Segue dalla quinta parte.
P.M.: Vorrei passare ad altro argomento.
Presidente: Direi di si.
P.M.: Dottore, vorrei parlare brevemente a due accertamenti che lei ha fatto come ufficiale di Polizia Giudiziaria e sono molto specifici, per cui con brevissime fotografie - una, due fotografie - lei ce li può documentare. Si tratta di foto che lei ha fatto come Polizia Giudiziaria , innanzitutto.
F.D.: Sì.
P.M.: E riguardano, una il portasapone sul blocco, e una lo straccio che avvolgeva l'asta guidamolla. Ci vuole spiegare, in breve, questi due accertamenti a cosa hanno portato, cominciando dal portasapone e dal blocco?
F.D.: Dunque, su un foglio del famoso blocco Skizzen è stata evidenziata, con il tecnicismo di sorgente luminosa che irradia il piano di superficie radente e puntiforme, un segno - come si può vedere dalla foto.
P.M.: Si.
P.M.: Si.
F.D.: Abbiamo la possibilità di proiettare…
P.M.: Il portasapone sul blocco, eh? è questo.
F.D.: Si, si. Abbiamo prima la foto 1 della relazione tecnica consegnata... No, sono quelle delle manoscritture. Quella del portasapone.
P.M.: Prima quella del blocco.
F.D.: L'impronta sul blocco, ma non delle grafie, ma quelle del portasapone. La foto numero 2: macrofotografia eseguita a luce radente nella zona interessata. Perché la 2B, per evidenziare meglio, è stato fatto l'indice colorato, quindi è stata tracciata. La 2 è invece è quella come si presenta la superficie del foglio. Ecco, qui è come l'insieme, il portasapone stava sul blocco da disegno in corrispondenza di quei segni che noi abbiamo evidenziato, e alle foto a seguire ci sono poi i particolari ancora. Ecco, quello in alto è il portasapone, e quella un po' distanziata è la stondatura dello stesso portasapone, che combacia. Nella foto seguente poi c'è in sovrapposizione, sempre con la stessa illuminazione, ecco, che combacia perfettamente, quindi è scomparso il segno. E poi ci dà anche altra dimostrazione, longitudinale, della stessa impronta sulle altre due foto.
P.M.: Possiamo vedere? Lei l'ha fotografata l'impronta senza portasapone?
F.D.: Sì si, c'è all'inizio della foto 2.
P.M.: Vediamola, sennò si capisce meno.
F.D.: Questo è quel portasapone. Eccola lì, quella su in cima.
P.M.: Vediamo di capirlo.
F.D.: Su in cima, no, in alto. Dov'era prima, sì.
P.M.: Bene. Questa è l'impronta...
F.D.: In su, ecco, eccola lì.
P.M.: ... sul blocco. In che pagina è del blocco?
F.D.: Eh, dunque…
P.M.: Sulla copertina posteriore?
F.D.: Posteriore.
P.M.: Ecco. C'è questo segno.
F.D.: Sul retro, infatti c'è...
P.M.: Sul retro.
F.D.: La foto rilievo numero 1 ci dà infatti la posizione. Se andiamo indietro vediamo il rilievo numero 1, ci dà la posizione del... foto numero 1, indietro.
P.M.: Cominciamo dalla numero 1.
F.D.: Dalla numero 1, dalla numero 1.
P.M.: Senza portasapone.
F.D.: Senza portasapone, esatto.
P.M.: Ecco, questa è la pagina cosi come è, dove si vede...
F.D.: Del retro del blocco e la freccia indica la sede dove è evidenziata questa impronta, che a osservazione diretta non si osserva. E in effetti questa foto, osservazione a luce diretta, non viene evidenziata; abbiamo messo la freccia per far capire che è quella la sede. Con il tecnicismo della luce radente, puntiforme, che serve per evidenziare tutte le depressioni sui fogli e anche le scritture…
P.M.: Vogliamo rivederla, Dottore?
F.D.: ... abbiamo evidenziato il segno lì.
P.M.: E poi abbiamo…
F.D.: Per meglio farlo capire, è stato documentato con indice colorato lungo tutto il tratteggio.
P.M.: Ecco.
F.D.: Eccolo qui.
P.M.: Poi alla fine ci abbiamo messo il...
F.D.: Poi abbiamo messo il portasapone.
P.M.: E è emerso che corrisponde a quell'impronta lì.
