mercoledì 26 settembre 2012

Paola Baghino - Deposizione dell'8 luglio 1994

L'agente della Polizia di Stato Paola Baghino fu ascoltata l'8 luglio 1994 nel processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.

P.M.: Vorrei sentire Baghino - ora vediamo il nome proprio, eh? - Paola, Paola Baghino, agente di Polizia.
Presidente: Prego, si accomodi.  
P.M.: Paola Baghino, agente di Polizia.  
Presidente: Prego, si accomodi. Buongiorno, si accomodi. Le sue generalità, per cortesia.  
P.B.: Sono l'agente Baghino Paola della Polizia di Stato, lavoro al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.  
Presidente: È nata a?  
P.B.: A Xxxxxxx il XX/XX del 19XX.  
Presidente: Benissimo. Le vogliamo dare la formula da leggere, per cortesia?  
P.B.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza".  
Presidente: Benissimo. Vuole rispondere, per cortesia, alle domande che le farà il Pubblico Ministero e i difensori?  
P.B.: Sì.  
Presidente: Prego.  
P.M.: Lei, signorina, ci ha detto è un agente della Polizia di Stato. La mia domanda è questa: ha mai partecipato a indagini sul conto del signor Pacciani? Che tipo di incarico ha avuto in un'indagine simile, se vi ha partecipato?
P.B.: Ho partecipato come squadra per le intercettazioni ambientali e per i pedinamenti, per gli appostamenti che sono stati effettuati.  
P.M.: E da quando a quando? E in che modo. Lei aveva una copertura? Faceva il servizio..? Ce lo vuole spiegare nei dettagli?  
P.B.: Sì. Noi eravamo una squadra di tre ragazze.  
P.M.: Tutte agenti di Polizia?  
P.B.: Tutte agenti di Polizia, della Questura. E siamo state impiegate dai primi di dicembre del 1991 fino ai primi di marzo del 1992.  
P.M.: Cosa, qual era il vostro compito?  
P.B.: Il nostro compito era quello di, praticamente, controllare il Pacciani al rientro dal carcere, dopo essere stato scarcerato.  
P.M.: Dal rientro dal carcere in poi. E questa attività dove veniva espletata? Avevate un appartamento?
P.B.: A Mercatale, a Mercatale Val di Pesa avevamo un appartamento dove noi avevamo le nostre attrezzature e...  
P.M.: Le attrezzature di intercettazione ambientale.
P.B.: Di intercettazione ambientale. E man sano che sentivamo Pacciani muoversi...  
P.M.: O uscire.  
P.B.: O uscire...  
P.M.: Voi cercavate di sapere dove andava.  
P.B.: Cercavamo, sì, di...  
P.M.: Eravate in tre, ha detto. Senta una cosa, e voi come vi siete presentate a Mercatale? Avete cercato di entrare fra la cittadinanza mascherandovi o avete detto - con una copertura - o avete detto a tutti che eravate della Polizia?  
P.B.: No, noi non abbiamo detto a nessuno che eravamo della Polizia. Ci siamo presentate come delle studentesse universitarie che abitavano lì e nessuno praticamente ci ha fatto delle domande.  
P.M.: Bene, nessuno l'ha dubitato. E questo appartamento dove eravate vi consentiva anche di vedere abbastanza agevolmente dove e quando usciva Pacciani, o potevate solo sentire dalle intercettazioni?  
P.B.: Potevamo sentirlo, non potevamo vederlo bene.  
P.M.: Vederlo. Lei non ha mai effettuato attività di pedinamento?  
P.B.: Sì.  
P.M.: E in questa attività di pedinamento ha visto mai se il Pacciani si è incontrato con Vanni Mario?  
P.B.: Sì, in due o tre occasioni.  
P.M.: Non ha potuto sentire cosa dicevano?  
P.B.: No. No, anche perché c'era troppa gente intorno. Poi lui ci conosceva, bene o male, di vista. Quindi non potevamo...  
P.M.: Lui ha capito che eravate della Polizia?  
P.B.: No, no.  
P.M.: Lei ci ha parlato mai?  
P.B.: Sì.  
P.M.: E gli ha detto che era una studentessa?  
P.B.: Sì, praticamente l'ha capito da solo, ci ha fatto lui delle domande sugli studi.  
P.M.: Prima della perquisizione lei è mai stata in casa di Pacciani?  
P.B.: No, mai.  
