L'allora maresciallo dei Carabinieri Giovanni Leonardi fu ascoltato il 29 aprile 1994 nel
processo a Pietro Pacciani. Quelle che seguono sono le sue
dichiarazioni.
Presidente: Chi sentiamo adesso?
P.M.: Il maresciallo Leonardi che, da quello che dicono le carte, avrebbe fatto il sopralluogo e, comunque, la repertazione degli oggetti descritti.
Presidente: Sentiamo il maresciallo Leonardi. Buongiorno, maresciallo. Si accomodi là, per favore. Legga, per cortesia, quella formula e dia poi le generalità alla segretaria. Intanto non si è ancora capito... servirebbe sapere come è stato trovato questo pulmino.
P.M.: Quello che ho cercato di sapere dai testi non mi è riuscito. Forse ho sbagliato a indicarli, vedrà la Corte se ne trova dei migliori, in fatto di oggettività.
Presidente: Non si capisce se è stato trovato chiuso, se con gli sportelli aperti, e se con le portiere aperte, quale.
P.M.: Presidente, ha perfettamente ragione. E' una constatazione che facciamo tutti, a voce alta e non a voce alta. Vediamo il maresciallo Leonardi quale compito aveva allora, e che cosa ha fatto in concreto. Se mi consente le domande, Presidente.
Presidente: Maresciallo, legga quella formula.
G.L.: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza.
Presidente: Prego.
P.M.: Maresciallo, può dirci quale era il suo incarico nel settembre '83? Cosa faceva come incarico all'interno dell'Arma dei Carabinieri e cosa ha fatto in concreto relativamente ai rilievi concernenti l'omicidio di Giogoli.
G.L.: Sì, io ero sottufficiale addetto al Nucleo Operativo del gruppo Carabinieri di Firenze.
P.M.: Aveva qualche particolare competenza in fatto di rilievi?
G.L.: In particolare no ma di prassi venivo, così, incaricato di eseguire rilievi tutte le volte che si verificavano fatti più o meno...
P.M.: Quindi aveva esperienza, quanto meno esperienza?
G.L.: Ma sì, almeno sufficiente.
P.M.: Relativamente a questo caso, ricorda innanzitutto quando arrivò lei? Quando arrivò lei chi c'era? Arrivò per primo? Ha avuto la possibilità di capire o di constatare che la zona dal punto di vista dei rilievi era asettica o meno?
G.L.: Sissignore. Dunque io, erano circa le 20.00, mi sembra di ricordare, ero a casa, sono stato chiamato telefonicamente dalla Centrale e quindi invitato a recarmi subito in Caserma. Da lì abbiamo raggiunto la località Giogoli e c'era già diversa gente sul posto.
P.M.: Gente... cittadini o Polizia Giudiziaria?
G.L.: Polizia Giudiziaria, Polizia di Stato, e Carabinieri anche.
P.M.: Bene. Quindi tutti operatori di Polizia.
G.L.: Sissignore.
P.M.: Da quello che capì lei nel momento in cui arrivò da quanto gli altri erano già sul posto? Lei arrivò nell'immediatezza, o c'era già persone per cui si poteva pensare che qualcuno aveva già fatto qualche rilievo documentato o meno?
G.L.: Nossignore, rilievi, no. Comunque molta gente era intorno al furgone a osservare...
P.M.: Scusi, ma quando dice gente, continuiamo a parlare solo di operatori di Polizia?
G.L.: Operatori di Polizia, sì.
P.M.: Indipendentemente dal fatto dell'appartenenza a un'Arma o meno?
G.L.: Sissignore.
P.M.: Bene.
G.L.: Da circa mezz'ora almeno erano arrivati.
