Giuseppina Bassi, detta Pinuccia, originaria di Rovigo, si era trasferita a Firenze nei primi anni sessanta. Fu trovata strangolata il 27 luglio 1984 da Umberto Cirri, un amico, distesa a terra nella camera da letto, completamente nuda, con le gambe divaricate ed un echimosi sul collo. Ex indossatrice, da alcuni anni aveva iniziato a prostituirsi presso la garconniere in via Benedetta, 2, nel centro storico fiorentino.
L'autopsia fu eseguita dai medici legali Mario Graev e Mauro Maurri.
Come per Giuliana Monciatti, Anna Milvia Mattei, Luisa Meoni e Clelia Cuscito non furono trafugati nè oggetti nè denaro.
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