P.M.: Dal contenuto delle telefonate che intercettavate, rispetto agli incontri con il Vanni Mario è mai emerso niente di interessante o di utile?  
P.B.: Mah, dipende che cosa...
 P.M.: Le chiedo, nel momento in cui lui incontrava Pacciani, avete avuto l'opportunità di capire che si erano già sentiti o visti al di là del...?  
P.B.: Sì, anche sulle relazioni, sulle annotazioni di servizio...  
P.M.: Vuole spiegare perché?  
P.B.: Perché avevano... praticamente il signor Pacciani quando arrivava a San Casciano, si dirigeva direttamente a questi appuntamenti.  
P.M.: Col Vanni. L'ha visto lei?  
P.B.: Sì, l'abbiamo visto io e le mie...  
P.M.: Quindi lei deduce che ci aveva parlato perché era una sorta di appuntamento. È questo il concetto?
P.B.: Presumibilmente sì.  
P.M.: L'unica... È una presunzione, ovviamente.  
P.B.: Sì, è un'ipotesi.  
P.M.: E' un'ipotesi, non avete certezze. Però dal telefono non risultava che avesse parlato col Vanni.  
P.B.: No, dal telefono no. Ma Pacciani probabilmente poteva anche telefonare da fuori.  
P.M.: Voi per questo motivo avete intercettato anche delle utenze pubbliche?  
P.B.: Penso di sì, sì.  
P.M.: Lo sa lei?  
P.B.: Sì.  
P.M.: Cabine telefoniche?  
P.B.: Una cabina telefonica.  
P.M.: Quella vicino a casa Pacciani?  
P.B.: Sì, in piazza del Popolo.  
P.M.: Ecco. Lei non sa niente degli esiti di queste intercettazioni?  
P.B.: No, anche poi ho terminato il servizio a marzo. È continuato dopo con altri colleghi.
 P.M.: Ho capito. Lei ha mai dato passaggi in macchina al Pacciani?  
P.B.: Sì, un giorno.  
P.M.: Come avvenne il fatto?  
P.B.: Niente, avevamo sentito dalle intercettazioni la mattina presto che lui è uscito di casa. Cioè l'abbiamo capito perché l'ha detto, perché lui non parlava quasi mai, quindi...  
P.M.: L'ha detto a qualcuno che era in casa o ha parlato a voce alta?  
P.B.: Appena uscito ha detto: 'Io vo' a prendere la corriera'. Insomma, se non proprio queste, simili. E ha fatto capire che stava uscendo, e quindi sono uscita anch'io, sono andata nei dintorni, l'ho incrociato e...
P.M.: Lui era alla fermata di un autobus?  
P.B.: Lui era alla fermata dell'autobus. Infatti...  
P.M.: Lei lo conosceva già, però.  
P.B.: Sì.  
P.M.: Lui conosceva lei?  
P.B.: Sì, ci eravamo già visti al...  
P.M.: Quindi cosa è successo?  
P.B.: Niente. Abbiamo scambiato "buongiorno", insomma i soliti convenevoli del mattino. E in quell'occasione lui mi ha detto che stava andando a San Casciano Val di Pesa. Gli ho detto: 'Anche noi stiamo andando a San Casciano Val di Pesa'.  
P.M.: Lei era insieme a una collega?  
P.B.: No, ero da sola in quel momento.  
P.M.: Ah.  
P.B.: E lui, appunto, disse: 'Eh, il pullman porta un ritardo', cose di questo genere. Dissi: 'Eh, la comodità della macchina', perché avevo la macchina. E lui chiese un passaggio.  
P.M.: E gli avete dato un passaggio voi.  
P.B.: Sì, sono tornata alla base, praticamente ho avvisato.
 P.M.: Ha chiesto autorizzazione e ha preso la macchina, insomma.  
P.B.: Certo, con la collega.  
P.M.: Con la collega. E gli avete dato questo passaggio, e lui vi ha aspettato.  
P.B.: Sì, si.  
P.M.: I rapporti con il Pacciani, durante questa attività di pedinamento, è questa qui che ci ha raccontato? Niente di diverso al di fuori del fatto che incontrava il Vanni?  
P.B.: Sì. Pedinamenti quando si sentiva uscire, l'ho detto. Purtroppo non era, cioè è una persona molto silenziosa.  
P.M.: Era facile pedinarlo o era circospetto, cercava...?  
P.B.: Era più circospetto che...  
P.M.: Aveva capito, forse, che...?  
