lunedì 25 luglio 2011

Antonello Frongia - Deposizione del 07 giugno 1994

 
Antonello Frongia fu ascoltato il 7 giugno 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni

Presidente: Bene, buongiorno.
Avvocato Bevacqua: Buongiorno Presidente.
P.M.: Buongiorno.
Presidente: L’udienza è aperta, bene, signor Pubblico Ministero?
P.M.: Si Presidente oggi abbiamo come primi testi quei proprietari della villa La Sfacciata, ammessi dalla Corte, e in relazione a quel motorino che era sul cancello della villa. La Polizia scientifica nel frattempo, come richiesto da lei signor Presidente, ha approntato una cartina con le misure relative alle distanze fra il luogo in cui fu rinvenuto il furgone dei tedeschi nell’83 e il cancello, quindi penso prima di sentire la signora che c’è e il marito, se go capito bene, i proprietari della villa, che secondo la teste De Giorgio Amelia erano al corrente dello stesso fatto, si potrebbe vedere un attimo quella cartina con le distanze e sentire il sovrintendente della Polizia scientifica che ha provveduto a redigerla e a fare le relative misurazioni.
Presidente: Bene…
A.B.: Presidente, chiedo scusa, io credo che sia più opportuno, per carità, sentire prima la signora che ci dica dove era il motorino e poi vedere…
P.M.: I testi che ci hanno detto dove era il motorino li abbiamo già sentiti.
A.B.: Va be’ e allora sentiamo la signora perché sennò è inutile, sennò sarebbe inutile…
P.M.: Sono due cose diverse, una è la distanza in metri
Presidente: Non è che noi sentiamo la signora sulla piantina, non lo so, non vedo motivo, noi glielo facciamo descrivere dove l’ha visto, dove non l’ha visto poi se è il caso tiriamo fuori la piantina.
P.M.: Se non sbaglio…
Presidente: Per assurdo dovremmo risentire i testi sulla piantina.
P.M.: La piantina è solo ai fini delle misurazioni è stata chiesta dal Presidente, se non sbaglio.
Presidente: Era la Corte che sollecitava questa planimetria.
P.M.: E è pronta.
A.B.: No io credevo che si dovesse vedere la piantina dove stava…
P.M.: No, no, no è solo una questione di misurazioni.
A.B.: Non è un problema. Mi sembrava più opportuno…
Presidente: E’ solo una questione di vedere questi luoghi, capito?
A.B.: Non è un problema.
Presidente: Se non avete problemi…
A.B.: No, no…
Presidente: Vediamo questa piantina…
P.M.: Decida lei Presidente.
Presidente: …Sentiamo chi l’ha compilata…
P.M.: E vediamola.
Presidente: E la vediamo, va bene?
P.M.: Fra l’altro avevamo
Presidente: Credo che non ci sia alcun problema.
P.M.: Avevamo anche la foto, se non sbaglio, l’abbiamo vista l’altra volta, di quel cancello e dei luoghi quindi…
Presidente: Si, le foto che naturalmente sono state fatte…
P.M.: A suo tempo.
Presidente: …a suo tempo. Molto a suo tempo dopo. Prego.
P.M.: Allora introduciamo… il sovrintendente scusi? Agente? Frongia. Allora si accomodi.
Presidente: Allora questi sono i fini, lo ammettiamo come testimone sull’accordo di tutti, va bene?
A.B.: Presidente…
Presidente: Si accomodi prego, dia le sue generalità.
A.F.: Sono l’agente Frongia Antonello, nato a Xxxxxx il x agosto del ’XX.
Presidente: La sua qualità?
A.F.: Scusi non ho capito.
Presidente: Lei è agente?
A.F.: Agente scelto di Polizia
Presidente: Scelto di Polizia, vuole leggere… gli diamo come al solito…
A.F.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.
Presidente: Vuole ripetere il suo nome? Non l’abbiamo capito bene.
A.F.: Frongia Antonello.
Presidente: Frongia Antonello, benissimo.
P.M.: La domanda è questa, lei ha provveduto in questi giorni a effettuare delle misurazioni e a fare una cartina relativa alla perimetria ai cancelli della villa, se non ho capito male, si chiama La Sfacciata, nei pressi del luogo dove fu rinvenuto il furgone dei tedeschi nell’83…
A.F.: Esatto.
P.M.: E’ così. La vogliamo mostrare questa cartina che ha fatto lei?
Presidente: Certamente.
P.M.: Così ce la facciamo spiegare. Ci vuole indicare innanzitutto il luogo dove fu rinvenuto il furgone?
A.F.: Ecco, è denominato col punto B.
P.M.: Forse è meglio che si avvicini, mi scusi eh… Ecco, ecco, benissimo, lo indica… E’ quel furgone… quello è il luogo, il B e lei ha disegnato il furgone.
A.F.: Si, è il luogo in cui si trovava il furgone.
P.M.: La via di Giogoli è quella…
A.F.: La via di Giogoli…
P.M.: … che lei ha disegnato…
A.F.: …attraversa trasversalmente il disegno, ah ecco è scritto lì: Via di Giogoli, che si innesta sulla via Volterrana.
P.M.: I cancelli che lei ha trovato sono indicati a sinistra e a destra vero?
A.F.: A sinistra è un cancello, punto A;
P.M.: E’ un cancello secondario?
A.F.: E’ il cancello primario questo, che si affaccia sulla via Volterranea.
P.M.: Bene.
A.F.: Mentre percorrendo Via di Giogoli, a circa 170 metri, c’è un portone, non è proprio un cancello.
P.M.: Quello è un portone?
A.F.: Si.
P.M.: E ci vuol spiegare le distanze fra i punti A e B?
A.F.: Allora dal cancello, dall’incrocio, dal punto A al punto B sono 70,2 metri; mentre dal punto B al portone C sono 100 metri.
P.M.: Quindi in tutto, lei diceva…
A.F.: 170,2 metri, la distanza dal cancello al portone.
P.M.: Vogliamo rimostrare la foto del cancello? Principale? Così… E’ questo?
A.F.: Esatto.
P.M.: Ora per l’appunto qui c’è un B, comunque quello è il cancello che lei ha indicato nella sua cartina con A?
A.F.: Certamente si. Quello è il cancello e quella che si vede… il punto A sarebbe il punto in cui è stato rinvenuto il furgone.
P.M.: Io non ho altre domande Presidente e penso che fosse questo ciò che lei…
Presidente: Si certo.
P.M.: …considerava per maggiore precisione.
Presidente: Signori difensori avete domande?
A.B.: No, no, no.
Presidente: Non mi sembra che… Può andare grazie.
A.F.: Grazie.
Presidente: Buongiorno.

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