mercoledì 25 novembre 2009

La perizia sul camper

I periti medico-legali, prof. Graev, prof. Maurri, dott.ssa Cucurnia fornirono una perizia molto dettagliata circa i fori dei proiettili sul camper di Rusch Uwe Jens e Horst Meyer.
Nella perizia si legge che "nella fiancata destra sono presenti due fori, di cui uno, nel finestrino posteriore, posto all'altezza di m. 1,40 da terra, l'altro, nel vetro dello sportello, sito presuntivamente a m. 1,45 da terra. Nella fiancata sinistra vi sono invece tre fori di proiettile di cui il primo, posto nella parte posteriore, a m. 1,37 da terra; il secondo nel finestrino col vetro opaco, a m. 1,40 da terra; il terzo nel finestrino col vetro trasparente, a m. 1,37 da terra. Va precisato che per quel che riguarda il foro A i periti non sono stati in grado di indicare l'altezza effettiva da terra, poiché nel corso dell'affrettata rimozione del mezzo il vetro si era sbriciolato, disperdendo le tracce del foro del proiettile. Tale altezza è però determinabile esattamente in m. 1,50 partendo dalle uniche misurazioni fatte dalla polizia scientifica quella sera e riportate nel fascicolo dei rilievi tecnici. Infatti il foro B era situato a cm. 10 sopra la base dei finestrino, mentre il foro A era collocato a cm. 20 sopra la base stessa. Poiché le basi dei due finestrini sono situate alla stessa altezza, è evidente che il foro A era posto dieci centimetri più in alto dei foro B, e quindi a cm. 150 da terra, essendo quest'ultimo, come si è visto, posto a cm. 140 da terra. Se si eccettua il foro A vi è, come si vede, una certa uniformità dell'altezza dei cinque fori di proiettile, due dei quali sono collocati a 140 cm di altezza da terra, gli altri due solo pochi centimetri più in basso. Va rilevato inoltre che non furono trovate tracce di affumicatura né sui vetri dei finestrini né sulle fiancate in corrispondenza dei fori dei proiettili, circostanza che, secondo i periti balistici, starebbe ad indicare una distanza minima di 40 cm dalla bocca da fuoco al momento dello sparo, il che ulteriormente dimostra che l'omicida non aveva sparato a contatto o quasi a contatto con le fiancate dei furgone. Altra notazione oggettiva è che tutti i fori dei proiettili rilevati sui finestrini e sulle fiancate sono fori di entrata."
Rif.1 - Sentenza della Corte di Assise dell'1 novembre 1994 contro Pietro Pacciani (testo in corsivo)

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