P.B.: No, non penso che abbia mai capito. Anche perché nessuno si sarebbe avvicinato di più, diciamo.
P.M.: Era solo circospetto dì suo.  
P.B.: Invece i rapporti si sono anche, si sono liberati un attimino perché parlava. Quindi una persona, penso, che abbia dei sospetti non...  
P.M.: Non accettava questo tipo di...
P.B.: No.  
P.M.: Bene, non ho altre domande. Grazie.  
Presidente: Avvocato Santoni, prego.
A.S.F.: Oltre... Lei ha pedinato anche la moglie del Pacciani, Angiolina? Ha avuto...  
P.B.: No. Franchetti S.: Mai. Oltre a Vanni, non ha mai seguito nessun altro il Pacciani? Non ha mai visto altre persone?  
P.B.: Col Pacciani?  
A.S.F.: Il Pacciani, oltre al signor Vanni, non ha mai frequenta…  
P.B.: Sì, ha incontrato parecchia gente, anche al paese, a Mercatale, oppure anche a San Casciano.  
A.S.F.: Qualcuno un pochino più frequentemente di altri?  
P.B.: No.  
A.S.F.: Ha mai visto che abbia portato oggetti o altre cose al Vanni, quando si incontravano?  
P.B.: No.  
A.S.F.: Non ha mai notato cose di questo genere?  
P.B.: No.  
A.S.F.: La ringrazio.  
P.B.: Prego.  
Presidente: Prego, avvocato Bevacqua.  
A.B.: Senta, signorina, lei è stata per quanto tempo a fare questo servizio?
P.B.: Quattro mesi.  
A.B.: Quattro mesi. Ecco, in quattro mesi quindi ha avuto modo di seguirlo abbastanza, di sentirlo, perlomeno, abbastanza, il Pacciani?  
P.B.: Sì.  
A.B.: Io le vorrei fare delle domande, perché non conosciamo la persona del Pacciani, voi la conoscete molto meglio di noi avvocati difensori. Pacciani usava spesso la corriera?  
P.B.: Sì. In quel periodo l'ha usata spesso perché non aveva la disponibilità della macchina.  
A.B.: Quindi usava spesso la corriera. E perché non aveva la disponibilità della macchina?  
P.B.: Perché non aveva la patente.  
A.B.: Non aveva la patente.  
P.B.: Almeno cosi disse: che lui non aveva la patente.  
A.B.: Invece ce l'aveva, va bene. Senta, lei sapeva che cosa beveva lui la sera? Se birra, acqua, Coca-Cola?
P.B.: Non è, secondo me, una domanda...  
A.B.: Io le faccio la domanda, lei mi risponda oppure no. Non si preoccupi. Siccome lei sentiva tutto, alla moglie cosa gli chiedeva?  
P.B.: Vino, acqua, birra anche.  
A.B.: Ma beveva molto vino?  
P.B.: Guardi, molto è quantizzato...  
A.B.: No, mi scusi, Pubblico Ministero. Erano intercettazioni ambientali o telefoniche, le sue?
P.B.: Tutt'e due.  
A.B.: Tutt'e due, oh. Quindi siccome abbiamo sentito anche addirittura il rumore di una cerniera, capito?
P.M.: Il rumore del vino è uguale a quello dell'acqua.  
A.B.: No, non è il rumore: è che cosa chiede. Non è il rumore del vino.  
P.B.: Ma, guardi, Pacciani parlava poco, quindi...  
A.B.: Parlava poco.  
P.B.: Faceva tutto da solo.  
A.B.: Io le ho solo domandato - siccome le intercettazioni le ha fatte lei - le sto domandando se...  
P.B.: Noi si ascoltavano più le parole che... almeno.  
A.B.: Le parole. Fra le parole c'era il fiasco di vino oppure no?  
P.B.: E perché? Si, sì.  
A.B.: C'era.  
P.B.: Certo, la parola del vino si.  
A.B.: C'era il fiasco del vino. Basta. Oh, le volevo domandare anche un'altra cosa. Lui andava a lavorare il giorno?  
P.B.: Lavorare... Aveva delle occupazioni, quello che diceva ad alta voce erano le sue occupazioni in giardino, usciva, insomma.  
A.B.: Senta, la sera a che ora si ritirava? Il pomeriggio, la sera? Qual era la sua consuetudine?
P.B.: Per l'ora di cena, insomma di sera.  
