giovedì 12 febbraio 2015

De Fazio, Luberto, Beduschi, Galliani e Pierini - Processo contro Mario Vanni +3 - Udienza del 12 gennaio 1998 - Quattordicesima parte

Segue dalla tredicesima parte.
Avvocato Filastò: No, dico, questo anche, mi immagino anche perché, voglio dire, avrete sicuramente considerato all'interno di questo che risultava evidente che mai erano stati asportati dei valori di carattere economico. Cioè soldi, oggetti d'oro...
Francesco De Fazio: No no, non è solo questo. Perché se a un certo punto si uccidono delle persone per asportare dei valori, allora non si uccidono le persone mentre sono in macchina a fare l'amore, ma si uccidono dove capita, dove si trovano.
Avvocato Filastò: Eh, certo.
Francesco De Fazio: Non in coppia necessariamente.
Avvocato Filastò: Non in coppia, esatto, esatto. Benissimo, proprio quello che volevo dire. Allora, sempre all'interno di questa dinamica psicologica, a un certo momento voi osservate, in particolare nel delitto dell'85, un tipo di evoluzione nel comportamento che ha a che vedere in particolare con l'invio alla dottoressa Silvia Della Monica di un frammento di seno dentro...
Francesco De Fazio: Sì.
Avvocato Filastò: Ecco. Volevo sapere se... che cosa ne avete ricavato, dal punto di vista di questa evoluzione della...
Francesco De Fazio: Beh, oggi, ex post, mi viene da chiedere, adesso sarebbe importante sapere se poi quel frammento di seno, in base ad un'indagine, ad esempio in base a una ricerca basata sul DNA, rispondeva al seno della donna; o se è stato...No, voglio dire, primo punto: perché il frammento di seno potrebbe averlo mandato anche un maniaco. O è accertato che si trattava...
Avvocato Filastò: Dunque...
Francesco De Fazio: Era un frammento di carne o un frammento di seno?
Avvocato Filastò: I risultati dell'indagine, salvo errori, e su questo prego il Pubblico Ministero eventualmente di correggermi, sono questi. Indagine, sì, nel senso che si tratta di un frammento della ghiandola mammaria. Su questo non c'è dubbio.
Francesco De Fazio: Sì.
Avvocato Filastò: Sì, al fatto che, da un punto di vista istologico e da un punto di vista di non analisi del DNA, ma di altre analisi tuttavia mirate, corrisponde alla Nadine Mauriot.
Francesco De Fazio: No, la mia domanda non è peregrina. È che dinanzi a un caso che presenta tante sorprese quale questo, io non vorrei che un “quidam de populo", abbia mandato, per esempio, che lavori in un campo dove è possibile che esistano frammenti di seno in rapporto, non so, a indagine chirurgica o a cose di questo genere, abbia mandato un frammento di seno, e che quindi... eh. Ma se il frammento di seno era il frammento del seno della donna uccisa, della ragazza francese, e se il frammento di seno è stato mandato appunto dall'uccisore del... eh, è chiaro che qui c'è stato un atto di sfida alla autorità giudiziaria.
Avvocato Filastò: Dunque, le dico quali sono i risultati da questo punto di vista. Prima di tutto, c'è il tempo; vale a dire questo frammento di seno è stato inviato con una missiva impostata il 9 di settembre, cioè in un'epoca molto prossima o eccezionalmente prossima o, comunque, prossima al delitto in sé. È stato inviato, è stato impostato in una cassetta delle lettere in una località non vicinissima, ma comunque contigua al... contigua, raggiungibile non con difficoltà dal luogo dove è avvenuto il delitto. Ed è stato inviato a una persona che ha avuto a che fare con i delitti del mostro, la dottoressa Silvia Della Monica. E poi ci sono queste analisi di carattere istologico e anche del sangue, che...
Francesco De Fazio: Queste non bastano. Le analisi di carattere istologico dicono soltanto che era un frammento di ghiandola mammaria.
Avvocato Filastò: No, ma ci sono anche dei livelli di compatibilità diversi dal DNA - io non ricordo esattamente che tipo di analisi sono state fatte - che però richiamano la morfologia della signorina Nadine Mauriot. Su questo...
Francesco De Fazio: Va bene. Allora, facciamo una cosa, perché non vorrei addentrarmi... Se dessimo per scontato...
Avvocato Filastò: Sì.
