Fratello di Barbara, la prima moglie di Salvatore Vinci. Durante il servizio militare, girava voce, offrisse prestazioni sessuali ad omosessuali in cambio di denaro. Dopo la morte della sorella Barbara, sostenne l'alibi del cognato Salvatore, dichiarando che la sera in cui avvenne l'omicidio, l'avevano passata insieme al bar, a bere e a giocare a dama. Negli interrogatori a cui venne sottoposto 25 anni dopo dichiarò di non essere certissimo di aver trascorso tutta la serata del 14 gennaio 1960 sempre assieme al cognato.
Rif.1 - Dolci colline di sangue pag.
Rif.2 - Il Messaggero - 20 maggio 1988
Rif.1 - Dolci colline di sangue pag.
Rif.2 - Il Messaggero - 20 maggio 1988
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