lunedì 16 marzo 2015

Ruggero Perugini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 16 gennaio 1998 - Nona parte

Segue dall'ottava parte

Avvocato Mazzeo: Avvocato Mazzeo per Vanni. Dottor Perugini, stamattina lei, nel tracciare sinteticamente, ovviamente, le caratteristiche diciamo dello psicopatico, in particolare.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Mazzeo: Cioè, dell'omicida non organizzato.
Ruggero Perugini: No, l'organizzato.
Avvocato Mazzeo: L'organizzato, pardon. Tra l'altro osservava che ha delle costanti di comportamento.
Ruggero Perugini: Normalmente, sì.
Avvocato Mazzeo: Proprio per esemplificare, ha detto: ad esempio la macchina di questo individuo generalmente ha un elevato chilometraggio, perché questo è uno che viaggia molto.
Ruggero Perugini: Siamo negli Stati Uniti, in cui le distanze sono considerevolmente elevate. Cioè, negli Stati Uniti è abbastanza, quando parliamo di un elevato chilometraggio parliamo di un elevatissimo chilometraggio, perché normalmente quelli che venivano a lavorare, dico, nel distretto di Columbia alla FBI abitavano a Baltimora, o alcuni abitavano a distanze di 100, 120, 150 miglia.
Avvocato Mazzeo: No, ma vede, io chiaramente pensavo a Pacciani, non...
Ruggero Perugini: Ah si.
Avvocato Mazzeo: ...non agli Stati Uniti - il quale sembra non adattarsi a questo tipo di esemplificazione, perché il Pacciani con la sua Ford Fiesta sembra che abbia fatto soltanto 8800 chilometri in circa cinque anni. E cioè la metà di quelli che percorre in un solo anno un italiano medio. Quindi, voglio dire...
Ruggero Perugini: Ah sì.
Avvocato Mazzeo: Mi ha colpito la discrasia in questo caso, no?
Ruggero Perugini: Sì, tenga presente che il Pacciani aveva anche una 500; tenga presente che aveva anche un altro mezzo di locomozione.
P.M.: Una Lambretta e un motorino, e una bicicletta.
Ruggero Perugini: Lambretta, motorino, bicicletta. Tenga conto anche...
Avvocato Mazzeo: No, no, ma io avevo presente anche - mi scusi, dottore - il fatto che con riferimento a questo processo, in ordine al quale lei giustamente ha osservato che le sue indagini si sono concluse nel '92, quindi...
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Mazzeo: ...si è sempre parlato di viaggi in macchina, ecco, per raggiungere i luoghi dell'omicidio.
Ruggero Perugini: Sì.
Avvocato Mazzeo: Ecco, i viaggi in macchina che non era la 500, che non era la Lambretta, ma poteva essere la Fiesta.
Ruggero Perugini: Mi perdoni.
Avvocato Mazzeo: Prego.
Ruggero Perugini: Viaggi con un mezzo di locomozione, non in macchina.
Avvocato Mazzeo: No, no, in questo processo mi riferisco alle deposizione del Lotti, del correo.
Ruggero Perugini: Non le conosco.
Avvocato Mazzeo: Giustamente. Giustamente lei non le conosce.
Ruggero Perugini: Non le conosco.
Avvocato Mazzeo: Ecco, un'altra: lei ha avuto modo di accertare, sempre con riferimento a quest'argomento, quali erano le capacità di guidatore del Pacciani?
Ruggero Perugini: Ottime.
Avvocato Mazzeo: Ottime?
Ruggero Perugini: Ottime.
Avvocato Mazzeo: Ecco, in particolare, come mai è giunto a questo risultato?
Ruggero Perugini: Sono giunto a questo risultato perché le capacità di guida del Pacciani sono state oggetto di una attenta verifica.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Ruggero Perugini: Perché lui diceva che non si sapeva orientare bene nel territorio e quindi faceva guidare altri. Invece, poi, dei nostri agenti hanno verificato che il Pacciani non solo si orientava benissimo, almeno per quella... ma guidava anche altrettanto bene.
Avvocato Mazzeo: No, sa perché le dico questo? Proprio in questo processo è venuto il nipote del Pacciani - il teste Cxxxxxxx Valerio - che non so se lei lo ha mai sentito...
Ruggero Perugini: E come no.
Avvocato Mazzeo: ...il quale qui ha riferito che...
