Presidente: Può entrare il prossimo teste. Intanto quel teste può entrare.
P.M.: Caini Andrea.
Presidente: L'Ufficiale Giudiziario dov'è? Antonio... ecco, bravo, il primo teste, sì. Come si chiama lei?
A.C.: Caini Andrea.
Presidente: Dove è nato lei?
A.C.: A Xxxxxxx
Presidente: Quando?
A.C.: Il XX/XX/XX.
Presidente: Risiede dove?
A.C.: A Xxxxxxxx.
Presidente: Vuole essere ripreso dalle telecamere o no?
A.C.: Va bene, non c'ho nulla da nascondere.
Presidente: Bene. Legga quel foglio che le ha dato ora il...
A.C.: Sì. "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.”
Presidente: Prego, Pubblico Ministero.
P.M.: Grazie, Presidente. Signor Caini, buongiorno. Può spiegare alla Corte, innanzitutto, qual è la sua professione, la sua attività?
A.C.: Artigiano. Si lavora un po' da tutte le parti.
P.M.: Senta, signor Caini, lei ricorda se in occasione dell'omicidio del 1984 in Vicchio, che avvenne, fu scoperto nella notte... la data del 29 luglio dell'84, lei era nella zona di Vicchio?
A.C.: Si, mi trovavo...
P.M.: Vuole spiegare nei dettagli...
A.C.: Sì.
P.M.: ... tenendo presente che quello che lei ha riferito al P.M., agli inquirenti i sopralluoghi, la Corte non sa assolutamente niente. Quindi dovrebbe essere così cortese da riferire tutti i dettagli. Noi abbiamo fatto delle foto quando siamo andati in sopralluogo e abbiamo fatto... ripreso una cartina, quindi lei potrà aiutarsi dopo con quelle. Però se ci può spiegare . il racconto, nel senso, perché si trovava lì, con chi era e cosa successe, cosa ebbe poi motivo di riferire agli inquirenti e perché.
A.C.: Sì, ora un po' di tempo è passato...
P.M.: Come se lo ricorda lei.
A.C.: Un po'... Dunque, io con mia moglie, mio figlio, mio suocero, mia suocera eravamo di rientro, diciamo, verso Fiesole, perché eravamo stati a un... diciamo, un anniversario di matrimonio - che era proprio quella domenica lì - in una casa in campagna che ha mio cognato, diciamo, sulla strada che da Dicomano va verso Bricciana la parte alta che poi si ricollega sulla via... aspetti eh...
P.M.: Sulla Provinciale, la Sagginalese.
A.C.: Sagginalese, perfetto.
P.M.: Quindi, per intendersi, siamo su una strada a monte della Sagginalese, in alto.
A.C.: Esatto. Sì. Che è...
P.M.: Dove c'è una località che si chiama Bricciana, dove lei...
A.C.: Esatto.
P.M.: ... dove c'era questa casa con questi suoi parenti.
A.C.: Sì, diciamo sì. La casa si chiama Santa Margherita, con precisione.
P.M.: La località più vicina, sia pure una frazione, si chiama Bricciana.
A.C.: Sì, fra Bricciana e Dicomano, diciamo, nel mezzo. E noi, giunta l'ora... non mi ricordo di preciso ma intorno a mezzanotte, undici e mezzo, un quarto a mezzanotte, rientravamo verso Fiesole. E siccome c'è una fonte lungo la strada - era la fine di luglio, insomma, si cerca l'acqua un pochino migliore - ci si fermò un attimino a prendere l'acqua, come si faceva abbastanza corrente, insomma, quando s'andava là.
P.M.: Allora, vediamo di capire meglio. Lei da Bricciana dice si... da questa località, in questa strada sopra la Sagginalese, vi dirigevate verso Fiesole per rientrare a casa.
A.C.: Sì, verso la strada dalla Sagginalese.
P.M.: Sì. Cercavate di raggiungere la Sagginalese, cioè, Vicchio, per intendersi.
A.C.: Sì.
P.M.: Grosso modo, poi vediamo...
A.C.: Ponte a Vicchio, diciamo, c'è vicino.
P.M.: Ponte a Vicchio. Ponte a Vicchio c'è un incrocio e poi...
A.C.: Esatto.
P.M.: Quindi la vostra direzione era Bricciana verso Vicchio.
A.C.: Sì. Esatto.
P.M.: Nel mezzo c'è una località che si chiama San Martino a Scopeto?
A.C.: Sì, ora non... Comunque, si guarderà sulla cartina...
P.M.: Sulla carta, ecco.
A.C.: ... ecco, magari è meglio, mi vien più memoria.
P.M.: La direzione vostra era comunque in questo senso...
A.C.: Esatto.
P.M.: ... non verso Dicomano...
A.C.: Esatto, sì.
P.M.: ... ma verso la direzione opposta.
A.C.: Esatto. E siccome questa fontana si trova un po' interno verso la strada, praticamente, l'unico sistema per fermarsi è mettere la macchina in una posizione tale che i fari illuminino la fontana. Quindi noi si scendeva con delle bottiglie per riempire. E mentre, praticamente, noi eravamo lì fermi con la macchina, i fari accesi - si stava attraversando la strada - si sentirono dei rumori di una macchina che proveniva, insomma, in senso contrario...
P.M.: In senso contrario, cioè, dalla parte di Vicchio verso di voi.
A.C.: Sì. La parte, diciamo, la strada poteva essere...
P.M.: Sì, comunque la direzione era quella inversa a quella...
A.C.: Esatto, e andava verso Dicomano.
P.M.: Bene.
