiamo.
Presidente: Acquisiamoli tutti, certamente...
P.M.: Li fornisce il P.M. così poi la Corte li può...
A.B.: Potrei saperlo io, così, per saperlo. Se lo ricorda...
P.M.: Dunque, se non ricordo male, quindi...
Presidente: Ma lei ci produrrà tutti i documenti di cui...
P.M.: Sì, sì, quindi preferirei produrli...
A.B.: Ma io chiedo comunque l'esperimento.
P.M.: Se non ricordo male, nel 1987, al carcere di Pisa dove fu portato nella detenzione per le figlie, fu misurato 1,68.
Presidente: Però questo dato ci serve documentale.
A.B.: 1,68 è quanto mio figlio, eh.
Presidente: Quindi lei si impegna, Pubblico Ministero.
P.M.: Sì, infatti io ho premesso non lo ricordo bene, quindi lo ritiro come cifra perché ho detto solo che ricordo. C'è il documento, c'è il... 1,68. No, no, lì c'è scritto 1,68...
A.B.: È 1,55 ora.
P.M.: Allora, come non detto. Prendiamo il documento, e basta.
Presidente: Produciamo i documenti.
P.M.: Senz'altro, senz'altro. Presidente...
Presidente: Quanto prima, per favore.
P.M.: Sì, se c'è... ormai alla prossima udienza, perché mi occorre...
Presidente: Sì, be’ naturale!
P.M.: Presidente, vorrei fare un'ultima domanda al professor Maurri. Esattamente una domanda che riguarda la foto 22, di nuovo. Può essere mostrata?
Presidente: Foto 22.
P.M.: Allora, Professore, segua con me un attimo la foto, poi le faccio la domanda.
M.M.: Sì.
P.M.: Vediamo il ragazzo in... nella parte... il ragazzo moro di cui si vedono le mani, per intendersi.
M.M.: In primo piano.
P.M.: Abbraccia un cuscino. È d'accordo?
M.M.: Sì.
P.M.: Ha, andiamo avanti, indietro, cioè. Ha un vistoso materasso... piumone, sopra il tronco.
M.M.: Sì.
P.M.: Ne ha uno meno vistoso, più leggero che gli abbraccia la parte del... ecco, inquadriamolo. Lo vede bene?
M.M.: Sì, sì.
P.M.: Ora, quei discorsi che lei ci ha fatto sulla possibilità che è stato colpito seduto, sulla base di queste considerazioni, cioè il ragazzo che abbraccia il cuscino e quelle due coperte sopra, sono ancora valide? O è bene lasciarle lì? Soprattutto il cuscino.
A.B.: C'è un buco anche nel cuscino?
M.M.: Dottor Canessa, lei vuol chiedere, in altre parole, se possa essere stato ucciso in questa
stessa posizione...
P.M.: Oh! O per caso è stato mosso qualcosa quando sono state fatte queste foto? Quindi è bene non addentrarci su posizioni seduto, posizione in piedi, posiz...
M.M.: Potrebbe essere stato mosso qualcosa.
P.M.: Non ho altre domande. Grazie.
A.B.: Ce l'ho io invece, Presidente. Scusi, Professore, è stato fatto, è stata fatta un'indagine su quei... su questi... non so cosa sono, coperte. Se ci fossero dei buchi o se ci fossero stati dei buchi?
M.M.: Che risulti a noi no.
A.B.: Ecco.
M.M.: Non credo neanche che ci siano mai stati portati all'Istituto, ma di questo non sono sicuro.
A.B.: Ma non c'erano buchi, sennò l'avrebbero fatta l'indagine. Questa era un'indagine sicuramente da fare. Poi, è sicuro che costui, colui che ha ucciso, ha dovuto verificare se erano maschi o femmine, perlomeno voleva vedere se c'era una femmina. Ha visto che erano due maschi e quindi poi li ha ricoperti. O no?
M.M.: Dire che lo deve aver verificato.
M.M.: Dire che lo deve aver verificato.
