Segue dalla terza parte.
P.M.: Le ha mai raccontato il Vanni se loro, prima di uccidere le coppie, le seguivano? Se erano abituati a andare a vederle prima di decidere di andarle a uccidere?
Giancarlo Lotti: Questo sì.
P.M.: Come le ha raccontato, lo ricorda?
Giancarlo Lotti: Sì, andavano a vede... prima di fare il coso.
P.M.: Erano abituati a seguirle.
Giancarlo Lotti: No, semmai andava a fare... come si chiama?
P.M.: I sopralluoghi.
Giancarlo Lotti: Sì, ecco.
P.M.: Sopralluoghi, è questa la parola. E andavano lui e Pietro. Così le ha detto Vanni?
Presidente: Parli, parli.
Avvocato Filastò: Lasciamo parlare lui, però, Pubblico Ministero. 'L'ha detto Pietro', 'sopralluoghi', insomma
praticamente...
Presidente: Infatti.
P.M.: Boh, tutto sommato...
Presidente: Lotti, su.
P.M.: Ricorda questi episodi come le ha raccontato il
Vanni?
Giancarlo Lotti: Sì. Andavano, come si chiama? A vedere, non so, un nome che non mi viene in mente ora...
P.M.: Va be', allora, cosa facevano, al di là del nome, sennò...
Giancarlo Lotti: Come vedere le coppie così...
P.M.: Nei giorni prima.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Ho capito.
Quando poi decidevano d'ammazzarle o le andavano a vedere in genere, facevano i guardoni?
Giancarlo Lotti: Hanno fatto i guardoni, certo.
P.M.: Senta una cosa, un altro argomento di cui lei... io non le ho fatto queste domande nel corso dell'incidente probatorio, gliele faccio ora. Le ha raccontato il Vanni come si procuravano i proiettili per questi delitti?
Giancarlo Lotti: Per la pistola?
P.M.: Sì.
Giancarlo Lotti: Mah, c'era uno di San Casciano, 'un mi ricordo il nome come si chiama, un certo...
P.M.: Cosa faceva di mestiere questa persona?
Giancarlo Lotti: Era un carabiniere.
P.M.: Lo dica apertamente, tanto l'ha già detto, poi io glielo contesto, non deve avere... eh.
Giancarlo Lotti: No, no.
P.M.: Era un carabiniere. Il nome non se lo ricorda,
vediamo.
Giancarlo Lotti: Che gli procuravano questi proiettili.
P.M.: Questo gliel'ha detto Vanni o glielo ha detto
anche il Pacciani?
Giancarlo Lotti: No, l'ha detto Vanni e Pacciani.
P.M.: Gliel'hanno detto entrambi, che c'era un
carabiniere... della stazione di San Casciano o di un altro posto?
Giancarlo Lotti: Loro mi dissero così, che si servivano... che li serviva lui. M'hanno detto, poi io...
P.M.: Così le hanno detto. Lei questa persona, questo
carabiniere l'ha mai visto?
Giancarlo Lotti: No, io l'ho visto di vista, 'un è che lo conoscessi tanto bene...
P.M.: Lei lo conosceva o no?
Giancarlo Lotti: Faceva servizio qui a San Casciano.
P.M.: Era un carabiniere di San Casciano. Ricorda se era un graduato, se era un appuntato?
Giancarlo Lotti: Questo come fo a dillo?
P.M.: Lei in fotografia l'ha riconosciuto. Ricorda che fece questo riconoscimento...
Giancarlo Lotti: Se era appuntato, se era coso, questo non so...
P.M.: Lei questa persona, questo carabiniere ricorda,
geograficamente, se era toscano... per l'appunto mi è venuto il nome... se era delle nostre parti o se era...
Giancarlo Lotti: Mah, delle nostre parti...
Avvocato Filastò: Il Pubblico Ministero ... questa... Perché...
P.M.: Io gli sto chiedendo se era...
Avvocato Filastò: Ma lei ha detto: 'toscano', Pubblico Ministero.
P.M.: ... delle nostre parti o no.
Avvocato Filastò: Se era toscano...
(voci sovrapposte)
P.M.: Avvocato, ha fatto un riconoscimento fotografico.
Presidente: Non c'è da drammatizzare.
P.M.: Ha fatto un riconoscimento fotografico.
