Segue dall'ottava parte.
Avvocato Filastò: Allora, un riscontro sarebbe la Ingrid van Pflug. È un riscontro quello che dicevo prima. Io ci credo alla Ingrid van Pflug, dalle preoccupazioni della povera Pia Rontini, che poi sono le stesse della povera Susanna Cambi, che una volta alla madre, mentre... Va be', questa è una cosa che non è negli atti, non se ne parla. Benissimo. La Nicoletti è stata - si dice ancora - è stata nella piazzola di Vicchio con Lotti. Ecco, questa è una circostanza che dobbiamo approfondire un po'’ meglio, esaminando la signorina Nicoletti nel suo complesso. E l'esame è stato svolto da voi nel luglio del 19 97, il fascicolo è il fascicolo 16 e la signorina Nicoletti si presenta con questa frase, a pagina. 69:
"Io ero adebita all'alcool.’ Bellissima, no? Lei era "adebita" all'alcool, ha detto così. È uno splendore questa frase.
"Adebita all'alcool" la signorina Nicoletti. "Adebita". Eh, insomma, poi dopo si dice... Poi su questo punto si insiste, si chiede meglio da parte del Pubblico Ministero, a pagina 73 dice:
"Perché fra me e il Lotti c'era anche il bottiglione di mezzo, praticamente c'era l'alcool
e con l'alcool non si..." scherza, voleva dire.
"Lei beveva?"
"Sì. "
"Molto?"
"Parecchio, sì." Dice la signorina Nicoletti.
E il Pubblico Ministero dice: "Ma perché? Come mai?"
"Mah" - dice lei - "dispiaceri, voglie, piacere di bere."
"L'aiutava anche a fare quel mestiere?"
"Può darsi, sì. In qualche caso sì." Certo, sbronze il mestiere si fa meglio, quel mestiere là.
E allora, poi, quando si va a chiederle questa circostanza, che è abbastanza significativa, importante, che Lotti ci ha detto di essere andato nella piazzola di Vicchio insieme alla Nicoletti. Gli si chiede: "Nella piazzola degli Scopeti c'è andata?"
"Sì, ci fermavamo, sì". Nella piazzola degli Scopeti è molto possibile che ci siano andati, perché è un posto battutissimo. Ammesso che sia quella la piazzola e non sia quella prima, vale a dire quella che si trova vicino al ristorante. E la domanda del Pubblico Ministero è:
"E nella piazzola di Vicchio, dove c'è stato l’omicidio?"
"Eh, qualche volta si, ma che proprio mi ricordi bene non lo so." Dice la Nicoletti. "Come dico, ero sempre bevuta anch'io."
E poi dice... Ma insomma, si insiste, si vuol sapere se quella era la piazzola oppure no, e il Presidente dice:
"É il Lotti che l'ha portata in quel posto, ha detto: 'andiamo lì a Vicchio in questo'."
"No mi portava, ero in macchina con lui" - pagina 80, la Nicoletti - "mi fermava lì. Io non son pratica, non guido io, non guidavo a quei tempi, perciò non sapevo dov'era. Se era Vicchio, se era San Casciano, se era gli Scopeti, non lo so mica dov'era."
Quando andava a giro con il Lotti la signora Nicoletti, c'era sempre il bottiglione di mezzo, era sempre ubriaca mezza, è quello che ci ha detto diverse volte. O come possiamo noi ora dire che, a distanza di 11 anni e passa, questa signorina si va a ricordare per l'appunto quel posto? Non è possibile, via. Son quelle cose in cui, a un certo punto, sembra proprio di vedere qualcuno che, volendo far
quadrare un certo disegno - che per dir la verità come disegno è piuttosto confuso e informe - di un puzzle, piglia un paio di forbici e fa delle belle sforbiciate alla tessera.
E insiste, insiste, a pagina 113, la signorina Nicoletti:
"Il problema era questo. Siccome il mio convivente non c'era..." Perché questo è il momento in cui loro si incontrano e nasce questa, chiamiamola così, love-story fra la Nicoletti e il Lotti.
"Il problema era questo. Siccome il mio convivente non c'era, eravamo tutti e due, in quel periodo, eravamo sempre quasi ubriachi. Perciò ci mettevamo in macchina e dove si andava a finire, si andava a finire."