P.M.: Erano arrivati. Qualcuno in punto di rilievi, invece, tecnici, che poi lei magari curò per questa sua esperienza, le evidenziò qualcosa di particolare o fu il primo lei ad occuparsi dei rilievi? Qualcuno le disse 'guarda, qui ci sono bossoli, qua ci sono...'?, Oppure lei si mise lì con santa pazienza, con un fotografo o meno, con un blocco di appunti o meno, non lo so, ce lo dirà lei, e cominciò lei per primo?
G.L.: Ad onor del vero, veda..
P.M.: Sì, sì, del vero, del vero, maresciallo, a questo punto facciamo il vero. E' sempre meglio.
G.L.: Tutti gli operatori che erano intorno, me compreso, prima abbiamo giustamente osservato, dato una frugata intorno nelle vicinanze.
P.M.: Non c'era qualcuno che si assunse la direzione di quest'operazione di frugare? Ognuno frugava per conto suo?
G.L.: Ma ripeto, allora comandava il Nucleo Operativo il colonnello Torrisi...
P.M.: Lasciamo fare le persone, dico...
G.L.: Ecco...
P.M.: C'era già il colonnello Torrisi? Quando arrivò lei era già sul posto?
G.L.: Questo non lo ricordo.
P.M.: Il più alto in grado era questo colonnello Torrisi? Il più alto in grado dal punto di vista vostro dell'Arma era il colonnello Torrisi?
G.L.: Nossignore. Credo che subito dopo sopraggiunse...
P.M.: No, scusi, subito prima, mi interessa subito prima. Quando arrivò lei, prima di lei chi c'era?
G.L.: Questo non...
P.M.: Non lo ricorda. Nessun problema. Andiamo a questa attività...
Presidente: Vogliamo far vedere un attimo, Pubblico Ministero, questa fotografia...
P.M.: Sì, ecco, io preferivo farla vedere dopo che il teste ci aveva spiegato la situazione. Questa è talmente chiara.
Presidente: Era questa la scena che lei trovò sul luogo? Migliore, peggiore, più gente, meno gente…
G.L.: Sì, sì, è questa, certo!
Presidente: Quindi là il blindato... Le macchine dei Carabinieri erano addirittura nello spiazzato sterrato vicino al furgone?
G.L.: Sì.
P.M.: Quindi io anticipo la domanda, tanto lo stavo facendo io l'esame, ma quello che vogliamo dire è questo: come fate a fare rilievi del luogo se, almeno apparentemente in prospettiva, ci sono macchine sul terreno, maresciallo?
G.L.: Ecco, questo stavo per dire…
P.M.: Ecco, ce lo dica lei, così ci leviamo questo groppone, è inutile... Guardi lì… Scusi eh… Guardi le persone che ci sono! Come fa lei che arriva a fare i rilievi a sentirsi in grado di farli?
Presidente: Maresciallo, mancavano i brigidini e poi era la fiera all'Impruneta.
G.L.: No, no... Dopo che…
Presidente: Questa è la situazione.
P.M.: Meno male che avete fatto la foto, perché almeno ci date la certezza che quello che lei racconta sono fatti...
G.L.: Dopo circa mezz'ora o un'ora che eravamo sul posto, io e tutti gli altri operatori di Polizia a un certo punto, io e il collega Di Bonaventura...
P.M.: In questa situazione cominciate i rilievi...
G.L.: ... ricevemmo l'incarico di eseguire i rilievi.
P.M.: Almeno in quel momento qualcuno dette l'ordine di mandare via tutti o voi fate i rilievi in quella situazione di fatto?
G.L.: Il colonnello Torrisi disse 'voi vi occupate dei rilievi...'.
P.M.: Scusi, la domanda è diversa. Prima che voi iniziate - abbiamo già capito che siete voi due che fate i rilievi - fu almeno da quel momento in poi liberata la zona o i rilievi che voi fate è in questa situazione oggettiva?
G.L.: Nossignore, fu liberata la zona.
P.M.: Oh, almeno da quel momento fu liberata la zona. Le macchine dei Carabinieri furono tolte?
G.L.: Furono tolte.
P.M.: Dopo. Allora ci descriva...