F.D.: E' emerso che corrisponde. E poi l'abbiamo messo in sovrapposizione, abbiamo fatte altre due... Ecco, questo è in sovrapposizione. E poi le altre anche per indicare anche che il bordo longitudinale continua con quella del portasapone.
P.M.: Bene. Avete poi invece - l'altro argomento, sempre come accertamento di Polizia Giudiziaria - preso in esame quel panno, straccio a fiori, reperito in casa Pacciani, sequestrato, un lembo dei quali conteneva il reperto?
F.D.: Si.
P.M.: Che tipo di indagine avete fatto e cosa è emerso?
F.D.: Abbiamo fatto una comparazione macrofotografica sui lembi della stoffa e abbiamo visto che le sfilaccettature della stoffa, dello straccio, combaciavano perfettamente. Per dare una dimostrazione, basta vedere il rilievo numero 2 ter, in cui c'è l'insieme di tutti i tre rilievi. La 1 e la 1 bis, il 2 ter. Ecco, il 2 ter, in cui si vede tutto l'insieme. Il numero 1 e 1bis appartengono all'asta guidamolla; infatti in quei due pezzi era avvolta l'asta guidamolla.
P.M.: Ci sono delle macchie, infatti.
F.D.: E ci sono delle macchie dovute, sì, all'unto. La 2, invece, la parte apicale dello straccio, è quella rinvenuta in casa dell'imputato.
P.M.: Vediamola meglio.
F.D.: Ecco la 2, dove ci sono le sfilaccettature che combaciano con quella parte.
P.M.: Quel pezzettino era in casa?
F.D.: Quel pezzettino si, contrassegnato col numero 2 è stato trovato in casa. La foto 2 quater rappresenta ancora, in ripresa più ravvicinata, in macrofotografia a maggiore ingrandimento, questa sfilaccettatura che dà questa compatibilità tra il reperto pervenuto con la lettera anonima, in cui era avvolta l'asta guidamolla, e l'ultimo lembo trovato nella casa dell'imputato.
P.M.: Bene, grazie. Vorrei passare sempre ad un altro accertamento di questo tipo: quello relativo, a questo punto, al blocco sempre, relativo a quegli accertamenti che avete fatto a luce radente, relativi a quelle lettere che - voi scrivete in quella relazione - potrebbero essere lettere, un doppio “V”o lettere di questo tipo. Vogliamo vedere?
A.B.: Mi scusi Presidente, mi perdoni Pubblico Ministero, sennò poi andiamo in là. Potremmo per un attimo soltanto soffermarci, anche la difesa, su questi due accertamenti.
P.M.: Ben volentieri, ben volentieri.
A.B.: Grazie.
P.M.: Possiamo sospendere un attimo e parlare ancora.
A.B.: No no, parliamo solo sul blocco, sul portasapone...
P.M.: Senz'altro.
Presidente: Si, prego, prego.
A.B.: Allora, la domanda è questa: portasapone.
F.D.: Sì.
A.B.: Questa impronta, che residuerebbe su una o più pagine di questo blocco.
F.D.: Sull'ultima di copertina, Avvocato.
A.B.: Sull'ultima di copertina. Secondo lei sono impronte dovute al fatto che questo portasapone è stato per parecchio tempo su questa... su questo blocco?
F.D.: Certo, non è stato per poco. E comunque potrebbe essere lasciata anche dall'umidità, se il portasapone...
A.B.: Sì, però che c'è stato per un certo tempo su questo...
F.D.: ... umido, lascia sulla carta, che si imbibisce Oltretutto la parte finale, del retroblocco, è di carta un po' spugnosa, per cui assorbe. Allora, assorbendo l'acqua, crea quella depressione per il peso che ha...
A.B.: Certamente, questo lo conosciamo in natura.
F.D.: E quindi la grammatura della carta, in quella sede, subisce delle modificazioni del substrato cartaceo. Quindi...
A.B.: Certamente, cioè lo sappiamo tutti, lo abbiamo visto, qualche cosa quando...
F.D.: Quando si bagna, si...
A.B.: Ecco, quindi questo dato è un dato che indica soltanto - che indicherebbe, se fosse certo - soltanto una cosa: che il portasapone...
F.D.: Il portasapone è stato appoggiato.
A.B.: ... è stato su questa cosa.
F.D.: Certo.
A.B.: Tutte e due le cose sono state trovate da Pacciani.
F.D.: Certo.