Ma che volete di più? Ma poi gli si chiede, più puntualmente da parte dell'avvocato Pepi, dei punti di riferimento per individuare la piazzola, no, questa piazzola. E siccome il Lotti ha fatto riferimento come punto di partenza dalla Casa del Prosciutto, a questo punto l'avvocato Pepi dice:
"Ma come fa lei a dire che era quella piazzola?"
E la signorina Nicoletti dice: "E poi, per andare lì, c'è una bottega che vende formaggi, vende panini, questa roba qui."
No, non ci siamo. Perché, come vi ho detto l'altra volta e come avete la possibilità, ciascuno di voi, di constatare se prenota una settimana prima... Prenota una settimana prima eh; perché io ci sono andato là "ex abrupto", così, una domenica ci son passato, dice: ma che scherza davvero lei? Che la vuo' venire a mangiare alla Casa del Prosciutto senza aver prenotato una settimana prima lei?'
La Casa, del Prosciutto è un ristorante piuttosto noto, piuttosto buono e non mi risulta che vendano panini e formaggio lì.
E l'avvocato Pepi dice: "Quindi andavate, diciamo così, un po' alla ventura?"
"A dorso." Dice lei, la Nicoletti. Questa espressione che io vorrei sapere che significa.
Poi lei parla della telefonata, in questo suo... della telefonata che ha avuto. Dice che il Lotti le ha parlato di un imbroglio, una cosa del genere, 'ma che lui. aveva visto, o che sapeva', dice: 'non me l'ha mai detto'.
Che poi Lotti, durante quella conversazione dice: 'no, ma io li ho visti'. Eh, va be', insomma, qualche cosa deve dire. Con tutto quel trambusto che ha fatto, con quella: 'ma insomma, ma di' la
verità'. 'Ma io li ho visti'. Visti cosa? Visti cosa?
Un altro riscontro sarebbe il casolare indicato dal Lotti a Badia a Bovino, podere Schignano numero 54. Mah, ci si fosse trovata la pistola dentro a questo casolare, o una traccia di essa, una pallottola almeno, un calibro 22 lettera "H", si poteva anche dire che questo poteva essere un riscontro. Ma questa storia - come vedremo meglio studiando il percorso che Lotti dice, non del tutto spontaneamente, ma a contestazione di certe dichiarazioni di certi testi, di aver fatto - questa storia del casolare a Badia a Bovino, podere Schignano numero 54, in cui questi due scalmanati, questi due pazzi da legare, sarebbero andati a mettere la pistola calibro 22, è tutta una panzana dall'inizio alla fine, che non regge nemmeno se imbullettata al muro con le bullette. Proprio non c'è niente da fare.
Come la storia delle buche, eh: c'è una buca là e c'è una buca qui. Non regge assolutamente la constatazione. Insomma, lui sta seguendo questa macchina, vediamo Lotti che è il passivo, la persona che non c'entra, che si è in qualche modo, così, indotto a seguire questi due matti, scalmanati, cattivi, perversi e a un certo punto arriva su questo... e questi a un certo punto lascian la macchina, perché non ci si va con la macchina, e a piedi si inerpicano in questo posto dove c'è questo casolare. Ma lui dovrebbe dire: e io che ci vo a fare? Io sono il passivo, aspetto qui in macchina caso mai, o me ne torno in macchina per i fatti miei. Dove andranno questi qui?
No, lui li segue, gli va dietro, va a vedere cosa fanno. Ma li segue con la lente di ingrandimento perché in questo casolare... Siamo al buio, vero, pesto, poi lui dirà che c'avevan la pila, ma vedrete, quando arriva a parlare del pila, vero? Quando a un certo punto abbiamo constatato che proprio una luce ce la deve mettere. L'ha capito anche lui che una luce ce la deve mettere.
