Giuseppe Zanetti fu indotto dalla difesa dell'imputato ed esaminato all'udienza del 14 luglio 1994. "Narra il teste che, avendo visto in una trasmissione televisiva un servizio che si riferiva alla deposizione del teste Buiani Italo ed alla Ford Fiesta il cui guidatore gli aveva tagliato la strada la sera dei venerdì prima dell'assassinio dei francesi, aveva rammentato che nel settembre 1985, essendo egli un ciclista dilettante e percorrendo per tale motivo quasi ogni giorno la via degli Scopeti, aveva visto svariate volte, forse otto o nove, un'auto di piccole dimensioni, forse una Ford Fiesta, con una profilatura rossa alta circa due centimetri posta lungo la fiancata. Detta auto l'aveva vista ferma sempre in posti diversi, lungo la strada asfaltata, una volta anche nella prima stradina sterrata che si incontra salendo, infilata con la parte anteriore rivolta verso il bosco e quella posteriore verso la strada asfaltata, a due metri di distanza dalla stessa. L'auto era in sosta senza nessuno a bordo ma le ultime due volte, quando il teste Zanetti l'aveva vista ferma una diecina di metti all'intemo di uno spiazzo tra i cipressi, posto alla sinistra salendo della strada asfaltata e leggermente al di sotto del livello di questa, vi era accanto il presumibile occupante. Secondo il teste trattavasi di una persona alta poco più di m.1.70, forse m.1.75, viso largo ma con guance strette, bocca carnosa, naso tendente all'aquilino ma non troppo, capelli sale e pepe, ma più sale che pepe, leggermente mossi ma schiacciati, leggera stempiatura, carnagione leggermente olivastra, corporatura robusta ma non corpulenta, occhi vividi, penetranti, quasi da aquilotto. Secondo il teste mentre i capelli potevano essere di una persona vicina ai 60 anni, il viso era quello di una persona di 51-52 anni: vestiva entrambe le volte un giubbotto di stoffa azzurro carta da zucchero ed un paio di pantaloni beige chiari.
Il teste si dichiarava in grado di riconoscere ancor oggi le fattezze della persona ed escludeva che potesse trattarsi dell'odierno imputato Pietro Pacciani, anche dopo aver esaminato le foto di costui scattate durante la nota festa dell'uva dei 1983. Confermava poi che il periodo in cui ebbe ad osservare l'auto era certamente il settembre 1985, perchè nel luglio e nell'agosto aveva interrotto gli allenamenti e poi, dopo avvenuto l'omicidio, non era più andato agli Scopeti in quanto aveva letto sui giornali che il grande accorrere di gente creava ostacoli alla circolazione."
Rif.1 - Sentenza della Corte di Assise dell'1 novembre 1994 contro Pietro Pacciani (testo in corsivo).
Vedi anche:
Giuseppe Zanetti - Deposizione del 14 luglio 1994
Il teste si dichiarava in grado di riconoscere ancor oggi le fattezze della persona ed escludeva che potesse trattarsi dell'odierno imputato Pietro Pacciani, anche dopo aver esaminato le foto di costui scattate durante la nota festa dell'uva dei 1983. Confermava poi che il periodo in cui ebbe ad osservare l'auto era certamente il settembre 1985, perchè nel luglio e nell'agosto aveva interrotto gli allenamenti e poi, dopo avvenuto l'omicidio, non era più andato agli Scopeti in quanto aveva letto sui giornali che il grande accorrere di gente creava ostacoli alla circolazione."
Rif.1 - Sentenza della Corte di Assise dell'1 novembre 1994 contro Pietro Pacciani (testo in corsivo).
Vedi anche:
Giuseppe Zanetti - Deposizione del 14 luglio 1994
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