Segue dalla sesta parte.
Presidente: Parti civili? Niente. Difensori?
Avvocato Pepi: Avvocato Pepi. Senta signora, io le dovrò fare una serie di domande, per cui abbia un attimo di pazienza. Lei ha detto di conoscere bene Giancarlo Lotti, vero?
F.N.: Sì.
Avvocato Pepi: Senta, io vorrei sapere... innanzitutto partiamo da questo: fu il Lotti che le indicò la piazzola di Vicchio dove vi sareste appartati, o fu lei a indicarla al Lotti?
F.N.: No, fu il Lotti, perché io non guidavo, non sapevo niente.
P.M.: Senta signora, ma io le chiedo, come mai vi appartavate a Vicchio, cioè a circa 70 chilometri da San Casciano, quando vi potevate tranquillamente appartare nei boschi vicino a San Casciano?
F.N.: Il problema era questo, siccome il mio convivente non c'era, eravamo tutti e due, in quel periodo, eravamo sempre quasi ubriachi, perciò ci mettevamo in macchina e dove si andava a finire si andava a finire. Non c'era una meta.
Avvocato Pepi: Quindi signora...
F.N.: Si poteva andare anche a letto a casa mia.
Avvocato Pepi: Esatto. Però, dico, allora a questo punto, siccome lei ha detto che eravate quasi sempre ubriachi, come fa a essere certa, nel momento in cui viene a fare il riconoscimento della piazzola di Vicchio, che è quella veramente la piazzola di Vicchio e non potrebbe essere un'altra?
F.N.: Perché...
Avvocato Pepi: Tanto più che son passati molti anni, e sappiamo che
quella stessa piazzola è cambiata notevolmente.
F.N.: Ho riconosciuto quel fiumiciattolo che c'è di fronte.
Avvocato Pepi: Va be', signora, il fiumiciattolo sa, non è che sia... Penso che
in vari boschi si possa...
F.N.: E poi, per andare lì, c'è una bottega che vende formaggi, vende panini,
questa roba qui.
Avvocato Pepi: Quindi andavate, diciamo così, un po' alla ventura.
F.N.: A dorso.
Avvocato Pepi: Eh be'. Lei, quindi, la sua giustificazione è questa qui. A
quanto pare ho capito che vi eravate un po' allegri, guanto meno, e quindi dove
andavate andavate, insomma.
F.N.: Sì.
Avvocato Pepi: Non c'era una scelta precisa perché il Lotti preferiva un
posto invece che un altro.
F.N.: Che sappia io, no.
Avvocato Pepi: No.
F.N.: Dove mi portava, andavo.
Avvocato Pepi: Sì, va bene. Senta signora, che rapporti c'erano tra l'Indovino e la
Ghiribelli?
F.N.: Che rapporto c'era?
Avvocato Pepi: Sì.
F.N.: Ma lo sapranno loro due, mica io.
Avvocato Pepi: No, io le domando se lei è a conoscenza se si
conoscevano, se erano amici, si frequentavano, stavano insieme?
F.N.: Gliel'ho detto, erano amici e se poi andavano a letto insieme che ne
so io, non c'ero mica.
Avvocato Pepi: Ecco. Senta signora, lei ha ricevuto, in data 24 marzo '96 alle
11.06, per essere precisi, una telefonata da parte di Giancarlo Lotti?
F.N.: Sì.
Avvocato Pepi: Ecco signora, abbia molta pazienza, perché queste sono
una serie di domande che interessano molto a questo difensore. Se lo ricorda bene il
contenuto di questa telefonata?
F.N.: Cosa mi diceva?
Avvocato Pepi: Sì.
F.N.: Che lo avevano interrogato.
Avvocato Pepi: Ecco.
F.N.: Che lo interrogano e vogliono sapere come stanno... E io gli ho risposto che se lui sa qualcosa, che parli, che deve dire la verità. Se uno dice la verità, non sbaglia.
Avvocato Pepi: E poi?
F.N.: E poi gli ho chiesto: 'ma tu a me me lo devi dire, se è vero che tu
facevi il guardone, o che hai fatto... se hai visto ammazzare, se hai ammazzato; tu a me
me lo devi dire, se sei sincero'. Questo io gli chiedevo.
Avvocato Pepi: Senta, e questa stessa telefonata, signora, lei contestò al
Lotti il motivo per cui ha atteso più di dodici anni prima di rivelare queste circostanze?
F.N.: Ora, una telefonata, mi telefonava spesso, anche.
Avvocato Pepi: No, io fo riferimento solo a questa telefonata, signora.
F.N.: Se sapeva la verità prima, doveva parlare prima.
Avvocato Pepi: Ecco, lei glielo contestò, quindi, al Lotti.
F.N.: Sì: 'se tu sapevi prima, dovevi parlare prima'.
Avvocato Pepi: Senta signora, le disse anche Lotti, in questa telefonata, che
era in attesa che gli attribuissero una casa e gli disse chi gliela doveva dare?
F.N.: No.
Avvocato Pepi: Non se lo ricorda, o...
