L'agente della Polizia di Stato Paola Baghino fu ascoltata l'8 luglio 1994 nel processo a
Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue dichiarazioni.
P.M.: Vorrei sentire Baghino - ora vediamo il nome proprio, eh? - Paola, Paola Baghino, agente di Polizia.
Presidente: Prego, si accomodi.
P.M.: Paola Baghino, agente di Polizia.
Presidente: Prego, si accomodi. Buongiorno, si accomodi. Le sue generalità, per cortesia.
P.B.: Sono l'agente Baghino Paola della Polizia di Stato, lavoro al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.
Presidente: È nata a?
Presidente: È nata a?
P.B.: A Xxxxxxx il XX/XX del 19XX.
Presidente: Benissimo. Le vogliamo dare la formula da
leggere, per cortesia?
P.B.: "Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza".
Presidente: Benissimo. Vuole rispondere, per cortesia, alle domande che le farà il Pubblico Ministero e i difensori?
P.B.: Sì.
Presidente: Prego.
P.M.: Lei, signorina, ci ha detto è un agente della Polizia di Stato. La mia domanda è questa: ha mai partecipato a indagini sul conto del signor Pacciani? Che tipo di incarico ha avuto in un'indagine simile, se vi ha partecipato?
P.B.: Ho partecipato come squadra per le intercettazioni ambientali e per i pedinamenti, per gli appostamenti che sono stati effettuati.
P.M.: E da quando a quando? E in che modo. Lei aveva una copertura? Faceva il servizio..? Ce lo vuole spiegare nei dettagli?
P.B.: Sì. Noi eravamo una squadra di tre ragazze.
P.M.: Tutte agenti di Polizia?
P.B.: Tutte agenti di Polizia, della Questura. E siamo state impiegate dai primi di dicembre del 1991 fino ai primi di marzo del 1992.
P.M.: Cosa, qual era il vostro compito?
P.B.: Il nostro compito era quello di, praticamente, controllare il Pacciani al rientro dal carcere, dopo essere stato scarcerato.
P.M.: Dal rientro dal carcere in poi. E questa attività dove veniva espletata? Avevate un appartamento?
P.B.: A Mercatale, a Mercatale Val di Pesa avevamo un appartamento dove noi avevamo le nostre attrezzature e...
P.B.: A Mercatale, a Mercatale Val di Pesa avevamo un appartamento dove noi avevamo le nostre attrezzature e...
P.M.: Le attrezzature di intercettazione ambientale.
P.B.: Di intercettazione ambientale. E man sano che sentivamo Pacciani muoversi...
P.M.: O uscire.
P.B.: O uscire...
P.M.: Voi cercavate di sapere dove andava.
P.B.: Cercavamo, sì, di...
P.M.: Eravate in tre, ha detto. Senta una cosa, e voi come vi siete presentate a Mercatale? Avete cercato di entrare fra la cittadinanza mascherandovi o avete detto - con una copertura - o avete detto a tutti che eravate della Polizia?
P.B.: No, noi non abbiamo detto a nessuno che eravamo della Polizia. Ci siamo presentate come delle studentesse universitarie che abitavano lì e nessuno praticamente ci ha fatto delle domande.
P.M.: Bene, nessuno l'ha dubitato. E questo appartamento dove eravate vi consentiva anche di vedere abbastanza agevolmente dove e quando usciva Pacciani, o potevate solo sentire dalle intercettazioni?
P.B.: Potevamo sentirlo, non potevamo vederlo bene.
P.M.: Vederlo. Lei non ha mai effettuato attività di pedinamento?
P.B.: Sì.
P.M.: E in questa attività di pedinamento ha visto mai se il Pacciani si è incontrato con Vanni Mario?
P.B.: Sì, in due o tre occasioni.
P.M.: Non ha potuto sentire cosa dicevano?
P.B.: No. No, anche perché c'era troppa gente intorno. Poi lui ci conosceva, bene o male, di vista. Quindi non potevamo...
P.M.: Lui ha capito che eravate della Polizia?
P.B.: No, no.
P.M.: Lei ci ha parlato mai?
P.B.: Sì.
P.M.: E gli ha detto che era una studentessa?
P.B.: Sì, praticamente l'ha capito da solo, ci ha fatto lui delle domande sugli studi.
P.M.: Prima della perquisizione lei è mai stata in casa di Pacciani?
P.B.: No, mai.