Ruggero Perugini: Io credo, guardi, credo...
Avvocato Mazzeo: ...lo zio non viaggiava mai da solo, c'aveva sempre un maresciallo in pensione che 1'accompagnava.
Ruggero Perugini: Mi sono chiesto perché. Mi sono chiesto perché. Ha capito? Non so se... Mi sono chiesto perché una persona che si sa orientare e che sa guidare e sa guidare bene facesse guidare altri. Mi sono chiesto: perché? Vede, un'altra caratteristica di questi personaggi di cui parlavamo prima è la costante ricerca della dissimulazione.
Presidente: Scusi un attimo. Scusi un attimo, dottore, sennò dopo sfugge la circostanza, eccetera. Quando lei dice: "Pacciani è stato oggetto di attenta verifica", significa dagli agenti.
Ruggero Perugini: Certamente, certamente. Dei nostri agenti lo hanno seguito. E non solo dei nostri agenti. E poi, voglio dire, lui andava in giro, insomma. Andava in giro anche da solo. Quando compare improvvisamente di fronte alla solita prima casa di Miranda Bugli, circostanza che lui nega, cioè, un luogo che noi avevamo avuto difficoltà a individuare.
P.M.: Può dire dove, per favore, alla Corte?
Ruggero Perugini: Sì, adesso mi sfugge la...
P.M.: Dalle parti di Rufina...
Ruggero Perugini: Sì, insomma. Voglio dire...
Avvocato Mazzeo: Ecco, comunque il teste Cxxxxxx, questo signor Cxxxxxx Valerio lei non lo ha mai...
Ruggero Perugini: Sì, certo. Ho sentito Cxxxxxx Valerio, ho sentito...
Avvocato Mazzeo: Su questo argomento anche?
Ruggero Perugini: No.
Avvocato Mazzeo: Ecco. La ringrazio, era solo questo.
Ruggero Perugini: No. Non su questo argomento.
Avvocato Mazzeo: E poi ha aggiunto, e qui che... ha sempre parlato dell'autore.
Ruggero Perugini: Al teste ho chiesto quando lo zio fosse andato a trovarli, con chi, chi c'era, cosa avevano fatto.
Avvocato Mazzeo: Sì.
Ruggero Perugini: Sì, questo è certo.
Avvocato Mazzeo: Ecco, e poi ha verificato anche chi erano questi signori che accompagnavano...
Ruggero Perugini: Sì, sì.
Avvocato Mazzeo: Non li ha sentiti?
Ruggero Perugini: Uno... sì, certo.
Avvocato Mazzeo: Uno è morto, forse, addirittura.
Ruggero Perugini: Adesso non so, sono passati anni. Se mi dà un minuto di tempo...
Avvocato Mazzeo: No. . .
Ruggero Perugini: Poi improvvisamente mi verrà in mente il nome. Se posso...
Avvocato Mazzeo: Circa lo scopo. Lei ha insistito molto sulla sua convinzione e ha insistito molto sul fatto che le sue convinzioni, essendo lei un poliziotto, sono sempre il frutto di un'attenta analisi dei dati oggettivi. Ha detto: per me si tratta di fantasie sadiche ossessive, talmente intime che sono difficilmente condivisibili con altri.
Ruggero Perugini: Esatto.
Avvocato Mazzeo: Anzi, l'ha ripetuto più volte. Ecco, su questo fatto...
Ruggero Perugini: Sono ancora, sono ancora convinto di questo.
Avvocato Mazzeo: La ringrazio.
Ruggero Perugini: Ma quello che è il mondo interiore, fantastico di una persona, può avere, può non avere incidenza sul fatto operativo, intendo.
Avvocato Mazzeo: Sì. Ecco, ma...
Ruggero Perugini: Loris e Pitague, che...
Avvocato Mazzeo: Sì, no, ma guardi che questa era una premessa, poi la domanda era questa.
Ruggero Perugini: Sì, sì, certo.
Avvocato Mazzeo: In questo quadro, no, l'invio del brandello di tessuto del seno della povera ragazza francese alla dottoressa Della Monica, lei lo definirebbe una firma? Con riferimento alla...
Ruggero Perugini: No, io lo definirei un modo di... lo definirei più che altro una sfida.
Avvocato Mazzeo: Una sfida.