A.B.: Ecco, le persone che lei ha visto, che egli incontrava, ha visto incontrare, le persone erano varie nel corso della giornata? O soltanto col Vanni?
P.B.: No, non nel corso della giornata: io le parlo di quattro mesi.  
A.B.: Quattro mesi.  
P.B.: Di sicuro non è una persona... Lo conoscevano, quindi logicamente, camminando in paese, chi lo salutava, chi... insomma.  
A.B.: Ecco, comunque nulla di anormale dal punto di vista indagativo voi avete scoperto sul Pacciani, in quei quattro mesi?  
P.B.: Come contatti delle persone del suo paese, no.  
A.B.: Del suo paese. Ecco, e contatti di altre persone?  
P.B.: Mi è stato chiesto dal Pubblico Ministero del Vanni, io ho risposto quello che c'è poi scritto qui.  
A.B.: Ma anche Vanni era persona del suo paese, no?  
P.B.: Di San Casciano, un paese vicino.  
A.B.: Sì, va be', dico, comunque della zona.  
P.B.: Sì, della zona.  
A.B.: Il Vanni dove veniva a essere incontrato, dove si incontrava?  
P.B.: A San Casciano.  
A.B.: Ah, a San Casciano. Quindi qualche volta andava a San Casciano. Sempre con la corriera?  
P.B.: Sì, poi tranne quella volta che l'abbiamo portato noi. Oppure ha avuto anche, mi sembra, un passaggio da un'altra macchina a ritornare indietro da San Casciano, un giorno.  
A.B.: Quindi era un uomo che si muoveva in corriera, abbastanza.  
P.B.: Non si muoveva solo in corriera. Lei mi sta chiedendo di spostamenti lunghi: in questi quattro mesi li ha fatti in corriera. Poi camminava parecchio.  
A.B.: Camminava come?  
P.B.: Camminava, nel senso, a piedi, usciva  
A.B.: L'avete seguito?  
P.B.: Sì, l'abbiamo anche pedinato.  
A.B.: Dove andava?  
P.B.: In giro per il paese, fuori, anche nei dintorni.  
A.B.: Cosa faceva nei dintorni?  
P.B.: Non si poteva seguire fino in fondo, perché purtroppo le strade erano troppo deserte. Quindi, insomma, noi ci mantenevamo a una certa distanza. Però lui si girava in continuazione. Per non compromettere tutto il lavoro, si seguiva e…  
A.B.: Sempre nelle strade vicine al paese.  
P.B.: Certo.  
A.B.: Sì, in prossimità del paese.  
P.B.: Si.  
A.B.: Grazie, nessun'altra domanda.  
P.B.: Prego.  
Presidente: Altre domande?  
P.M.: Nessuna il P.M., grazie.  
Presidente: Avvocato Colao. 
A.C.: Senta, lei ha fatto le rilevazioni ambientali presso l'abitazione del Pacciani. Si ricorda di un episodio in cui il Pacciani ha minacciato di sparare in faccia alla figlia Graziella?  
P.B.: Mah, non l'ho fatto io quel turno di intercettazione. Comunque ne ho sentito parlare, c'è scritto.
Presidente: Poi non l'ha fatta lei.  
A.C.: Sì, cioè lei ha sentito...  
A.B.: Ci sono delle intercettazioni...  
P.B.: Sì, si sente, così mi è stato detto che...  
A.B.: Se c’è questo sparo…  
A.C.: Ha sentito parlare?  
P.B.: No, la minaccia di spararle in faccia.  
A.C.: Si ricorda... Cioè?  
P.B.: All'Angiolina, mi sembra abbia minacciato l'Angiolina di spararle in faccia per delle questioni di soldi.
A.C.: E alla figlia Graziella no?  
P.B.: No, della Graziella non ricordo.  
A.C.: Per proble…  
P.B.: Comunque, guardi, sono passati...
Presidente: Comunque, Avvocato...  
P.B.: ... e mezzo. Se mi è più preciso.  
Presidente: ... se c'è la deregistrazione.  
P.B.: Eh, sicuramente.  
A.C.: Per problemi di soldi, ha detto.  
P.B.: Sì, penso per problemi di soldi.  
A.B.: (incomprensibile)  
A.C.: Bene, grazie. Non ho altre domande.  
Presidente: Bene. Può andare, signorina. Grazie, buongiorno. Pubblico Ministero, non ha altri testi?  
P.M.: Stamani no, Presidente. Eravamo d'accordo che era la parte civile che aveva dei testi.

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