A.B.: Ecco, io le faccio una domanda molto semplice. Qua noi abbiamo una serie di fori che praticamente circondano questo pulmino. Lei crede che almeno uno o due o tre di questi fori, o uno, abbia potuto essere il tramite di un proiettile che poi ha colpito anche uno di questi corpi, oppure no?
M.M.: Lei vuol dire se qualche colpo è stato mandato a vuoto?
A.B.: No, se qualche co... no, io ho voluto dire invece l'inverso, se qualche colpo è andato dritto, o no?
M.M.: Dritto...
A.B.: Nel senso che ha colpito anche il corpo di qualcuno di questi.
M.M.: Non ho capito la domanda, Avvocato, mi scusi.
A.B.: Certo, lei crede che questi buchi che ci sono...
M.M.: Sì.
A.B.: Ecco, qualcuno di questi buchi è stato provocato da un proiettile che dopo aver bucato ha anche attraversato il corpo di qualcuno di questi, sì o no?
M.M.: Attraversato no.
A.B.: Ferito, colpito.
M.M.: Ferito. Certo.
A.B.: Certo. Oh, quindi se ha attraversato o ha colpito, questo corpo non poteva trovarsi in quello stato là, adagiato così. O no?
M.M.: L'abbiamo già detto.
A.B.: Vorrei che lei lo ripeta, Professore.
M.M.: Vista la direzione del colpo, quello mortale in particolare, che è quasi perpendicolare all'asse maggiore, deve essere stato sparato allorché anche la figura, la persona era seduta.
A.B.: Oh... la persona era seduta. Basta. Cioè, lei...
M.M.: O inginocchiata. Diciamo col tronco eretto.
A.B.: O inginocchiata, comunque uno...
M.M.: Col tronco eretto.
A.B.: E uno di questi colpi, uno di questi colpi, quello mortale, è compatibile con uno di questi fori.
M.M.: Sì.
A.B.: 137, 140, 145.
M.M.: È compatibile con i fori di destra e con i fori di sinistra. Perché i fori sono tutti allo stesso, grossomodo, alla stessa altezza.
A.B.: Ecco. Senta, signor Presidente, io farei una richiesta. Non so se si chiama ricognizione, o si chiama esperimento. Perché non esiste. La ricognizione è sulle cose, l'esperimento è…
Presidente: Perché non domandiamo un'altra cosa al Professore?
A.B.: Faccio ancora un'altra...
P.M.: Avrei delle domande anch'io, poi.
Presidente: Prima ancora. E cioè mi inserisco a questo punto, se quei fori sulla carrozzeria, a quell'altezza...
M.M.: Questi che si vedono ora?
Presidente: Intanto quelli lì, ma poi magari...
M.M.: Anche gli altri.
Presidente: Sono compatibili con i fori di entrata che erano sul corpo dell'altro ragazzo. Non dimentichiamocelo.
P.M.: Oh esatto! La domanda mia… che aveva, il ragazzo, dei fori, due fori all’altezza del naso, quindi in piedi non era. Va bene Professore? Oh, allora la domanda la facci mia per ripetermi soltanto perché l’ha già detto chiaramente il Presidente. I fori sulla carrozzeria e sui vetri sono compatibili con i fori del ragazzo in viso che è in quella posizione lì? Se lo guardiamo…
Presidente: Facciamo rispondere. Guardi Professore. Possiamo mostrarle anche un’altra foto di questi poveri ragazzi.
M.M.: Lei dice se sono compatibili, Dottor Canessa, con il foro al fianco? O quelli in…
P.M.: No, no, i fori al viso, ora guardiamo il viso del ragazzo.
M.M.: Dell’altro ragazzo.
P.M.: Sì, sì dell’altro. Si ricorda ci son dei fori?
M.M.: Sì, sì certo. Uno è quello mortale.
A.B.: E però dov’è questo povero ragazzo? Dov’è messo là? Non c’è mica nessun foro là!
A.S.F.: Scusate, facciamo…
P.M.: Facciamo rispondere il Professore, chiediamogli se…
M.M.: Vogliamo rivedere la fotografia?
P.M.: Ecco, ecco.
Presidente: Vogliamo rivedere l'altro ragazzo?
P.M.: Cominciamo dal volto del ragazzo sul tavolo autoptico, così facciamo prima. Così ci richiariamo dove sono i fori...
Presidente: Sarà meglio riguardare le foto sul tavolo anatomico.
P.M.: Ecco, bene.
Presidente: Ecco, è questa.
M.M.: Certo.
P.M.: Questi sono due fori abbiamo detto.
M.M: Sì.
P.M.: Sono due proiettili.
M.M.: Sì.
P.M.: Bene. Molto vicini.
M.M.: Sì.
P.M.: Ora vediamo le foto del ragazzo com'è stato trovato sul furgone. Poi vediamo i fori sulla... i cinque fori sulla carrozzeria, e poi vediamo se si può dir qualcosa.
A.B.: Eccolo là il ragazzo, eccolo là il ragazzo.