Ruggero Perugini: Una sfida alla Giustizia, una sfida alla donna. Perché altri magistrati che si sono occupati di questa vicenda per molti anni, i loro nomi non erano del tutto ignoti, però l'autore di questi delitti non ha mai manifestato, almeno apparentemente, il desiderio di dialogare o di comunicare con loro. Noi abbiamo cercato, abbiamo anche fatto tentativi per essere oggetto di telefonate, di lettere. Insomma, noi avevamo bisogno del maggior numero di materiale possibile su questo soggetto. Però stranamente l'attenzione, l'azione di quest'uomo scaturisce nel momento in cui la dottoressa Della Monica, sostituto procuratore e donna si interessa del caso. Allora, in quel momento... il che conferma il fatto che la donna è il fuoco del suo interesse, in un modo o nell'altro. Quindi, la sfida alla donna che gestisce 1'indagine.
Avvocato Mazzeo: Ecco, e in base agli elementi di riscontro, agli elementi oggettivi che avete raccolto - anche con riferimento a questa che lei ha definito sfida -appaiono ipotizzabili altri scopi in queste escissioni, al di là della fantasia sadica ossessiva?
Ruggero Perugini: Avvocato, tutto ciò che è...
Avvocato Mazzeo: In base ai riscontri.
Ruggero Perugini: Tutto ciò che un essere umano può pensare, no, sicuramente prima o poi, in un determinato momento storico può essere realizzabile; un altro lo realizzerà. Se facciamo un discorso di ricorrenze statistiche ci sono arrivati tanti di quegli anonimi che dicevano: 'voi non capite niente, questi pezzi vengono utilizzati dalle ditte farmaceutiche a scopi di ricerca'; ‘questi vengono usati per farsi il toupet dai transessuali'. Cioè, voglio dire, nel mondo delle fantasie è tutto... Normalmente, la maggior parte, il dato ricorrente è che su omicidi a sfondo sessuale, o comunque con componente sessuale, l'attenzione dell'autore si incentra sulle parti sessuali del corpo della vittima. Noi non ci siamo... cioè, ci siamo tante volte chiesti il perché di certe cose del comportamento. Guai se non lo avessimo fatto, però poi, siccome nessuno di noi è autorizzato a entrare nel cervello di un altro, o è autorizzato a dire con certezza che cosa un altro pensi, e le dirò che, anzi, uno degli errori fondamentali che si fa nelle indagini è cercare di attribuire agli autori di certi delitti il nostro modo di pensare, il nostro mondo di pensieri, i nostri procedimenti mentali. Noi questo ce ne siamo guardati bene dal farlo.
Avvocato Mazzeo: La risposta è esauriente e la ringrazio, però io facevo riferimento proprio ai dati oggettivi, avendo presente, appunto, quale poteva essere la finalità di queste escissioni, perché mi pare che dalla sua risposta... lei...
Ruggero Perugini: È simbolica. La finalità di queste escissioni è, secondo...
Avvocato Mazzeo: Questo...
Ruggero Perugini: ...me, come la maggior parte delle attività gratuite commesse dopo la morte della vittima - diciamo quelle che siano le attività di manipolazione del cadavere - tutte le attività connesse dopo hanno una funzione gratificatoria, simbolica, per cui l'autore ha una sua specifica fantasia in testa che gli dice di farlo. E a volte gli dice di farlo perché, senza quel tipo di attività a noi apparentemente gratuita, il delitto non ha lo stesso significato. Ecco, questo è il discorso. Che sia 'una questione di possesso, che sia la manifestazione di sprezzo nei confronti della vittima, che sia una forma di fobia nei confronti delle parti del corpo della vittima, che a quelle parti del corpo della vittima io riconnetta un significato simbolico che per una mia passata esperienza mi suggerisce ricordi dolorosi o piacevoli... Ogni caso è un mondo a sé stante, avvocato.
Avvocato Mazzeo: Che sia una finalità di commercio.
Ruggero Perugini: (Ride).
Avvocato Mazzeo: Mi ha già risposto, eh, mi basta la sua risata dottore.
Ruggero Perugini: Senta, io non sono il Vangelo.
Avvocato Mazzeo: Certo.
Ruggero Perugini: Ho studiato questi casi, non posso né dire, né escludere una cosa del genere. Posso dare una valutazione di attendibilità o di probabilità, ma non gliela voglio dare perché non compete a me. Diciamo che a me non sono mai capitati casi di questo tipo.
Avvocato Mazzeo: La ringrazio. 

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