Autore: Gordiano Lupi
Prima edizione: Editoriale Olimpia - 2005 - 296 pp - brossurato
Dalla presentazione: Assassini seriali. Da Vincenzo Verzeni alla saponificatrice di Correggio, dal mostro di Firenze a Donato Bilancia e Michele Profeta, passando dai casi Succo, Stevanin e Chiatti. Con piglio giornalistico e quasi in presa diretta, l’autore passa in rassegna la lunga galleria di casi avvenuti a partire dalla fine dell’Ottocento sino ai giorni nostri. In un paese, l’Italia, che resta tra i più colpiti dal fenomeno. Il disordine mentale, il dolore, la passionalità assassina, il bieco interesse, ma anche gli errori della scienza, le manipolazioni mediatiche, le intrusioni politiche, le reazioni dei familiari, la ferocia scatenata della folla. La sfera d’azione dei serial killer si presenta estremamente complessa e non riducibile al solo assassinio efferato e alla vittima indifesa. Rientra in gioco, accanto alla terminologia scientifica corrente, il concetto più emotivo e popolare di mostro. Una psicosi che influenza la cultura del quotidiano, la letteratura, le arti visive come il cinema e la fiction televisiva. Costrette a rincorrere, col fiato corto, una realtà che supera, da sempre, la più sbrigliata delle fantasie.
Prima edizione: Editoriale Olimpia - 2005 - 296 pp - brossurato
Dalla presentazione: Assassini seriali. Da Vincenzo Verzeni alla saponificatrice di Correggio, dal mostro di Firenze a Donato Bilancia e Michele Profeta, passando dai casi Succo, Stevanin e Chiatti. Con piglio giornalistico e quasi in presa diretta, l’autore passa in rassegna la lunga galleria di casi avvenuti a partire dalla fine dell’Ottocento sino ai giorni nostri. In un paese, l’Italia, che resta tra i più colpiti dal fenomeno. Il disordine mentale, il dolore, la passionalità assassina, il bieco interesse, ma anche gli errori della scienza, le manipolazioni mediatiche, le intrusioni politiche, le reazioni dei familiari, la ferocia scatenata della folla. La sfera d’azione dei serial killer si presenta estremamente complessa e non riducibile al solo assassinio efferato e alla vittima indifesa. Rientra in gioco, accanto alla terminologia scientifica corrente, il concetto più emotivo e popolare di mostro. Una psicosi che influenza la cultura del quotidiano, la letteratura, le arti visive come il cinema e la fiction televisiva. Costrette a rincorrere, col fiato corto, una realtà che supera, da sempre, la più sbrigliata delle fantasie.
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