A.C.: Verso Dicomano. E la cosa ci stupì che queste macchine non rallentavano, perché, di solito, c'è un po' l'uso di, insomma...
P.M.: C'è traffico in genere?
A.C.: No, è una strada che fanno solo chi ci risiede, insomma, chi sta lì. Non è che è una strada di molto di traffico.
P.M.: Non è di transito.
A.C.: Poi è sterrata, quindi...
P.M.: Malmessa era.
A.C.: Polvere, sì, c'è di tutto. Quindi, le persone praticamente, vengono, rallentano, perché vedono che c'è una macchina contraria in tutti i modi, insomma, per non fare... c'è un po' di rispetto. E queste macchine... che poi erano due... venivano invece a forte velocità e si disse...
P.M.: Era su una curva lei ha detto.
A.C.: Sì, ero... c'è un ponte e passato il ponte c'è un po' di largo e c'è questa curva. E si disse: 'ma questi e vengano addosso'. Cioè, ci si impaurì anche perché si vide questa macchina venivano abbastanza sostenuta. E la cosa strana fu che guardando le persone che erano sopra gì. fece effetto - almeno a me - e dissi: 'ma, queste persone d'una certa età, che vanno a tutta velocità così, perché?' Cioè, nel senso, come mai una persona si mette di notte, a mezzanotte a andare a una folle velocità così? Poi notai una cosa strana, che la macchina di dietro aveva i fari di posizione, invece che i fari normali, erano due macchine una dietro l'altra. E così, niente, di solito se sono ragazzi si mandano un po' a quel paese, cioè, nel senso, mi fece prendere...
P.M.: Invece, erano più...
A.C.: Se... Riconoscendo un po' la sagoma, un po' la persona, diciamo che...
Presidente: (voce fuori microfono)
A.C.: ... ci fece, appunto, ci fece effetto che dice: 'ma come si mettono a correre a quest'ora di notte', non ci sembrò una cosa normale, insomma.
P.M.: Scusi un attimo, lei dice 'ci fece impressione', ci vuole ridire chi eravate? Lei...
A.C.: Io, mia moglie, poi mio suocero - che purtroppo è morto - mia suocera era rimasta in macchina, perché c'aveva... c'avevo un bambino aveva un anno e mezzo...
A.C.: Invece, lei, suo suocero e sua moglie eravate scesi a prendere l'acqua.
A.C.: Sì, anche perché, insomma, un attimo di sosta uno, insomma, fa, come dire, in macchina ci si sta un po' scomodi.
P.M.: Certo. E poi cosa è successo?
A.C.: Niente, ci si prese l'acqua, si rimontò in macchina...
P.M.: Questi andavano, quindi, verso Dicomano.
A.C.: Verso Dicomano, si. A una velocità...
P.M.: Cioè, la strada si ricollega sulla Sagginalese...
A.C.: Sì.
P.M.: .. . verso Dicomano.
A.C.: Cioè la parte finale di Dicomano, proprio... c'è un ponte, siamo a...
P.M.: Va a finire su...
A.C.: ... due chilometri a Dicomano dove c'è il campo sportivo, insomma, tanto per intendersi.
P.M.: Quindi va sulla strada asfaltata.
A.C.: Esatto.
P.M.: E poi Dicomano, Pontassieve, Firenze, Arezzo...
A.C.: Può prendere qualsiasi direzione.
P.M.: ... dove uno deve andare. Senta ancora una cosa, lei di quest'incontro un po' particolare ne parlò con i suoi parenti?
A.C.: Sì, anche perché la cosa ci sembrò strana i giorni dopo che venne fuori sul giornale che c'era stato questo, insomma, omicidio che era successo.
P.M.: Perché in linea d'aria è lì vicno.
A.C.: Eh, insomma, siamo non, diciamo, lontanissimi, però ci sarà mezzora, insomma a piedi o una macchina un pò robusta. Insomma, ci vuole...
P.M.: Mezzora a piedi.
A.C.: No, dico, mi scusi, mezzora con una macchina un pò... un fuoristrada, perché lì la strada l'è brutta, insomma, una mezzoretta circa ci sarà dal punto... come l'è... sulla strada provinciale, insomma.
P.M.: Su questo si può provare.
A.C.: Non so.
P.M.: Ci vuole qualche minuto eh, noi l'abbiamo fatto. Comunque non ha importanza.
A.C.: Ora...
P.M.: È il suo ricordo...
A.C.: Sì. Diciamo quella strada all'incirca...
P.M.: In mezzora lei andava a Fiesole, se ci pensa. no?
A.C.: No, insamma, un pochino di più. Noi s'andava piano perché la strada è brutta.
P.M.: Va bene, comunque poi lo vediamo e se necessario ci andiamo. Senta ancora una cosa, i suoi familiari delle persone o di queste macchine, o lei, avete avuto qualche impressione maggiore su che tipo di macchine potevano essere? Eventuali colori.
A.C.: Ma, noi quando si lesse sui giornali cosa era successo, un po', insomma, si disse: 'ma forse queste persone avevano, o visto qualcosa o essere stati lì, chi lo sa'.
P.M.: Avete avuto questa impressione da come andavano.
A.C.: Da come si comportavano, più che altro, perché, sì il modo...
P.M.: E perchè non erano persone del luogo.
A.C.: Ma, quello… sa io non è che sono di lì, non lo posso sapere.
P.M.: Benissimo. Allora... comunque non le aveva mai viste quelle macchine.
A.C.: No, sinceramente...
P.M.: Bene. Che tipo...
A.C.: . . . anche perché non sono lì io, insomma.
Segue...
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