Segue dall'ottava parte.
Avvocato Pepi: Senta, lei sa per caso quando Mario Vanni sarebbe andato in pensione da postino?
L.N.: No.
Avvocato Pepi: Senta, io le chiedo, siccome lei ha detto che vi è stata una lunga frequentazione con Vanni, eravate molto amici. Anche oggi ha ribadito questi fatti...
L.N.: Sì, sì.
Avvocato Pepi: Dico: ma come mai lei non chiese al Vanni di fargli leggere il contenuto della lettera? Visto che, come lei ha detto, si trattava di una lettera, perché gli aveva dato...
L.N.: Guardi, io guidavo il furgone.
Avvocato Pepi: Sì, ma vi sarete anche fermati.
L.N.: Guidavo il furgone. Questo mi fece vedere la lettera. Che vuole a me m'importi di che gli scrive il Pacciani a il Vanni... Ha capito, avvocato? Gli è di tanti anni fa. Io ero, ero... Ora, forse... Eh, alla luce dei fatti, si farebbe tutti bene. Eh, non me lo dice mica io: 'mi scrive una lettera...', allora che vuole 'mi scrive una lettera', so un accidente, mi importa a me di' Vanni, di' Pacciani, di... Non me ne frega nulla. Io gli dico icché mi disse il Vanni. E il Vanni, se gli è sincero, lo conferma.
Avvocato Pepi: Senta, Nesi, l'ultima domanda: lei, visto che il
Pubblico Ministero ha chiesto l'acquisizione ex 238 delle sue dichiarazioni...
L.N.: Non lo so icché sia questo 238, sicché...
Avvocato Pepi: Sì, sì, non è questo il punto. Le chiedo: lei
aveva dichiarato, in quell'interrogatorio...
Presidente: Comunque, a proposito di queste dichiarazioni, sono state
trasmesse già, facevano parte del fascicolo...
Avvocato Pepi: Sì, sì, certo.
Presidente: . . . del dibattimento che sono state trasmesse dal GIP.
Avvocato Pepi: Ah, bene. Comunque. . .
Presidente: Io le ho viste che...
P.M.: Benissimo, Presidente. Grazie. Allora ne chiediamo...
Presidente: Le ho qui davanti a me.
P.M.: ... la utilizzabilità perché il teste è confermato.
Avvocato Pepi: Allora, lei si ricorda che avrebbe detto, dopo
l'omicidio degli Scopeti, di aver visto Pacciani a bordo di una macchina.
L.N.: Sì.
Avvocato Pepi: Ecco. Si ricorda se lo avrebbe visto da solo o in compagnia di
qualche d'uno, in questa macchina? In compagnia con un'altra persona, sì.
Avvocato Pepi: Ebbe modo di riconoscere quest'altra persona?
L.N.: No.
Avvocato Pepi: Lo esclude in maniera assoluta.
L.N.: In maniera assoluta.
Avvocato Pepi: Non ho altre domande.
Presidente: Avvocato Bertini?
Avvocato Bertini: Grazie, Presidente. Signor Nesi, lei prima ha parlato delle
amicizie e delle frequentazioni del signor...
L.N.: Non capisco.
Presidente: Avvocato Bertini, eh?
Avvocato Bertini: Lei prima ci ha ricordato delle amicizie e delle frequentazioni del signor Lotti. Ci ha detto che il Lotti frequentava, era amico del Vanni. Io le chiedo: era
amico anche del Pacciani, che le risulti?
L.N.: Il Lotti?
Avvocato Bertini: Sì.
L.N.: Sì, sì.
Avvocato Bertini: Amico nello stesso senso, col Vanni? Cioè...
L.N.: Amico.
Avvocato Bertini: ... nello stesso modo...
L.N.: Amico, l'amico principale di Pacciani era Vanni. Lotti era amico. Io, a
che livello sia l'amicizia, io non lo so.
Avvocato Bertini: Ma la frequentazione del
Lotti era maggiore col Vanni, o col Pacciani? O era uguale?
L.N.: Lotti era molto amico di Vanni. Di Pacciani gli era amico, ma a che
livello...
Avvocato Bertini: Ho capito. La ringrazio.
Presidente: Per cortesia, dite il nome. Avvocato Bagattini. Perché
sennò nella registrazione non viene.
Avvocato Bagattini: Sì.
Presidente: Grazie.
