Nei primi giorni del dicembre 1994, dopo la condanna all'ergastolo, Pietro Pacciani si rivolse al Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, per chiedere la grazia. Gli rispose il direttore dell'ufficio per gli affari giuridici e le relazioni costituzionali, Salvatore Sechi: "Signor Pacciani Pietro in relazione al suo appello rivolto al presidente della Repubblica ho il rammarico di informarla che non sono ravvisabili interventi nel senso da lei auspicati. Il Capo dello Stato non possiede alcuna facoltà di interferire con l' azione dell' autorità giudiziaria. Posso peraltro assicurare che il Presidente auspica vivissimamente che sulla verità, qualunque essa sia, venga fatta piena luce. Con i migliori saluti, Salvatore Sechi".
Rif.1 - La Repubblica - 28 dicembre 1994 pag. 19
Rif.1 - La Repubblica - 28 dicembre 1994 pag. 19
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