P.M.: Quindi Professore, la domanda che avevo fatto è questa: abbiamo delle sicurezze con questi reperti per dire la posizione dei ragazzi...
M.M.: No, no, assolutamente no.
P.M.: Oh! Basta.
M.M.: Ipotesi; sicurezze, assolutamente nessuna.
P.M.: Perfetto, perfetto. Grazie.
A.B.: È tutto un processo di ipotesi.
Presidente: Avvocato, Avvocato. Chi parla ora?
A.S.F.: Dopo il P.M., pensavo la parte civile.
Presidente: Facciamo parlare un momento l'avvocato Santoni che è già tanto che chiede la parola. Prego
A.S.F.: No, ma non era una domanda proprio. Visto che la difesa ha chiesto accertamenti sull'altezza del proprio assistito, e visto che noi abbiamo presentato inizialmente e ritualmente una domanda di accertamento, invece, sull'altezza del presunto omicida, della persona che ha sparato, io volevo dire questo: noi ci riserviamo all'esito delle ulteriori produzioni sull'altezza - e segnaliamo alla Corte l'importanza decisiva dell'argomento - dell'altezza del signor Pacciani e delle altre prove che saranno espletate sul punto - perché mi sembra che la difesa abbia chiesto anche il parere del professor De Fazio, Luberto e Galliani proprio sul punto - ci riserviamo di ripresentare... era soltanto un problema di tempi, Presidente, di ripresentare questa richiesta di accertamento perché si è detto ora - il P.M. - non ci si capisce... non è possibile... non è meglio, è meglio non indagare. Per noi, invece, è bene indagare a fondo; e se possibile, e lo segnaliamo alla Corte, una ricostruzione esatta; e lo domando anche al professor Maurri e questa è una domanda, se con i reperti che abbiamo, non sto parlando dell'altezza della persona che ha sparato, in questo momento, ma ricostruire – e faccio riferimento alla domanda che le ho fatto prima - i colpi spararti attraverso il vetro, il colpo sparato attraverso la lamiera, i colpi diretti - una ricostruzione in termini di probabilità della posizione, della dinamica dei colpi sparati, cioè della successione, e della posizione iniziale, che è quella fondamentale, perché se non si è detto della posizione iniziale...
Presidente: Avvocato, lei ha detto 'con i reperti che abbiamo'.
A.S.F.: ... delle vittime.
Presidente: Con i reperti che abbiamo.
A.S.F.: Con i reperti che...
Presidente: Io direi con i reperti che non abbiamo!
A.S.F.: Qualcosa l'abbiamo. I fori li abbiamo, le ferite le abbiamo, l'analisi delle ferite e dei tramiti l'abbiamo, quindi abbiamo già dei parametri. Ecco, questa è la mia domanda: se è possibile ricostruire con... - la VOLKSWAGEN si può ritrovare, un tipo uguale - se è possibile, con i reperti che abbiamo, una ricostruzione iniziale delle vittime, della posizione delle vittime, e della successione, già peraltro effettuata da lei nella sua...
Presidente: Avvocato, ma se ha detto che si va per ipotesi qui il Professore fino ad ora!
A.S.F.: Ma io sto dicendo per ipotesi.
Presidente: Come possiamo parlare di posizione delle vittime, se lui stesso molto onestamente...
P.M.: Ci ha spiegato perché.
Presidente: Eh!
A.S.F.: Questa è una domanda differente. Ora, a queste domande io ho detto: certo, allo stato degli accertamenti ha detto si va per ipotesi. Io dico: rincominciando con queste fotografie, con questi tramiti, con queste indagini, se è possibile, ripeto, ricostruire la successione dei colpi e la posizione iniziale delle vittime, in termini di probabilità.
M.M.: Io temo fortemente di no. Se non altro perché ci manca l'elemento più importante, cioè i due elementi umani da mettere dentro il camioncino, da ricollocare nelle varie posizioni confrontandole con i fori, eccetera. Chi ci mettiamo dentro, due persone della stessa altezza? Non lo so, vediamo.