G.L.: Prima di iniziare i rilievi.
P.M.: capisce però… Il Presidente gliel’ha già detto… Insomma…
Presidente: Non è mica un rimprovero per lui!
P.M.: No, no, no… Si figuri se è nostr…
Presidente: È stupefacente.
P.M.: Noi stiamo cercando di ricostruire oggettivamente com’era e di dimostrare com’era il rilievo fatto dal nostro teste oggi. Quindi poi ci son delle… Quindi tutti questi signori - guardi un attimo la foto – vanno via e lei comincia i rilievi. Io vedo qualcuno che è proprio dove poi vengono repertati i bossoli e cose del genere, no?
G.L.: Non ho capito scusi.
P.M.: Scusi, vedendo quella foto – mi perdoni ma tanto non è lei la persona… - nel momento in cui lei inizia i rilievi…
G.L.: Si
P.M.: …qualche minuto prima perlomeno, la quantità di persone vicino al furgone è veramente imponente.
G.L.: Si.
P.M.: Quindi quando lei fa i suoi rilievi come si fa a pensare che i rilievi sono oggettivi?
P.M.: …qualche minuto prima perlomeno, la quantità di persone vicino al furgone è veramente imponente.
G.L.: Si.
P.M.: Quindi quando lei fa i suoi rilievi come si fa a pensare che i rilievi sono oggettivi?
G.L.: Certo perché c’era stato un po’ di pesta, pesta di… cioè anche per terra l’erba…
P.M.: Bene, abbiamo capito. Allora parliamo di questi rilievi, per quello che, a questo punto, possono valere, eh? Perché abbiamo già capito che sono rilievi fatti da un certo punto in poi. Ci descrive l'operazione di rilievi che lei inizia insieme al suo collega Di Bonaventura quando fortunatamente non c'è più nessuno.
G.L.: Esatto.
G.L.: Esatto.
P.M.: Ci descrive quest'operazione? Poi avete fatto foto successive, e possiamo anche vedere.
G.L.: Io ora cronologicamente non ricordo bene tutti i vari passaggi, ciò che è stato...
P.M.: Vuole un po' memorizzare? Se no cominciamo direttamente con le foto. Lei che cosa ricorda?
G.L.: Be', io ricordo, cominciando dal furgone, che c'erano i corpi dentro, bocconi, distesi su un fianco.
P.M.: I corpi?
G.L.: Sì, i corpi delle vittime, ovviamente. Erano distesi seminudi, avvolti in delle lenzuola insanguinate. I fori all'altezza di un metro e sessanta, settanta circa sui vetri laterali.
P.M.: Scusi, questo 'circa' perché lei si mise lì con un metro o è una cosa ovvia?
G.L.: No, perché questo particolare si osservò subito durante...
P.M.: Mi scusi, la domanda non è il particolare: questa misurazione, questa indicazione numerica che lei ci dà 'uno e sessanta, uno e settanta', se non ho capito male, ce la dà sulla base di una misurazione che lei fa con un metro, con un centimetro, o con la sua esperienza?
G.L.: Con la mia esperienza e in funzione della mia...
P.M.: Con la sua esperienza e con la sua persona. Non prese lei, non si prese l'onere di prendere un filo a piombo o un centimetro, un metro?
G.L.: No, no.
P.M.: Quindi centosessanta, centosettanta è una misurazione, a occhio, mi perdoni, con la sua persona?
G.L.: Con la mia persona.
G.L.: Con la mia persona.
P.M.: E nel punto in cui lei era sul terreno. Il terreno era pianeqqiante o era scosceso? Cioè, mi scusi, non perfettamente...
G.L.: C'era erba, coltivato. C'era un prato abbastanza solido, diciamo, con erba.
P.M.: Allora andiamo un po' avanti. Forse, maresciallo, mi sembra di capire che se andiamo con le foto si fa prima. E' meglio. Andiamo…
A.B.: Scusi, Pubblico Ministero, questo uno e sessanta, uno e settanta cosa sarebbe?