A.B.: Grazie. Passiamo all'asta.
P.M.: All'asta ci volevo arrivare prima io.
A.B.: No all'asta, allo straccio.
F.D.: Allo straccio.
A.B.: Allo straccio, scusi eh? Ecco, si può avvicinare il più possibile, anche colorandolo il più possibile? Ecco Dottore, se lei fosse invece che il direttore del Gabinetto di Polizia Scientifica di Firenze, guardando quello straccio per un attimo, e dovesse così memorizzarlo, e poi andare all'improvviso una domenica mattina in un certo posto, cosa direbbe?
P.M.: È un...
A.B.: No, scusi eh.
P.M.: È una domanda...
A.B.: No! È una domanda: cosa direbbe lei di questo straccio? Che colore è e che colore e morfologia ha? No, ora non lo guardi più. L'ha visto, ora guardi da questa parte, abbia pazienza.
F.D.: Va be', ma lo so il colore. Sono fiorellini azzurri su fondo bianco.
A.B.: Sì, fiorellini azzurri con?
F.D.: Su fondo bianco?
A.B.: Su fondo bianco.
F.D.: Con delle macchie, perché questo è di unto.
A.B.: Macchie? Macchie di?
F.D.: Macchie di unto credo, non lo so adesso.
A.B.: Di unto? Che colori ci sono in questo... ?
F.D.: Giallognolo.
A.B.: Giallognolo. Le macchie sono gialle oppure il fondo è bianco, scusi?
F.D.: No, il fondo è bianco.
A.B.: Il fondo è bianco. Poi cosa sono questi disegni, che cosa sono?
F.D.: Un disegno floreale.
A.B.: Floreale, va bene. Lei se lo ricorderebbe senz'altro. Bene, grazie. Non voglio altro, grazie. Grazie Presidente.
Presidente: Andiamo avanti?
P.M.: Si, pari...
A.F.: No, volevo fare qualche domanda, se permette il Pubblico Ministero.
Presidente: Prego, avvocato Fioravanti.
A.F.: Sempre su questo argomento, sul portasapone. Il perito, il dottor Donato, mi parla di impronta sul blocco. Ma di quale portasapone si parla, in rapporto a quale impronta? E le spiego. Questa è la domanda. Cioè qualsiasi portasapone delle stessa grandezza - e tantissimi sono della stessa grandezza - può creare una simile impronta della grandezza di questa.
F.D.: Cioè io…
P.M.: È una domanda? Detta così è un'affermazione.
A.F.: No, è una domanda perché gliel'ho fatta all'inizio e ho spiegato. Allora vuole che faccia il discorso...
A.B.: Il controesame lo possiamo fare, Pubblico Ministero. Sennò non possiamo far più nulla.
A.B.: Il controesame lo possiamo fare, Pubblico Ministero. Sennò non possiamo far più nulla.
P.M.: SI si, va bene. Però ora, no, volevo capire qual era la domanda che si fa al dottor Donato.
A.F.: È semplicissima, la domanda. Io ho un portasapone e ho un'impronta del portasapone. Di quale portasapone parlo?
P.M.: Lo sa lei, se lei ha un blocco e un sapone.
A.F.: Senta, ma io faccio la domanda al perito e non al Pubblico Ministero, eh!!
Presidente: Signori, per favore!! Pubblico Ministero, lei non interrompa la difesa, per favore.
Presidente: Signori, per favore!! Pubblico Ministero, lei non interrompa la difesa, per favore.
P.M.: Sono affermazioni.
Presidente: Secondo.
A.F.: Non è possibile, non è possibile.
Presidente: Ma guardate che voi state veramente andando fuori pista con questo portasapone.
P.M.: E per carità, io ho finito.
Presidente: È pacifico che il portasapone - e questo lo dico a tutti, capito? -...
P.M.: Io ho finito, Presidente.
P.M.: Io ho finito, Presidente.
Presidente: ... era in possesso del Pacciani. Ed era in possesso del Pacciani pure lo Skizzen Brunnen.
P.M.: Non erano sequestrati nello stesso posto, Presidente. Quello l'abbia...
P.M.: Non erano sequestrati nello stesso posto, Presidente. Quello l'abbia...
Presidente: Non importa.
P.M.: No no, questo perché lei fa delle delucidazioni: le faccio anch'io.
Presidente: Possono essere stati benissimo uno sopra l'altro.
P.M.: Sicuramente.
