Il primo giugno del 1994, in apertura di udienza, il pubblico ministero Paolo Canessa, annunciò che Pietro Pacciani possedeva una Beretta calibro 22 Long Rifle. Gianpaolo Cairoli, milanese, da qualche anno residente con la compagna Emanuela Consigli nel Mugello, rilasciò la seguente dichiarazione: "Abito a Vicchio di Mugello, ho un podere nella tenuta dell'Uliveta. Circa un anno e mezzo fa, passando, mi fermai al capanno per salutare Gino Bruni, il guardiacaccia. Quel giorno, quando scesi dalla macchina, Bruni e un suo amico, che credo chiamino il Ridicolo, stavano parlando di Pacciani. In quel periodo il suo nome era su tutti i giornali, scrivevano fosse il presunto mostro di Firenze. Bruni diceva di conoscerlo bene e di averlo sentito raccontare di come nel '51 avesse ammazzato un uomo. Ne parlava con freddezza, diceva Bruni, come se avesse ucciso un capretto". Aggiunse Bruni: "Mi sembra strano che neghi di avere la pistola. Io l'ho vista personalmente, aveva una Beretta calibro 22 identica alla mia".
Gino Bruni, messo a confronto con Gianpaolo Cairoli, negò di aver mai detto di aver visto una pistola a Pacciani.
Vedi anche:
Gianpaolo Cairoli - Deposizione del 01 giugno 1994
Rif.1 - Il mostro pag.65
Corriere della Sera - 9 giugno 1994 pag.15
Gino Bruni, messo a confronto con Gianpaolo Cairoli, negò di aver mai detto di aver visto una pistola a Pacciani.
Vedi anche:
Gianpaolo Cairoli - Deposizione del 01 giugno 1994
Rif.1 - Il mostro pag.65
Corriere della Sera - 9 giugno 1994 pag.15
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