Avvocato Filastò: Io non so... La Corte non sa che cosa abbia fatto il signor Lotti fino ad ora. Bisogna partire...
Presidente: Stiamo sentendo, stiamo sentendo.
Avvocato Filastò: Ecco, questa è la prova che si sta formando al dibattimento. Così m'hanno insegnato e vuole il Codice di procedura penale...
P.M.: Anche a me, avvocato. Ce l'hanno insegnato a
entrambi.
Giancarlo Lotti: Allora, devo parlare o sta' zitto, 'un lo so io.
Presidente: No, no, deve parlare e molto. Va be', stia calmo, stia calmo, signor Lotti.
Giancarlo Lotti: Perché 'un lo so, eh.
P.M.: Stia calmo, signor Lotti.
Giancarlo Lotti: No, aspetti...
P.M.: Ho sbagliato io nel formularle la domanda.
Presidente: Va bene, stia calmo.
Giancarlo Lotti: No, so' calmo io, so' calmo.
P.M.: Ho sbagliato io.
Giancarlo Lotti: Che il nome è Toscano, poi se è toscano...
P.M.: Oh, molto chiaro, ho sbagliato io a formula...
Giancarlo Lotti: Se era siciliano no, perché la parlata mi pareva un po' diversa da quella toscana, poi...
P.M.: Perfetto.
Giancarlo Lotti: 'Un posso dire se è siciliano o napoletano. Questo...
P.M.: Ha superato tutta l'impasse, visto ci siamo
accalorati per niente. Lei ricorda se questo carabiniere, che ora lei s'è ricordato si chiamava Toscano, indipendentemente dalla sua provenienza geografica. ..
Giancarlo Lotti: Lo chiamavano Toscano, poi, questo...
P.M.: Non lo sa. Se questo carabiniere sapeva che i
proiettili servivano per fare gli omicidi, gliel'ha detto Mario?
Giancarlo Lotti: Mah, li serviva lui, poi non lo so se li serviva per queste cose qui.
P.M.: Sì, mi scusi...
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
P.M.: Quando Mario le diceva: 'ce li da', Mario le
diceva che questo signore era al corrente che poi li adoperavano per fare gli omicidi?
Giancarlo Lotti: Sarà stato al corrente di certo. Io non posso
P.M.: Sarà stato di certo, o gliel'ha detto Mario?
Giancarlo Lotti: Sì, me l'ha spiegato Mario.
P.M.: Mario le ha spiegato così?
Presidente: Cosa le ha spiegato?
P.M.: Cosa le ha spiegato? Dice il Presidente.
Giancarlo Lotti: No, mi ha spiegato di queste cose che faceva sempre a lui, a questo Toscano.
P.M.: E questo Toscano sapeva a cosa servivano quei
proiettili? Secondo il racconto di Mario.
Giancarlo Lotti: Mah, questo a me non me l'ha detto, questo fatto.
P.M.: Dunque, lei dice...
Giancarlo Lotti: Sì, può darsi abbia detto qualche cosa, ora non me ne ricordo bene.
P.M.: Allora, lei dice: "Ho saputo, direttamente dal Vanni, che le munizioni".- siamo all'interrogatorio del 12/03/96 - "che le munizioni per la pistola venivano fornite al Pacciani da un amico e che il Vanni, insistendo, gli aveva riferito che l'amico era l'appuntato dei Carabinieri Toscano, l'appuntato Toscano. Fornendo le munizioni era al corrente dell'uso che ne veniva fatto, così mi diceva il Vanni".
Giancarlo Lotti: Sì, per l'uso... per quello che dovevano fare, per gli omicidi.
P.M.: Ho capito. Ha mai vis... Lei ha mai parlato con questo carabiniere Toscano? Lei...
Giancarlo Lotti: No, veniva al bar. Ma io non c'avevo nemmen tanta...
P.M.: L'ha visto parlare col Vanni?
Giancarlo Lotti: Mah... no, io non l'ho visto parlare.
P.M.: Non l'ha visto mai, o non si ricorda?
Le contesto che lei dice, dichiarazioni al P.M. 23/03/96: "A me il Vanni disse che i proiettili il Toscano glieli aveva dati prima dell'omicidio di Vicchio. Il Vanni mi disse che gli forniva i proiettili quando c'erano omicidi da fare". E aggiunge:
"Ho visto Vanni a volte parlare con il Toscano in piazza". È così?
