Autore: Michele Giuttari
Prima edizione: 2022, 332pp, brossurato, Morlacchi
Presentazione: "Michele Giuttari inizia a indagare sul caso del Mostro di Firenze
nell’ottobre del 1995, quando viene nominato capo della squadra mobile
di Firenze. All’epoca dei delitti, avvenuti tra il 1974 e il 1985, si
trovava lontano dalla Toscana, in Calabria, impegnato nella lotta contro
i sequestri di persona. Poi le indagini sugli attentati del ’93 in via
dei Georgofili a Firenze, Roma e Milano, riferibili a una strategia del
terrore di Cosa Nostra. Il procuratore Piero Luigi Vigna riconosce in
lui l’investigatore giusto per affrontare il processo d’appello contro
Pietro Pacciani, condannato all’ergastolo nel 1994, quale responsabile
degli orribili duplici delitti compiuti sulle colline toscane. Giuttari
sa poco o niente della vicenda del Mostro, quindi si immerge subito in
questo delicato lavoro di archeologia investigativa. Da allora, sino al
2007, dedicherà ogni suo sforzo per raggiungere la verità. Ma è proprio
alla vigilia della verità che viene fermato. Oggi confessa l’amarezza
per non aver potuto completare le indagini, eppure in queste pagine, con
il distacco di chi sa guardare la realtà senza pregiudizi, ricostruisce
la storia investigativa di un caso complesso quanto pochi altri. Si
sono accaniti contro la sua persona, hanno cercato di annullarlo, ma
lui, finché ha potuto, non si è fermato, scoprendo che Pacciani non
poteva aver fatto tutto da solo, che esistevano dei complici e
soprattutto che occorreva indagare su un secondo livello, superiore, una
regia inquietante, altolocata e occulta, di personaggi importanti e
insospettabili. Insomma, l’ipotesi del serial killer solitario, sotto la
lente dell’investigatore Michele Giuttari, si è sgretolata. Il mostro
non esiste, esistono i mostri. In I Mostri di Firenze e il Patto segreto
analizza anche tutti gli elementi a sostegno del movente esoterico dei
delitti, forse proprio all’origine degli ostacoli che sono stati
innalzati sulla sua strada. Dai fatti e dagli elementi acquisiti
approfondisce anche la possibile esistenza di un patto segreto con la
criminalità per far considerare Pacciani unico serial killer colpevole
per chiudere definitivamente la vicenda come oggi proverebbe il
depistaggio mediante la cartuccia rinvenuta nel suo orto nella
perquisizione del 1992."
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