P.M.: Dal contenuto delle telefonate che intercettavate, rispetto agli incontri con il Vanni Mario è mai emerso niente di interessante o di utile?
P.B.: Mah, dipende che cosa...
P.M.: Le chiedo, nel momento in cui lui incontrava Pacciani, avete avuto l'opportunità di capire che si erano già sentiti o visti al di là del...?
P.B.: Sì, anche sulle relazioni, sulle annotazioni di servizio...
P.M.: Vuole spiegare perché?
P.B.: Perché avevano... praticamente il signor Pacciani quando arrivava a San Casciano, si dirigeva direttamente a questi appuntamenti.
P.M.: Col Vanni. L'ha visto lei?
P.B.: Sì, l'abbiamo visto io e le mie...
P.M.: Quindi lei deduce che ci aveva parlato perché era una sorta di appuntamento. È questo il concetto?
P.B.: Presumibilmente sì.
P.B.: Presumibilmente sì.
P.M.: L'unica... È una presunzione, ovviamente.
P.B.: Sì, è un'ipotesi.
P.M.: E' un'ipotesi, non avete certezze. Però dal telefono non risultava che avesse parlato col Vanni.
P.B.: No, dal telefono no. Ma Pacciani probabilmente poteva anche telefonare da fuori.
P.M.: Voi per questo motivo avete intercettato anche delle utenze pubbliche?
P.B.: Penso di sì, sì.
P.M.: Lo sa lei?
P.B.: Sì.
P.M.: Cabine telefoniche?
P.B.: Una cabina telefonica.
P.M.: Quella vicino a casa Pacciani?
P.B.: Sì, in piazza del Popolo.
P.M.: Ecco. Lei non sa niente degli esiti di queste intercettazioni?
P.B.: No, anche poi ho terminato il servizio a marzo. È continuato dopo con altri colleghi.
P.M.: Ho capito. Lei ha mai dato passaggi in macchina al Pacciani?
P.B.: Sì, un giorno.
P.M.: Come avvenne il fatto?
P.B.: Niente, avevamo sentito dalle intercettazioni la mattina presto che lui è uscito di casa. Cioè l'abbiamo capito perché l'ha detto, perché lui non parlava quasi mai, quindi...
P.M.: L'ha detto a qualcuno che era in casa o ha parlato a voce alta?
P.B.: Appena uscito ha detto: 'Io vo' a prendere la corriera'. Insomma, se non proprio queste, simili. E ha fatto capire che stava uscendo, e quindi sono uscita anch'io, sono andata nei dintorni, l'ho incrociato e...
P.M.: Lui era alla fermata di un autobus?
P.M.: Lui era alla fermata di un autobus?
P.B.: Lui era alla fermata dell'autobus. Infatti...
P.M.: Lei lo conosceva già, però.
P.B.: Sì.
P.M.: Lui conosceva lei?
P.B.: Sì, ci eravamo già visti al...
P.M.: Quindi cosa è successo?
P.B.: Niente. Abbiamo scambiato "buongiorno", insomma i soliti convenevoli del mattino. E in quell'occasione lui mi ha detto che stava andando a San Casciano Val di Pesa. Gli ho detto: 'Anche noi stiamo andando a San Casciano Val di Pesa'.
P.M.: Lei era insieme a una collega?
P.B.: No, ero da sola in quel momento.
P.M.: Ah.
P.B.: E lui, appunto, disse: 'Eh, il pullman porta un ritardo', cose di questo genere. Dissi: 'Eh, la comodità della macchina', perché avevo la macchina. E lui chiese un passaggio.
P.M.: E gli avete dato un passaggio voi.
P.B.: Sì, sono tornata alla base, praticamente ho avvisato.
P.M.: Ha chiesto autorizzazione e ha preso la macchina, insomma.
P.B.: Certo, con la collega.
P.M.: Con la collega. E gli avete dato questo passaggio, e lui vi ha aspettato.
P.B.: Sì, si.
P.M.: I rapporti con il Pacciani, durante questa attività di pedinamento, è questa qui che ci ha raccontato? Niente di diverso al di fuori del fatto che incontrava il Vanni?
P.B.: Sì. Pedinamenti quando si sentiva uscire, l'ho detto. Purtroppo non era, cioè è una persona molto silenziosa.
P.M.: Era facile pedinarlo o era circospetto, cercava...?
P.B.: Era più circospetto che...
P.M.: Aveva capito, forse, che...?