Francesco De Fazio: Cosa che io non do per scontato. Se dessimo per... Come cittadino, non come perito. Se dessimo per scontato, se possiamo dare per scontato che il frammento di seno era quello della vittima, e quindi è stato inviato...
Avvocato Filastò: Certo.
Francesco De Fazio: ... dall'autore del delitto, allora diventa un atto di sfida e di onnipotenza, a mio modo di vedere. Vorrei che gli altri periti esprimessero la loro opinione, visto che non hanno mai parlato...
Salvatore Luberto: Allora, posso dirlo. Sono d'accordo. Oltretutto rientra, anche questa visione di onnipotenza, in quella psicoticità di cui parlavamo prima. 
(voce fuori microfono) ... che dice Galliani.
Avvocato Filastò: Sì, e poi quello che avete detto...
Ivan Galliani: Adesso non ricordo se l'argomento sia uscito esattamente, chiedo scusa se non ricordo neanche completamente il contenuto del...
Avvocato Filastò: No no, proprio ha... affermazione della propria onnipotenza.
Ivan Galliani: Ecco. In- riferimento all'onnipotenza, senz'altro. Atteggiamento di sfida, sicuramente.
Avvocato Filastò: Certamente.
Ivan Galliani: È significativo il fatto che sia stato inviato ad una donna, forse l'unica - non lo so con precisione - ...
Avvocato Filastò: L'unica.
Ivan Galliani: ... di tutti i magistrati che si sono occupati del caso. E quindi il rapporto particolare può esserci, in questo caso, con la donna magistrato, con la donna rivestita dell'autorità. Oppure con la dottoressa Della Monica in persona, nel caso che la dottoressa Della Monica avesse avuto motivo professionalmente di occuparsi di questa persona, di avere a che fare con questa persona.
Avvocato Filastò: Ed avesse in qualche modo, sì, avesse avuto dei rapporti diretti.
Ivan Galliani: Che avesse avuto dei rapporti diretti.
Avvocato Filastò: Sì, è quello che voi ipotizzate infatti a pagina 72-73 della vostra relazione. Benissimo. Dovrei tornare un attimo agli aspetti materiali di questi delitti, con riferimento al delitto del 1985. Voi, fin dalla intestazione della relazione, e poi di seguito, affermate che questo delitto è avvenuto - sulla base dei reperti delle vostre osservazioni tanatologiche - nella notte fra il 7 e l'8 settembre del 1985. Ora, sia in questo processo che nel processo Pacciani, è emersa l'altra ipotesi: che sia avvenuto la notte successiva. Dico subito che, secondo me, è avvenuto nella notte fra il 7 e l'8; comunque, questo è il mio parere personale. Io vorrei sapere da voi quali considerazioni medico-legali e quali osservazioni di tipo tanatologico vi hanno fatto propendere per questa ricostruzione.
Francesco De Fazio: Io ho l'impressione che noi non abbiamo fatto un'osservazione tanatologica, perché non abbiamo fatto le autopsie, non abbiamo... E quindi evidentemente noi ripercorriamo un iter, non so se convalidandolo o se discostandoci dalla valutazione, dall'iter dei periti che hanno effettuato l'autopsia. Su questo, non c'è dubbio. Cioè noi non possiamo aver ricostruito in proprio. Possiamo aver casomai disatteso e creato un altro parametro. Ti ricordi tu, Beduschi? 
(voci fuori microfono) Cioè evidentemente, nell'ultimo delitto, il delitto dei francesi, noi abbiamo collocato il delitto alla sera, in un momento invece che in... eh. Però, non avendo noi svolto l'indagine, evidentemente o abbiamo preso per buono i rilievi di Maurri, oppure abbiamo riconsiderato i rilievi di Maurri e riformulato... Ti dispiace guardarci? Perché, per gli altri delitti, non c'è dubbio, abbiamo preso pari pari ciò che c'era nelle perizie. E anche per questo ritengo che abbiamo fatto la stessa cosa.
Giovanni Beduschi: Sì sì, no no, abbiamo preso i dati che ci forniva Maurri. 
(voce fuori microfono)
Giovanni Beduschi: Sì, Beduschi. E per questo caso le valutazioni tanatocronologiche sono state desunte dai rilievi tanatologici e di sopralluogo e di obitorio; sono stati - mi pare di ricordare - effettuati in queste due circostanze, dal perito del Pubblico Ministero, dal professor Maurri.
Avvocato Filastò: Infatti voi, a pagina 6, dite questo: "Il reperimento dei cadaveri è avvenuto lunedì 9 settembre. Ma sulla base dei riscontri tanatologici, l'epoca della morte è risultata collocabile nella notte fra il 7 e 8 settembre 1985".
