Antonio Tardioli - Agente di Polizia. Si recò, con l'ispettore Napoleoni, sul lago Trasimeno il giorno del rinvenimento del presunto cadavere di Francesco Narducci. Citato nella deposizione del 2002 dell'ispettore Luigi Napoleoni.
Alessandro Trippetti - Medico condotto di Magione (PG). Intervenne sul molo di Sant'Arcangelo dopo il rinvenimento del presunto cadavere di Francesco Narducci. Citat0 a pag. 31 de La strana morte del dr.Narducci.
Ann Ouyang - Frequentò a Philadelphia un corso di specializzazione presso il Gastrointestinal Section Department of Medicine Hospital of University of Pennsylvania assieme a Francesco Narducci. Citata a pag. 85 de La strana morte del dr.Narducci.
Bruno Bordighini - Secondo alcune voci di paese, dopo la morte di Francesco Narducci, recapitò un mazzo di fiori ed una cravatta ai genitori del gastroenterolo. Questo gesto fu interpretato come un messaggio proveniente da Francesco Narducci, tutt'altro che morto.
Valerio Lombardo - Nel 1993 era giudice per le indagini preliminari a Firenze. Firmò l'ordine di custodia cautelare di Pietro Pacciani in cui lo si accusava d'essere il "mostro di Firenze.
Luciana Mencuccini - Firmò il certificato di morte di Francesco Narducci "n.788 Magione, 8.10.1985, acque Trasimeno" pur non avendo partecipato ai rilievi sul corpo emerso il 13 settembre 1985 dal lago Trasimeno. Citata a pag. 81 de La strana morte del dr.Narducci.
Claudio Cassetta - Collega di Francesco Narducci. L'8 ottobre 1985 lo vide uscire dall'ospedale di Monteluce di Perugia. Riferì agli inquirenti: "Ebbi l'impressione che volesse confidarsi con qualcuno. Ricordo perfettamente che indossava una maglietta". Citato a pag. 16 de La strana morte del dr.Narducci.
Sandro Paciola - Infermiere di gastroenterologia a Perugia. Riferì d'aver visto alcuni carabinieri in borghese perquisire l'ambulatorio del professor Narducci dopo la sua scomparsa.
Salvatore De Mattia - Nel 1985 era vice brigadiere dei carabinieri a Perugia. In un colloquio con il maresciallo Antonio De Blasi, De Mattia gli confidò d'aver partecipato, con altri militari della caserma di Magione, ad una spedizione presso l'abitazione fiorentina di Narducci per recuperare i feticci asportati alle vittime dal "mostro di Firenze". De Blasi apprese altresì da De Mattia che la missione fallì poichè un parente di Francesco Narducci li precedette di alcuni giorni. Citato a pag. 51 de La strana morte del dr.Narducci.
Sandro Paciola - Infermiere di gastroenterologia a Perugia. Riferì d'aver visto alcuni carabinieri in borghese perquisire l'ambulatorio del professor Narducci dopo la sua scomparsa.
Salvatore De Mattia - Nel 1985 era vice brigadiere dei carabinieri a Perugia. In un colloquio con il maresciallo Antonio De Blasi, De Mattia gli confidò d'aver partecipato, con altri militari della caserma di Magione, ad una spedizione presso l'abitazione fiorentina di Narducci per recuperare i feticci asportati alle vittime dal "mostro di Firenze". De Blasi apprese altresì da De Mattia che la missione fallì poichè un parente di Francesco Narducci li precedette di alcuni giorni. Citato a pag. 51 de La strana morte del dr.Narducci.
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