Guardiacaccia. Collega di lavoro di Gianni Zoppi. Il primo ottobre 2001, davanti al capo della squadra mobile, Michele Giuttari, raccontò d'aver notato a Sesto Fiorentino, nei pressi della piazzola che aveva ospitato Nadine Mauriot e Jean Michel Kravechvili prima che si spostassero a Scopeti, dei cerchi di pietra. Aveva spiegato che: "Tali specie di frangifuoco erano così fatti: costruzioni circolari, tutte di diametro di 90 cm perfetti (così come ebbi modo di accertare personalmente utilizzando una ruota metrica in mio possesso), tutte aperte nel senso che la circonferenza era in tutte interrotta per un tratto di 10/15 cm. La costruzione appariva accurata nel senso che le pietre utilizzate per la loro costruzione erano tutte di medie/piccole dimensioni incastrate tra loro come se fosse un vero e proprio mosaico".
Rimasto incuriosito da simili costruzioni le aveva fotografate e mostrate ad una esperta di esoterismo di nome Rosetta. Il primo ottobre 1985, intorno alle ore 15,00 si era nuovamente recato alla piazzola dove aveva trovato una cartuccia calibro 22 serie H che aveva consegnato al commissariato di Polizia di Sesto Fiorentino. Il 17 luglio 1992 aveva inviato un fax al dottor Perugini, direttore della SAM, rendendosi "disponibile a riferire circa alcuni particolari per l'omicidio della coppia dei francesi" ma non era mai stato ricontattato.
Rif.1 - Il mostro pag.290
Se quelli sono cerchi per braciere io sono Superman
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