Nel 1948 si arruolò nella legione straniera. Nel 1954 fu catturato dai Viet Cong in Indocina e fu sotterrato vivo, fu salvato da alcuni commilitoni che lo scoprirono per caso. Fu inviato in Algeria e scaduto il fermo rientrò in Italia dove si trasferì a Prato e dove lavorò come operaio tessile. Nel 1994, durante una perquisizione nella sua casa di Prato, furono trovati 176 proiettili calibro 22 marca Winchester serie H, gli stessi usati dal "mostro di Firenze". Le indagini durarono mesi, ma fu ritenuto estraneo alla vicenda e prosciolto. La CNN realizzò un'inchiesta sul "mostro di Firenze" dove si parlava anche del suo coinvolgimento. Un vecchio zio, Joe Vigilanti, abitante a Newark nel New Jersey, nel tentativo di riallacciare i rapporti con la famiglia, si interessò al caso e contattò Giampiero Vigilanti. I due si incontrarono e ristabilirono un rapporto che nel febbraio del 1998, quando Joe Vigilanti morì all'età di 82 anni, assicurò al nipote una eredità di 18 milioni di dollari (circa 30 miliardi di lire).
6 commenti:
Grazie per aver scritto cosní imparzialmente.
La storia dell'eredità si rvelò una bufala. Quando uscì la pista "Pacciani" le indagini andarono in quella direzione. Quest'uomo ho sempre pensato, ed oggi ne ho la conferma con la riapertura delle indagini, che avesse a che fare molto coi delitti. Compresa la somiglianza impressionante con gli identikit. Il Bardazzi parlò di un uomo elegante nel suo bar con un grande anello nero al dito: cercate con google "legione straniera anello" e vedete un po'... di più non so. Attendiamo gli esiti...
La storia del Bardazzi è stata praticamente ritrattista da lui stesso
Il Vigilanti tornato dal servizio in Legione Straniera va ad abitare a Vaino (vicino Prato) , lo stesso paese dove abitava Salvatore Vinci
Vigilanti era uno che di armi se ne intendeva tanto avendo combattuto nella giungla vietnamita e in Algeria in un corpo di élite ed era abituato e addestrato ad uccidere e fare azioni / imboscate in varie condizioni
Vigilanti non ha il profilo del mostro lust murderer piuttosto ha il profilo del killer a pagamento
Il clan sardo (tra cui i fratelli Vinci da Villacidro) che aveva deciso di uccidere Barbara Locci e il suo amante per motivi più o meno passionali (qui non c’e’ traccia di lust murderer) magari non se la sentiva di eseguire il duplice omicidio (perché non è facile uccidere due persone in auto in rapida sequenza di notte in condizioni di scarsa visibilità con arma da fuoco leggera; bisogna avere sangue freddo ed esperienza per eseguire in maniera “ pulita” , senza intoppi, azioni di questo tipo: questo è un dato che noto si tende a sottovalutare da parte di analisti commentatori e appassionati vari di questo incredibile caso) . Vinci S. forse sapeva del compaesano e delle sue attitudini così gli ha proposto l’affare, in cambio di danaro.
Molti anni dopo al Vigilanti fu trovata la disponibilità di moltissimo denaro, una somma davvero grande (18 MLN di USD) altro che i soldi trovati a Pacciani e Vanni, a suo dire ereditata da un mai meglio identificato zio d’America.
Vaiano è in posizione centrale e più o meno equidistante (nel raggio di una quarantina - quarantacinque chilometri) dai vari posti in cui il mostro ha ucciso, luoghi facenti parte di due distretti o aree geografiche distinte e relativamente distanti - essendo diametralmente opposte rispetto al centro di Firenze - fra loro (la Val di Pesa, il distretto privilegiato del Mostro con ben quattro duplici omicidi e l’area Vicchio - Borgo S. Lorenzo, in Mugello, con due duplici omicidi. Un duplice omicidio è invece avvenuto relativamente molto vicino a Vaiano, a Calenzano (sobborgo di Prato).
Non sarà che un killer a pagamento ha agito in questa terribile vicenda, ma non certo i compagni di merende quasi-subnormali?
La circostanza relativa alla disponibilità di denaro non è affatto provata. Ci sono delle indagini in corso (pure da troppo tempo), auguriamoci di giungere ad un punto fermo. Grazie del commento.
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