Presidente: Come può essere stato qualunque altra cosa che non fosse un portasapone.
P.M.: Sicuramente.
A.F.: E forse non era dello stesso colore di quello sequestrato, ecco.
Presidente: Non lo so, Avvocato. Ma, capito?, guardate che il fatto che fosse stato sopra l'album eccetera, bah...
P.M.: A noi...
Presidente: Ditemi voi quale significato può avere.
A.B.: ... ordinanza della Corte sul punto.
Presidente: Quale - tra l'altro l'abbiamo anche detto per iscritto, ora lo ripeto - quale significato può avere? Quale significato indiziante, ditemelo voi. E perché perdiamo tanto tempo su questo argomento? La Corte non lo capisce.
P.M.: Abbiamo impiegato trenta secondi.
P.M.: Abbiamo impiegato trenta secondi.
A.F.: Presidente, però potrebbe esserci anche qualche ripensamento. La Corte, lei dice, non lo capisce. Ma alla fine, non lo so, tecnicismo del...
Presidente: Ma su questo punto, Avvocato,...
A.F.: Lo so. No no, ma io non voglio dare una coltellata contro me stesso e contro la difesa, assolutamente. Però io vorrei capire se quella impronta, e di quella grandezza, è di quel portasapone di colore giallo, me lo identifica, me lo misura. Oppure può essere di cento, di mille altri portasapone?
Presidente: Ce lo dica, Dottore.
F.D.: Io ho esaminato il blocco che era in sequestro e quel portasapone che era in sequestro, e che è tuttora in sequestro, entrambi gli oggetti.
A.F.: Di colore, il portasapone?
F.D.: Il colore mi sembra un rosa un po' pallido, un bianco pallido, un rosa pallido, una cosa di questo tipo. Abbiamo detto che queste impronte trovate sulla copertina del blocco sono compatibili, per come dimostrato, con quell'impronta del portasapone che ci era stata prospettata come esigenza investigativa di accertare se era o meno compatibile.
A.F.: Quanti altri portasapone erano compatibili con quella misurazione dell'impronta?
F.D.: Ma questo chi lo può dire?
A.F.: No, io lo chiedo.
F.D.: Potrebbero esserci tanti altri portasapone che...
A.F.: Mille, diecimila.
F.D.: Però è da verificare se altri portasapone hanno la stessa stondatura, la stessa lunghezza. Non lo so, bisognerebbe fare...
A.F.: Ma perché nell'impronta era riportata quella marca "Deis"?
F.D.: No, nell'impronta non c'era riportata nessuna marca. C'erano semplicemente quelle impronte per depressione, dove il portasapone appoggiandosi, credo molto verosimilmente umido, bagnato, ha lasciato quella depressione. Quella forma di depressione, come si è potuto vedere nella documentazione, corrisponde con quella di quel portasapone. Puntoe basta, questo abbiamo detto.
A.F.: Sì, Pacciani ha depositato un portasapone ad un interrogatorio - 14 luglio '91 - dell'identica grandezza. Era di diverso colore.
Presidente: E va be', Avvocato.
A.F.: Ecco.
Presidente: Ma dico, scusate, o io non so più leggere, o qui, nelle conclusioni, c'è scritto: "Sulla scorta degli esami eseguiti, questa Sezione riferisce che le tracce evidenziate sul foglio possono essere compatibili con i lati esterni del portasapone", punto e basta. Questo gli era stato chiesto: questo loro rispondono. Se poi ci sono altri portasapone o altri oggetti che sono... benissimo, tanto meglio. Vedete che non prova nulla tutto questo? Questi danno un giudizio di possibilità, ma gli era stato chiesto. Dice bene, benissimo, tanto meglio.
A.F.: A me Presidente sta benissimo, e la ringrazio di questo giudizio di possibilità.
A.F.: A me Presidente sta benissimo, e la ringrazio di questo giudizio di possibilità.
Presidente: Io non è che... È che la Corte l'aveva detto che questo non è un elemento su cui si può fondare alcunché. E voi ci insistete e ci fate perdere anche tempo.
A.B.: No, Presidente, noi abbiamo paura che molte possibilità poi diventano certezze.
Presidente: Nooo, sicuramente non da questo lato.
A.F.: Eh, ma la paura è tanta.
Presidente: Voi dovete guardarvi da altri lati, ma non da questo. Questo è un elemento che in sé non ha alcun proprio significato specifico, ma via!
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