Giovanni Beduschi: Sì, queste sono, si tratta di deduzioni obiettive dai documenti che erano stati...
Avvocato Filastò: Ma, infatti, è quello che risulta... Perché era presente la mosca carnaria; c'erano l'aspetto della facies dei cadaveri: era di tipo negroide, con le labbra già enfiate.
P.M.: Chiedo scusa. Facciamolo dire ai periti, che l'hanno visto.
Avvocato Filastò: Sì, no ma...
P.M.: Io e lei non li abbiamo visti, se non in fotografia. Almeno io li ho visti, però questo è un altro paio di maniche.
Giovanni Beduschi: Chiedo scusa - Beduschi - penso che la questione possa essere direttamente rimandata…
P.M.: Siccome il problema è questo, ecco, medicina legale, Maurri dice: 'No, la notte fra l'8 e il 9'. E lo spiega, l'ha spiegato in quest'aula, l'ha spiegato nell'altro processo.
Avvocato Filastò: Insomma...
P.M.: Quindi è un dato, nel processo, acclarato in modo diverso da come dite voi. Voi ora state dicendo: 'Ci riportiamo a quello che...
Avvocato Filastò: Ma, il processo è anche questo il processo, eh.
P.M.: Sì sì, no io dicevo, è inutile ... i cadaveri, noi oggi. Perché...
Francesco De Fazio: Infatti, io vorrei dare un dato...
Avvocato Filastò: Un dato.
Francesco De Fazio: Noi siamo stati avvertiti a Modena dell'ultimo delitto e siamo partiti. Abbiamo trovato l'autostrada ultraintasata, siamo arrivati tardissimo e quando siamo arrivati in sede di sopralluogo c'era il magistrato, c'era la Polizia: stavano facendo i rilievi, col metaldetector, per... E abbiamo quindi fatto, ciò che a noi importava era la ricostruzione della scena del delitto. Quindi, nell'ambito di quella tenda. Poi, l'indomani mattina siamo andati, siamo passati dall'obitorio mentre facevano le indagini necroscopiche, Maurri e non mi ricordo chi altro. Ma, dunque, qualunque cosa noi si sia detta, è chiaro che riflette un discorso che riguarda rilevazioni non nostre. Perché le rivelazioni tanatologiche non son state fatte nella tenda, nella tenda non è stato spogliato il cadavere, non è stato visto. Al massimo, è stato guardato così, come si trovava. E poi sono state fatte in obitorio. D'altra parte, in obitorio la responsabilità non era nostra, non abbiamo noi, assolutamente nessuno di noi ha esaminato proprio il cadavere, l'ha rivoltato, gli ha misurato la temperatura, ha tastato la superficie corporea per valutare la intensità di ipostasi. Perché non era nostro compito, sarebbe stato scorretto nei riguardi dei colleghi che sono stati... Quindi, noi assolutamente non abbiamo svolto alcuna indagine diretta sul cadavere. Posso solo dire questo. Non ricordo affatto che in sede di sopralluogo presentasse alle superfici corporee esterne, cioè il volto, eccetera, fenomeni tanatologici evidenti. Cioè quando... Questo, in sede di sopralluogo. E c'eravamo, eravamo... 
(voce fuori microfono) Io c'ero.
Francesco De Fazio: Sì, c'eri anche tu, tutti e tre, e il tecnico. Cioè praticamente non abbiamo trovato, pur non essendo lì per fare questo tipo di osservazioni, non abbiamo, non mi ricordo che si sia trovata, non so, la faccia negroide e... in sopralluogo.
Giovanni Beduschi: Io credo che lo sforzo di memoria in questo momento sia vano, nella misura in cui ci possono essere le fotografie a disposizione. Per quella che è la mia memoria storica di questo momento, mi pareva che il corpo del ragazzo, sì, che il volto del ragazzo avesse iniziali note di trasformazione negroide, iniziali, ma non... ma non quello della ragazza. Però, voglio dire, è inutile adesso stare qui a sforzare la memoria quando poi ci sono le foto che lo possono documentare. E comunque, sì, per noi è stata un intervento ispettivo e non un intervento ricognitivo sul.. . sui rilievi tanatologie! e quant'altro. E comunque ricordo anche che la stagione era ancora molto calda.
Avvocato Filastò: Va bene, io, non ho altre domande. 

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