M.M.: Qui si vede poco francamente.
P.M.: Se vogliamo ingrandire il...
M.M.: No, si vede, si vede abbastanza.
A.B.: Ma è un corpo morto che è caduto già.
M.M.: Sì.
A.B.: Ecco, quindi era prima... prima di essere...
M.M.: Dottor Canessa, lei vuol sapere qual era presumibilmente…
P.M.: Se si può dire qualcosa in merito alla provenienza dei colpi che hanno colpito il ragazzo al naso, rispetto ai cinque fori che sappiamo essere sulla carrozzeria. Se li ricorda? Due a destra e tre a sinistra.
M.M.: Sì, sì, me lo ricordo. Tutti e...
P.M.: Se possiamo dire qualcosa, eh, o se non è possibile, Professore, è meglio non dirlo e le valutazioni...
M.M.: Sì, non mi vorrei sbilanciare. Non mi vorrei sbilanciare.
P.M.: Bene, grazie.
A.S.F.: Presidente...
M.M.: Per l'altro era più chiaro, qui meno.
A.B.: Posso fare una cosa qua? Prima...
Presidente: Professore, Professore...
A.S.F.: È proprio attinente a questo, è un passaggio anteriore.
Presidente: Il Consigliere Polvani vuol farle una domanda.
Giudice a latere: Si può rimettere la fotografia sul tavolo autoptico?
A.S.F.: Sì, scusi, Presidente...
Presidente: Diciamo sempre che foto sono, eh.
A.S.F.: È una domanda anteriore questa, sennò si perde.
A.B.: Va be’, lasciamo fare, la facciamo dopo.
A.S.F.: No, se è una domanda anteriore non si fa dopo.
Giudice a latere: ... sulla destra, dove si vedono bene i colpi sul volto, mi sbaglio...
A.B.: Sono due.
Giudice a latere: ... mi sbaglio, o sono colpi piuttosto angolati, rispetto alla superficie che vengono a...
M.M.: Sì, sì. Sono angolati direi con direzione sul cadavere. Da sinistra a destra e da basso in alto.
Giudice a latere: Marcatamente angolati.
M.M.: Discretamente angolati. Tant'è vero che quello mortale è entrato nella regione zigomatica, ma è finito dall'altra parte opposta del cranio a livello cerebellare.
Giudice a latere: Bene, grazie.
A.B.: Sì, ma angolati come zona topografica, ma non sappiamo come fosse la testa di questo ragazzo.
M.M.: La posizione quand'è stato colpito.
A.B.: Quindi, angolati, scusi...
Giudice a latere: È l'impatto che è angolato.
A.B.: E' l'impatto che è angolato, ma capisce? L'angolato, sì, ma può essere...
A.S.F.: Rispetto al tavolo autoptico.
A.B.: Si può trovare in mille modi, così, così, cosi, ecco...
A.S.F.: È evidente, no? Che è rispetto al tavolo autoptico.
A.B.: Però la domanda credo che il signor Consigliere Relatore...
A.S.F.: Presidente, avevo una domanda, dopo il Pubblico Ministero, anteriore. Ai fini di una ipotetica...
Presidente: Avvocato Santoni.
A.S.F.: - Avvocato Luca Santoni Franchetti - ... ricostruzione, poi del fatto, volevo domandare questo al Professore. I colpi che hanno impattato i vetri e la lamiera hanno evidentemente subito una trasformazione. O no?
M.M.: I colpi no, i proiettili.
A.S.F.: I proiettili, logicamente. I proiettili che hanno impattato vetri e la lamiera hanno subito una trasformazione. Si può, ai fini sempre di una eventuale futura ricostruzione, capire, visto che quando a loro volta, successivamente, impattano il corpo di questi ragazzi, sarà un impatto diverso di un colpo che… M.M.: Non deformato.
A.S.F.: Non deformato. Che attinge direttamente.
M.M.: Lei sta parlando di deformazione.
A.S.F.: Quindi si può ricavare, secondo lei, vedere, se il colpo che ha attinto un ragazzo è stato prima deformato o dal vetro - o ci sono studi particolari sia sull'una che sull'altra ipotesi - sul vetro o sula lamiera? Che è stato deformato prima, o dal vetro o dalla lamiera?
M.M.: Avvocato, presumo di si, ma io sono solo laureato in medicina.
A.S.F.: Certo.
M.M.: Questo lo potrebbe fare un perito balistico.
A.S.F.: Ma logicamente, con le nostre conoscenze, perché evidentemente il colpo diretto dovrebbe lasciare un margine più netto, più regolare, di un colpo deformato dalla lamiera o dal vetro.
M.M.: Mi domando quanto un vetro possa deformare un proiettile. Quanto vistosamente. La lamiera, forse. Ripeto, non è di mia competenza.
A.S.F.: Comunque, in via ipotetica è una...
M.M.: Certo. In...
A.S.F.: La prima risposta era possibilistica.