Presidente: Volevo tornare un attimo, signor Nesi, all'episodio dei
fagiani uccisi con la pistola. Se non ho capito male lei ha detto che si consultò con un
avvocato, anche, per decidere se rivelare o meno queste circostanze agli inquirenti.
L.N.: Che vuole, uno della strada come me, dice: 'o avvocato, come fo? Io
so queste cose'. Questo tu lo senti ala televisione, dice: 'questo, questo e questo. Come fo,
come mi devo contenere, come mi devo... come devo agire'. All'avvocato che tu conosci,
tu gliene domandi.
Avvocato Bagattini: Certo. All'epoca nella quale lei faceva queste riflessioni e che manifestava a quel collega, lei aveva già il ricordo di aver visto il Pacciani agli Scopeti?
L.N.: Sissignore.
Avvocato Bagattini: In quella circostanza, tuttavia, non riferì agli inquirenti.
L.N.: No. Gliel'ho detto prima.
Avvocato Bagattini: Sì. Vuole riferire alla Corte come mai soltanto in
un secondo momento si determinò a riferire questo episodio alla I Corte di Assise?
L.N.: Eh... perché io prima dissi: 'vai, io lo fare'. Io... prima di tutto perché io non dovevo essere coinvolto in questa faccenda; sicché la prima volta io stetti zitto. Dopo, quando Pacciani perché non mi riconobbe Pacciani, a me non mi riconobbe qui, disse: 'questo qui gli è uno comprato, gli è uno...', e allora io feci un discorso molto sereno. E dissi: 'bah, va bene. Te un tu mi riconosci. Ora ti fo vedere io se tu mi riconosci'.
Avvocato Bagattini: Ho capito.
L.N.: Tanto c'era stato uno svolgimento del processo, si è letto più o meno tutti,
si è visto un po' tutti, più o meno. E allora dissi: 'te...', io lo definii un partorito dell'inferno,
opinione mia, dissi: 'ora ti sistemo io, te. Te tu eri agli Scopeti', e gli era agli Scopeti.
Avvocato Bagattini: Per me è sufficiente così, Presidente. Grazie.
P.M.: Poi, Presidente, quando crede, ho ancora qualche domanda.
Presidente: Dopo fa le domande. Ora...
P.M.: Sì, grazie.
Presidente: Signor Nesi, si rivolga verso di me, per cortesia, perché ho una
domanda da fare.
L.N.: Mi dica.
Presidente: Lei ha parlato del Faggi che era, quello di Calenzano, che era
alla cantinetta a Tavarnelle, o alla trattoria Ponte Rotto, insieme al Vanni e il Pacciani.
Ma lei, questo Faggi, lo conosceva? Com'è che dice che ha visto il Faggi?
L.N.: No, io non lo conoscevo e io non ci ho mai parlato, né coso, con Faggi. Vedendolo al processo, che lui diceva che a San Casciano non ci era mai stato, se gli avesse detto: 'sì, io a San Casciano ci sono stato', c'era stato, vedendolo al processo io ho detto : 'no, no, questo stia tranquillo, signor Giudice. Faggi, per me, o era al Ponte Rotto o alla Cantina. . .
Presidente: Bene. Lei...
L.N.: Il Faggi era...
Presidente: Il Vanni non gli ha mai parlato del Faggi?
L.N.: No.
Presidente: Mai?
L.N.: No.
Presidente: Senta, un'altra cosa: fu sentito l'altra volta nel processo quello Pacciani, per intenderci. E lei diceva che non sa se per 365 giorni, per 100 giorni, per 30 o per cinque...
L.N.: Sì, sì, no, no...
Presidente: Andavano insieme... Andavano in giro il Vanni e il Pacciani.
L.N.: Non l'ho seguita...
Presidente: Gliela leggo.
L.N.: Non ho capito.
Presidente: Ecco, gli leggo questa frase, perché lei possa chiarirmi un
po' il contenuto: "So che il Vanni e Pacciani non so, si giravano su 365 giorni, 100,
cinque, o 30, però che la notte andavano in giro insieme".
L.N.: Sì.
Presidente: "Questo, domandatelo quando ci sono io, a Pacciani e al
Vanni".
L.N.: Sì.
Presidente: Come faceva a sapere questo, come fa a sapere questo?
L.N.: Lo raccontava Vanni.
Presidente: Raccontava Vanni. E diceva anche dove andavano e che
facevano?
L.N.: Sì, sì, sì.