A.S.F.: Due persone della stessa altezza, fac-simile. I tramiti li abbiamo, i fori di ingresso li abbiamo, la natura dei fori, ma anche dei tramiti, ci sono; dico, si potranno fare diverse soluzioni come lei ha ipotizzato, tre soluzioni di attacco per il Meyer, va bene? una probabilistica, le altre due ipotetiche, si potranno fare, a mio avviso, delle ricostruzioni in termini di probabilità.
M.M.: In termini di sicurezza certo no.
A.S.F.: Ah no, ci mancherebbe altro, ma in termini di probabilità si.
M.M.: Io sono un po' perplesso a questa domanda, perché non so se si possa concretamente tirar fuori qualcosa. Ammesso che troviamo un pulmino di questo tipo, ci vanno due persone, ci vanno i piumoni come avevano questi qui, bisogna mettere le cose in maniera da poter avere il materiale più vicino possibile a quello originale.
A.S.F.: Certo.
P.M.: Ma ci manca la posizione vera. L'abbiamo visto nel momento del sopralluogo, per cui abbiamo visto che è difficile dire qualcosa. Io sono remissivo, però teniamo presente...
Presidente: Tutto si può fare al mondo.
P.M.: ... teniamo presente che noi la posizione finale delle vittime certa non ce l'abbiamo, perché quelle foto non ci aiutano.
M.M.: Io vorrei fare anche questa osservazione ulteriore, che stiamo, e per forza di cose non possiamo fare diversamente, schematizzando le varie successioni topografiche e cronologiche come se fossero scandite da piccoli intervalli. In realtà è una situazione fortemente dinamica per tutti e due, che si sviluppa in un continuum temporale brevissimo, per cui non riusciremo, credo, mai a sapere con esattezza in quel momento preciso qual era la posizione. Questi possono essere stati allarmati dalle grida, dal rumore di passi, quindi modificare subito la propria posizione. Ai primi colpi sicuramente tutti e due si saranno mossi in maniera forse, direi, vistosa, importante. Non è una situazione statica, non si spara a delle statue o a dei modellini in cera: si spara a persone che sono, almeno in un primo tempo, in grado di muoversi, di gestire, cercare di difendersi, di scappare, di nascondersi.
A.F.: Ma il primo colpo, per esempio, sul Meyer fu mortale, quindi non si è più mosso dopo.
P.M.: Non sappiamo qual è il primo nella successione.
M.M.: Anche questa è un'ipotesi.
A.F.: Lo afferma il Professore.
P.M.: No, qual è il primo...
M.M.: Anche questa è un'ipotesi, perché dipende naturalmente dalla posizione reciproca e delle due persone nell'interno, e di quello che sparava.
Presidente: Va bene, basta.
M.M.: Purtroppo...
Presidente: "De hoc satis".
A.B.: Mi scusi, Presidente, mi perdoni, il signor perito, il professor Maurri, ha fatto riferimento a due persone che si muovono, va bene? Che evidentemente si agitano, eccetera. Ecco, sulla base di quelli che sono gli elementi oggettivi che queste fotografie hanno fornito, e cioè questi fori a questa altezza; un unico bossolo trovato dentro - quindi la probabilità che un solo colpo sia stato sparato dall'interno - questi due colpi che sono stati trovati a sinistra, chiedo scusa, di questo povero ragazzo; ecco, mi possono, così, indicare la certezza che almeno un colpo è stato sparato dall'interno?
M.M.: Certo.
A.B.: E uno di questi colpi potrebbe essere...
M.M.: Potrebbe essere...
A.B.: Potrebbe essere uno di questi due, perché non ci sono due punti vicini, va bene? Ma gli altri indicherebbero, cosi, a occhio che colui che ha sparato, ha sparato ad una certa altezza perché queste sagome si muovevano ad una certa altezza. Perché sembrerebbe da quello che lei ha detto fino ad ora che qualcuno di quei colpi per i quali vi sono i fori abbia attinto o l'uno o l'altro o tutti e due i corpi. Va bene questo, o no?