P.B.: No, non penso che abbia mai capito. Anche perché nessuno si sarebbe avvicinato di più, diciamo.
P.M.: Era solo circospetto dì suo.
P.M.: Era solo circospetto dì suo.
P.B.: Invece i rapporti si sono anche, si sono liberati un attimino perché parlava. Quindi una persona, penso, che abbia dei sospetti non...
P.M.: Non accettava questo tipo di...
P.B.: No.
P.M.: Bene, non ho altre domande. Grazie.
Presidente: Avvocato Santoni, prego.
A.S.F.: Oltre... Lei ha pedinato anche la moglie del Pacciani, Angiolina? Ha avuto...
P.B.: No.
Franchetti S.: Mai. Oltre a Vanni, non ha mai seguito nessun altro il Pacciani? Non ha mai visto altre persone?
P.B.: Col Pacciani?
A.S.F.: Il Pacciani, oltre al signor Vanni, non ha mai frequenta…
P.B.: Sì, ha incontrato parecchia gente, anche al paese, a Mercatale, oppure anche a San Casciano.
A.S.F.: Qualcuno un pochino più frequentemente di altri?
P.B.: No.
A.S.F.: Ha mai visto che abbia portato oggetti o altre cose al Vanni, quando si incontravano?
P.B.: No.
A.S.F.: Non ha mai notato cose di questo genere?
P.B.: No.
A.S.F.: La ringrazio.
P.B.: Prego.
Presidente: Prego, avvocato Bevacqua.
A.B.: Senta, signorina, lei è stata per quanto tempo a fare questo servizio?
P.B.: Quattro mesi.
A.B.: Quattro mesi. Ecco, in quattro mesi quindi ha avuto modo di seguirlo abbastanza, di sentirlo, perlomeno, abbastanza, il Pacciani?
P.B.: Sì.
A.B.: Io le vorrei fare delle domande, perché non conosciamo la persona del Pacciani, voi la conoscete molto meglio di noi avvocati difensori. Pacciani usava spesso la corriera?
P.B.: Sì. In quel periodo l'ha usata spesso perché non aveva la disponibilità della macchina.
A.B.: Quindi usava spesso la corriera. E perché non aveva la disponibilità della macchina?
P.B.: Perché non aveva la patente.
A.B.: Non aveva la patente.
P.B.: Almeno cosi disse: che lui non aveva la patente.
A.B.: Invece ce l'aveva, va bene. Senta, lei sapeva che cosa beveva lui la sera? Se birra, acqua, Coca-Cola?
P.B.: Non è, secondo me, una domanda...
A.B.: Io le faccio la domanda, lei mi risponda oppure no. Non si preoccupi. Siccome lei sentiva tutto, alla moglie cosa gli chiedeva?
P.B.: Vino, acqua, birra anche.
A.B.: Ma beveva molto vino?
P.B.: Guardi, molto è quantizzato...
A.B.: No, mi scusi, Pubblico Ministero. Erano intercettazioni ambientali o telefoniche, le sue?
P.B.: Tutt'e due.
A.B.: Tutt'e due, oh. Quindi siccome abbiamo sentito anche addirittura il rumore di una cerniera, capito?
P.M.: Il rumore del vino è uguale a quello dell'acqua.
P.M.: Il rumore del vino è uguale a quello dell'acqua.
A.B.: No, non è il rumore: è che cosa chiede. Non è il rumore del vino.
P.B.: Ma, guardi, Pacciani parlava poco, quindi...
A.B.: Parlava poco.
P.B.: Faceva tutto da solo.
A.B.: Io le ho solo domandato - siccome le intercettazioni le ha fatte lei - le sto domandando se...
P.B.: Noi si ascoltavano più le parole che... almeno.
A.B.: Le parole. Fra le parole c'era il fiasco di vino oppure no?
P.B.: E perché? Si, sì.
A.B.: C'era.
P.B.: Certo, la parola del vino si.
A.B.: C'era il fiasco del vino. Basta. Oh, le volevo domandare anche un'altra cosa. Lui andava a lavorare il giorno?
P.B.: Lavorare... Aveva delle occupazioni, quello che diceva ad alta voce erano le sue occupazioni in giardino, usciva, insomma.
A.B.: Senta, la sera a che ora si ritirava? Il pomeriggio, la sera? Qual era la sua consuetudine?
P.B.: Per l'ora di cena, insomma di sera.
