La sera in cui persero la vita Pia Rontini e Claudio Stefanacci, Andrea Caini e Tiziana Martelli stavano tornando a casa, a Fiesole, dopo aver partecipato ad una festa in onore dei genitori della Martelli. Intorno alla mezzanotte, si erano fermati a bere ad una fonte lungo la strada sterrata che dalla provinciale sagginalese (S.P.41) conduce a San Martino a Scopeto, località che si trova non troppo distante dal luogo in cui avvennero i duplici omicidi. Ad un tratto avevano visto sopraggiungere a grande velocità due auto e si erano impressionati. L'indomani, appreso quanto accaduto nella piazzola di Vicchio, si erano recati alla Polizia ma le loro dichiarazioni non erano state verbalizzate. Il 21 luglio 1994, mentre aveva luogo il processo contro Pietro Pacciani, Andrea Caini si era nuovamente recato in Questura, dove aveva rilasciato le seguenti dichiarazioni: "le due auto che marciavano ad una velocità approssimativa di 60 km l'ora dimostravano due cose: la prima, che non doveva trattarsi di persone residenti in quei posti perchè una macchina levava un polverone rispetto a quella seguente e, la seconda, che in ogni caso davano l'impressione di essere insieme e di conoscere bene la strada. La prima auto aveva i fari anteriori rettangolari, poteva essere una due volumi, oppure anche una tre volumi, comunque con il cofano della bauliera corto (...) La seconda auto poteva essere rossa (...) Entrambe erano vetture di media cilindrata; la seconda auto mi colpì perchè commentando così la scena: ma guarda questo qui che sta attaccato alla macchina che precede con le sole luci di posizione accese! Ambedue i conducenti avevano una sagoma robusta e non erano giovani... Costoro andavano in direzione opposta alla nostra; quindi da San Martino a Scopeto verso Dicomano."
Rif.1 - Compagni di sangue pag.32.33
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