Ma anche ammettendo la pila, lui dice che in questa buca, all'epoca, dove questi mettono la pistola, "c'era terra, sassi e erba secca". Si va a veder la buca e dentro la buca c'è, in questa fessura del muro c'erano erba, sassi e erba secca, a 11 anni di distanza, sempre la stessa terra, sassi, erba secca. Cos'è un riscontro questo? Questo non è un riscontro, questa è una ventata. Questa è una ventata d'aria fredda che ci raggela tutti guanti, eh. Qui con un riscontro di questo genere si va all'ospedale con la polmonite galoppante, bilaterale, eh. A parte tutto quello che si può dire sulla possibilità di avvistare, di vedere la terra, sassi e l'erba secca in quella situazione, essendo uno che è passivo, che sta alla lontana, al massimo può essere entrato a vedere... Ma insomma, quella coincidenza della terra secca, dell'erba secca, della terra e delle pietre nella buca nel 1996, rispetto alla stessa erba secca, pietre e terra che c'è nel 1984, vi torna bene a voi?
Un altro riscontro sarebbe l'esistenza a Vicchio, nei pressi del bar di Vicchio, nella piazza della stazione, di una buca delle lettere. Vorrei anche vedere che vicino alla stazione non ci fosse la buca delle lettere, a Vicchio. Ma anche questo dovrebbe corroborare tutte quelle dichiarazioni di Lotti che hanno a che vedere con la lettera che sarebbe stata spedita alla Manuela. Lì, abbiate pazienza, ma io ritengo che nel passaggio di certe cose, da una certa fonte a Lotti, avvenute probabilmente all'interno di quel gioco che lui fa e che lo vede attento giocatore, così come dicono i periti Lagazzi e Fornari; lì c'è stato un errore.
Forse Manuela voleva essere Monica, o Della Monica, chi lo sa? Fatto sta che lui scambia una cosa con un'altra e per l'appunto c'è la Manuela che sta proprio insieme a lavorare con la povera Pia Routini in quel bar. E la Manuela Barsi viene... 'scusi, lei ha ricevuto mai una lettera anonima?' Dice no. Ma non è questo il fatto, Signori della Corte di Assise. Lui racconta una storia che bisognerebbe che questo povero signor Vanni fosse proprio l'individuo più imbecille di questa terra. Insomma lui, Vanni, capite? È quello che ha seguito la Pia Rontini, dovrebbe esser quello che l'ha pedinata. Abbiamo saputo da Bardazzi che non è lui, va bene. Dovrebbe essere quello che compie quelle azioni orribili, che sappiamo, su questa povera ragazza e poi, su comando di Pacciani, piglia una busta, con una lettera, così, e la va a spedire imbucandola nella buca alla stazione vicino al bar? Per vedere se qualcuno… mandando lui lì a fare questa operazione, è andato a imbucare lui questa lettera. E a un certo punto,
beh, si mette a rischio che qua... 'guarda quel signore là, che c'era lì l'altro giorno? Che fa con quella lettera?' Insomma, perché siamo lì, no? Ma ve lo immaginate. Ma per fare che, poi? Questa della lettera alla Della Monica, non alla Manuela - che non ha mai ricevuto nessuna lettera, la Manuela - è una cosa che collima, che coincide, come avete visto da quei materiali che abbiamo esaminato, di tipo psichiatrico, che riguardano quegli aspetti scientifici che abbiamo a lungo esaminati ieri l'altro, coincidono con quel tipo di persona, ma con questi qui no assolutamente. Ma che significato ha andare a sfr... la Manuela con una lettera? Che dovrebbe così, in questo racconto fantastico, orribile, pasticciato di Lotti, del Pacciani che va a tirare fuori il barattolo dove dentro c'era un si sa che, ma lui non ha visto cosa ci metteva.
Ma insomma, tutte fandonie, tutte cose bruttissime, che sono proprio indicative dì quanto questo signore raffazzoni delle cose.
Ma era anche volgare, anche pesante, tant'è che tra l'altro di tutto questo il Pubblico Ministero, nella sua requisitoria finale, non ne parla; ha il buongusto di non parlarne e glielo riconosco
questo buongusto al Pubblico Ministero, di non aver parlato di questo cosiddetti riscontri obiettivi. Che non son riscontri, sono - come dicevo prima - ventate d'aria fredda che ci raggelano e ci mandano in ospedale tutti quanti siamo.
0 commenti:
Posta un commento