P.M.: Ne abbiamo parlato finora. Il discorso facciamolo ripetere al teste; può darsi io ho capito male.
G.L.: Siccome nei precedenti omicidi si era ipotizzato, per ricostruire la figura del cosiddetto "mostro", un'altezza ipotetica, ecco, si è pensato che poteva essere la stessa persona come nei precedenti perché quell'altezza corrispondeva alla descrizione...
Presidente: Quindi senza prendere misure, voi avete...
G.L.: Ma così… Ma perché erano tutti discorsi che si facevano a caldo...
P.M.: Se non altro è spontaneo il teste, Presidente. Non sarà preciso, ma spontaneo sì. Appreziamolo.
G.L.: E questo particolare venne anche commentato in Caserma la volta in cui si portò il furgone nel piazzale.
G.L.: E questo particolare venne anche commentato in Caserma la volta in cui si portò il furgone nel piazzale.
P.M.: Il furgone lo portaste in Caserma?
G.L.: Sissignore.
P.M.: Dopo quanto? E quando?
G.L.: Credo in nottata. Ora non me lo ricordo bene.
P.M.: Allora lasciamo fare se non lo ricorda.
Presidente: Maresciallo, si volti verso di noi, se no non la vediamo e non la sentiamo.
G.L.: Sì, scusi.
P.M.: Proviamo un attimo a vedere se queste foto che sono - ecco, magari dà un'occhiata - queste foto le ha fatte scattare lei, le ha scattate lei, le ha scattate qualche altro, ricorda?
G.L.: Nossignore, le ha scattate il fotografo del gruppo Carabinieri.
P.M.: Ricorda chi era quella sera?
G.L.: Se non ricordo male era il carabiniere Chiarella, non vorrei sbagliarmi.
P.M.: Ah, non lo so. E queste foto ci aiutano, secondo lei, o aiutano il suo ricordo a spiegare la posizione del furgone rispetto al luogo? Lei lo ricorda?
G.L.: Si, io ricordo come era situato il furgone. Cioè salendo, arrivando dal centro, diciamo, della strada, quindi alla sinistra subito per chi sale, c'è questo spiazzo di terreno; ecco, il furgone era sistemato perpendicolare a chi arriva; quindi dava subito il retro perpendicolare alla strada asfaltata, e le fiancate una verso un cespuglio e l'altra verso lo spiazzo.
P.M.: Facciamo vedere qualche altra foto? Queste - chiedo scusa un attimo, un chiarimento a me - questo è il fascicolo fatto dai Carabinieri. Bene, perfetto, si, si è chiarissimo. Lei lo ricorda il fascicolo? L'ha fatto lei?
G.L.: Ma io ripeto, ho compilato questi atti, si svolsero diversi accertamenti susseguenti...
G.L.: Ma io ripeto, ho compilato questi atti, si svolsero diversi accertamenti susseguenti...
P.M.: No, no, veniamo al sopralluogo.
G.L.: Il sopralluogo sì.
P.M.: Be', il fascicolo l'ha fatto compilare lei?
G.L.: Si inventariò tutto quello che venne rinvenuto a bordo del mezzo.
P.M.: Avete fatto un verbale, quello lo leggiamo. Volevo capire, siccome queste foto le abbiamo già viste in un altro fascicolo della Polizia Scientifica, volevo vedere se, per caso, sono foto coincidenti o se... perché l'1 mi sembra proprio uguale. No, rimaniamo su quel numero 1. Lei ricorda che cosa è repertato a quel numero 1?
G.L.: No.
P.M.: No. Quindi, così abbiamo già alla misura del suo ricordo. Allora andiamo avanti. Il 2 le dice qualcosa? Poi leggiamo la didascalia. Cosa c'era?
G.L.: No, non mi sovviene nulla.
Segue...
Segue...
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