F.N.: No, no, non me l'ha detto.
Avvocato Pepi: Non gliel'ha detto, signora? Bah, allora io glielo devo
contestare, perché, nella telefonata, viene proprio specificatamente detto questo da
parte di Lotti.
Presidente: (voce fuori microfono)
Avvocato Pepi: Eh, questa telefonata...
P.M.: Dovrebbe essere depositata, no?
Avvocato Pepi: Sì, sì. Penso di sì.
(voce fuori microfono)
Presidente: (voce fuori microfono)
P.M.: No, io non l'ho fatto, quindi.... Non so se l'ha fatto il difensore, dato
che la contesta. Credo che poi andrebbe trascritta, perché se quello è un brogliaccio.
Presidente: Questa è una trascrizione o un riassunto.
P.M.: No, è un brogliaccio.
Avvocato Pepi: È uno stralcio di conversazione.
P.M.: E' un brogliaccio, però, va trascritta. Se qualcuno ha interesse a dirla,
va trascritta.
Avvocato Pepi: Certo. Va be', comunque lei questo non se lo ricorda. Allora
io, sempre insistendo su questa telefonata, le chiedo se il Lotti ebbe a dirle: "Ti fanno certi
colloqui, e alla fine uno non ce la fa più, e alla fine ti imbrogliano”. Se lo ricorda questo
passaggio?
F.N.: Ma, come ho ripetuto sempre, io il Lotti l'ho capito sempre poco nel
parlare; perciò, anche se dice le cose, non è che proprio le comprendo bene bene. Anche
se si doveva stare insieme quasi quindici anni, insomma l'ho conosciuto per quindici anni,
non lo capivo, 'tutututu', lui parla svelto, parlava svelto e non proprio chiaro.
Avvocato Pepi: Va be', ora...
F.N.: Perciò, anche se ha detto qualcosa...
Avvocato Pepi: No, il concetto di una frase...
F.N.: Sì...
Avvocato Pepi: Io non pretendo certo che lei si ricordi le parole esatte, ma
un discorso di questo genere se lo ricorda che il Lotti gliel'ha detto?
F.N.: Sì. 'Ti fanno certe domande che poi, magari, tu | non sai...'. Mi voleva
magari dire: 'tu non sai come rispondere, come fare, come non dire', insomma, una cosa
del genere. Poi me ne ha fatta un'altra telefonata, sempre nel marzo dell'anno scorso,
dicendomi che mi voleva venire a trovare. E io gli ho detto che avevo, per l'appunto,
dovevo cambiare casa e ci avevo da fare, non lo potevo ospitare.
Avvocato Pepi: Senta signora, stiamo sempre a questa benedetta telefonata, si ricorda se il Lotti le disse... Perché lei, a un certo momento, avrebbe chiesto al Lotti: 'è vero che hai visto il Vanni fare certe cose?', e il Lotti le avrebbe risposto: 'ormai l'ho detto, non posso mica tornare indietro; è vero, ormai l'ho detto'.
F.N.: E io gli chiedevo se era vero che aveva visto uccidere...
Avvocato Pepi: Sì.
F.N.: Se aveva... e lui ha detto: 'ormai l'ho detto'.
Avvocato Pepi: "Ormai l'ho detto...", e diceva: "Ormai l'ho detto, non posso tornare indietro".
F.N.: Non può tornare indietro.
Avvocato Pepi: Eh. E' vero anche che, sempre in questa telefonata, Lotti disse a un certo punto che lui sapeva soltanto cose dell'omicidio degli Scopeti e che per quello che era il delitto di Vicchio invece non ne sapeva nulla e lo avevano imbrogliato?
F.N.: No, non mi ha detto di nessuno... omicidio, lì. Non mi ha detto che aveva visto, come aveva visto. Non mi ha detto proprio nulla. Io sapevo quello degli Scopeti, sapevo quell'altro, ma non me l'ha detto che sapeva... che sapeva, non mi ha detto niente. Diceva soltanto che: 'ti fanno certi interrogatori', e non so, un imbroglio, una cosa genere. Ma che lui aveva visto o che sapeva, non me lo ha mai detto.
Avvocato Pepi: Ecco, signora, ora stiamo andando velocemente alla fine, abbia ancora un attimo di pazienza. Verso la fine della telefonata, quindi pochi minuti, secondi prima di chiudere questa conversazione, Lotti le avrebbe detto - se se lo ricorda... Glielo leggo testualmente, così magari se lo ricorda meglio, se me lo può confermare o meno:
"Ma icché ti devo dire io, non lo so come... puntini di sospensione. "Ma io... ma, fino a un certo punto, quello che ho visto lo sanno loro come fare. L'è Procuratore". Se lo ricorda questo passaggio?
F.N.: Come le dico, io, al Lotti l'ho capito sempre poco a parlare. Perciò, anche se l'ha detto, lui l'ha detto e lui l'ha sentito.
Avvocato Pepi: Ecco, comunque da questo complesso...
F.N.: Se poi è stata registrata, lo sentite meglio di me.
