Autore:Vinavin
Prima edizione: Edizioni Mito - 2011 - 330pp - brossurato
Dalla Presentazione: "Ciò che andrai a scoprire, più che un libro è un documento che racconta una vicenda vera la quale non troverai nelle librerie. La sua storia, che ha dell'incredibile, la riporto in una breve sintesi perchè tu possa prenderne visione, e se il tema trattato ti incuriosisce, perchè vuoi conoscere la verità di come sono andate le cose, e non solo, lo puoi richiedere.
- anno 1994 -
Un normale cittadino, durante il primo processo a Pietro Pacciani, "presunto mostro di Firenze", fa di tutto per portare gli inquirenti a indagare il personaggio che aveva tutte le qualità per essere il vero maniaco delle coppiette. Purtroppo tutti i tentativi andarono a vuoto. E quando per il tempo trascorso fu chiara l'idea che mai sarebbe arrivato a giusta conclusione, decise di proseguire in solitario la ricerca convinto di arrivare a dimostrare che quanto portato a conoscenza, non era affatto sbagliato.
Il silenzio dei morti viventi, ripercorre fedelmente i fatti e a differenza di tutti gli scritti in merito alla vicenda, è l'unico che da soluzioni logiche alle tante domande rimaste nel tempo senza risposta.
Un libro, un giallo, un documento che tutti avrebbero voluto scrivere perché tutti avrebbero voluto leggere. La vicenda del noto criminale, che sconvolse nei primi anni ottanta Firenze e l’intero Paese con macabri omicidi di giovani coppie. Una sfida infernale in una caccia al tesoro dove gli indizi lasciati erano morti ammazzati. Una sorprendente, sconcertante soluzione del caso. Dove non poté la sola logica, riuscì la fantasia applicata alla stessa.
Edipo, sciogliendo gli enigmi che la sfinge poneva, salvò da morte certa i Tebani che ogni giorno si riunivano per risolvere in comune l'indovinello che il mostro poneva.
Anche il mostro di Firenze per saggiare l'abilità di chi gli dava la caccia si è messo in gioco racchiudendo la sua identità in quattro semplici parole:
"BARE MORTI NUMERO SETTE"
Leggendo il libro, anche tu, potrai risalire al soggetto anagrammando la frase e, tra le possibili soluzioni, uscirà il suo nome e cognome."
Un normale cittadino, durante il primo processo a Pietro Pacciani, "presunto mostro di Firenze", fa di tutto per portare gli inquirenti a indagare il personaggio che aveva tutte le qualità per essere il vero maniaco delle coppiette. Purtroppo tutti i tentativi andarono a vuoto. E quando per il tempo trascorso fu chiara l'idea che mai sarebbe arrivato a giusta conclusione, decise di proseguire in solitario la ricerca convinto di arrivare a dimostrare che quanto portato a conoscenza, non era affatto sbagliato.
Il silenzio dei morti viventi, ripercorre fedelmente i fatti e a differenza di tutti gli scritti in merito alla vicenda, è l'unico che da soluzioni logiche alle tante domande rimaste nel tempo senza risposta.
Un libro, un giallo, un documento che tutti avrebbero voluto scrivere perché tutti avrebbero voluto leggere. La vicenda del noto criminale, che sconvolse nei primi anni ottanta Firenze e l’intero Paese con macabri omicidi di giovani coppie. Una sfida infernale in una caccia al tesoro dove gli indizi lasciati erano morti ammazzati. Una sorprendente, sconcertante soluzione del caso. Dove non poté la sola logica, riuscì la fantasia applicata alla stessa.
Edipo, sciogliendo gli enigmi che la sfinge poneva, salvò da morte certa i Tebani che ogni giorno si riunivano per risolvere in comune l'indovinello che il mostro poneva.
Anche il mostro di Firenze per saggiare l'abilità di chi gli dava la caccia si è messo in gioco racchiudendo la sua identità in quattro semplici parole:
"BARE MORTI NUMERO SETTE"
Leggendo il libro, anche tu, potrai risalire al soggetto anagrammando la frase e, tra le possibili soluzioni, uscirà il suo nome e cognome."
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