A.B.: Ecco, le persone che lei ha visto, che egli incontrava, ha visto incontrare, le persone erano varie nel corso della giornata? O soltanto col Vanni?
P.B.: No, non nel corso della giornata: io le parlo di quattro mesi.
A.B.: Quattro mesi.
P.B.: Di sicuro non è una persona... Lo conoscevano, quindi logicamente, camminando in paese, chi lo salutava, chi... insomma.
A.B.: Ecco, comunque nulla di anormale dal punto di vista indagativo voi avete scoperto sul Pacciani, in quei quattro mesi?
P.B.: Come contatti delle persone del suo paese, no.
A.B.: Del suo paese. Ecco, e contatti di altre persone?
P.B.: Mi è stato chiesto dal Pubblico Ministero del Vanni, io ho risposto quello che c'è poi scritto qui.
A.B.: Ma anche Vanni era persona del suo paese, no?
P.B.: Di San Casciano, un paese vicino.
A.B.: Sì, va be', dico, comunque della zona.
P.B.: Sì, della zona.
A.B.: Il Vanni dove veniva a essere incontrato, dove si incontrava?
P.B.: A San Casciano.
A.B.: Ah, a San Casciano. Quindi qualche volta andava a San Casciano. Sempre con la corriera?
P.B.: Sì, poi tranne quella volta che l'abbiamo portato noi. Oppure ha avuto anche, mi sembra, un passaggio da un'altra macchina a ritornare indietro da San Casciano, un giorno.
A.B.: Quindi era un uomo che si muoveva in corriera, abbastanza.
P.B.: Non si muoveva solo in corriera. Lei mi sta chiedendo di spostamenti lunghi: in questi quattro mesi li ha fatti in corriera. Poi camminava parecchio.
A.B.: Camminava come?
P.B.: Camminava, nel senso, a piedi, usciva
A.B.: L'avete seguito?
P.B.: Sì, l'abbiamo anche pedinato.
A.B.: Dove andava?
P.B.: In giro per il paese, fuori, anche nei dintorni.
A.B.: Cosa faceva nei dintorni?
P.B.: Non si poteva seguire fino in fondo, perché purtroppo le strade erano troppo deserte. Quindi, insomma, noi ci mantenevamo a una certa distanza. Però lui si girava in continuazione. Per non compromettere tutto il lavoro, si seguiva e…
A.B.: Sempre nelle strade vicine al paese.
P.B.: Certo.
A.B.: Sì, in prossimità del paese.
P.B.: Si.
A.B.: Grazie, nessun'altra domanda.
P.B.: Prego.
Presidente: Altre domande?
P.M.: Nessuna il P.M., grazie.
Presidente: Avvocato Colao.
A.C.: Senta, lei ha fatto le rilevazioni ambientali presso l'abitazione del Pacciani. Si ricorda di un episodio in cui il Pacciani ha minacciato di sparare in faccia alla figlia Graziella?
P.B.: Mah, non l'ho fatto io quel turno di intercettazione. Comunque ne ho sentito parlare, c'è scritto.
Presidente: Poi non l'ha fatta lei.
Presidente: Poi non l'ha fatta lei.
A.C.: Sì, cioè lei ha sentito...
A.B.: Ci sono delle intercettazioni...
P.B.: Sì, si sente, così mi è stato detto che...
A.B.: Se c’è questo sparo…
A.C.: Ha sentito parlare?
P.B.: No, la minaccia di spararle in faccia.
A.C.: Si ricorda... Cioè?
P.B.: All'Angiolina, mi sembra abbia minacciato l'Angiolina di spararle in faccia per delle questioni di soldi.
A.C.: E alla figlia Graziella no?
A.C.: E alla figlia Graziella no?
P.B.: No, della Graziella non ricordo.
A.C.: Per proble…
P.B.: Comunque, guardi, sono passati...
Presidente: Comunque, Avvocato...
P.B.: ... e mezzo. Se mi è più preciso.
Presidente: ... se c'è la deregistrazione.
P.B.: Eh, sicuramente.
A.C.: Per problemi di soldi, ha detto.
P.B.: Sì, penso per problemi di soldi.
A.B.: (incomprensibile)
A.C.: Bene, grazie. Non ho altre domande.
Presidente: Bene. Può andare, signorina. Grazie, buongiorno. Pubblico Ministero, non ha altri testi?
P.M.: Stamani no, Presidente. Eravamo d'accordo che era la parte civile che aveva dei testi.
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