Avvocato Pepi: Senta, signora, ma siccome è una telefonata fatta tra lei e il Lotti...
F.N.: Eh, ma come le sto dicendo...
Avvocato Pepi: ... una conferma sua.
F.N.: ... io, il Lotti, non l'ho mai capito parlare. Perciò non posso proprio dire tutto quello che diceva, ci capivo... Ogni cento parole ci capivo dieci.
Avvocato Pepi: Comunque mi conferma - perché mi sembra che lo abbia detto - che il Lotti, più volte, in questa telefonata, si lamentava di questi tipi di interrogatori...
P.M.: No, Presidente, mi scusi, eh. Ora, si lamentava. . . di un brogliaccio di cui il difensore ha fatto l'uso che ha voluto e io sono stato zitto perché non ho niente da nascondere, ma di cui non ha chiesto la trascrizione, mi sembra si sta andando oltre le possibilità consentite.
Presidente: Va bene, va bene.
P.M.: E quindi, addirittura ora che faccia le interpretazioni, se permette, sono stato zitto per mezzora perché non c'è niente da nascondere e perché si parla di Procuratori, quindi è tutto quello che c'è, la telefonata è lì trascritta. Quindi, la prova che non c'è niente da nascondere, è in quel brogliaccio. Ma che ora si voglia far dire alla signora cose che non ha capito, interpretazioni del difensore, su un brogliaccio, mi oppongo.
Presidente: Domanda, avvocato, domanda.
Avvocato Pepi: Io domando allora...
Presidente: Comunque le osservazioni del Pubblico Ministero sono esatte, eh.
P.M.: Eh, io sono stato zitto perché... non c'è nulla da nascondere e perché il brogliaccio ce lo abbiamo messo noi. Quindi è chiarissimo che non c'è nulla da nascondere. E il difensore lo sa. Quindi, l'uso che ne fa mi sembra talmente improprio e tra 1'altro non è corretto.
Presidente: Va bene. Basta, ora. Bene.
Avvocato Pepi: Ora, sulla correttezza avrei qualcosa da...
P.M.: Eh, sì, non è corretto perché non ha chiesto la trascrizione, avvocato. E quindi non può fare lei domande su un atto che non è trascritto.
Presidente: Bene, Pubblico Ministero, abbiamo capito. Non...
P.M.: Sì. Siccome continua, allora io le spiego.
Avvocato Pepi: Io ho fatto domande soltanto se la signora si ricordava del contenuto di una certa telefonata.
P.M.: No, glielo ha letto lei il contenutor avvocato, mi permetta. La signora le ha sempre detto: 'non lo ricordo e non ho capito. E io non capivo il Lotti ' .
Avvocato Pepi: No...
P.M.: Mi scusi, avvocato.
Avvocato Pepi: No, la signora non ha detto così, fra l'altro.
P.M.: No, no, per carità, per carità...
Presidente: Pubblico Ministero, Pubblico Ministero, le può fare domande suggestive, andiamo.
P.M.: Sì, però...
Presidente: Essendo esame indiretto, lo può fare...
P.M.: No, mi perdoni...
Presidente: Comunque, non ci riscaldiamo, che non è il caso.
P.M.: No, Presidente, su trascrizioni che sono in atti non si può chiedere interpretazioni quando la signora è dall'inizio della contestazione che dice: 'io non ho capito cosa diceva'. E il difensore introduce osservazioni che fa lui. Signor Presidente, mi oppongo finché posso, con tutti i miei mezzi.
Presidente: Io non so che domande intende fare, dica avvocato. Le interpretazioni lasciamole stare, le interpretazioni lasciamole stare.
Avvocato Pepi: Io, su questo punto... Permette? Io, su questo punto ho bell'e finito.
Presidente: Bene.
Avvocato Pepi: E credo proprio di aver finito. Stavo riguardando un attimo,
credo di non avere altre domande da fare.
Presidente: Altri difensori? Io volevo fare una domanda alla teste, però è
un giudizio che dovrebbe darmi. E il giudizio non lo posso acquisire. Bene, può andare,
signora.
P.M.: Grazie, Presidente.
F.N.: Buongiorno.
Presidente: Ci sono altri? Pubblico Ministero, altri testimoni?
P.M.: Oggi no, Presidente...
Presidente: Niente. Allora a domani mattina ore 09.00.
P.M.: Bene, grazie.
Presidente: Nuova traduzione del Vanni.
Avvocato: Che orario si fa?
Presidente: Eh, Pubblico Ministero, domani quanti testi c'ha?
P.M.: Domani, sicuramente, il teste Nesi e altri, alcuni testi che riguardano l'S4 e che riusciamo a reperire. Alcuni sono già citati. Quanti, non glielo so dire.
Presidente: Vediamo quanti testi ci sono, sennò si va... Comunque...
P.M.: Comunque la mattinata, senz'altro.
Presidente: La mattinata sicuro; il pomeriggio non lo so, dipende dai testi disponibili. Va bene?
Avvocato: Presidente, non ho problemi, questo volevo dire.
Presidente: Sì, sì. Bene. L'udienza è tolta.
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