Giancarlo Lotti: Sì, però io non c'ero lì, ero verso il bar.
P.M.: Allora, lei era lontano e ha visto questo
appuntato dei Carabinieri...
Giancarlo Lotti: I' che dicevano fra sé, questo io non...
P.M.: ... che parlavano fra sé.
Giancarlo Lotti: Non è che...
P.M.: La mia domanda era: se li ha visti mai parlare fra sé.
Giancarlo Lotti: Sì, sì. Io li ho visti parlare, però io non c'ero lì vicino.
P.M.: Cosa dicevano non lo sa. Ha mai visto il Toscano parlare con il Pietro Pacciani?
Giancarlo Lotti: Mah, io non ho visto, no.
P.M.: No.
Presidente: Voce, voce.
Giancarlo Lotti: Sì, sì, mi scusi eh, Presidente.
Presidente: Ha detto di no comunque.
P.M.: Senta... Sì, sì.
Lei sa, da quello che le ha raccontato Mario Vanni, che i proiettili venivano dati a Mario e poi Mario li portava a Pacciani? O se era un contatto diretto Toscano...
Giancarlo Lotti: Gli erano contatti fra lui e Mercatale, quello di Mercatale.
P.M.: Ho capito.
Giancarlo Lotti: Come... gl'è spiegato così.
P.M.: E quello di Mercatale, cioè sarebbe Pacciani?
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: Ma lei questi contatti li ha visti personalmente,
o li ha sentiti raccontare solo da Vanni?
Giancarlo Lotti: No, allora... Io non ho visto nessun dei due, di quelli. Né Toscano, né il coso.
P.M.: L'ha sentito raccontare da Vanni, questo?
Giancarlo Lotti: Sì, che gl'aveva cosato... gl'aveva dato questi cosi.
P.M.: I proiettili.
L'ha sentito parlare in più occasioni, più volte? j
Giancarlo Lotti: No, più occasioni no.
P.M.: Ho capito.
Lei dice, il 12/03/96: "Mario mi disse che il Toscano dava i proiettili a lui - Vanni - e che poi li faceva avere a Pietro, perché non stava a San Casciano, come invece abitavano Toscano e Vanni. Io, Toscano, lo conoscevo di vista, ma non ci parlavo". È così?
Giancarlo Lotti: Sì.
Presidente: Cioè, come? Vanni... I proiettili li riceveva il Vanni e poi lui li passava al Pacciani?
Giancarlo Lotti: Sì, è così. Mo, forse mi sono...
P.M.: E così come ha detto...
Giancarlo Lotti: Mi sono un pochino cosato io, da me.
P.M.: Al di là del "cosato", è come ha detto ora?
Giancarlo Lotti: Di...
P.M.: Lo dica lei.
Giancarlo Lotti: Sì, sì, sì.
Presidente: Ma no "sì". Ci dica come è avvenuto, cosa gli ha detto il Vanni. Siccome lei parla di discorsi fatti dal Vanni.
Giancarlo Lotti: Mi spiego per bene io, semmai.
Presidente: Spieghi per bene.
P.M.: Provi a spiegare meglio ancora.
Giancarlo Lotti: Lui... Vanni, insomma li recapitava a lui e poi gl'andava direttamente a Mercatale.
P.M.: Li recapitava, cioè li dava a Vanni.
Giancarlo Lotti: Sì.
P.M.: E poi Vanni li portava a Mercatale.
Giancarlo Lotti: Forse innanzi non mi sono spiegato bene io, sul fatto...
P.M.: Comunque queste sono cose che lei non ha mai
visto. Sono racconti che gli ha fatto Vanni. È così?
Giancarlo Lotti: Sì, sì.
P.M.: Sono racconti che gli ha fatto anche Pacciani
che... L'ha sentito dire anche da Pacciani che i proiettili li dava...
Giancarlo Lotti: Pacciani lo vedevo meno perché lui gli sta un po' distante, non è che...
P.M.: Ma al di là di vederlo, il Pacciani le ha mai
detto personalmente che i proiettili li dava al Toscano? O l'ha saputo solo da Vanni?
Giancarlo Lotti: Sì, da Vanni e basta.
P.M.: Da Vanni e basta. Ha sempre detto così.
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