M.M.: Il proiettile incontra un corpo, un bersaglio che ha una certa resistenza, per cui è da presumere che si sia in qualche modo deformato. Non le so dire in che modo e in che misura.
A.S.F.: Nè quanto ma si possono sempre fare esperimenti in tal senso, per vederlo. La ringrazio.
Presidente: Avvocato Bevacqua, prego.
A.B.: Ecco signor Presidente, gradirei cortesemente vedere, rivedere, far vedere al Professore la foto 22.
Presidente: La foto 22, per favore.
A.B.: Sì, se è la stessa che ho io. Ecco, l'interno del camioncino.
M.M.: L'interno vuoto.
A.B.: No, la vorrei piena. L'insieme dell'interno del furgone con riferimento ai cadaveri. Io ho "Ril. n. 22". Non so se sia questa. Sennò le do questa. Ecco, esattamente, grazie. Allora senta, Professore, qua ci sono i due cadaveri come sarebbero stati trovati nel momento in cui fu scoperto questo omicidio, penso.
M.M.: Sì, sì.
A.B.: Ecco. Questi cadaveri sono adagiati sul fondo, o sul mezzofondo di questo pulman. Va bene? Ecco, sembrerebbe che, quando furono attinti i due corpi, non si trovassero in questa posizione, o no?
M.M.: Avvocato, l'abbiamo detto finora. Quello che è stato colpito al fianco destro deve essere stato colpito quando era presumibilmente seduto o inginocchiato. Quando offriva, cioè, il tronco in posizione longitudinale. Verticale.
A.B.: E anche l'altro, e anche l'altro, perché l'altro...
M.M.: Questo non lo so dire. Questo non lo so dire con uguale sicurezza, perché...
A.B.: No, perché ci sono due... mi scusi, Professore...
M.M.: Sì.
A.B.: Le faccio la domanda, gliela completo. Perché, come abbiamo visto sul tavolo settorio, questo ragazzo ha due fori di entrata sulla faccia, sul volto...
M.M.: Certo, il Rusch.
A.B.: ... anteriore sinistro.
M.M.: Il Rusch, il Rusch, si.
A.B.: Esattamente. Ecco, però questi due colpi non sembra abbiano, questi due fori sul corpo, abbiano una corrispondenza con quelli che esistono nella, così, nel camion. O no?
M.M.: Avvocato, io non so in che posizione... sono quasi sicuro della posizione di questo in primo piano; dell'altro non lo so.
A.B.: Cioè, è possibile che anche quell'altro fosse più alzato, più in alto.
M.M.: È possibile fosse seduto anche lui, certo.
A.B.: Fosse seduto anche l'altro. Quindi è possibile che anche lui mostrasse, cioè più verosimile, non è che io... possibile è tutto. Dico, sul piano ricostruttivo di questa macabra storia, è possibile che l'uno e l'altro fossero abbastanza seduti o perlomeno mostrassero, a chi stava di fuori, una superficie piuttosto ampia per potere essere colpiti. O no?
M.M.: Certo che è possibile.
A.B.: Ecco. E allora le faccio una domanda di altro tipo, Professore.
M.M.: Sì.
A.B.: Lei, come medico legale, come - se gliela posso fare, ma credo di sì - che ha fatto parte di tutte le equipe che si sono interessate di questi vari omicidi, come spiega, se lo spiega, se lo può spiegare, che l'assassino in questo caso non fece più nulla, non violentò nessuno, non vilipese i cadaveri, non fece nulla, rispetto agli altri.
M.M.: Posso rispondere?
Presidente: Prego.
A.B.: Non usò coltello, non usò...
Presidente: Risponda, risponda.
M.M.: Naturalmente una mia idea.
A.B.: Certo, le idee sono tutte rispettate.
M.M.: Una mia impressione.
A.B.: Certo.
M.M.: Che a un certo punto si è accorto di aver ucciso due maschi.
A.B.: Due maschi.
M.M.: E non aveva interesse a mutilare i maschi, e quindi ha desistito. È un'idea come un'altra. Gliela do per certa.
A.B.: No, no Professore è un'idea rispettabilissima, anzi, che ci conforta. Senta, Professore, ma evidentemente quest'uomo che ha commesso questo delitto, questi delitti, è un uomo che, non lo so, ha delle turbe, o no?
M.M.: Questo non me lo chieda a me.
P.M.: Ma abbiamo già tentato ieri questa strada, poi l'abbiamo smessa.
M.M.: Sì, me l'ha già chiesto l'avvocato Fioravanti un paio di giorni fa. Non lo so.
A.B.: Non lo sa. Non ha turbe, è uno normale.
M.M.: Non lo so Avvocato.
A.B.: Non ha né turbe, né turbanti.
Presidente: Abbiamo già fatto questo discorso.
A.B.: Bene, Presidente, allora un'altra domanda.
M.M.: Il Presidente rispose in maniera molto saggia. Se questo fosse normale, chissà cosa farebbero gli anormali.
A.B.: Certo. Allora...
M.M.: Mi sembra la risposta valga anche oggi.
Segue...
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