lunedì 28 giugno 2010

Francesco De Fazio - Intervista su La Città - 12 settembre 1985

Il 12 settembre 1985, il quotidiano La Città, pubblicò l'intervista al professor Francesco De Fazio che segue.
Il suo ritorno a Modena è definitivo?
No, assolutamente, vado e vengo.
La sua presenza sul luogo del delitto, avvenuta per la prima volta in questa circostanza, darà una svolta nuova al suo lavoro? Quanto le è servito vedere il campo di azione del maniaco?
Essere stato sul posto è stato utile. E' da molto tempo che seguo questo caso e lo seguirò ancora. E' chiaro che vedere con i propri occhi è meglio, è utile per tipologizzare il comportamento dell'assassino. Certo sarebbe stato meglio se non vi fosse stato alcun omicidio.
Che andamento avrà il vostro lavoro dopo questo nuovo fatto?
La nostra è un'opera tesa ad assodare le caratteristiche comuni fra i vari omicidi. Dobbiamo studiare il modus operandi per vedere se ci sono state delle evoluzioni.
C'è chi sostiene che l'arma che da più soddisfazione al mostro è il coltello, non la pistola. E' quando usa quello che raggiunge il massimo della soddisfazione?
Il mostro ha un rapporto con l'arma in genere. Usa gli oggetti secondo le necessità. Questo delitto conferma le previsioni e le risultanze dell'indagine che abbiamo fatto tempo addietro.
Lei ritiene che potrebbe uccidere ancora?
E' prevedibile, anche se a cicli dati. Non penso che si faccia rivedere in tempi brevi.
Rif.1 - La Città - 12 settembre 1985 pag.2

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