Presidente: Ecco, me lo vuol dire per cortesia?
L.N.: Sì, sì. Una volta, per esempio, persero la macchina a San Donato.
Credo ci sia stato anche il Lotti a ricercarla.
Presidente: Andarono a San Donato?
L.N.: Sì, persero la macchina.
(voce fuori microfono)
(voce fuori microfono)
L.N.: E vu siete costì, Dio bono, ditelo!
Presidente: No, no, ma ora non possono parlare con... Non possono interloquire, ora, capito? Non possono interloquire.
L.N.: Va bene.
Presidente: Se vogliono, possono farlo, eh. Signor Lotti e signor Vanni.
L.N.: Signor Giudice, io non lo so.
Presidente: E vi ricordo sempre che avete possibilità di fare dichiarazioni spontanee quando lo ritenete opportuno. Però dovete farle di vostra iniziativa.
L.N.: Io vedo Vanni gli ha annuito, per esempio.
Presidente: Sì, sì.
L.N.: Non lo so... Dopo, vedete voi.
Presidente: Va bene. Poi faremo la domanda anche a loro, certamente. Senta, un'altra cosa: lei disse che quella sera del delitto degli Scopeti, tornava con gli amici suoi, Santucci... Non so.
L.N.: No, un altro Nesi.
Presidente: Eh?
L.N.: Un altro Nesi.
Presidente: Ah, Nesi. Un altro Nesi. Con la famiglia, con degli amici, eccetera. Eravate partiti verso le nove, avevate mangiato e poi tornati da lì.
L.N.: Sì, sì.
Presidente: E passando per gli Scopeti, ha visto quella macchina, eccetera.
L.N.: No. Io, gli Scopeti, ho detto: 'ho visto, in relazione...' gli Scopeti gliene spiego.
Presidente: Ecco, bravo.
L.N.: Scopeti, da quando c'era questa faccenda di queste uccisioni, gli Scopeti noi ci siamo passati fin da ragazzi per venire a Firenze, per...
Presidente: Sì.
L.N.: Ci si passa quando la domenica c'è il traffico sulla superstrada, c'è la coda, si passa dagli Scopeti. Gli Scopeti, negli ultimi anni, '84, '83, '82, dalle macchine che c'era una fila, tutti a fare all'amore agli Scopeti, fino a che non ci fu la faccenda del... del "mostro". Quando ci fu questa faccenda, agli Scopeti, prima gli eran pieni, ora gli erano vuoti. Non c'era nemmeno una macchina, la notte. Era difficilissimo vedere una macchina. Quella sera che noi si passò... e questo me lo rammentò Rolando Nesi, anno di luglio, avanti di andare in ferie. Mi disse: 'guarda, Lorenzo, io, facendo mente locale, te tu mi dicesti una cosa quella sera'. 'Eh, ma io non me ne ricordo lì per lì', perché le cose io forse non me le ricordo tutte insieme, me ne ricordo... come un lo so se... E dopo me ne sono ricordato icché gli dissi, me ne sono ricordato bene. Perché quella sera, nella strada degli Scopeti, quando si passò noi - e questo credo sia ai verbali -...
P.M.: Lo ha ridetto lei, signor Nesi.
L.N.: Ecco, quando si passò noi c'era diverse macchine. Cioè, c'era diverse
macchine. Io gli dissi: 'guarda, Madonna, stasera l'è serata... Porco boia, l'è un lavoro di
nulla qui'. Perché avevo trovato delle macchine. Ora io non mi ricordo il tipo di macchina,
o... Avevo trovato il Pacciani all'incrocio. Dico: 'qui stasera l'è serata di guerra'. Ma noi si
prese e si andò a casa.
P.M.: Questo, parlò, lo disse col suo amico Nesi Rolando?
L.N.: Sì. Sì, sì. Non so io se c'era...
Presidente: Sì. Senta, lei
disse anche che l'autostrada era interrotta. Se lo ricorda questo?
L.N.: L'autostrada era interrotta, stia tranquillo.
Presidente: Ecco, va bene.
L.N.: Se la vuole un teste per confermargli che gli morì la su' mamma quella
sera...
Presidente: No, no...
P.M.: Lo ha confermato il Galli ieri.
Presidente: Sì, sì.
P.M.: Che ci è passato anche lui.
Presidente: Comunque conferma le dichiarazioni che rese a suo tempo...
L.N.: Sì, sì.
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