M.M.: Abbia...?
A.B.: Attinto, attinto.
M.M.: SI, toccato uno...
A.B.: Toccato, ferito...
M.M.: ... in posizione seduta. È questo che vuol dire?
A.B.: Non lo so, in posizione tale che non era quella che noi abbiamo visto ora. Sicuramente mostrava, dimostrava...
M.M.: Certo, certo.
A.B.: Quindi mostrava la sagoma; è questo, va bene?
M.M.: Certo, certo.
A.B.: Su questo siamo d'accordo; cioè che la fotografia che riproduce questi due poveri ragazzi ormai adagiati, inermi, eccetera, non è compatibile con questi buchi, con questi fori?
M.M.: Assolutamente.
A.B.: Grazie.
M.M.: Dall'una e dall'altra parte.
A.B.: Certamente.
Presidente: Signori, stringiamo, eh?
A.F.: Sì, no, io stringo perché la mia è brevissima. L'ora della morte Professore ce la può dire?
M.M.: L'ho scritta nella relazione e non ho nessun motivo per modificarla, sia pure con i limiti massimi e minimi che si dice, che di solito si adopera in questa precisazione della cronologia della morte.
A.F.: Sì, dalle 11.00, va bene. Abbaiava una cane quando è successo questo. E potevano essere svegli quindi a quell'ora?
M.M.: Prego
A.F.: Potevano essere svegli entrambi?
M.M.: Avvocato, come fo' a dirlo? O come faccio a dire il contrario?
A.F.: Fioravanti: Mi dice quanto meno seduti, mi dice quanto meno seduti.
M.M.: Avvocato, potevano essere addormentati e si sono svegliati a rumore dei passi o dà qualche rumore sospetto e si sono messi seduti, o potevano essere svegli e seduti. Come faccio a dirlo?!
Presidente: Poteva. Benissimo.
A.F.: Sono stati fatti altri rilievi sui corpi dei due ragazzi?
M.M.: Rilievi di che tipo?
A.F.: Oltre alle ferite mortali o altro, sul sesso?
M.M.: No.
A.F.: No. Grazie.
M.M.: Prego.
Presidente: Avvocato Colao.
A.C.: Professor Maurri, scusi...
Presidente: Poi basta.
A.C.: Una domanda semplice e breve: lei ci ha dato dei dati inequivocabili: ha parlato di altezza di 137 centimetri dal suolo nella carrozzeria, di un foro, e gli altri due di 140 centimetri.
A.B.: 145.
A.C.: Allora la domanda è questa: poiché dalla foto 22 abbiamo visto senza ombra di dubbio che i corpi erano sdraiati, quindi si presume che quando uno viene colpito, naturalmente assume quella posizione che aveva e quindi erano molto allungati, quindi la presunzione è che questi corpi non si sa con certezza in che posizione erano. Allora, posto questo, se erano allungati e sdraiati, e l'altezza presumibile di un uomo che può andare intorno a un metro e sessantacinque, sono compatibili con quei fori, tenuto conto dell'alzo che può fare nel braccio e nel movimento?
M.M.: Avvocato, non glielo so dire. Non glielo so dire.
A.C.: Grazie.
Presidente: Va bene.
M.M.: Non sono in grado di dire…
Presidente: Basta cosi. Chiudiamo qui l'udienza, allora, va bene? E rinviamo il processo, attenzione, perché purtroppo vi dico subito che lunedì 2 la mattina il bunker è impegnato per altri servizi. Su questa questione degli impegni del bunker ci sarà molto da dire più in là. E quindi noi ci troveremo il 2, ma alle ore 15.00, va bene? La scorta prenda nota per portare il detenuto. Quindi il processo è aggiornato e rinviato a quella data. 2 Maggio '94, ore 15.00. Buonasera.
P.M.: Buonasera.
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